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MessaggioInviato: 18/08/2011, 04:10 
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Thethirdeye ha scritto:

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Angeldark ha scritto:

«Proponiamo un governo economico per l'Europa che si chiamerà "Eurocouncil" si riunirà una volta al mese, sarà composto dai 17 capi di Stato e di governo della zona Euro ed eleggerà un presidente stabile per 2 anni e mezzo». «Io e la signora Merkel - ha aggiunto Sarkozy - proponiamo che il candidato sia Herman Van Rompuy».
Fonte:http://www.corriere.it/economia/11_agosto_16/merkel-sarkozy_41178e4c-c822-11e0-9dd1-bf930586114f.shtml

Senza più nessun ritegno... [:(!]


Emhm.....

Caricato da liarpoliticians in data 19 nov 2009 [:246]




Anno 2009

- Il 16 gennaio all'Eliseo, il presidente francese Sarkozy augurando Buon Anno al corpo diplomatico straniero, parla di Nuovo Ordine Mondiale utilizzando termini molto duri, quasi minacciosi: "Noi andremo insieme verso questo Nuovo Ordine Mondiale, e NESSUNO, dico NESSUNO potrà opporsi".


- Il 25 luglio Obama in visita a Berlino parla di Nuovo Ordine Mondiale.


- Il 1° dicembre entra in vigore il Trattato di Lisbona (http://www.youtube.com/watch?v=kt0Jb8wLifQ), redatto per sostituire la Costituzione europea bocciata dal 'no' dei referendum francese e olandese del 2005. La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea non è integrata nel Trattato. Il nodo sulla sua valenza giuridica è ancora tutto da sciogliere. Tra le altre cose, il Trattato sancisce che dal 2014 la COMMISSIONE UE avrà meno componenti: mentre attualmente ogni Paese ha un commissario, in futuro il numero membri dell'esecutivo europeo sarà pari a due terzi degli stati membri.


Anno 2010

- Il 1° gennaio l'ex premier belga Herman Van Rompuy assume ufficialmente la carica di 1º Presidente del Consiglio europeo. Van Rompuy è un membro del Gruppo Bilderberg: secondo il quotidiano belga De Tijd la decisione di candidarlo è stata presa la sera del 12 novembre 2009 nel Castello di Val Duchesse (vicino Bruxelles) durante una cena "a porte chiuse" organizzata proprio dal Bilderberg.


- Il 30 gennaio a Davos si svolge un incontro a porte chiuse tra banchieri delle principali istituzioni finanziarie globali e regolatori, per tentare di individuare le nuove regole del gioco finanziario. Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia e presidente del Financial Stability Board, ha ipotizzato la creazione di un’agenzia di regolazione globale per gestire i fallimenti bancari. Il discorso di maggior spessore pare sia stato quello del presidente francese Nikolas Sarkozy, che ha invocato una nuova Bretton Woods (v. 1944).




Mi sembra che tutto abbia una quadratura impeccabile........
Tutto secondo copione insomma...... [8D]



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 18/08/2011, 11:16 
Il club dei potenti di Bilderberg vuole liquidare l'Europa
di: WSI Pubblicato il 17 agosto 2011

http://www.wallstreetitalia.com/article ... uropa.aspx



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MessaggioInviato: 18/08/2011, 11:26 
Sembra quasi una guerra tra bande, in cui una vuole sostituirsi all' altra.
Tutti in piazza, ma non come al solito per rivendicare scemenze, ma per la nostra stessa esistenza. O noi o loro.



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MessaggioInviato: 18/08/2011, 12:24 
[b]Udite, udite…[/b]

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14 agosto 2011 14:00
- di Giulietto Chiesa - Megachip -

http://informarexresistere.fr/2011/08/14/udite-udite/

Udite, udite, o signori e signore che leggete i giornali dei finanzieri di tutto il mondo, (cioè i “loro giornali”, cioè tutti i giornali del mainstream, e naturalmente tutte le televisioni del mainstream) adesso scoprirete il segreto, uno dei segreti, forse il più importante dei segreti, che sta dietro la crisi della finanza mondiale. Credevate che la Grecia fosse la pietra dello scandalo e che i greci, questi spendaccioni corrotti, dovessero essere salvati, sì, ma insieme privati della loro sovranità nazionale, come gli italiani, del resto, e i portoghesi e gli irlandesi? Vi sbagliavate, ma non è colpa vostra. Le cose stanno diversamente, e tenetevi forte alle vostre sedie. Scoprirete anche come la più grande democrazia del mondo (senza scherzi, sto parlando di quella americana!) è in grado di guardarsi dentro (quasi) fino in fondo.

E questo è un bene. Salvo naturalmente il fatto che nessuno lo saprà. E questo è un male. Eccetto io e voi che leggete queste righe elettroniche (questa roba non andrà mai sulla prestigiosa carta dove scrivono De Bortoli, Riotta, Pigì Battista e altri tristanzuoli che vi hanno raccontato e vi raccontano frottole tutti i giorni).

Prima di tutto la fonte, perchè non abbiate a sospettare che si tratti del solito trucco di un “complottista” inveterato. La fonte è più che ufficiale, unica e irripetibile: GAO Audit (Government Accountability Office). Il Governo è quello degli Stati Uniti d’America. L’Audit è parola inglese che sta per verifica contabile. L’Audit di cui si parla è il primo che sia stato mai effettuato da mano umana (non possiamo escludere il buon Dio) sull’attività della Federal Reserve nei quasi cento anni della sua storia.

Voi direte, stupiti: ma come è possibile? Mai nessuno è andato a guardare dentro quei conti? Risposta esatta, mai nessuno. La Federal Reserve è stata una riserva di caccia al di sopra di ogni controllo. La seconda domanda che vi porrete è: ma perchè proprio adesso? Il fatto è, capirete, che gira il mondo un sacco di gente sospettosa. E costoro sono malfidati: visti i risultati vorrebbero dare un’occhiata alla cassaforte. Così è accaduto un accidente imprevisto. All’inizio quelli che stavano dentro la cassaforte hanno pensato: che guardino pure, intanto non ci capiranno niente. Invece quei temerari hanno capito fin troppo bene. E’ andata così, che Ron Paul e Alan Grayson hanno fatto passare un emendamento alla legge Dodd-Frank che consentiva di fare l’inaudito: controllare i conti della Federal Reserve. Al Senato USA erano distratti in quel momento. Detto fatto, due senatori fuori del comune (cioè con le rotelle non del tutto a posto, come vedremo) hanno fatto la ricerca: la storia meriterebbe che i loro nomi restassero scolpiti come i profili dei presidenti sul Mount Rushmore. Si chiamano Bernie Sanders, indipendente, e Jim DeMint, repubblicano.

Aperto il vaso di Pandora è successo un finimondo. Ma, per così dire, “al chiuso”. Ben Bernanke, attuale portiere della Federal Reserve ha protestato veementemente, seguito a ruota dal predecessore Alan Greenspan, e da altri banchieroni tutti mondiali, e tutti beneficiari, come vedremo, di donazioni varie e gratuite. “Che effetto avrebbero sui mercati del pianeta certe scoperte?”, hanno detto. “Bloccare tutto, fermare, insabbiare!”.

Se queste cose le leggete per la prima volta vuol dire che ci sono riusciti, fino ad ora.

Il fatto è che il senatore Sanders è uno svitato e ha messo tutto, pixel su pixel, sulla sua web page. E la frittata non è più riparabile. Per meglio dire: si ordinerà a tutto il mainstreamdi tacere e nascondere. E magari di pubblicare tutte le storie delle eventuali amanti di Sanders, o di svelare quanti conti in banca ha, e magari se ha sodomizzato il suo cuoco, o ha una collezione di foto pedofile. Cosicchè della faccenda dell’audit della Federal Reserve non ne sentirà parlare nessuno, o quasi. Ma Sanders, DeMint e il buon Dio ci permettono comunque, a noi, che parte del mainstream non siamo, di raccontarvi cosa è venuto fuori. Che è una storia niente male, che, se il mainstream non fosse la cloaca che è, potrebbe perfino metterla in prima pagina. E veniamo al dunque, scusandoci con i lettori se abbiamo fatto in apertura come fece Dostoevskij nel presentare i suoi “ Fratelli Karamazov”, cioè scrivendo un romanzo per introdurne un altro.

Le cifre dunque ci dicono che, tra il dicembre 2007 e il giugno 2010, senza che nessuno sapesse niente, cioè segretamente, la Federal Reserve ha tolto dal brago banche, corporations, governi sotto diverse latitudini e longitudini, dalla Francia alla Scozia, e chissà fin dove è arrivata la sua “beneficenza”, con la non modica cifra di 16 mila miliardi di dollari, cioè sedici trilioni di dollari. Tutto questo ben di Dio sarebbe stato collocato sotto la vocina di bilancio di un “programma onnicomprensivo di prestiti”. Ma nessuno, nemmeno il Congresso americano ne è stato informato. Di quei 16 trilioni non un dollaro è ritornato indietro. Eppure sono stati prestati – pensate o lettori ignari – a tasso zero, cioè gratis et amore dei. Per avere un’idea della cifra, se ancora non avete avuto il capogiro, basti pensare che il prodotto interno lordo annuale degli USA si aggira attorno a 14,2 trilioni e che il debito complessivo degli Stati Uniti viaggia sui 14,5 trilioni.

Dunque, concludendo, un gruppo di banchieri, che non sono stati eletti da nessuno, prende decisioni di portata mondiale, compra e ricatta governi, banche corporations. Perchè lo fanno? Perchè il sistema è esploso e va al collasso, e loro lo drogano con denaro finto, perchè possa continuare a funzionare. E – cosa non meno importante – in questo modo si mettono in condizione di minacciare ricattare, condizionare, sostituire governi e ministri di tutto il mondo. Siamo alla dittatura di un superclan semi criminale, che complotta usando denaro fittizio (da dove credete siano usciti quei 16 trilioni se non dalle “stamperie” segrete della Federal Reserve? Tenendo conto anche che quei soldi non occorre stamparli, ma li si può creare dal nulla schiacciando qualche tasto di un computer). Dunque adesso sappiamo che il famoso TARP (Troubled Asset Relief Program), fissato in 800 miliardi di dollari, era una balla al ribasso, buona per i mercati e per non fare esplodere la protesta dei contribuenti americani. Lo chiamarono (libera traduzione mia) “Programma di salvaguardia degli assetti tossici”. E, in effetti fu proprio un programma per salvare quegli assetti.

Li comprarono perchè non si scoprisse che erano velenosi. Valevano zero, ma vennero acquistati in denaro sonante. Salvarono i truffatori. Il pubblico fu indotto a pensare che questo servisse a qualche scopo. L’unico scopo era di finanziare i truffatori. Che sono gli stessi che ora esigono di essere nuovamente pagati per i crediti illegali (tossici appunto) che erogarono. Solo che la cifra fu venti volte più grande.

Dove sono andati e a chi, e quanto? Adesso sappiamo tutto. C’è l’elenco, eccolo:

Citigroup: $2.5 trillion ($2,500,000,000,000)

Morgan Stanley: $2.04 trillion ($2,040,000,000,000)

Merrill Lynch: $1.949 trillion ($1,949,000,000,000)

Bank of America: $1.344 trillion ($1,344,000,000,000)

Barclays PLC (United Kingdom): $868 billion ($868,000,000,000)

Bear Sterns: $853 billion ($853,000,000,000)

Goldman Sachs: $814 billion ($814,000,000,000)

Royal Bank of Scotland (UK): $541 billion ($541,000,000,000)

JP Morgan Chase: $391 billion ($391,000,000,000)

Deutsche Bank (Germany): $354 billion ($354,000,000,000)

UBS (Switzerland): $287 billion ($287,000,000,000)

Credit Suisse (Switzerland): $262 billion ($262,000,000,000)

Lehman Brothers: $183 billion ($183,000,000,000)

Bank of Scotland (United Kingdom): $181 billion ($181,000,000,000)

BNP Paribas (France): $175 billion ($175,000,000,000)

E molte altre banche minori che qui non staremo a citare.

Adesso ci è più chiaro chi sono i nove banchieri che si ritrovano, assieme ai loro complici, in qualche ufficio di Wall Street, o a bordo di qualche nave, una volta al mese per complottare contro le nostre vite, il nostro lavoro, il nostro futuro. Sicuramente sono tutti fedeli partecipanti alle riunioni del Gruppo Bilderberg e della Trilaterale. In un mondo bene ordinato bisognerebbe che venissero arrestati, su mandato, per esempio, della Corte Penale Internazionale. Ma chi ha il potere di spiccare un tale mandato, visto che i governi europei sono tutti complici di questi balordi? Ai quali si dovrebbe aggiungere i dirigenti delle agenzie di rating che non potevano non sapere e che sono state e sono parte della macchinazione. Danno i voti a tutti, e decidono chi è fedele e chi non lo è alle loro operazioni da scassinatori; sorvegliano e fanno il palo prima che arrivi l’opinione pubblica. E questa non può arrivare perchè non sa niente. E non sa niente perchè giornali e tv mentono e distraggono milioni e miliardi di spettatori. Da quei pulpiti ci viene l’accusa di avere troppo consumato. Ma quei pulpiti, materialistici per eccellenza, continuano a spingerci a consumare ancora. E’ il delirio dei balordi.

Come difenderci? Organizzarci per rispondere. Il debito che hanno creato se lo paghino loro, se ci riescono. L’attacco alle nostre condizioni di vita dobbiamo respingerlo. Certo che ricorreranno alla forza, come sta facendo il cameriere Cameron dopo i tumulti di Londra. Come Berlusconi e Fassino stanno facendo con i No Tav della Val di Susa. Ma se milioni di europei capiranno che è giunto il momento di difendersi, partendo dalla difesa del proprio territorio (dove per territorio s’intende tutta la nostra vita, a partire dal nostro cervello e dalla nostra salute), li potremo sbalzare di sella. Dove abitiamo noi, loro sono più deboli e noi quasi invincibili. Se ci organizziamo. Tertium non datur: o li sbalziamo di sella o loro ci distruggeranno. Sicuramente molti di noi, insieme ai milioni che non si possono difendere. Ci porteranno via gli ultimi residui di democrazia, ci renderanno schiavi. Vogliono cancellare la storia di 150 anni di diritti conquistati. Sono la peste moderna. Se vogliamo guarire dobbiamo rispondere alla loro dichiarazione di guerra.



Articolo correlato: Ellen Brown,
Perché la moneta dal nulla ha fallito: è andata tutta all’estero
http://www.megachipdue.info/tematiche/k ... stero.html

http://www.megachipdue.info/tematiche/b ... udite.html

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MessaggioInviato: 18/08/2011, 12:32 
Giulietto Chiesa...il nostalgico di Stalin..che fa di tutto per assomigliargli
[:o)]

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MessaggioInviato: 18/08/2011, 16:50 
MILANO - A oltre metà seduta, dopo la chiusura positiva di mercoledì (vedi i listini), Piazza Affari in picchiata (-6,1%). Vendite su tutti i comparti ma a risentirne sono soprattutto Fiat e le banche. Il FtseMib scivola del 6,1%. A Francoforte il Dax30 è in calo del 6,54%, a Parigi il Cac40 del 5,52%, a Londra il Ftse100 del 4.94% e a Madrid l'Ibex35 del 5,22%.
Fonte:http://www.corriere.it/economia/11_agosto_18/borsa-mercati-giovedi_ba8db57a-c968-11e0-a66c-10701cdb9ebd.shtml



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MessaggioInviato: 18/08/2011, 18:07 
L' attacco continua.......[xx(]



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MessaggioInviato: 18/08/2011, 18:52 
Beh, il comportamento della "banca centrale americana " (ammesso che si possa definire così) è più simile a chi viene ricattato... Che senso avrebbe in un momento di crisi buttare via per alcuni "alleati" (ma si sa che in politica estera ci sono solo amicizie di comodo: se potessero farsi le scarpe a vicenda, altro che nato e occidente...) una cifra tale da ripianare il proprio debito? Non vogliono "minacciare" nè "comprare", vogliono, semmai, buttare la polvere sotto al tappeto e cercare di salvare la baracca... Visto che, oltretutto, se ha senso parlare di nazioni in un'economia globale, la crisi finanziaria è partita proprio dall'America.

Tornando al discorso... Banche (o illuminati, vabbè, quello), ribadisco ancora che non ci vedo nulla di "male" (nel senso di "strano", "innaturale", "inverosimile") nella presenza di un gruppo di potere sovranazionale che attraverso il potere economico sta arrivando, è arrivato o arriverà al controllo totale del sistema politico. Anzi, è connaturato a questo sistema economico (e dunque politico). E' la vecchia teoria della concentrazione fino al monopolio "assoluto", no? Ad ogni crisi si concentra sempre più il potere. E' "giusto" che funzioni così, perchè così deve fare questo sistema. Poi, che piaccia o no è un altro discorso. Ma quello che non comprendo è che si pensi che questa situazione non si sia sviluppata "naturalmente", ma artificialmente. Al contrario, credo che ad un certo punto della fase di sviluppo "capitalistica" il potere economico (che si tratti di 10 o di 1000 persone cambia poco) si sia trovato nella possibilità di gestire direttamente il potere politico. Il sistema che ha creato quel potere economico ha portato "naturalmente" a questo. E' per questo che non credo minimamente al complotto plurisecolare. Credo invece al "complotto" (anche se non mi piace definirlo così) attuale. Oggi il capitale è talmente concentrato e talmente potente da scegliere direttamente i capi politici. Come la mafia, che prima si serviva della politica e che oggi la politica la fa. La politica aveva bisogno dei banchieri, del "capitale", e ha dato loro potere, e ora ne hanno accentrato tanto da poter dettare legge a quei politici a cui devono la loro esistenza. La classe dominante crea il mondo a sua immagine e somiglianza, ma crea anche chi la distruggerà.


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MessaggioInviato: 18/08/2011, 19:08 
Cita:
sezione 9 ha scritto:
Tornando al discorso... Banche (o illuminati, vabbè, quello), ribadisco ancora che non ci vedo nulla di "male" (nel senso di "strano", "innaturale", "inverosimile") nella presenza di un gruppo di potere sovranazionale che attraverso il potere economico sta arrivando, è arrivato o arriverà al controllo totale del sistema politico. Anzi, è connaturato a questo sistema economico (e dunque politico).


Detto in altre parole, per te è "naturale" attivare guerre per il petrolio, guerre per vendere armi, guerre per il controllo delle nazioni, o peggio, creare a tavolino attentati false flag in stile 11/9 per giustificare un'inesistente "guerra al terrorismo". Come è "naturale" uccidere Presidenti che non si allineano allo strapotere degli Illuminati (vedi Kennedy per citarne solo uno), o generare terremoti attraverso il sistema Haarp (vedi Giappone che voleva creare una moneta sovrana e staccarsi dal resto del mondo). E ancora è "naturale" mettere in ginocchio le economie di mezzo mondo (e i relativi abitanti che tra un pò si ritroveranno sotto i ponti) in nome del Dio Denaro o del Dio Potere?

Interessante........



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Certo che è "naturale". E' il sistema che porta a questo. Ciò non vuol dire che sia giusto, ma (tralasciando gli esempi più estremistici tipo la fabbricazione dei terremoti che più di qualcuno potrebbe mettere in dubbio), trovo che sia "naturale" che la Bayer, per dire, contribuisca a creare il nazismo hitleriano solo per avere poi la possibilità di oyyenere enormi commesse statali (tra cui le sostanze usate nelle camere a gas). Che c'è di strano? Si tratta di capitalismo.


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Sul mondo occidentale l'ombra della recessioneBorse europee in picchiata: Milano lascia 6,15 punti, Francoforte 7,82, Parigi 5,48: il Vecchio Continente si mangia 240 miliardi. Sprofonda anche Wall Street. Tobin tax, timori sul debito e dati Usa: mix esplosivo innesca ondata di vendite. Fed monitora la liquidità banche italiane. Intanto cala il prezzo del greggio: segnale inquietante

I timori sul debito sovrano, l'accelerata dell'Unione europea sulla Tobin tax sulle rendite finanziarie, il rallentamento dell'economia, gli strascichi del fiacco vertice di martedì tra Merkel e Sarkozy, i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti (passate a 408mila unità), la notizia che la Fed tiene sotto osservazione le banche italiane. Un mix esplosivo che ha avuto effetti drammatici sui mercati del Vecchio Continente: tutti, senza eccezioni, hanno vissuto una nuova giornata di passione.

Bruciati 240 miliardi - Nel mirino ci finiscono ancora i bancari, e a fine giornata Milano ha chisuo il calo di 6,15 punti (tra i peggiori titoli Fonsai, Intesa e soprtattutto Fiat: il Lingotto ha perso l'11,88%, Industrial il 13,31%, Exor il 9,08%), Francoforte ha perso il 7,82%, Londra il 4,49% e Parigi il 5,48 per cento. A Piazza Affari il tonfo è costato 20,91 miliardi di capitalizzazione (il valore complessivo delle società quotate è precipitato a 359,24 miliardi), mentre le Piazze europee, complessivamente, hanno divorato quasi 240 miliardi di euro: i dati sono ricavati dalla flessione registrata dall'indice complessivo Eurostoxx 600, che ha reclinato del 4,91 per cento. Prima della chisura l'ultimo colpo basso ai listini continentali è arrivato dall'apertura di Wall Street, che non ha fatto altro che peggiorare le previsioni già negative dei futures: il Dow Jones al suono della campanella perdeva il 2,3%, il paniere tecnologico Nasdaq il 4 per cento. I negativi dati macroeonomici a stelle e strisce hanno poi trascinato ulteriormente al ribasso la piazza di New York, che dopo la chiusura dei mercati europei perdeva 3,7 punti percentuali.

Scappa la parola "recessione" - Il quadro offerto dai dati borsistici è di per sé sconcertante, ma assume una luce ancor più sinistra se si considera che, in parallelo al tracollo, continua a scendere il prezzo del greggio. A New York, all'apertura, l'indice di riferimento Wti perdeva 2,8 dollari, che in termini percentuali equivalevano a una fetta pari al 3,2 (il barile scendeva a 84,78 dollari). Anche in Asia il prezzo del barile continuava a calare: a Kuala Lumpur l'indice di riferimento per la consegna a settembre scendeva di 76 centesimi a 86,82 dollari al barile. Gli analisti, studiando un quadro in cui tutti gli indicatori scendevano verso il basso, hanno pronunciato la parola "recessione": sintomatico il calo, in parallelo, del petrolio e delle Borse, uno dei segnali più lampanti che si protrare e ripete da giorni. A gettare acqua sul fuoco - a mercati chiusi - ci ha provato il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy: "Non c'è nessuna nuova recessione in vista", ha assicurato in una conferenza stampa a Oslo. "Nonostante un rallentamento generalizzato della crescita economica - ha aggiunto - a Bruxelles, per il momento, non prevediamo nessuna crescita negativa né recessione".

Raffica di sospensioni - Mentre i futures su Wall Street preannunciavano un apertura a picco, peggiorava la situazione dei mercati europei. Nella folle corsa al ribasso di Piazza Affari alcuni tra i titoli principali erano stati sospesi per eccesso di volatilità, in particolare quelli di due bance (Intesa e Bp che al momento dello stop sprofondavano di 6,8 e 6,3 punti), oltre a quelli di Impregilo (-5,7%) e di Finmeccanica (-6,06%). In precedenza era stata sospesa anche Fiat. Che per Milano sarebbe stata una giornata durissima si era capito sin dalle prime battute, caratterizzate da una pioggia di vendite: dopo le prime contrattazioni l'indice Ftse Mib cedeva più di 2 punti percentuali, una perdita confermata dopo più di mezz'ora di scambi. Ma erano partite male tutte le piazze Europee, con perdite per Parigi, Francoforte e Londra superiori al punto percentuale. Intorno alle 15.15 l'indice principale di Piazza Affari sprofondava di 5 punti percentuali; stessa situazione a Francoforte, mentre Parigi conteneva le perdite al 4% e Londra al 3,5 per cento. I ribassi, a un'ora circa dalla chisura delle contrattazioni, si sono ulteriormente allargati, con Milano che perdeva più del 6,6% tornando sotto quota 15mila e colpita da una raffica di sospensioni sul paniere principale (Bpm, Ubi, Mps, Unicredit, Campari, Diasorin; Atlantia). Francoforte seguiva a ruota, con uno scivolone vicino ai 6 punti, Parigi lasciava il 6,33%, Londra il 4,8 per cento.

Schizzano gli spread - A nulla sono servite le rassicurazioni arrivate da Credit Suisse, che ha annunciato il suo giudizio stabile sull'Italia sottolineando che non ci sono problemi di solvibilità. L'istituto Svizzero ha poi aggiunto che gli acquisti operati da parte della Banca centrale europea di titoli di Stato italiani sono necessari per stabilizzare i rendimenti nelle aste in questo periodo difficile. E l'effetto degli acquisti della Bce - che 'drogano' le naturali dinamiche di mercato - almeno inizialmente si era visto: in mattinata lo spread tra i Btp e i bund tedeschi era ulteriormente calato, rinculando a quota 269 (contrazione di 4 punti pase). Poi però, con l'acuirsi delle perdite in Borsa, il differenziale ha ripreso a salire, arrivando a toccare quota 292 punti base. In una sola giornata lo spread è cresciuto al 3%, con una variazione pari a 8 punti percentuali rispetto ai livelli del mattino.

Impennata dell'oro - In parallelo, a confermare la 'grande fuga' dalle Borse - continuava a salire il prezzo dell'oro: il bene rifugio per eccelleza è ormai saldamente sopra quota 1.800 dollari l'oncia, e a New York, con i futures, ha ritoccato il massimo storico a 1.819,90 dollari.

Fed monitora bance europee - A conferma del timore crescente circa lo stato di salute del sistema finanziario del Vecchio Continente è arrivata la notizia che la Federal Reserve, la banca centrale a stelle e strisce, starebbe monitorando da vicino i livelli di finanziamento degli istituti europei negli Usa. La notizia è stata rilanciata dal Wall Street Journal, secondo il quale i funzionari della Fed di New York si sono incontrati nelle ultime due settimane con i vertici delle filiali americane delle banche europee, restando anche in stretto collegamento con le autorità di controllo dei Paesi di provenienza.


http://www.libero-news.it/news/804552/S ... sione.html


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ubatuba ha scritto:


Fed monitora bance europee - A conferma del timore crescente circa lo stato di salute del sistema finanziario del Vecchio Continente è arrivata la notizia che la Federal Reserve, la banca centrale a stelle e strisce, starebbe monitorando da vicino i livelli di finanziamento degli istituti europei negli Usa. La notizia è stata rilanciata dal Wall Street Journal, secondo il quale i funzionari della Fed di New York si sono incontrati nelle ultime due settimane con i vertici delle filiali americane delle banche europee, restando anche in stretto collegamento con le autorità di controllo dei Paesi di provenienza.



Interessante questa cosa...... l'America stava crollando sotto gli occhi del
mondo intero e..... ora è la FED a non fidarsi più dell'Europa......... [:246]

Hanno praticamente invertito il gioco.
Stanno giocando a Risiko.... in qualche bunker sotterraneo [:3] [:3] [:3]

Che darei per poterli anche solo vedere...... maledetti.....



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

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io sono sempre più preoccupato.. questo mondo sta andando a catafascio.. e sembra tutto così surreale. Dove andremo a finire..? quali sono gli scenari probabili? Ho 30 anni, mi sono appena laureato e sto cercando lavoro.. mi domando se mai riuscirò a trovarne uno, con il mondo che viene giù tipo domino così.


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Sirius ha scritto:

io sono sempre più preoccupato.. questo mondo sta andando a catafascio.. e sembra tutto così surreale. Dove andremo a finire..? quali sono gli scenari probabili? Ho 30 anni, mi sono appena laureato e sto cercando lavoro.. mi domando se mai riuscirò a trovarne uno, con il mondo che viene giù tipo domino così.


Questo è un momento storico tutto da vivere, caro Sirius.... ne vedremo delle belle... ma è necessario mantenere i nervi saldi e non farsi prendere dal panico..... [;)]



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