Io opterei per il Brasile: credo che un latino si trovi meglio dove il fattore umano è importante. E poi come consigliava qualcuno, le ragazze non mancano .

Ora torno seria.
Il sogno americano credo sia superato e credo abbia dato più illusioni che opportunità. Ci sono quelli che dopo anni di sacrifici, in una fase di espansione, sono riusciti a realizzarsi ma oggi con l'aria che tira...

Chiediti con obiettività cosa sai fare e datti una risposta obiettiva. Poi chiediti con obiettività cosa vorresti fare e datti una risposta obiettiva. Vedo che hai 25 anni, quindi sei giovanissimo. In teoria hai tutte le strade aperte. Oggi ci sono delle opportunità ma, come è sempre stato, tranne che per i privilegiati, bisogna partire dall'inizio e fare tanti sacrifici.

Quest'anno ho fatto un master sulla comunicazione multimediale legato all'enogastronomia ed ho conosciuto diverse persone che lavoravano nel settore. Dagli chef ai barman evoluti: tutti avevano delle storie di gavetta pazzesche ma avevano quello che si chiama il sacro fuoco per cui hanno continuato credendo in quello che facevano. Ricordo in particolare, uno chef di origine napoletana: come simpatia non era il massimo però sapeva il fatto suo. Aveva iniziato giovanissimo, andando via di casa, iniziando veramente come sguattero, poi era passato a tagliare la verdura, poi gli hanno fatto preparare le prime cose, ecc. ha letteralmente rubato il mestiere a quelli che incontrava, mettendoci del proprio. I suoi genitori avevano una pizzeria ma lui voleva essere uno chef: per tanti anni il padre non gli ha più rivolto la parola.
Oppure, la storia di un pizzaiolo che prima lavorava nell'informatica finché ha incontrato Bonci, il re del pane, e con moglie e due figli, ha capito che la sua vita era un'altra.

O ancora, la storia del re dei culatelli, Spigaroli: è riuscito a valorizzare anche la nebbia!

Caro lex, io non conosco la tua storia però posso dirti che cambiare paese se non si cambia anche dentro o se non si hanno le idee chiare, significa solo spostare il problema o aumentarlo.

Io credo che il successo di molti di quelli che sono andati in America ed hanno fatto tanti sacrifici, sia stato dovuto anche all'orgoglio. Per la serie: quando poi torno in paese gli faccio vedere cosa sono riuscito a fare! E ci hanno dato dentro di brutto...

Forza non abbatterti ma sii propositivo.

no be io vado via sapendo in partenzza che dovrò lavoare il quadruplo rispetto a rove sto ora, ma lo faccio per me e perchè voglio realizzarmi. la mia idea è di aprire un ristorante da qualche parte
chiaramente non subito, ma dopo anni di sacrifici come hai detto tu

Touché! Beh certe volte, sembra che io abbia la palla di cristallo, eh?

Non è necessario andare via. Se poi non ti piace dove vivi beh è un altro discorso. Ad esempio, leggo che vieni dalla Calabria: sai che, contrariamente alla maggior parte delle altre tradizioni gastronomiche, la Calabria che pure è ricchissima di materie prime e tradizioni enogastronomiche, finora non ha ancora "sfornato" molti chef di successo?
Questo significa che è un'opportunità ma anche un rischio.

C'è gente che in alcuni paesi d'Italia, è disposta ad arrampicarsi chissà dove per mangiare la specialità di quello chef o di quell'altro. Hai mai letto la storia di Vissani?
Certo il mondo delle guide varie non è un mondo del tutto limpido e trasparente ma l'enogastronomia ancora funziona se ci si mette il cuore e la professionalità. Aprire un ristorante non significa niente se dietro non c'è un discorso di identità, di valori, di immagine e di tutto il resto e questo non arriva così da un giorno all'altro. Ci vuole professionalità, costanza, il che non significa che devi iscriverti ad un istituto alberghiero alla tua età. Non aggiunge e non toglie niente, specie se non si tratta di corsi qualificati. Ci vogliono però dei maestri, questo si.
Di ristoranti ce ne sono tanti e possono andare anche bene ma se ci si mette cuore e professionalità, i risultati si ottengono in termini di realizzazione professionale perché i costi sono alti ed i guadagni non eccezionali se ci si mette in proprio. I grandi riescono poi ad arrotondare grazie ai corsi, ai libri, ecc. I grandi chef (ma sono pochi) guadagnano molto bene ma non è facile e si spostano molto.
Se vuoi imparare, ad esempio Londra o i paesi orientali, tipo Hong Kong, possono andare bene ma occorre sempre un aggancio giusto e non è difficilissimo trovarlo ma bisogna puntare ai grandi ristoranti internazionali di fama. Nelle cucine, l'ambiente è simile a quello militare, anzi a quello marinaro, tanto che si parla di brigata. Nei grandi ristoranti, la suddivisione dei ruoli è scientifica ma bisogna anche avere la flessibilità di sfruttare il momento giusto. Ad esempio, se uno di livello superiore al proprio si ammala o va via, immediatamente bisogna cogliere l'opportunità per rimpiazzarlo e così via. Se si dimostra di saperci fare, si va avanti.

hannah guarda che io sono un cuoco qualificato ed ho fatto la scuola a tempo suo xD è solo che non ho mai praticato. infatti da settembre lavoro sabato e domenica in un ristorante(ancora da trovare) per riprendere e per avere una base da cui partire quando sarò nella mia nuova patria, poi se una volta arrivato, trovo altre oppurtunità le prendo al volo

Si ma li c'è anche il rischio che quella che credevi fosse una RAGAZZA poi non lo è.

Comunque sia se ti sei prefisso di andare in America vai in America, non pensare a mete alternative!

no be noi vogliamo andare via dall'italia per lavorare, fare soldi e godercela allo stesso tempo. non è obbligatoria l'america

Meglio così! Se sei già cuoco qualificato è tutto più facile e me lo vuoi dire?

Anche se devi avere comunque una mentalità aperta e pensare che non si finisce mai di imparare. Evvai allora, fatti un'esperienza internazionale importante. Io non escluderei posti tipo Hong Kong: la cucina italiana è molto apprezzata e ci sono molti ristoranti internazionali. In più si può imparare anche qualcosa sulla cucina locale con accostamenti fusion che vanno di moda. In oriente stanno scoprendo il consumismo e il piacere di vivere bene.
Poi una volta sul campo, ci metterai il tuo.

Scusa l'off topic: qualche giorno fa, ho visto in televisione il caso di Toninho Cerezo, l'ex calciatore. Avendo un figlio maschio voleva che seguisse la sua via. Oggi il figlio si chiama Lea e fa la modella! Bellissima! Tranne qualche "dettaglio" sembra proprio una donna. Certo che ci vuole una forza d'animo e un coraggio non indifferenti!

be li di trans ce ne sono davvero tanti...bisogna stare davvero con gli occhi aperti, cmq hannah, la mia seconda scelta è proprio l'oriente, però diciamo che il mio amico non ne è proprio entusiasta ...alla fine se vedo che non riusciamo a metterci d'accordo andremo ognuno per la propria strada... tanto il mondo è piccolo si sa di certo mi piacerebbe gli stati uniti...ma per via dei permessi mi sa di impossibile....che poi devo toglermi sto sassolino dalla scarpa, perchè tutti sti permessi del cacchio? capisco tutte le pare verso il terrorismo ed altre menate ma noi siamo italiani, siamo loro amicisotto ogni punto di vista e almeno per noi e gli altri alleati potevano fare qualche eccezione. davvero non capisco...si può avere solo il permesso da turista, il quale ti vieta la ricerca di lavoro perchè altrimenti rubi lavoro agli americani mah... a me da proprio fastidio e non me l'aspettavo una stron..ta del genere

Loro a differenza di noi italiani sanno preservarsi i propri posti di lavoro...

be, senza dubbio fanno bene per il loro popolo, ma sai che l'unico permesso buono è quello da investitore? cioè se vai per investire ti danno il permesso di 4 anni rinnovabile a vita credo....sono patetici

Bisogna investire una buona somma nelle loro banche tra l'altro...

si, c'è chiaramente scritto che l'investimento deve essere relativo all'attività che si vuole aprire...io e i miei amici ci siamo rimasti male davvero

Io lo so perché il fratello di una mia ex era fidanzato con una ragazza di Miami ed essendo lui un libero professionista non aveva modo di trovare lavoro da quelle parti. Ha fatto avanti e indietro per anni, ora credo che si siano sposati.

e ma lavorava in nero? spiega un po