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MessaggioInviato: 13/08/2011, 00:28 
nel decreto della finanziaria dovrebbero cessare di esistere 34 province(non subito ma prox)con meno di 300.000 abitanti,ma dal mio punto di vst e' una cosa quanto mai sibillina,mi spiego,non e' che poi raggiunto il limite minimo degli abitanti vengono reintrodotte,questi politici sono capaci di tutto.....pur di continuare a vivere a sbaffo sulle spalle dei citttadini [:163] [:179] [:181]


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MessaggioInviato: 13/08/2011, 11:35 
http://www.leganord.org/lapadania/PADA_01_C_S_R1.PDF



E poi dicono che la Lega non fà niente, che si è seduta sugli allori.



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MessaggioInviato: 13/08/2011, 13:02 
Cita:
http://www.ilgiornale.it/interni/italiani_dieta_vitalizi_immigrati/13-08-2011/articolo-id=539911-page=0-comments=1

[color=blue]Giuliano Amato e il paradosso della previdenza: gli italiani sono a dieta per i vitalizi agli stranieri

Una legge di Amato dà agli stranieri over 65, anche senza contributi, un assegno sociale che ci costa 50 milioni l’anno. Dal 2008 per riscuotere bisogna risiedere in Italia da dieci anni. L'Inps teme che sempre più nullafacenti se ne possano avvantaggiare

È un giochino che ci costa 50 milioni di euro all’anno. Centesimo più, centesimo meno. Un pacco, rifilato agli italiani di buona memoria, dal dottor Sottile, alias Giuliano Amato, nel 2000 e perfezionato qualche anno dopo, nel 2007, da Romano Prodi, un altro specialista in ecumeniche fregature per le nostre tasche....

....gli immigrati che hanno compiuto i 65 anni e non hanno redditi oppure sono sotto la soglia dei 5mila euro annui, hanno diritto all’assegno sociale .... Inutile dire che, appena gli extracomunitari con carta di soggiorno in regola e residenza si sono accorti di questa manna che pioveva dai cieli italiani non hanno fatto altro che presentare domanda di ricongiungimento familiare e far arrivare genitori o parenti anziani...

...Gli extracomunitari con carta di soggiorno possono chiedere di farsi raggiungere dai propri genitori, dichiarando di averli «in carico». E questi, non appena varcati i nostri confini, hanno diritto a presentare la loro simpatica domanda per l’assegno sociale.

Ecco dunque, approssimati per difetto almeno 50 milioni di euro che finiscono annualmente nelle tasche di stranieri che non hanno mai lavorato, né pagato tasse nel nostro Paese.

Un esercito destinato a crescere in maniera esponenziale. All’Inps temono infatti soprattutto l’attacco alle già semivuote casse, da parte degli immigrati dell’Est, romeni e polacchi, in particolare. Paradossale è che, oltre a languire le casse, languono anche i dati perché l’Inps parla, sempre approssimando per difetto, di circa 19mila «percettori» di quest’assegno sociale nati in Paesi esteri, ma il dato sembrerebbe comprendere anche italiani nati fuori dai nostri confini.

Tuttavia le dimensioni del pericolo sono sempre più preoccupanti considerato che gli stranieri residenti in Italia, al 1 gennaio 2011 erano 4 milioni 563mila, con un incremento di 328mila unità (per un saldo totale del 7,5 per cento) rispetto al 1 gennaio dell’anno scorso.

D’altra parte fa la sua anche l’Unione Europea che impone all’Italia di estendere a tutti i cittadini comunitari qualsiasi forma di welfare sia offerta agli italiani e quindi non c’è via d’uscita.

...Certo ultimamente sono stati introdotti dei correttivi tipo quello previsto dalla circolare Inps 105 del 2 dicembre 2008 che impone o meglio imporrebbe almeno 10 anni di effettivo soggiorno in Italia, la residenza fissa e altre quisquilie che dovrebbero impedire ai furbetti stranieri di percepire l’assegno sociale senza mai aver lavorato e di andarselo a spendere nel loro Paese. Ma, come si sa, fatta la norma, trovata (anche dagli stranieri) la possibilità di aggirarla....

...È vero che l’assegno sociale sulla carta è vincolato alla residenza sul territorio italiano e se il percettore torna a casa propria, il suo diritto decade. Ma se non lo segnala, o si «dimentica» di segnalare il suo trasloco, però, potrebbe continuare a incassare pur non avendone titolo. Controllare che questo non accada è di fatto impossibile....


...Quindi se il genitore, il nonno, il parente straniero in Italia non si trova bene, può tranquillamente tornare in patria, tanto l’assegno continua a decorrere. E il Paese del Bengodi paga e spreca. ...



[/color]


Ultima modifica di rmnd il 13/08/2011, 13:02, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 13/08/2011, 13:15 
Cita:
greenwarrior ha scritto:

http://www.leganord.org/lapadania/PADA_01_C_S_R1.PDF



E poi dicono che la Lega non fà niente, che si è seduta sugli allori.


Ciao Green devo dire che la cosa questa volta mi lascia perplesso.

Secondo me la mancata riforma delle pensioni (causa paletti della lega) è stato e un errore e riguardo all'abolizione delle province la lega è sempre stata contraria e ora 'obtorto collo' deve accettare.

Inoltre come accade nel privato quando un'azienda chiude, dovrebbe accadere lo stesso nel pubblico. Licenziamenti più facili e tutti quei provinciali invece di essere riassorbiti e spalmati in altri enti pubblici dovrebbero essere lasciati a casa o ricollocati solo quelli davvero utili e inseriti nelle liste di mobilità.

Dovremmo poter licenziare nel pubblico come nel privato. Un privilegio quello del posto fisso nel pubblico che non possiamo più permetterci.

Invece assolutamente contrario sulla maggiore libertà di licenziamenti nel privato come proposto da tremonti punzecchiato da confindustria. Nel privato si licenzia fin troppo facilmente e manca una seria politica di ricollocamento nel mondo del lavoro.

Inoltre questa manovra colpendo sempre chi le tassa le paga e colpendo in particolare gli autonomi, proprio quella categoria che le tasse le paga per scelta e non per obbligo , assisteremo a un'aumento dell'evasione fiscale e semmai si dovesse parlare ancora di patrimoniale (ipotesi sempre nell'aria) , anche un incremento di trasferimento di capitali all'estero.

Insomma questo genere di manovre dettate più dall'emergenza che da scelte ponderate non potrà che aumentare la schiera di evasori perchè si sentiranno (e come dar loro torto) giustificati ad evadere.

Lo farei anch'io , purtroppo non posso essendo un dipendente privato e non un libero professionista.


Ultima modifica di rmnd il 13/08/2011, 13:16, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 13/08/2011, 13:35 
Legittimi dubbi, ma aspettiamo di vederne le conseguenze.
Rimangono comunque rilevanti i tagli alla politica.[;)]



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MessaggioInviato: 13/08/2011, 13:46 
Cita:
greenwarrior ha scritto:

Legittimi dubbi, ma aspettiamo di vederne le conseguenze.
Rimangono comunque rilevanti i tagli alla politica.[;)]




Direi di fare di più come eliminare il privilegio delle regioni a statuto speciale

Friuli
Sardegna
Sicilia
Trentino
Valle D'Aosta


Sai cosa alla fine, ma questa è utopia pura...
Inoltre , oltre al taglio delle province dovremmo anche affrancarci dal 'divide et impera' in 20 regioni (come sempre Miglio ci aveva visto giusto). Accorpare cioè le regioni in macroregioni in modo da ottenere una sorta di divisione di fatto del paese in 2 al più tre tronconi benchè in un assetto ancora centralista.

E quando quelle due o tre macroregioni del nord si accorgessero di lavorare per mantenere le altre due o tre macroregioni del centro sud. la secessione sarebbe spontanea e naturale.

Perchè la situazione attuale è il risultato di avere un'italia a due o a tre velocità pur avendo 20 regioni.


Ultima modifica di rmnd il 13/08/2011, 13:47, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 13/08/2011, 14:08 
Cita:
rmnd ha scritto:

Cita:
greenwarrior ha scritto:

Legittimi dubbi, ma aspettiamo di vederne le conseguenze.
Rimangono comunque rilevanti i tagli alla politica.[;)]




Direi di fare di più come eliminare il privilegio delle regioni a statuto speciale

Friuli
Sardegna
Sicilia
Trentino
Valle D'Aosta


Sai cosa alla fine, ma questa è utopia pura...
Inoltre , oltre al taglio delle province dovremmo anche affrancarci dal 'divide et impera' in 20 regioni (come sempre Miglio ci aveva visto giusto). Accorpare cioè le regioni in macroregioni in modo da ottenere una sorta di divisione di fatto del paese in 2 al più tre tronconi benchè in un assetto ancora centralista.

E quando quelle due o tre macroregioni del nord si accorgessero di lavorare per mantenere le altre due o tre macroregioni del centro sud. la secessione sarebbe spontanea e naturale.

Perchè la situazione attuale è il risultato di avere un'italia a due o a tre velocità pur avendo 20 regioni.




ma per favore ,la lega e il federalismo con questa manostra hanno dimostrato di essere Morti!!!!
Ma poi mi chiedo questo contributo di solidarietà chi minchia lo paga ?
Se un giolliere italiano mediamente dichiara 19.000 Euro, se un ristoratore dichiara mediamente 20.000 Euro !!! . Combattere piuttosto seriamente l'evasione l'elusione e la corruzione. Con la galera e la confisca dei beni IMMEDIATA,cosa che ovviamente in questo paese nemmeno si sognano di fare.

Pagano i soliti noti ,la povera gente che si vede tagliata i servizi primari .


Ultima modifica di Werther il 13/08/2011, 14:32, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 13/08/2011, 16:01 
Cita:
Werther ha scritto:
Ma poi mi chiedo questo contributo di solidarietà chi minchia lo paga ?


A quanto ci e' dato di sapere fino ad oggi:

Cita:
Il contributo di solidarietà riguarderà tutti i contribuenti: i lavoratori pubblici lo pagheranno al posto del taglio in busta paga previsto con la manovra già varata nei mesi scorsi dal governo già nel 2011, per i lavoratori privati scatterà per il 2012 e 2013. Il contributo sarà del 5% per i reddito da oltre 90 mila euro fino a 150 mila e del 10% da 150 mila in su. Per i lavoratori privati i contributo è «deducibile» e «plafonato» con una soglia di sbarramento; complessivamente il prelievo non potrà superare il 48%. «I lavoratori pubblici saranno liberati dal taglio in busta paga e assoggettati a questa equilvalente forma di contributo», ha spiegato Tremonti.


Puoi stare tranquillo che il gettito previsto da questo punto e' gia' stato perfettamente calcolato. Non credo si tratti di una voce particolarmente rilevante, almeno per come e' stato annunciato. Certo che la frase "riguarderà tutti i contribuenti" e' molto sibillina e personalmente sento gia' una certa pressione al posteriore. Comunque aspettiamo la pubblicazione in gazzetta, che dovrebbe avvenire domani, per i dettagli.

Cita:
Se un giolliere italiano mediamente dichiara 19.000 Euro, se un ristoratore dichiara mediamente 20.000 Euro !!! . Combattere piuttosto seriamente l'evasione l'elusione e la corruzione. Con la galera e la confisca dei beni IMMEDIATA,cosa che ovviamente in questo paese nemmeno si sognano di fare.


E' necessario anche allontanarsi da questi luoghi comuni di stampo populista (della serie dagli all'ebreo), in quanto allo stato attuale il fisco ha in mano degli strumenti (e molto di questo e' "merito" di Tremonti) simili all'onnipotenza che gli consentono di tassare a piacimento chiunque senza che questi si possa opporre. Quindi se si ritiene che un contribuente evada, basta fare un accertamento d'ufficio (cioe' ora un semplice decreto di accertamento) e poi sono tutti cavoli del contribuente, al quale ora spetta l'onere della prova (cioe' devi dimostrare di non aver evaso). Inoltre aggiungi che qualunque pagamento in contanti superiore ai 2500 EUR e' considerato un reato (anche per chi lo effettua, non solo per chi lo riceve). Se oggi prelevi dal tuo conto corrente una cifra superiore ai 2500 EUR in contanti sei soggetto alla segnalazione da parte della banca all'agenzia delle entrate. E con tutti questi strumenti non riescono ancora a ridurre l'evasione. Forse qualcuno non la racconta proprio giusta.
Gli strumenti ci sono. Comunque credimi, l'evasione, quella significativa, e' tutta da un'altra parte.

Cita:
Pagano i soliti noti ,la povera gente che si vede tagliata i servizi primari .


Questa purtroppo e' l'unica cosa veramente certa.[:(!]



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"Quanto piu' una persona e' intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo" - Joseph Conrad

"Guardati dalla maggioranza. Se tante persone seguono qualcosa, potrebbe essere una prova sufficiente che è una cosa sbagliata. La verità accade agli individui, non alle masse." – Osho

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MessaggioInviato: 13/08/2011, 16:15 
Certo che mi piacerebbe proprio sapere dove andranno a finire questi 90 miliardi. Guarda caso e' all'incirca la stessa cifra che avremmo dovuto spendere con le centrali nucleari o con la privatizzazione dell'acqua.[8]

Cita:
Manovra, 90 miliardi in tre anni
Tremonti: via enti con meno di 70 addetti
Contributo solidarietà per pubblico e privato fino al 2013. Calderoli: a rischio 29-35 province, accorpati 1970 comuni. Stop promozioni prima della pensione. Tfr slitta solo se addio anticipato


ROMA - Slittata di oltre un'ora la conferenza stampa a Palazzo Chigi di Giulio Tremonti, con Roberto Calderoli e Maurizio Sacconi, per illustrare la manovra. Prevista per le 11, è iniziata alle 12,15. L'incontro con la stampa si è concluso poco dopo le 13,30. Al termine Tremonti ha raggiunto Berlusconi a Palazzo Grazioli.

Tremonti: testo domani in Gazzetta ufficiale. «Il testo è in corso di bollinatura per recepire le modifiche fatte ancora ieri in Consiglio dei ministri poi andrà al Quirinale e domani, da mezzanotte, sarà in Gazzetta Ufficiale», ha detto Tremonti, che ha aperto la conferenza stampa con una battuta: «Abbiamo fatto domanda di ammissione ai lavori usuranti, per tutti. Questa mattina ci siamo chiesti che mese era e abbiamo scoperto di essere a metà agosto».

Tremonti ha confermato che non sarà chiesta la fiducia: «Il presidente del Consiglio ha già detto che non abbiamo chiesto la fiducia. Di solito quando si approva un decreto si chiede l'autorizzazione a porre la fiducia. Non l'abbiamo fatto pensando che il testo sia talmente serio da impegnare tutto il Parlamento su un interesse generale. È stata una scelta saggia».

«Se ci fossero gli eurobond non saremmo arrivati ad oggi: è fondamentale un maggior grado di consolidamento delle finanze pubbliche in Europa - ha detto Tremonti - La soluzione maestra sarebbe stata quella degli Eurobond, sono convinto del modello proposto dal primo ministro del Lussemburgo e da me a livello internazionale. Siamo in attesa di sviluppi. Diversamente le complessità continuerebbero. L'andamento della crisi accelera drammaticamente negli ultimi giorni. Era prevedibile? Questo potrà essere oggetto di prossime riflessioni. Ma la crisi non riguarda solo il nostro paese ma una quota enorme del Pil dell'Europa. Ho l'impressione che ci sia una grande attesa per il vertice franco-tedesco della settimana prossima. Molto dipende dalle scelte che potranno essere fatte sull'Europa e per l'Europa nei prossimi giorni».

No revisione stime Pil. «Siamo convinti che l'impatto delle norme sulla liberalizzazione, il lavoro, la semplificazione possa essere significativo sul Pil. Difficile dire quanto e come. Ad esempio la riduzione dei ponti dovrebbe avere un effetto sul Pil dello 0,1%. Ma è difficile fare stime. Ci sono andamenti mondiali che incidono sui nostri. Quindi per ora non ci sono revisioni delle stime sul Pil», ha detto Tremonti.

Per le feste patronali «rilevanti e non accorpabili» alla domenica «si porrà il problema di un decreto ma in ogni caso riguarderà solo il territorio con un effetto minimo sul Pil», ha aggiunto Tremonti spiegando che «per le festività laiche il governo è libero di disporre ma per quelle religiose trova il limite delle intese». A parte San Pietro e Paolo per Roma, che già rientra nelle intese come festa religiosa, per gli altri patroni «rilevanti» si farà un provvedimento ad hoc.

Dall'inasprimento della lotta all'evasione fiscale arriverà un miliardo di euro, ha detto Tremonti ricordando che «si abbassa la tracciabilità a 2.500 euro, vengono messe sanzioni forti per chi non lascia ricevuta o fattura, c'è la sanzione accessoria fino all'espulsione dagli ordini professionale». Prevista anche «una revisione degli studi di settore».

Il contributo di solidarietà riguarderà tutti i contribuenti: i lavoratori pubblici lo pagheranno al posto del taglio in busta paga previsto con la manovra già varata nei mesi scorsi dal governo già nel 2011, per i lavoratori privati scatterà per il 2012 e 2013. Il contributo sarà del 5% per i reddito da oltre 90 mila euro fino a 150 mila e del 10% da 150 mila in su. Per i lavoratori privati i contributo è «deducibile» e «plafonato» con una soglia di sbarramento; complessivamente il prelievo non potrà superare il 48%. «I lavoratori pubblici saranno liberati dal taglio in busta paga e assoggettati a questa equilvalente forma di contributo», ha spiegato Tremonti.

Nessun taglio, ma slittamento delle tredicesime per i dipendenti pubblici degli enti che non rispettano gli obiettivi di riduzione della spesa. «Non è un taglio ma - ha sottolineato Tremonti - è uno slittamento nell'erogazione».

Calderoli: a rischio 29-35 province. «Non condivido la strada della soppressione completa delle Province. L'unica strada sarebbe quella costituzionale. Noi abbiamo previsto la soppressione delle province che non raggiungono o i 300.000 abitanti o i 3.000 km quadri di superficie. Ma il punto riferimento è il censimento che si farà in autunno. Ora non abbiamo numeri certi ma per dare un'idea della dimensione taglio siamo tra le 29-35 province», ha detto il ministro della Semplificazione ricordando che per le province che rimarranno ci sarà un taglio del 50% per consiglieri ed assessori. «Attualmente c'è un amministratore locale ogni 428 cittadini, un rapporto poco sostenibile». Consiglieri e assessori degli enti locali scenderanno complessivamente da 140mila a 53 mila e si passerà ad un amministratore «ogni 1.100 cittadini e rotti. Saranno 1970 i Comuni sotto i mille abitanti soggetti alle unione di municipi previste dalla manovra».

«Accanto alla soppressione delle Province c'è la corrispondente soppressione delle Prefetture e di tutti gli uffici corrispondenti del governo», mentre non verranno toccati gli uffici giudiziari, anche se «probabilmente una rivisitazione a livello più basso andrebbe fatta», ha spiegato Calderoli.

La manovra prevede che le Regioni debbano ridurre i consiglieri del 20%, per cui si passerà da un numero complessivo di 775 consiglieri a 610, ha aggiunto Calderoli. È inoltre prevista la riduzione degli assessori e degli stipendi e l'istituzioni dei revisori dei conti anche per le Regioni. «A livello dei parlamentari già c'è stato un intervento degli uffici di presidenza di Camera e Senato con la riduzione delle componenti accessorie. Noi siamo intervenuti rispetto all'indennità fissata dalla legge e abbiamo applicato ai parlamentari quanto previsto per i dipendenti del pubblico impiego raddoppiando l'entità dei tagli: 10% tra 90 e 150.000 euro e 20% sopra i 150.000».

La manovra prevede l'abolizione del sistema di tracciabilità dei rifiuti, il cosiddetto Sistri, ha confermato Calderoli, dando così corpo ai timori del ministro Prestigiacomo, che ieri sera ha emessoun duro comunicato parlando di favore alle ecomafie.

Tremonti: soppressi gli enti con meno di 70 addetti. Alla fine della relazione di Calderoli Tremonti ha ripreso brevemente la parola per aggiungere che nella manovra aggiuntiva è prevista la cancellazione degli enti con meno di 70 addetti.

«Prolungamento da 6 a 24 mesi per la percezione del Tfr nel caso di cessazione anticipata del rapporto di lavoro rispetto alla pensione di vecchiaia», ha specificato il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, parlando dello slittamento del Tfr per il pubblico impiego.

La manovra ha «rimosso l'istituto delle promozioni alla vigilia della pensione», ha specificato Tremonti.

Intanto si apprendono le macro-cifre della manovra da 20 miliardi prevista per il 2012: sei miliardi dalla stretta sui trasferimenti agli enti locali; altrettanti da quella sui ministeri; un miliardo dall'aumento al 20% della tassazione sulle rendite finanziarie; 1 miliardo da nuovi balzelli sul gioco e dall'aumento delle accise sui tabacchi; 1 miliardo dalla lotta all'evasione e altrettanti dall'anticipo delle norme sulla previdenza. Infine circa 4 miliardi dalla delega fiscale e assistenziale. Si tratta di cifre suscettibili di ulteriori ritocchi, sottolineano le stesse fonti. Il dettaglio delle misure conferma che a pagare maggiormente saranno regioni, province e comuni oltre che i dicasteri. Nel suo complesso la manovra varata ieri vale circa 45,5 miliardi, che uniti ai 47 di quella approvata a luglio portano il totale a più di 90 miliardi in tre anni.

Già ieri sera Palazzo Chigi ha fatto avere al Quirinale i contenuti della manovra aggiuntiva. Questa mattina dal governo sono stati trasmesse le ultime carte. Gli uffici del Quirinale si sono subito messi al lavoro per esaminare il testo del decreto. Si attende però l'arrivo della relazione della ragioneria generale dello Stato, quindi, una volta completato l'esame dei testi ufficiali, Napolitano potrà firmare il provvedimento che sarà trasmesso alle Camere per la conversione in legge.

Il presidente del Senato Renato Schifani ha consultato i capigruppo di Palazzo Madama per stabilire un calendario di massima dell'esame del decreto. Il decreto dovrebbe arrivare in commissione il 22 agosto, per poi approdare all'esame dell'aula tra il 5 e il 6 settembre. Il calendario sarà ufficializzato non appena la presentazione del decreto sarà formalmente annunciata nell'aula di palazzo Madama.

Schifani si spenderà al massimo per evitare il ricorso alla fiducia e per costruire un rapporto di collaborazione con le opposizioni: il presidente del Senato si è subito messo al lavoro per organizzare la discussione e l'approvazione della manovra aggiuntiva a Palazzo Madama. Schifani sarà a Roma per la convocazione delle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio, che secondo le prime intese ufficiose dovrebbero avviare l'esame del decreto il 22 settembre.

VENEZIA - Province che svaniscono nel nulla, comuni che si accorpano: ecco le conseguenze della manovra varata il 12 agosto dal Governo. Ma come cambierà la geografia politica di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige?

La manovra. Dalle prossime elezioni è prevista la soppressione delle Provincie sotto i 300.000 abitanti e la fusione dei Comuni sotto i mille abitanti e la riduzione dei componenti dei Consigli regionali. Sono circa 1.500 i comuni per i quali sarà reso obbligatorio l'accorpamento, in base ai criteri previsti dalla manovra. (dati http://www.comuni-italiani.it)


PROVINCE
Ecco quelle che chiuderanno i battenti in Veneto. In Veneto si salvano ovviamente le Province di Venezia (863.133), Padova (934.216 abitanti), Verona (920.158), Treviso (888.249) e Vicenza (870.740). Sotto la scure della nuova legge cadranno invece quelle di Rovigo (247.884 abitanti) e Belluno (213.474).

Friuli Venezia Giulia, potrebbe saltare la Provincia del capoluogo: Trieste. Salve Udine (541.522) e di poco Pordenone (315.323), mannaia su Trieste (236.556 abitanti) e Gorizia (142.407).

Sospiro di sollievo per il Trentino Alto Adige. Sono infatti al di sopra dei 300mila abitanti sia Trento (529.457) che Bolzano (507.657).


COMUNI
Veneto: i Comuni che dovranno essere accorpati. Tutti salvi i Comuni del Veneziano. Nel Padovano cadono invece le teste di Vighizzolo d'Este, con i suoi 955 abitanti (cinquanta in più e si sarebbe salvato), e Barbona (739 abitanti). Nel Rodigino sono destinati all'accorpamento Canda (967) e Calto (827). Nel Veronese via cinque Comuni: Selva di Progno (954), Erbezzo (787), Velo Veronese (787), San Mauro di Saline (573) e Ferrara di Monte Baldo (226). Nel Vicentino saranno accorpati Cismon del Grappa (976), Asigliano Veneto (891), Gambugliano (842), Campolongo sul Brenta (829), Zovencedo (814), Pedemonte (769), Foza (726), Rotzo (633), Posina (594), Tonezza del Cimone (589), Lastebasse (231), Laghi (127). Nel Trevigiano via solamente Portobuffolè (804 abitanti). Infine nel Bellunese si registra il maggior numero di accorpamenti dei Comuni sotto i mille abitanti. Si tratta di Voltago Agordino (928), Vodo Cadore (922), Vas (854), Borca di Cadore (826), Gosaldo (738), San Tomaso Agordino (696), Rivamonte Agordino (678), Lorenzago di Cadore (579), Selva di Cadore (520), Vallada Agordina (515), Danta di Cadore (514), Cibiana di Cadore (447), Soverzene (424), San Nicolò di Comelico (407), Colle Santa Lucia (395), Perarolo di Cadore (388), Ospitale di Cadore (336), Zoppè di Cadore (271).

Friuli Venezia Giulia: i Comuni che dovranno essere accorpati sono 47, se non vi sarà qualche eccezione legata allo status di regione a statuto speciale. Nel Triestino verrà accorpato Monrupino (890 abitanti). Trema l'Udinese con i suoi Comuni al di sotto dei mille abitanti: Malborghetto Valbruna (965), Prato Carnico (958), Socchieve (938), Verzegnis (929), Prepotto (829), Amaro (820), Bordano (810), Lauco (805), Visco (786), Lusevera (711), Chiusaforte (705), Cercivento (705), Taipana (699), Forni di Sotto (660), Treppo Carnico (659), Forni Avoltri (653), Chiopris-Viscone (649), Zuglio (607), Ravascletto (569), Montenars (558), Comeglians (540), Rigolato (513), Raveo (506), Savogna (506), Sauris (429), Stregna (413), Grimacco (395), Resiutta (320), Preone (279), Dogna (200), Ligosullo (180), Drenchia (141). Nel Pordenonese accorpamenti per i Comuni di Castelnovo del Friuli (942), Vito d'Asio (843), Frisanco (683), Cimolais (431), Tramonti di Sotto (423), Clauzetto (402), Erto e Casso (389), Tramonti di Sopra (385), Andreis (289), Barcis (256). Nel Goriziano via invece le amministrazioni di Medea (979), San Floriano del Collio (811), Moraro (761), Dolegna del Collio (387).

Trentino Alto Adige: i Comuni che dovranno essere accorpati, anche qui se non saranno salvati da qualche deroga sull'autonomia, sono ben 121. In provincia di Bolzano "cadranno" 17 comuni: Tires (978 abitanti), Fortezza (975), Tubre (962), Verano (926), Martello (883), Glorenza (880), Senale-San Felice (773), Avelengo (752), Plaus (686), Braies (657), Cortina sulla Strada del Vino (645), Predoi (597), Caines (400), Anterivo (383), Lauregno (346), Proves (274), Ponte Gardena (198). Un elenco davvero infinito quello dei Comuni al di sotto dei mille abitanti in provincia di Trento (ben 104): Villa Rendena (992), Tenna (983), Carisolo (974), Sanzeno (938), Fai della Paganella (917), Livo (905), Sover (890), Monclassico (872), Mezzana (872), Lona-Lases (854), Ossana (839), Rumo (837), Varena (831), Faver (828), Bosentino (814), Ospedaletto (809), Pellizzano (784), Ragoli (770), Panchià (764), Terragnolo (763), Giustino (750), Sarnonico (749), Campitello di Fassa (748), Cloz (734), Vervò (729), Padergnone (727), Sporminore (727), Brez (725), Tres (716), Soraga (715), Torcegno (709), Daiano (709), Bondo (701), Croviana (688), Caderzone Terme (679), Pieve Tesino (679), Bondone (677), Cimone (662), Castelfondo (643), Nanno (632), Centa San Nicolò (626), Telve di Sopra (625), Faedo (622), Romallo (610), Spera (609), Terzolas (606), Daone (603), Capriana (602), Breguzzo (586), Cunevo (573), Strembo (562), Drena (558), Valfloriana (554), Samone (547), Flavon (545), Cavedago (535), Fiera di Primiero (533), Carzano (521), Vigo Rendena (517), Lisignago (504), Mazzin (498), Smarano (492), Fierozzo (477), Malosco (453), Bieno (447), Grumes (441), Dorsino (439), Dambel (434), Ronchi Valsugana (424), Ruffrè-Mendola (416), Bocenago (415), Cimego (413), Preore (400), Ronzone (396), Garniga Terme (392), Pelugo (391), Cinte Tesino (389), Cagnò (365), Bolbeno (348), Zuclo (347), Praso (342), Ivano-Fracena (339), Frassilongo (331), Sfruz (331), Terres (323), Cis (311), Luserna (297), Bersone (282), Cavizzana (260), Darè (259), Don (248), Bresimo (248), Montagne (244), Castel Condino (243), Amblar (232), Valda (227), Lardaro (217), Prezzo (210), Sagron Mis (203), Palù del Fersina (177), Vignola-Falesina (154), Brione (151), Grauno (149), Massimeno (117).

Fonti:
http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=159443

http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=159412




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"Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te hanno perso la testa, forse non hai afferrato bene la situazione" - Jean Kerr

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"Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni" - Emil Cioran

"Quanto piu' una persona e' intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo" - Joseph Conrad

"Guardati dalla maggioranza. Se tante persone seguono qualcosa, potrebbe essere una prova sufficiente che è una cosa sbagliata. La verità accade agli individui, non alle masse." – Osho

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MessaggioInviato: 13/08/2011, 17:59 
Cita:
Werther ha scritto:

Cita:
rmnd ha scritto:

Cita:
greenwarrior ha scritto:

Legittimi dubbi, ma aspettiamo di vederne le conseguenze.
Rimangono comunque rilevanti i tagli alla politica.[;)]




Direi di fare di più come eliminare il privilegio delle regioni a statuto speciale

Friuli
Sardegna
Sicilia
Trentino
Valle D'Aosta


Sai cosa alla fine, ma questa è utopia pura...
Inoltre , oltre al taglio delle province dovremmo anche affrancarci dal 'divide et impera' in 20 regioni (come sempre Miglio ci aveva visto giusto). Accorpare cioè le regioni in macroregioni in modo da ottenere una sorta di divisione di fatto del paese in 2 al più tre tronconi benchè in un assetto ancora centralista.

E quando quelle due o tre macroregioni del nord si accorgessero di lavorare per mantenere le altre due o tre macroregioni del centro sud. la secessione sarebbe spontanea e naturale.

Perchè la situazione attuale è il risultato di avere un'italia a due o a tre velocità pur avendo 20 regioni.




ma per favore ,la lega e il federalismo con questa manostra hanno dimostrato di essere Morti!!!!
Ma poi mi chiedo questo contributo di solidarietà chi minchia lo paga ?
Se un giolliere italiano mediamente dichiara 19.000 Euro, se un ristoratore dichiara mediamente 20.000 Euro !!! . Combattere piuttosto seriamente l'evasione l'elusione e la corruzione. Con la galera e la confisca dei beni IMMEDIATA,cosa che ovviamente in questo paese nemmeno si sognano di fare.

Pagano i soliti noti ,la povera gente che si vede tagliata i servizi primari .





Se tu avessi avuto l' accortezza di seguire la conferenza stampa sulla manovra, forse avresti evitato di sparare a caso.
La manovra non riguarda i redditi medio bassi.
Per quanto riguarda la lotta all' evasione, informati meglio sui risultati degli ultimi 3 anni.

http://www.governo.it/GovernoInforma/Do ... _marzo.pdf



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MessaggioInviato: 13/08/2011, 18:29 
ma e' mai possibile che sul prezzo dei carburanti debbano ancora pesare questi balzelli?

"1,90 lire per la guerra di Abissinia del 1935;
# 14 lire per la crisi di Suez del 1956;
# 10 lire per il disastro del Vajont del 1963;
# 10 lire per l'alluvione di Firenze del 1966;
# 10 lire per il terremoto del Belice del 1968;
# 99 lire per il terremoto del Friuli del 1976;
# 75 lire per il terremoto dell'Irpinia del 1980;
# 205 lire per la missione in Libano del 1983;
# 22 lire per la missione in Bosnia del 1996;
# 0,020 euro per rinnovo contratto autoferrotranviari 2004
http://www.disinformazione.it/accisebenzina.htm


a questo dovrebbe essere aggiunto pure gli ultimi aumenti x lo spettacolo e x la guerra in libia,non vorrei sbagliarmi ma pure il terremoto di messina dovrebbe essere in gioco

certo che in italia il terremoto dura veramente x lunghi periodi

pure il prezzo del carburante e' alquano strano appena aumenta il prezzo al barile immediatamente i prezzi schizzano,ma quando cala nessuno nessuno si preoccupa di invertire la rotta.......[:(!]


Ultima modifica di ubatuba il 13/08/2011, 18:31, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 13/08/2011, 19:22 
I GIORNALI DI CENTRODESTRA BOCCIANO LA MANOVRA ...


ROMA - Stangata o mazzata? La manovra economica appena varata dal Consiglio dei ministri viene bocciata in tronco dai quotidiani che fanno riferimento al centrodestra. «La più sanguinosa di sempre», la definisce 'Liberò, che titola «la stangata delle libertà», mettendo comunque in evidenza quelli che considera sia aspetti negativi che positivi. «Siamo il Paese al mondo con più tasse sulle persone. Bene le donne in pensione più tardi per salvare l'Inps. Ma sulla sanità sprecona non si è fatto nulla. Buone notizie dai tagli alla politica». L'analisi del direttore Maurizio Belpietro è però impietosa: «la stangata sarà inutile, con un solo risultato: aver impoverito la classe media. Complimenti. Per arrivare a tanto non serviva un governo di destra. Ne bastava uno di sinistra. Anzi: bastava Prodi».«Lacrime e sangue. Ecco chi paga», titola 'Il Giornalè e Vittorio Feltri commenta: «Sarebbe stato meglio che tutti, ma proprio tutti, pagassero qualcosa; e invece paga soltanto e prevalentemente il ceto medio». Ma «ciò che preoccupa di questa manovra è che non sia sufficiente a ridare all'Italia credibilità e tranquillità». «Che mazzata, ha vinto il partito della patrimoniale», sintetizza l'apertura de 'Il Tempò, e il direttore Mario Sechi sottolinea: «questa è una manovra dirigista e le proteste dell'opposizione sono false e surreali: la sinistra l'avrebe fatta esattamente così. Gli effetti recessivi di questa manovra sono dietro l'angolo».

http://www.leggo.it/articolo.php?id=135408



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MessaggioInviato: 13/08/2011, 19:26 
A) Debito pubblico: di chi la colpa?

http://www.repubblica.it/economia/2011/ ... ref=HREA-1

B) Debito pubblico bis: di chi la colpa?

Sacconi.
È eletto per la prima volta deputato nelle file del Partito Socialista Italiano, all'età di 29 anni nel 1979. Nel PSI fa parte della corrente di Gianni De Michelis e diviene a metà anni '80 vicepresidente del gruppo socialista alla Camera. Diviene quindi ininterrottamente membro del governo come sottosegretario al Tesoro dal 28 luglio 1987 al 10 maggio 1994

Tremonti.
Candidato nelle liste del PSI alle politiche del 1987 in quanto vicino a Gianni De Michelis, tra il 1979 e il 1990 fu uno stretto collaboratore e consigliere degli ex ministri delle Finanze Franco Reviglio e Rino Formica.

Se non sbaglio, questi signori, che ora si presentano come geni della finanza e che impongono rigore ai poveri, erano in prima fila (Sacconi anche come relatore di leggi finanziarie) tra quelli che hanno aumentato il debito italiano di 7 volte mentre erano al governo.

C) La Lega soddisfatta:

http://www.unita.it/italia/zorzo-sindac ... o-1.322816

Riporto per semplicità quello che dice un sindaco leghista del padovano.

«Questa manovra sembra preparata da persone che non hanno mai amministrato un Comune e che hanno vissuto solo nei dorati palazzi romani con i loro privilegi ed i loro sprechi, anche chi era stato mandato per demolire questo sistema alla fine forse ne è stato inglobato».


Contromanovra del PD: http://www.unita.it/italia/bersani-fare ... i-1.322874

Mio pensiero personalissimo sulle province: ? Cioè, si sopprimono, si fondono, si faranno consorzi? Boh! Sinceramente, l'idea è giusta (razionalizzare), ma per farlo occorre, appunto, usare la razionalità: siamo il Paese degli esperti, c'è sempre qualcuno di "esperto" in ogni campo, no? Bene, e allora prendi una decina di esperti e chiudili in una stanza, con questa consegna: "fatemi in una settimana una completa riorganizzazione delle amministrazioni territoriali provinciali".


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MessaggioInviato: 13/08/2011, 19:28 
iN EFFETTI VEDO SOLO UN GRNA .... CASINO; E CHI HA I SOLDI, GLI RIMANGONO IN tasca!



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MessaggioInviato: 13/08/2011, 20:35 
in italia con piu'disastri fai piu' otterrai,queste distorsioni sono devastanti x il paese italia

" Sembrerebbe che ancora una volta gli «altruisti» stiano vincendo come e' noto sono altruisti coloro che vogliono fare del bene con soldi altrui, se volessero farlo con soldi propri li chiamerebbero «propristi»! Gli altruisti da alcuni decenni stanno difendendo quanto avevano faticosamente (per noi) costruito: uno Stato sociale che si prende cura di tutti e ognuno non solo dalla culla alla tomba, ma dall’erezione alla resurrezione.


Cosa ci sia di sociale nella faraonica struttura del welfare all'italiana non è del tutto chiaro: tassiamo i meno abbienti per fornire gratuitamente (sic) i farmaci ai benestanti, graviamo di balzelli l'artigiano per consentire al futuro dentista di non sopportare per intero il costo della sua istruzione universitaria, tartassiamo i volenterosi che aspirano a, e sono in grado di procurarsi, un futuro migliore, col risultato di impedirglielo e di condannarli a restare ai più bassi gradini di reddito, in modo da fornire un reddito alle burocrazie comunali, provinciali, regionali e statali. Chi è già ricco non ha motivo di temere l'esosità del fisco, deve solo liquidare la parcella di un buon tributarista che trova il modo di fargliela fare franca in modo perfettamente legale.


I difensori di questo capolavoro di spreco, inefficienza, corruzione e iniquità sostengono che la colpa di tutto è dei contribuenti italiani che si rifiutano di comprendere che pagare le tasse è bellissimo, come opportunamente aveva loro cercato di far capire il compianto Tommaso Padoa-Schioppa. Sembrano credere che se il gettito di tutte le imposte dirette - Ire (già Irpef), Ires (già Irpeg) e Irap - è pari solo al 14,6% del prodotto interno lordo la colpa è degli evasori e che, se solo la lotta all'evasione avesse successo, tutto andrebbe nel migliore dei modi nel migliore dei mondi possibile. Perdonatemi se mi ripeto: il costo dell'apparato pubblico non è misurato da quanto esso incassa, ma da quanto spende. La spesa pubblica è finanziata con denaro proveniente da tasche private, dalle quali viene prelevato con tutte le imposte possibili e con l'indebitamento. Se l'apparato pubblico spende, come adesso, il 51,2% del reddito nazionale, il suo costo è pari al 51,2% del nostro reddito. Ognuno di noi mente quando dice di essere avvocato, giornalista o artigiano, siamo tutti prima di tutto contribuenti - la nostra attività principale è pagare tasse dalla mattina alla sera - e, nel tempo residuo, svolgiamo un'attività che ci consente anzitutto di mantenere il pubblico e, con quel che resta, noi e le nostre famiglie. Questo sistema è condannato dalla logica delle cifre, come hanno capito persino gli svedesi, e gli altruisti non potranno evitare che venga, prima o poi, abbandonato. Continuano, tuttavia, a tentare di impedire l'inevitabile e, così facendo, stanno sistematicamente distruggendo l'economia italiana. Una guerra persa non ci messo a terra, ci siamo rimboccate le maniche e abbiamo ricostruito l'Italia; ma, se gli altruisti continuano a fare inseguire una spesa pubblica fuori controllo dalla crescita esponenziale delle tasse, non avremo la stessa opportunità.


Un sistema sanitario costosissimo, caratterizzato da frequenti incredibili episodi di malasanità, corrotto e indebitato fino al collo; un'amministrazione della giustizia che nelle graduatorie internazionali si colloca dopo quella dell'Uganda; una scuola che, a parte le meritevoli eccezioni, sforna un gregge di fanatici ignoranti cui non ha saputo insegnare neanche a leggere, scrivere e far di conto; una università ricca di facoltà e materie di insegnamento che servono solo a far avere un reddito agli insegnanti, condannando gli studenti alla disoccupazione (un laureato non può accettare un lavoro manuale o comunque non all'altezza del suo titolo di studio); un sistema pensionistico che consente a persone in età lavorativa di percepire una pensione e di svolgere un lavoro in nero, frodando così due volte l'erario e distorcendo la concorrenza (le imprese che assumono in nero hanno costi più bassi delle altre); ferrovie che servono più a quanti vi lavorano che non ai viaggiatori; poste, rese del tutto obsolete dal progresso tecnico, che hanno solo l'obiettivo di dare da vivere ai dipendenti, e così via all'infinito.


La strenua resistenza degli altruisti al cambiamento, tuttavia, volge alla fine: fra non molto avranno spremuto a morte anche l'ultimo contribuente, a meno che gli italiani non si rendano conto che la pazienza dei popoli è la mangiatoia dei tiranni e si decidano una buona volta a ribellarsi. È un esito pericoloso, come potrebbero confermare Giorgio III e Luigi XVI (per una rivolta fiscale il primo perse la sua migliore colonia e il secondo la testa), ma è sempre meglio che continuare a dargliela vinta.


http://www.iltempo.it/2011/08/13/127869 ... refresh_ce


ma una bella confederaione alla svizzera no?



x sez9 forse e' meglio turarsi il naso se cominciamo a guardare all'interno dei 2 schieramenti,c'e' di tutto e di piu'meglio non soffermrsi sarebbe solo una tortura(come hai detto a tu x la dx si potrebbe affermare la medesima cosa x la sx (amato la bindi gentiloni marini d'antoni)lasciamo perdere ,in merito alle province non ne vedo il motivo della loro esistenza,ora ci sono le regioni,e quindi diventa solo un doppione burocratico e di spesa,e servono solamente x portare alla pensione i politici trombati e incapaci quindi sarebbe opportuno eleminarle come era stato affermato al tempo dell'istituzione dell'asseto regionale,come pure bisognerebbe accorpare tuti i comuni com meno di 5000m abitanti se vogliamo snellire un po la burocrazia [:85] [:140] [:141]


Ultima modifica di ubatuba il 13/08/2011, 20:49, modificato 1 volta in totale.

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