05/08/2011, 12:55
sezione 9 ha scritto:
Thethirdeye, l'hai sentito Tremonti contro Berlusconi in conferenza stampa, no? Dato per assunto che quello che dici sia vero (= gruppo di potere mondiale che scrive la Storia, sceglie Governi, inventa crisi eccetera), e dato per vero che dietro le principali organizzazioni mondiali economiche ci sia lo stesso gruppo (simbolica la fine di Strauss-Khan), e che Tremonti non sia allineato, non mi torna come mai proprio Tremonti si faccia difensore del FMI nuovo corso e avverso solo della BCE... Forse perchè alla BCE non ci sono gli Illuminati?
Guarda che non contesto l'idea che dietro l'economia mondiale ci siano pochi e ben selezionati personaggi. Questa teoria è una scoperta comunista di qualche secolo fa... Nè smentisco che ci sia in atto una vera e propria guerra commerciale (cioè, finanziaria) tra Europa, Usa e Cina, in cui l'Europa ci sta lasciando le scarpe a causa della sua debolezza politica. E secondo me sono proprio gli americani che cercano di togliere credibilità alle economie europee per attrarre investitori per risanare il loro, di debito.
Quello che contesto è che partendo dalla situazione attuale si risalga indietro nella storia mettendo in evidenza proprio quei punti (e solo quei punti) che servono a dimostrare la teoria illuminata... Lo sai che il primo complotto risale al regno sumerico?
05/08/2011, 14:35
Thethirdeye ha scritto:
Tuttavia, lui è solamente una caccola del naso, rispetto a ciò che c'è in gioco ora (cioè le nostre riserve auree e il patrimonio artistico, architettonico, monumentale e paesaggistico italiano).
05/08/2011, 16:26
[color=blue]LARGHE INTESE E GOVERNISSIMI FORMULARI PER I TEMPI DI CRISI
Larghe intese e governissimi Formulari per i tempi cli crisi Politici scatenati, tra giravolte e trovate bizzarre
Serve un governo di unità nazionale. Negli ultimi due anni lo ha scritto anche El País che ha candidato per la premiership Gianni Letta (il quale ha gentilmente declinato) e il Financial Times che invece ha candidato Emma Marcegaglia (la quale ha altrettanto gentilmente declinato).
L'ipotesi di un governo di unità nazionale è stata via via sostenuta da Oliviero Diliberto, contrastata da Fabrizio Cicchitto, fiancheggiata da Raffaele Bonanni purché abbia l'appoggio del Quirinale, sottoscritta da Nichi Vendola purché cambi la legge elettorale, avvalorata da Rosi Bindi sebbene siano preferibili le elezioni, duramente avversata da Gianfranco Fini (ma due giorni prima del famoso voto di fiducia del 14 dicembre), ripetutamente lanciata da Walter Veltroni e che sia un «governo tecnico ambizioso».
La posizione di Antonio Di Pietro è ancora in evoluzione: «Non ci interessa né un governo delle larghe intese né un governo tecnico» (5 luglio 2010); «sì a un governo tecnico, no a un governo delle larghe intese» (6 luglio 2010); «al massimo daremo un appoggio esterno» (25 novembre 2010); «non voglio neanche sentirne parlare» (13 luglio 2011).
In questi giorni le varianti del «governo del presidente» - e si intenda il Presidente della Repubblica - «appoggiato da tutti i partiti» e del «governo di garanzia» sono giunte nell'ordine da Enrico Morando e da Cesare Damiano, entrambi del Pd.
Ma tutto era cominciato due anni fa quando - intervistato dalla Stampa - Pierferdinando Casini propose «una Grande Coalizione», una specie di nuovo «comitato di liberazione nazionale» antiberlusconiano.
Francesco Rutelli rilanciò con un «governo istituzionale se cade Berlusconi». E poi, sempre Rutelli, con un «governo delle larghe intese» e con un «esecutivo di larghe convergenze che faccia scelte coraggiose».
Oppure, ulteriore briscola di Casini, «che affronti un'agenda dolorosa». L'emendamento firmato da Massimo D'Alema è quello di un «governo nuovo» fondato su «un più largo consenso».
Romano Prodi riterrebbe sommamente utile un «governo di tregua» che si occupi di «alcuni punti di convergenza fra maggioranza e opposizione». Quali punti? La legge elettorale, secondo tutto il centrosinistra. La crisi economica, secondo qualcuno anche nel centrodestra. Il conflitto di interessi, secondo Di Pietro. E allora? E allora Anna Finocchiaro non scarterebbe l'idea del «governo di salute pubblica» che fosse «utile ma provvisorio», e la Bindi è d'accordo solo se non c'è Berlusconi.
Ci sta Italo Bocchino, sostenitore di un «governo di responsabilità nazionale allargato all'opposizione». Una «grosse koalition contro Berlusconi che veda schierati Fli, Udc, Mpa, Ap, Pd e quanti altri», spiega Carmelo Briguglio. Pisanu non è allineato, lui è per un «governo di solidarietà nazionale» guidato dallo stesso Berlusconi a capo dei «moderati laici e cattolici». Ma se cade Berlusconi serve un «polo di responsabilità nazionale con le altre forze del centrodestra», dice Adolfo Urso. La questione si ingarbuglia.
E la Lega? Se c'è bisogno della Lega, ecco il «governo per le riforme», di nuovo da Casini. Oppure ecco l'«esecutivo per l'emergenza e le riforme», sempre da Casini. E persino il «governo di larghe intese per le riforme» e da chi se non da Casini? Oppure la «larga coalizione per le riforme», stavolta da Rutelli. E fino all'«esecutivo di decantazione per le riforme» partorito dalla coppia Pisanu-Veltroni. In tal caso non è da scartare il «governo di legittimazione parlamentare» proposto da Bocchino e apprezzato dai frenetici Rutelli («ma senza Berlusconi») e Casini («ma dopo il voto»). In tutto questo, anche Veltroni reclama una primogenitura col suo «governo di responsabilità istituzionale» suggerito un anno fa e che non dovrebbe essere dissimile dallo stratosferico «governo con un consenso larghissimo e di forte attitudine istituzionale» suggerito due settimane fa.
Bisognerebbe cercare di raggiungere una sintesi. Forse l'«esecutivo per le riforme socio economiche» consigliato da Beppe Fioroni? L'« esecutivo della salvezza» di Maurizio Ronconi? Il «governo di transizione» di Benedetto Della Vedova? O magari il sublime «governo di solidarietà nazionale vera» dell'incontenibile Casini? O forse il mitologico «governissimo», l'unico che godrebbe dell'appoggio di Berlusconi, perché già crede di presiederlo?[/color]
(MATTIA FELTRI)
05/08/2011, 18:40
05/08/2011, 19:27
05/08/2011, 20:41
05/08/2011, 20:41
05/08/2011, 21:41
05/08/2011, 21:48
05/08/2011, 22:24
Stalker ha scritto:
Ha perfettamente ragione.
Bravi bravi, continuate a votare PDL e Lega. Hanno fatto un bel lavoro, sisi.
05/08/2011, 22:29
Stalker ha scritto:
Ha perfettamente ragione.
Bravi bravi, continuate a votare PDL e Lega. Hanno fatto un bel lavoro, sisi.
06/08/2011, 00:52
Angeldark ha scritto:
Intanto stanno tutti zitti, ma il turismo è inchiodato,
se si eccetua poche località molto famose (Riccione o
Venezia ad esempio...) le altre sono semideserte
Il governo regala la Tirrenia a SNAV, Grimaldi e Moby, che instaurano
così il monopolio delle rotte per la Sardegna con aumenti fino a cinque
volte i prezzi dello scorso anno.
Risultato immediato: navi cancellate e flessione del 50%
del turismo in Sardegna
06/08/2011, 00:53
06/08/2011, 00:55
Ufologo 555 ha scritto:
Qualcuno scrisse un post: "Sta per accadere qualcosa di grosso";
ed io dicevo di no. Ora, davvero stiamo assistendo al crollo del mondo
occidentale
06/08/2011, 00:59