Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 622 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17 ... 42  Prossimo
Autore Messaggio

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 11071
Iscritto il: 04/12/2008, 15:57
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 15/08/2011, 19:58 
Cita:
greenwarrior ha scritto:

Cita:
Rubina71 ha scritto:

Beh, qui sorge il dubbio amletico: quale delle due teorie è vera? [:96]


Per saperlo, dovrebbero fare il test del DNA a tutto il genere umano. [;)]



Cosa che senza altro sicuramente vogliono già fare in segreto per questo e mille altri motivi. [}:)]

Ma una simile opera richiederà un tempo immane.

In ogni caso, i risultati non sono pensati per essere disponibili a noi plebei... [:(!]


MA senza divagare oltre, vorrei dare la mia modesta opinione.


Per me già coi dati disponibili oggi è possibile, plausibile e anche probabile una simile evenienza.

Quello che rimane oscuro è quanto profondamente ciò possa essere avvenuto.

Cioè: quanti geni neanderthaliani porteremmo nel nostro genoma?


MA soprattutto Quali e Chi ne porterebbe maggiormente?

Come vedete queste sono domande pericolose...

E non tanto e soltanto per la versione ufficiale - che come ogni versione ufficiale DEVE essere messa in discussione - non distrutta, ma discussa, invece di essere elevata a Dogma.


Ma per le implicazioni che rischiano di portarsi dietro a livello ideologico.

E' un problema che ho affrontato diverse volte in questa discussione perchè mi è sempre parso chiaro come l' aver tenuto nascoste certe informazioni e quindi ghettizzando l' argomento si è espulsa tale questione dal dibattito scientifico ufficiale e moderato ragionevolmente e lo si è lasciato a dilettanti.

Persone non formate scientificamente, spesso in buonafede, ma comunque impreparati, talvolta veri e proprio mistificatori.


In un simile brodo di cultura possono germogliare le male piante delle teorie razziste.

Il che è da imputarsi alla responsabilità di Chi, sapendo, ha preferito tenere per sè certe conoscenze, tenendo la popolazione nell' ignoranza per controllarla meglio.

E di queste scelte criminali ora rischiamo di pagare il prezzo a livello di Ricerca.


Già oggi in tutti i campi di ricerca "eretici", insieme alla buona fede di migliaia di ricercatori (dilettanti) appassionati, trovano terreno fertile questi seminatori di odio.

(Molto spesso inviati appositamente dei gentleman di cui sopra, per intorbidire ancora di più le acque).

E quindi quando parliamo di certi argomenti (Origine della specie umana, Teoria dei Cicli di Civiltà, Vita nell' Universo) dovremmo sempre andare coi piedi di piombo, misurando le parole, per evitare di incoraggiare simili deviazioni dal percorso autentico della Ricerca.


Perchè noi saremmo anche persone perbene, ma dobbiamo comunque vigilare sul come queste cose possono essere strumentalizzate.


Fine della parabola. [:o)]

Andrei avanti a illustrare la mia ipotesi.

Come saprete, io sono moderatamente possibilista circa eventuali incroci tra i nostri antenati preistorici.


Lascerei perdere per un attimo il contesto generale in cui questo si inserisce e andrei nel dettaglio della questione.


SE pure i nostri antenati Cro Magnon si fossero incrociati almeno occasionalmente con i cugini Neanderthal,

e SE questi incroci abbiano dato prole fertile - caso molto più difficile del primo -

La domanda (prudenza) che scaturisce è:


Data la diffusione del genere umano su tutti i continenti, isolamenti e successivi incroci, Quanti di questi geni portiamo con noi e Chi ne ha conservati maggiormente, se sì?


Che sia secondo la teoria ufficiale Out of Africa (dal continente madre agli altri) o la seconda sul podio della comparsa parallela (a maggior ragione)

appare comunque evidente che sia per migrazioni, isolamenti, incroci, o addirittura nel caso di gruppi separati fin da subito...

non tutti porteremmo con noi lo stesso quantitativo di tale ipotetico corredo genetico.


OCCHIO.


Nessuno discute che gli uomini sono tutti uguali (ci mancherebbe).

La Scienza ha già da tempo dimostrato l' infondatezza delle teorie razziste grazie alla mappatura del genoma.

Ma come si è appurato che la specie umana è una, è altrettanto chiaro che esistono particolarità etniche, per non parlare del gruppo sanguigno, aplogruppi etc.


Per cui, senza timore di discutere del tema, ma con prudenza:

chi di noi porta con sè una quantità maggiore di tale ipotetica eredità neandertaliana?

Verrebbe da rispondere "noi europei" per ovvi motivi.


Siamo noi che siamo rimasti sullo stesso continente dei Neandertal per più tempo dall' inizio ad oggi.

Ma considerate le migrazioni, i successivi ritorni, incroci etc, quanti geni neandertal ci potrebbero essere in giro per il mondo?

E Quali eredità ciò ci avrebbe lasciato?


Un discorso che si collega a quello del Dna mitocondriale o MtDNA, base dello studio sulle migrazioni preistoriche e storiche.

E sui relativi aplogruppi, tra cui il misteriosissimo (non a caso) chiamato X.

E qui la mente corre a Edgard Cayce e alle sue parole sui legami tra certe popolazioni isolate, poi rivelatesi profetiche...


Un discorso da cui la Ricerca non può prescindere. [8D]


Buona Discussione,

Aztlan



_________________
Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 665
Iscritto il: 16/07/2011, 00:48
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 16/08/2011, 14:48 
Cita:
Aztlan ha scritto:
Per cui, senza timore di discutere del tema, ma con prudenza:

chi di noi porta con sè una quantità maggiore di tale ipotetica eredità neandertaliana?

Verrebbe da rispondere "noi europei" per ovvi motivi.


Siamo noi che siamo rimasti sullo stesso continente dei Neandertal per più tempo dall' inizio ad oggi.

Ma considerate le migrazioni, i successivi ritorni, incroci etc, quanti geni neandertal ci potrebbero essere in giro per il mondo?

E Quali eredità ciò ci avrebbe lasciato?


Un discorso che si collega a quello del Dna mitocondriale o MtDNA, base dello studio sulle migrazioni preistoriche e storiche.


Aztlan, perdonami la domanda da rinco perchè non ho letto il resto della discussione (sono un pò pigro, oggi) ma....è possibile che una certa quantità di DNA "ereditario" riesca in qualche modo ad affievolirsi negli anni, vuoi anche per via degli incroci tra "tipologie diverse" nei secoli (che anche tu hai accennato)?

Pardon again [V].



_________________
"Ogni uomo considera i limiti della propria visione personale come i limiti del mondo."
Arthur Schopenhauer

"E’ il medico che fa ammalare le pazienti."
Ignaz Philipp Semmelweis
Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 7291
Iscritto il: 11/07/2009, 14:28
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 16/08/2011, 15:07 
Cita:
EQ Pegasi ha scritto:
è possibile che una certa quantità di DNA "ereditario" riesca in qualche modo ad affievolirsi negli anni, vuoi anche per via degli incroci tra "tipologie diverse" nei secoli (che anche tu hai accennato)?

Il DNA è un codice inalterabile.
L'informazione genetica è duplicata prima della divisione cellulare, il processo si chiama "replicazione del Dna", questo evita la perdita di informazione durante le generazioni.
Questo significa che comunque, anche attraverso innumerevoli incroci alcune sequenze originarie devono comunque essere ritrovate (nel caso del teschio dello starchild è proprio questo il problema, ci sono sequenze di Dna mitocondriale non assimilabili ad alcuna forma vivente conosciuta, attuale o passata, quindi queste sequenze sono definite "aliene")



_________________
"Sei quello che sei, anche se non lo sai..."
Angeldark
Top
 Profilo  
 

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 8
Iscritto il: 15/03/2011, 16:16
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 16/08/2011, 16:10 
Salve, è da un pò che vi leggo, ma a me viene spontanea una domanda in risposta ad AngelDark: ti sei mai chiesto perchè abbiamo delle sequenze introniche che non codificano nulla e che devono essere eliminate per dare il via alla traduzione delle proteine? Forse potrebbero essere dei residui ancestrali che non servono più.


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 11071
Iscritto il: 04/12/2008, 15:57
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 16/08/2011, 16:57 
Caro gio78, hai toccato il tasto rosso con su scritto "Non toccare!" della Scienza Ufficiale. [:D]


Quella parte di codice che non si esprime, cioè non codifica proteine, è il 95% del totale.

Proprio così: il 95% del Nostro DNA ha funzione sconosciuta.

Tanto che fino a pochissimo tempo fa, con somma arroganza, veniva semplicemente ignorato come spazzatura, Junk Dna. [xx(]


Ora gli scienziati sono un minimo rinsaviti al punto da comprendere che non è possibile che il 95% del DNA umano sia semplicemente inutile.

Questo però non significa che abbiano già completato l' opera, che è anzi appena iniziata e sarebbe dovuta essere intrapresa da tempo.

Per cui, allo stato dei fatti, semplicemente non sappiamo a che accidenti serva la quasi totalità del nostro genoma.


Alla faccia dello sbandieramento dei (minori) risultati finora ottenuti con proclami roboanti per inculcare il solito concetto che "nulla è da sapere". [xx(]


Infatti quando si dice che noi abbiamo mappato il genoma umano significa semplicemente che abbiamo una lista completa dei geni.

La loro funzione e il come la svolgono, è tutt' altro paio di maniche... ne dovremo sudare di camice per quello. [:D]

Inutile dire che dato che la maggior parte dei nostri geni hanno scopo ignoto, dovremmo aspettarci di poter scoprire di tutto.... [}:)]


Quanto alla tua domanda, ha risposto bene Angeldark: l' informazione genica viene replicata nella riproduzione, e su questo non ci piove.

Ma non dimentichiamo che proprio per via dei successivi incroci lungo i millenni, non si può pensare di ritrovare tutte le stesse sequenze in tutta la popolazione... mica siamo cloni.

Per cui SE anche nel nostro passato remoto ci fossero stati simili contributi, ammesso che non si siano poi estinti insieme a certe popolazioni, ognuno porterebbe il suo personale pezzetto di eredità...


Spero di essere stato esaustivo...

Aztlan



_________________
Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
Top
 Profilo  
 

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 8
Iscritto il: 15/03/2011, 16:16
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 16/08/2011, 17:07 
Quoto tutto ciò che hai scritto, ma ciò che mi stupisce ancora di più e che esserini semplici quali i procarioti, abbiano invece un genoma interamente trascrivibile senza perdere nemmeno un tratto da eliminare. Quindi credo che c'è ne voglia di tempo prima di capire perchè siamo così "consumisti" in tutto ed anche nel nostro genoma.


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 11071
Iscritto il: 04/12/2008, 15:57
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 16/08/2011, 17:21 
Non sono ben sicuro di aver capito cosa intendi, ma se ti riferisci agli errori genetici...

Più complesso il programma, più numerosi e importanti gli errori.

Specie se invece di essersi evoluto naturalmente in milioni di anni Qualcuno è intervenuto a dare una "spintarella" aritficiale.



_________________
Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
Top
 Profilo  
 

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 8
Iscritto il: 15/03/2011, 16:16
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 16/08/2011, 17:37 
Mi riferisco al fatto che a causa o per fortuna di questa spintarella, parte del nostro dna non è servito più perchè è stato sostituito. Io anche se, come tutti noi, non posso dimostrarlo sono fermamente convinta che siamo individui ibridi tra una razza aliena e un neanthertal. Inoltre sono curiosa di sapere se anche gli scimpanzè hanno introni non decofidicabili e con che percentuale.


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 11071
Iscritto il: 04/12/2008, 15:57
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 16/08/2011, 17:47 
IO personalmente anticiperei l' incrocio a un antenato molto più primitivo, un ominide o addirittura un semplice primate animale.

E parlerei propriamente di operazione di ingegneria genetica piuttosto che di ibridazione diretta (la riproduzione tra specie così diverse è impossibile).

Comunque sì, anche io credo che noi non ci siamo originati secondo il meccanismo naturale.... il che spiega molte cose.



_________________
Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 665
Iscritto il: 16/07/2011, 00:48
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 17/08/2011, 00:20 
Cita:
Angeldark ha scritto:
Il DNA è un codice inalterabile.
L'informazione genetica è duplicata prima della divisione cellulare, il processo si chiama "replicazione del Dna", questo evita la perdita di informazione durante le generazioni.
Questo significa che comunque, anche attraverso innumerevoli incroci alcune sequenze originarie devono comunque essere ritrovate (nel caso del teschio dello starchild è proprio questo il problema, ci sono sequenze di Dna mitocondriale non assimilabili ad alcuna forma vivente conosciuta, attuale o passata, quindi queste sequenze sono definite "aliene")


Infatti ho posto la domanda pensando proprio allo starchild, grazie della risposta , mi hai tolto un bel dubbio.



_________________
"Ogni uomo considera i limiti della propria visione personale come i limiti del mondo."
Arthur Schopenhauer

"E’ il medico che fa ammalare le pazienti."
Ignaz Philipp Semmelweis
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 17/08/2011, 05:47 
Cita:
gio78 ha scritto:
Mi riferisco al fatto che a causa o per fortuna di questa spintarella, parte del nostro dna non è servito più perchè è stato sostituito. Io anche se, come tutti noi, non posso dimostrarlo sono fermamente convinta che siamo individui ibridi tra una razza aliena e un neanthertal.


Non si può dimostrare, per ora, ma.......

"Per prima cosa essi distrussero le tracce del loro arrivo e della loro specifica appartenenza planetaria, rimuovendo il codice mentale attraverso il quale avrebbero potuto essere rintracciati dal loro pianeta madre. Interrotto ogni contatto fisico e psichico con la realtà di appartenenza, la loro natura si plasmò rapidamente secondo i codici del nuovo pianeta. Accadde dunque che, dopo aver trascorso un periodo nell'osservazione di una vita che si era sviluppata in modo così diverso dal loro, essi decisero di intervenire su quello che ritenevano uno stadio di evoluzione troppo inferiore per essere accettato. Mentendo a se stessi, si persuasero di essere responsabili della felicità degli esseri che vivevano sul pianeta, mentre invece si adoperarono solo nel perseguire gli obiettivi dettati dalla loro superbia. Attraverso l'elaborazione del codice genetico di quegli esseri primitivi dall'intelligenza poco sviluppata, venne concepita una nuova razza. Genomi atlantidei vennero riprodotti, modificati e inseriti nei filamenti staminali, fino a raggiungere una stabilità minima predefinita, tale da consentire la rapida evoluzione della nuova specie artificiale. I laboratori utilizzati per quelle ricerche, dalle strumentazioni di potenza e precisione impensabili per il vostro sviluppo cognitivo persino adesso a distanza di migliaia di anni giacciono nelle viscere della terra, muti e silenti, intatti e pronti ad accogliere nuovi freddi sperimentatori. Il pensiero iniziale degli esploratori era stato quello di scoprire l'essenza della vita terrestre e di migliorarne la qualità, ma il progetto si sviluppò seguendo le direttive di individui troppo coinvolti nel proprio personale interesse, i quali utilizzarono come schiavi le creature generatesi dagli esperimenti, sottoponendole anche a torture inaudite quanto inutili. La presenza di queste nuove creature sconvolse l'equilibrio sociale e morale preesistente, generando, proprio tra coloro che si consideravano portatori di pace, prima discordia e poi vere e proprie guerre fratricide. Sembrava che la permanenza sulla terra avesse inesorabilmente privato gli atlantidei dell'armonia che li aveva sinora distinti tra le altre razze presenti nell'universo, trascinandoli ad un livello di sentire completamente diverso. Le nuove creature, frutto degli esperimenti genetici, svilupparono rapidamente notevoli caratteristiche intellettive e grande sensibilità, raggiungendo posizioni elevate all'interno della comunità. La razza primigenia e quella costruita in laboratorio finirono per fondersi, creando ceppi diversi sia per aspetto fisico che per potenzialità psico-intellettive. La telepatia e la chiaroveggenza divennero capacità sempre più rare, non tanto a causa delle inevitabili modificazioni genetiche, ma soprattutto perché si era perso l'equilibrio interiore che consentiva ai recettori chimici di influire a tale scopo sulla corteccia cerebrale. Intere zone del cervello, non più sottoposte a stimolo, si atrofizzarono. Quando arrivarono gli sconvolgimenti climatici e tellurici che la sensitività ormai compromessa non era più in grado di prevedere né di arginare, la civiltà atlantidea venne spazzata via, lasciando come traccia del suo passaggio una quantità di codici che nessuno ancora ha saputo decifrare o interpretare correttamente". (Odearea'n)

Tratto da:
http://odearean.splinder.com/



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 7291
Iscritto il: 11/07/2009, 14:28
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 17/08/2011, 08:54 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:

Cita:
gio78 ha scritto:
Mi riferisco al fatto che a causa o per fortuna di questa spintarella, parte del nostro dna non è servito più perchè è stato sostituito. Io anche se, come tutti noi, non posso dimostrarlo sono fermamente convinta che siamo individui ibridi tra una razza aliena e un neanthertal.


Non si può dimostrare, per ora, ma.......

La razza primigenia e quella costruita in laboratorio finirono per fondersi, creando ceppi diversi sia per aspetto fisico che per potenzialità psico-intellettive. La telepatia e la chiaroveggenza divennero capacità sempre più rare, non tanto a causa delle inevitabili modificazioni genetiche, ma soprattutto perché si era perso l'equilibrio interiore che consentiva ai recettori chimici di influire a tale scopo sulla corteccia cerebrale. Intere zone del cervello, non più sottoposte a stimolo, si atrofizzarono. Quando arrivarono gli sconvolgimenti climatici e tellurici che la sensitività ormai compromessa non era più in grado di prevedere né di arginare, la civiltà atlantidea venne spazzata via, lasciando come traccia del suo passaggio una quantità di codici che nessuno ancora ha saputo decifrare o interpretare correttamente".[/i] (Odearea'n)

Tratto da:
http://odearean.splinder.com/

C'è anche un altra ipotesi e così rispondo a tutti e due.
Invece di pensare a "sostituzione" di pezzi di Dna o a "fusione" di sequenze aliene con altre di ominidi preistorici, si potrebbe essere verificata una "manipolazione" atta ad inattivare determinate funzioni specifiche "elevate", quali telepatia e altri poteri in genere, questo spiegherebbe le sequenze che non codificano nulla ma che, per motivi ben precisi non possono essere tolte.
La "bestia" è resa inoffensiva ma deve avere comunque il suo "marchio", vi ricordo che Malanga associò il numero 666 ad una determinata sequenza genetica...
Quindi, qualcuno potrebbe aver deciso di internare in questo pianeta determinati esseri dotati di poteri straordinari, inattivandogli questi poteri allo scopo di imprigionarli qui.
Il punto è che questa è ben più di un ipotesi, è la dottrina segreta di scientology nonchè degli altissimi gradi degli "iniziati"...
Che siano sciocchezze?
Vedendo in che direzione và il mondo, ne sono sempre meno convinto...



_________________
"Sei quello che sei, anche se non lo sai..."
Angeldark
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 11071
Iscritto il: 04/12/2008, 15:57
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 17/08/2011, 14:29 
Un vecchio raccontino di fantascienza proponeva la tesi di un pianeta come prigione di una Civiltà avanzatissima.

Solo alla fine del libro si scopre che quel pianeta era la Terra.

Questo genere di cosa, a mio modestissimo parere, lasciano il tempo che trovano.


Quanto a questo:


Cita:
Che siano sciocchezze? Vedendo in che direzione và il mondo, ne sono sempre meno convinto...



Ah bè se lo dice Scientology allora siamo proprio a posto...


Per spiegare questo non occorre certo tirare in ballo pianeti-prigione per anime dannate, manipolazioni genetiche anti-poteri, Scientology, numero della Bestia e balle varie.

E' più che sufficiente la cara vecchia stupidità umana. Siamo un pianeta primitivo popolato da gente che si lascia governare da criminali, dimostrando la propria stupidità.

Questo è più che sufficiente a spiegare l' attuale pietoso stato di cose in cui versiamo da tempo...


Poi per carità, l' idea che le abilità superiori siano state inattivate per tenerci meglio in uno stato primitivo, ci può anche stare.... anzi è molto probabile.

Come dicevano i Maya, gli Dei dopo aver creato l' Uomo dopo molti tentativi ed errori, giungono ad una specie dalla grande sapienza, che poteva vedere ovunque... e loro temono la concorrenza e stendono un velo sui loro occhi (il terzo, io direi).

Questa degli Dei che dopo aver creato l' Uomo temono la sua conoscenza e il suo divenire pari a loro è un elemento ricorrente nei miti di ogni parte del globo....


Ma lascerei da parte l' idea della Terra come prigione galattica, che va bene per un raccontino di fantascienza, ma non certo come seria ipotesi di Ricerca....


IMO

Aztlan



_________________
Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
Top
 Profilo  
 

Pleiadiano
Pleiadiano

Avatar utente

Difensore della logicaDifensore della logica

Non connesso


Messaggi: 4533
Iscritto il: 05/12/2008, 22:51
Località: Padova
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 17/08/2011, 15:46 
LA TEORIA DEI "VETERES" (SPECULAZIONI PERSONALI SULL'EVOLUZIONE UMANA ED EVENTUALI CIVILTA' PREISTORICHE).
Ho voluto pubblicare qui questo post, perché mi sembrava la discussione più adatta. Forse avrei fatto meglio ad aprire una discussione nuova... ma non so quanto questa tematica possa interessare qualcuno.
Ho appena finito di leggere il romanzo "Genesis" di Andy McDermott, edito dalla Longanesi. L'ho comprato non perché mi interessasse in sé, ma perché mi interessava come l'autore sviluppava la teoria di archeologia misteriosa che fonda la trama del romanzo stesso.
Infatti il romanzo si è rivelato, di per sé, uno schifo assoluto: uno dei peggiori romanzi mai letti in vita mia, ma siccome mi ha fornito una serie di riflessioni per me molto importanti, non dirò che ho buttato via i soldi.
Non raccomando però minimamente i gentili utenti di questo forum di comprarselo a loro volta: se proprio siete curiosi, vedete di prenderlo in prestito in biblioteca.
Tanto per farvi capire perché lo considero una boiata pazzesca, vi dirò che innanzitutto è scritto in modo veramente indecente, da un individuo che chiaramente non ha la minima idea di cosa significhi scrivere. "Genesis" sembra la sceneggiatura di uno scadente film d'azione alla Indiana Jones di quarta categoria, un pessimo b-movie costellato di dialoghi stupidi e inutili, di noiosissime e interminabili scene di combattimenti cataclismatici e sanguinolenti, alla Indiana Jones o alla Arnold Schwarzenegger, appunto, tanto che appunto il tema di archeologia misteriosa non è altro che un pretesto miserabile per presentare improbabili e assurde avventure di personaggi insulsi che parlano fra di loro come in un eterno litigio fra un adolescente strafatto di coca ed ectasy e uno scaricatore di porto a cui abbiano appena dato un calcio nei testicoli.... tanto per fare capire quanto intellettuale sia tutto il contesto! Inoltre la trama è piena di passaggi e soluzioni inverosimili, contraddittori e assurdi, con una conclusione balorda e priva di senso. Tutta la storia appare delirante e priva di senso e... insomma, se dovessi star qui a raccontare tutte le balordaggini, le superficialità e le grossolanerie che vi ho trovato, dovrei scrivere un altro libro!
Ma il tema mi ha veramente affascinato, dato che fin da quando ero bambino, e leggevo i libri di Peter Kolosimo, mi sono interrogato su quanto vere potessero essere certe teorie sull'evoluzione umana, e sinceramente penso che considerando quanto scarso sembra il quoziente intellettivo dell'autore McDermott, penso che niente sia frutto della sua immaginazione, ma non abbia fatto altro che assemblare idee create da altri, magari da studiosi "alternativi", così come Dan Brown ha preso le teorie di Baigent per scrivere "Il codice da Vinci".
Comunque, passo a spiegare la trama del romanzo:
Un giorno di un presente imprecisato, una giovane archeologa americana mezza matta e decisamente megalomane e piena di sé, che dove arriva combina disastri e stragi a catena e dallo stupido nome di Nina Wilde (tanto valeva che la chiamasse Oscarina Wilde, dato che c'era!), durante una spedizione in Indonesia, scopre sui fondali vicino a un'isola, le rovine sommerse di un'antica civiltà sconosciuta, una sorta di Yonaguni indonesiana.
Nina Wilde si rende ben presto conto, che siccome quelle rovine emergevano dal mare solo fino a 135.000 anni prima, si trova di fronte a qualcosa che sconvolgerebbe tutte le conoscenze ufficiali di archeologia, e comincia a studiare tale civiltà sconosciuta, ma viene ostacolata da misteriosi terroristi che sembrano decisi a non permettere né a lei né ad alcuno di rivelare al mondo l’esistenza di tale civiltà sconosciuta, che un losco archeologo inglese, complice dei terroristi, ha battezzato pomposamente “Veteres”, che in latino significherebbe più o meno “gli Antichi”.
Nina Wilde insegue le tracce dei Veteres da un paese all’altro, esplorandone le rovine, prima sulla costa occidentale dell’Australia, poi sulla costa dell’Antartide, nella Terra di Wilkes, dove trova un’intera città dei Veteres sepolta sotto il ghiaccio, sul fondo di un lago, fino ad arrivare in Africa Orientale, e precisamente in Sudan, dove si trova l’origine dei Veteres e l’archetipo del mitico Giardino dell’Eden….
Solo allora il quadro diventa completo, e l’incredibile verità si svela appieno, all’interno di un misterioso mausoleo: i Veteres non erano né una civiltà preistorica di Homo Sapiens primitivi, né tanto meno degli alieni venuti a colonizzare la Terra. In realtà essi erano un’altra specie umana, più antica e più evoluta degli Homo Sapiens, che si era sviluppata parallelamente alle altre specie umane, ma aveva raggiunto un alto livello di intelligenza e di civiltà quando gli antenati dei primi Homo Sapiens erano ancora ominidi primitivi e privi di una vera cultura.
I Veteres erano stati esseri umanoidi dalla statura altissima, gigantesca, un volume cranico superiore a quello dei Sapiens, ma dai lineamenti e dalla fisionomia più delicati, tanto che il loro aspetto li avrebbe fatti apparire “alieni” agli uomini di oggi.
Ma in loro c’era un fatale svantaggio rispetto ai Sapiens, e avevano finito con il commettere un altrettanto fatale errore, che li aveva condannati alla sconfitta e all’estinzione (o presunta tale).
I Veteres infatti sembravano avere avuto un carattere molto meno aggressivo e competitivo dei Sapiens, e perciò, anziché diffondersi sulla Terra e conquistarla interamente, come avrebbero fatto in seguito i Sapiens, pur avendo una civiltà raffinata ed evoluta, non avevano colonizzato altre terre, ma erano rimasti in una regione circoscritta. Inoltre, anche se la loro civiltà era durata evidentemente molte decine di migliaia di anni, pur essendo in possesso di conoscenze scientifiche di non poco conto, non avevano creato una civiltà tecnologica-industriale, forse sempre per la loro scarsa aggressività e il loro scarso senso di conquista e sopraffazione.
Tuttavia, gli era venuta l’infelice idea di addomesticare gli antenati dell’Homo Sapiens, che essendo ominidi primitivi e privi di linguaggio e di cultura, essi avevano considerato degli animali da addomesticare e addestrare, e non per niente essi ci chiamavano “bestie” nelle loro cronache storiche scritte.
E i Veteres hanno addomesticato e addestrato gli Homo Sapiens fin troppo bene, dando loro in mano l’intelligenza e la conoscenza necessarie per ribellarsi ai loro padroni, e scacciarli dalla loro stessa terra in Sudan, che poi è passata alla leggenda come l’originario Giardino dell’Eden, ponendo così le basi dell’inizio della nostra storia, e il tramonto della loro dopo molte altre ere.
I Veteres poi, negli interminabili millenni successivi, avevano ripetutamente spostato la loro sede centrale di terra in terra, per sfuggire all’espansione dei Sapiens che dall’Africa si sarebbero poi diffusi sugli altri continenti, facendo estinguere tutte le altre specie umane.
I Veteres si erano prima stabiliti in Etiopia, poi erano passati sulla costa araba dell’Oman, poi nel Golfo Persico, indi sulle coste della Persia, e poi ancora dell’India e dell’Indonesia, che a quel tempo era una gigantesca penisola che quasi arrivava all’Australia, in una interminabile fuga ad oriente.
Alla fine, quando i Sapiens sono arrivati anche in Australia (la cosa deve essere avvenuta 50.000 anni fa, se ricordo bene), i Veteres spostano la loro città sulla costa antartica, che a quel tempo era sgombra dai ghiacci, fino a quando l’ultima glaciazione non li costringe ad abbandonare anche quel paese, e a far ritorno in Australia dove, presumibilmente, sono stati sterminati dagli antichi Aborigeni… ma non è affatto sicuro che sia così, perché Nina Wilde, che da quella improbabile super-donna che è, ha precedentemente scoperto anche Atlantide (oltre che le tombe di Artù e di Ercole… proprio una Indiana Jones in gonnella, eh?), si accorge come fra la scrittura di Atlantide e quella dei Veteres ci siano indubbie somiglianze, e quindi si domanda se magari qualcuno dei Veteres sia riuscito a sopravvivere in mezzo ai Sapiens fino a tempi relativamente recenti…. La cosa viene lasciata in sospeso probabilmente per la trama del prossimo romanzo sull’ineffabile e sconclusionata Nina Wilde.
Comunque, Nina Wilde si rende conto che i miti dei primi capitoli della Genesi sono direttamente collegati, anche se in modo confuso e contraddittorio, ai Veteres.
Il Giardino dell’Eden è in realtà una sorta di foresta nascosta in una gigantesca caverna nel deserto del Sudan, illuminata da aperture sul soffitto, e dove si trova una gigantesca biblioteca di tavolette d’argilla, che rappresenta simbolicamente “l’albero della conoscenza del bene e del male”, cioè la fonte della conoscenza che ha reso pienamente umani i progenitori della nostra specie, così come Adamo ed Eva sono diventati pienamente consapevoli di se stessi mangiando dell’albero della conoscenza, mentre l’albero della vita è in realtà una grande necropoli coperta di fiori dove i Veteres, che erano monoteisti, avevano adorato il loro unico Dio e creduto nella promessa di vita eterna nell’aldilà. Credenze religiose che evidentemente avevano poi trasmesso alle loro “bestie”, ai Sapiens.
Per rendere il tutto più scenografico, l’inqualificabile Mc Dermott s’inventa che i Veteres abbiano poi posto di fronte all’entrata della necropoli le statue-automa ricoperte di rame di tre giganteschi cherubini, che si azionano e fanno ruotare le loro spade fiammeggianti di scintille elettriche, tranciando chiunque cerchi di profanare “l’albero della vita” dei Veteres.
Sì, perché i Veteres, anche se non avevano creato una civiltà tecnologico-industriale, con la loro grande intelligenza avevano però scoperto qualcosa di simile alle fonti di energia scoperte da Nikolas Tesla: tramite antenne e circuiti in puro rame, erano in grado di ricavare energia elettrica dal campo magnetico della stessa Terra, ottenendo perciò una quantità illimitata di energia, che però loro usavano solo, sembra, per azionare gli ingranaggi delle loro statue-automi e certi primitivi grammofoni, che usavano per registrare e riascoltare le loro voci, incise su cilindri di rame, come dischi e nastri magnetici preistorici.
Ma si noti: Mc Dermott è così ignorante, da non sapere che il racconto biblico parla di DUE cherubini alle porte dell'Eden, e non di tre!
In qualche modo, il ricordo della storia dei Veteres e dei loro legami con noi si sarebbe trasmesso attraverso ben 200.000 fino ad arrivare alla redazione del libro biblico della Genesi.
I Veteres quindi forse erano gli Elohim (ma questa è una considerazione che faccio io, Mc Dermott non c’arriva fin là…) che avevano creato Adamo ed Eva perché gli lavorassero e gli irrigassero il Giardino dell’Eden in mezzo al deserto, o forse i Nephilim, i Giganti antidiluviani (e questo sì, lo fa dire a Nina Wilde il nostro Mc Dermott, ma in modo confuso).
Non viene spiegato però minimamente chi potrebbe essere il serpente… la fantasia confusionaria e grossolana dell'autore non arriva a questo particolare per nulla insignificante.....
Comunque, dopo questo scenario molto interessante, nel libro ci sono solo stupidaggini e superficialità.
Andy Mc Dermott dimostra una enorme, asinina ignoranza riguardo non solo il libro della Genesi, ma anche di tutte le questioni che riguardano la religione.
Non sa evidentemente che il Giardino dell’Eden è già stato individuato da tempo nell’isola del Bahrein nel Golfo Persico, che i Sumeri chiamavano Tilmun e che consideravano il luogo d’origine della creazione.
Non sa assolutamente niente dei legami fra mitologia ebraica e mitologia mesopotamica, e non ha paura di far brutta figura per la sua ignoranza, dato che in libro che parla di miti, sarebbe opportuno dimostrare di conoscerli!
È poi assolutamente delirante l’altro aspetto della trama del suo romanzo, che dimostra che razza di ignorante egli sia: l’organizzazione di terroristi che vuole ammazzare Nina Wilde e tenere nascosto il segreto dei Veteres al mondo, è in realtà una conventicola di fanatici riuniti dalle tre religioni abramitiche: ebrei, cristiani e musulmani, uniti per tenere segreto con la violenza un fatto che, secondo loro, metterebbe in crisi le tre fedi monoteiste, dato che mostrerebbe che il racconto della Genesi è “vero”, ma non è esattamente quello che le tre religioni del Libro insegnano….. perché sia così, non lo sa dire neanche lui, l'autore! E infatti è una scemenza stratosferica! Perché diavolo i credenti dovrebbero andare in crisi nel sapere che il loro Dio era stato adorato anche da un'altra specie umana prima della nostra???? Riuscite ad immaginarvelo, voi?
A parte il fatto che…. Ve li vedete voi tre bande di fondamentalisti ebrei, cristiani e musulmani che si mettono d’accordo per fare una guerra segreta contro un nemico comune? Già i seguaci meno fanatici delle tre religioni non riescono a mettersi d’accordo sulla pace… figuriamoci i più fanatici mettersi d’accordo sulla guerra! Ma dico, Mc Dermott…. Ci SEI o ci FAI? Sei scemo o ci credi tutti scemi?
E poi, il libro della Genesi è stato già così smentito da tutti i ricercatori come una serie di miti da lungo tempo, che nessuno ormai lo prende così sul serio da organizzare degli attentati terroristici per esso! I preti cristiani ormai non lo citano più, se non come allegoria mitica del disegno divino, e per ebrei e musulmani non mi sembra che sia mai stato così importante, e anzi per i musulmani, una teoria come quella dei Veteres non farebbe altro che dar loro ragione, dato che anche nella teologia musulmana si parla dei Geni, esseri PIU’ ANTICHI DELL’UOMO, MA AD ESSO SIMILI, CHE HANNO POPOLATO LA TERRA PRIMA DI LUI. E guarda caso… nel mito musulmano, i Geni persero il dominio della Terra perché, ribellandosi all’unico Dio, si rifiutarono di onorare Adamo, considerandolo un essere inferiore a loro…. Guarda caso! Tutte cose che quell’ignorante di Mc Dermott non sa, evidentemente!
Ma lasciamo perdere questo scrittore ignorante e scadente, e torniamo a noi… uno scenario così descritto sugli ipotetici Veteres, è in qualche modo credibile, scientificamente plausibile?
Io personalmente penso di sì.
Voglio dire: è accertato che il processo di formazione dell’uomo è cominciato 10 milioni di anni fa, quando una scimmia simile allo scimpanzé cominciò a camminare eretta. Da allora molte specie ominidi, ognuna diversa dalle altre, si sono susseguite sulla Terra, convivendo spesso assieme.
Però, al momento, i paleontologi dicono che solo una, l’ultima di queste specie, è riuscita a raggiungere uno stadio di civilizzazione complessa, la nostra. E solo negli ultimi millenni da quando è comparsa 200.000 anni fa circa in Africa…. Ma è davvero così?
Perché in tutto questo lasso di tempo non potrebbe essersi formata un’altra specie umana che ha raggiunto prima dei Sapiens un elevato grado di civilizzazione? Cosa avrebbe impedito questo? Sinceramente, non vedo nessun motivo per negare del tutto questa possibilità. Il tempo per evolversi, ce l'avrebbe avuto! Se confrontiamo 10 milioni di anni con 200.000 ce ne rendiamo conto.... è come confrontare 100 anni con 2! Perché non pensare che, se noi siamo nati 2 anni fa in un corso di storia di 100, qualcun altro simile a noi o anche meglio di noi non sia nato 4, 6, 10 o anche più anni fa?
Supponiamo inoltre che davvero questa specie si sia evoluta in modo differente dal nostro, con un cervello e una personalità magari anche superiori alla nostra, ma con caratteristiche completamente diverse. Supponiamo che davvero non abbiano avuto una grande aggressività, né sentissero una grande esigenza di colonizzare, conquistare, esplorare tutto il pianeta come invece è capitato a noi. Che magari si accontentassero di organizzare una società pacifica, stabile, dotata di ogni comfort, ma non tesa a espandersi illimitatamente, quanto piuttosto a conservare le conquiste precedentemente fatte in nome solo della sopravvivenza e del benessere, non della conquista e della gloria.
Una forma di civiltà così forse effettivamente avrebbe potuto continuare a vivere e prosperare per decine di millenni in una regione circoscritta della Terra, mantenendosi abbastanza uguale a sé stessa, e con un progresso molto lento. Un modo di evolversi molto tranquillo, statico, minacciato solo da eventuali disastri naturali, ma non da nemici esterni, in quanto oltre a questo unico popolo civile, non ci sarebbe stato nessun altro, se non pochi ominidi.
E supponiamo anche che, a un certo punto della loro storia, abbiano pensato di addomesticare tali ominidi, allevandoli, selezionandoli e addestrandoli, per liberare se stessi dai lavori più pesanti, dato che non avevano ancora una civilizzazione tecnologica che, come la nostra, ha sostituito lo schiavismo con le macchine.
Allora forse essi avrebbero operato quella trasformazione da ominide a Homo Sapiens che sarebbe apparsa improvvisamente in pochissimi individui 200.000 fa. Così come noi abbiamo trasformato il lupo in cane e il cinghiale in maiale, così essi avrebbero fatto lo stesso con noi.
Ma appunto questo avrebbe significato la fine progressiva della loro civiltà, che tuttavia può essere in parte sopravvissuta in tempo per influenzare molte delle nostre culture, man mano che noi ci avvicinavamo al loro livello intellettuale e civile.
Ma ci sono tracce di questa civiltà dei nostri “fratelli maggiori perduti”, gli Antichi? Ci sono prove? Prove no… indizi secondo me ce ne sono tanti, e varrebbe la pena considerare la cosa.
È indubbio che in tutto il mondo esistono leggende di Giganti antidiluviani, la cui stirpe fu estinta “a causa del loro orgoglio” che aveva sfidato Dio o gli Dei…. Che normalmente avevano mandato il Diluvio, o qualche altro flagello per sterminarli.
E oltre ai Giganti ci sono altre creature mitiche più antiche dell’uomo…. Dagli Elfi o Fate delle tradizioni celtiche, che un tempo dominavano la Terra, ma furono relegati nel sottosuolo o in terre lontane di là dal mare, a causa dell’espansione degli Uomini, ai Geni dell’Oriente arabo, che furono sterminati in gran parte dagli Angeli di Dio a causa della loro ribellione, e i cui superstiti si rifugiarono nelle isole dell’oceano e nei deserti.
Inoltre in Tibet c’è la leggenda secondo cui la cultura tibetana sarebbe stata originata dai Giganti, venuti in un tempo remoto (pare dalle Pleiadi, ma qui voglio lasciare tra parentesi ogni allusione aliena) per civilizzare gli uomini del Tibet. I Tibetani dicono inoltre che l’uomo è stato originato dall’incrocio fra uno scimmione e una “demonessa”.
Il Popol Vuh dice che gli Dei fecero diversi tentativi prima di creare gli uomini, e che da uno dei primi tentativi sarebbero state originate le scimmie della foresta…. Poi alla fine, quando riuscirono nel compito, si accorsero che avevano creato gli uomini “troppo sapienti”, cioè pericolosamente simili a loro, gli Dei… e offuscarono le loro menti rendendoli ignoranti, per renderli così inoffensivi…. Sembra quasi una allusione alla teoria dei Veteres, che a un certo punto si sono accorti di aver addestrato troppo bene le loro “bestie”…..
Ma oltre ai miti, c’è altro? Beh, se davvero questa civiltà ipotetica si è diffusa solo in aree circoscritte e non ovunque sul pianeta, ecco perché sarebbe così difficile trovare tracce dirette del loro passaggio. Ma forse qualche traccia diretta la si è trovata….
Ricordo che un’archeologa americana (forse ancora più matta dell’immaginaria Nina Wilde) ha a suo tempo affermato che certe rovine messicane risalirebbero a ben 300.000 anni fa…. Guadagnandosi il ridicolo dell’ambiente accademico.
Forse la signora in questione è una mitomane, forse… o forse una persona che, resasi conto della verità, non ce l’ha fatta a stare zitta, e ha pensato che qualcuno doveva rompere il silenzio.
Ma se davvero dovesse avere ragione, se ne dedurrebbe che tali rovine sono appunto più vecchie dell’Homo Sapiens, e che quindi sono dovute a una civilizzazione che non appartiene alla nostra specie, ma ad un'altra più antica….
Alieni? Qualcuno lo ipotizzerebbe…. Ma io dico che delle rovine aliene dovrebbero dare dei chiari segni di tecnologia avanzata, cosa di cui non ho ancora sentito parlare al riguardo delle rovine messicane…. Quindi al momento la cosa più probabile sarebbe appunto un’altra specie umana pre-sapiens ma altrettanto se non di più evoluta della nostra, che ha costruito quelle rovine in quel paese, e forse solo in quel paese, perché non si era diffusa in tutto il mondo, ma solo là o nei dintorni.
Un’altra traccia concreta potrebbero essere i Capsiani, popolazione preistorica vissuta in Nord Africa più di 10.000 anni fa. I Capsiani rappresentano un mistero antropologico perché avevano una fisionomia e dei lineamenti delicati, per nulla arcaici, e un volume cranico molto elevato. Era come se fossero “uomini e donne del futuro”, cioè come potrebbero essere i nostri discendenti dopo molti millenni di civilizzazione…molto simili a come vengono descritti i Veteres…. Alieni, forse?
Ma se fossero alieni ci sarebbe stata qualche traccia, qualcosa di più anomalo, un DNA sconosciuto… e poi si trattava di una popolazione primitiva, a livello neolitico… forse gli ultimi membri di una civilizzazione elevata e ormai decaduta, ma che è durata molti millenni? Fatto sta che i Capsiani sono scomparsi misteriosamente così come sono apparsi altrettanto misteriosamente… forse sono venuti da una terra aldilà del mare, ormai scomparsa sotto le acque a causa della fine della glaciazione? Non propriamente Atlantide, anche se si trovavano nei suoi paraggi, ma qualcosa di molto più antico di Atlantide stessa?
Certo, queste sono solo teorie, supposizioni…. Bisognerebbe fare una ricerca accurata sui molti “vuoti” della storia umana, per cercare di individuare i possibili luoghi dove si sarebbe trovata questa ipotetica civiltà “pre-sapiens”…. Tuttavia, come ultima ipotesi, azzardo la più fantascientifica: e se davvero alla fine questo popolo stabile, antichissimo e pacifico, trovandosi di fronte alla dilagante espansione degli aggressivi e bellicosi Sapiens, non si sia comunque rassegnato alla sua fine, e abbia tentato una via di fuga estrema, in un luogo dove questi non lo potevano raggiungere… magari un luogo tra le stelle?
Ciò spiegherebbe perché gli alieni appaiono sempre così simili e nello stesso tempo dissimili da noi, frutto di un’evoluzione con noi imparentata strettamente, ma che ha preso una direzione diversa….


Ultima modifica di Enkidu il 17/08/2011, 16:13, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 11071
Iscritto il: 04/12/2008, 15:57
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 17/08/2011, 19:38 
Ottime supposizioni caro Enki.

Condivido in gran parte le tue affermazioni.

Anche io ho letto da piccolo Kolosimo e credo che le sue ipotesi - che poi erano le stesse di molti altri autori della sua epoca - possano avere un fondamento.


Il tuo ragionamento è ineccepibile ed è lo stesso che faccio anche io, non ho nulla da aggiungere.


Quanto alla parte di affermazioni che condivido meno, io credo che ad un certo punto ci sia stata una "espansione"...

...o meglio una colonizzazione sui due lati dell' Atlantico per cercare di salvare il salvabile dopo il cataclisma.

Le civiltà precolombiane e celtiche e forse alcune dell' area mediterranea sono molto probabilmente state "iniziate" da loro.


Insieme ai relativi manufatti megalitici, dalla funzione per me tutta da chiarire.


Il fatto è che molte altre posseggono pari se non superiori indizi di origine "esogena" per cui...

O questa Civiltà Antediluviana aveva portata globale o ve ne erano diverse, magari in competizione tra loro.

Facile che sia stato il ricorso a certi armamenti, paragonabili al "nostro HAARP" a innescare l' evento.


Il che certo dovrebbe farci riflettere.... anche se sono solo ipotesi.

Aztlan



_________________
Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 622 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17 ... 42  Prossimo

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Oggi è 04/05/2025, 14:48
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org