Guarda che Visco era un dilettante confronto a questi. Intanto i 100 Euri erano solo per i pagamenti delle prestazioni professionali (Visco si vede che non amava i professionisti!!).
Questi invece hanno fatto le cose in grande e il limite vale per ogni movimento di contante.
In pratica stiamo navigando ad ampie vele verso uno stato di polizia tributaria dove i diritti di tutti sono (e gia' lo sono) messi sotto le scarpe. Altro che stanare l'evasione. In pratica si tratta di un sistema impositivo mascherato con il quale recuperare gettito senza badare al diritto. A chi tocca tocca. Nessuno poi sara' in grado di verificare le cose.
Inoltre l'efficacia delle misure e' tutta da verificare. Cosa volete che importi alla grossa evasione se il limite nell'uso del contante viene abbassato.
Intanto beccatevi questo articolo. Emblematico poi l'ultimo punto.
Quel gran Visco di Tremonti
2 settembre 2011
Lo Stato di polizia tributaria tanto vagheggiato dal premier è arrivato. Lo comanda il suo ministro
Era il 16 febbraio 2010, e Silvio Berlusconi diceva:
Cita:
Per combattere l’evasione fiscale gli uomini della sinistra intendono introdurre negli scambi tra persone la regola della certificazione dell’individualita’ del passaggio di denaro. La regola, cioe’, per cui si possano fare scambi o acquisti in contanti fino a 500 euro per portarla in 6 mesi a 300 euro e a fine anno fino a 100 euro. Cosi’ costruiremmo uno Stato di polizia tributaria.
Oggi, un anno e mezzo dopo, è arrivato lo Stato di polizia tributaria. E ad inaugurarlo sono Giulio Tremonti e Silvio Berlusconi. Il Corriere ci spiega per filo e per segno le nuove iniziative del governo in materia di fisco:
Comuni antievasioneI Comuni incasseranno il 100% di quanto recuperato con la lotta all’evasione fiscale, nell’ambito della loro partecipazione all’attività di accertamento tributario. In sostanza c’è un raddoppio della quota loro riservata dal decreto sul Federalismo fiscale municipale del marzo scorso, che a sua volta aveva elevato l’incasso dal 33%. Gli stessi Comuni potranno pubblicare le dichiarazioni dei redditi dei contribuenti online. Sarà un decreto del presidente del Consiglio dei ministri a stabilire «i criteri e lemodalità per la pubblicazione, sul sito del Comune, dei dati relativi alle dichiarazioni, anche con riferimento a determinate categorie di contribuenti ovvero di reddito».
Cooperative nel mirinoPorterà circa 170 milioni di euro in un triennio la stretta sulle cooperative e i consorzi: in pratica gli utili netti annuali saranno più tassati. In particolare è previsto che il loro peso nella formazione della base imponibile passerà dal 55% al 65% per le società cooperative di consumo e loro consorzi e dal 30% al 40% per le altre cooperative e loro consorzi. In termini finanziari è previsto un maggior gettito di 46,2 milioni di euro nel 2012, di 61,7 sia nel 2013 che nel 2014.
Conti correnti
Al Fisco non sfuggiranno più i rapporti intrattenuti dal contribuente con qualsiasi operatore finanziario. Una norma della manovra prevede che nella dichiarazione dei redditi vengano indicati gli estremi identificativi di tutti i rapporti in corso con banche, poste, intermediari, imprese di investimento, società di gestione del risparmio. Il nuovo obbligo, che determinerà la possibilità di elaborare liste selettive di contribuenti da sottoporre a controllo, nonché i nuovi vincoli imposti per il patteggiamento, produrranno nel 2012 un maggior gettito di 250 milioni di euro.
Scontrini al mareSono solo due righe ma solleveranno molte proteste. La manovra elimina un’agevolazione importante per gli stabilimenti balneari, la possibilità cioè di non rilasciare lo scontrino per le tipiche attività interne: noleggio di sedie a sdraio, lettini, ombrelloni, pattini e piccole barche a motore, uso di spogliatoi, docce, cabine e servizi igienici, accesso a impianti di balneazione. Oggi infatti queste imprese sono soggette all’obbligo della certificazione solo per le attività non strettamente attinenti alla gestione degli stabilimenti balneari: piscine, saune e bagni turchi, corsi di nuoto, vela, surf e sub, massaggi, cure estetiche e parrucchiere, boutique, parcheggi, deposito di imbarcazioni e windsurf dei clienti, somministrazioni di alimenti e bevande in bar, ristoranti, tavole calde e pizzerie negli stabilimenti.
Carcere per chi evadeDall’inasprimento del «sistema sanzionatorio penale-retributivo» è atteso il grosso della manovra fiscale: un gettito di circa 1,1 miliardi in tre anni. La norma più pesante è quella che cancella la sospensione della pena per chi evade cifre oltre i tre milioni di euro: in pratica si va dritti in galera. La stretta sull’evasione prevista dall’emendamento prevede inoltre l’abbassamento delle soglie oltre le quali scattano le pene per i reati fiscali. Nel caso di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, viene abolita la pena ridotta con reclusione da sei mesi a due anni, per importi inferiori a trecento milioni di lire. Nel caso di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici, la sanzione scatta da 30 mila euro e non più dai 150 milioni di lire previsti precedentemente. I termini di prescrizione per i reati fiscali vengono elevati di «un terzo» mentre il ricorso al patteggiamento è ammesso solo se prima dell’apertura dei procedimenti di primo grado il contribuente salda il suo debito tributario.
Uso del contanteLe imprese e gli esercizi, con ricavi e compensi dichiarati non superiori a 5 milioni di euro, che utilizzano «strumenti di pagamento diversi dal contante», quindi tracciabili, godranno di uno sconto del 50% sulle sanzioni, in caso di violazione delle dichiarazioni Irpef, dichiarazioni Iva e violazioni degli obblighi relativi alla documentazione, registrazione e individuazione delle operazioni soggette a imposta sul valore aggiunto.
Province e ComuniSalta il riordino delle Province, rinviato a un disegno di legge costituzionale, mentre per i piccoli Comuni l’obbligo all’accorpamento delle funzioni scatterà dalla prima scadenza elettorale successiva al 13 agosto 2012, mentre restano il sindaco e sei consiglieri. Tutte le cariche elettive, a partire dal governo dei Comuni con più di 5mila abitanti, sono incompatibili con la carica di senatore e deputato.
Fonte:
http://www.giornalettismo.com/archives/143785/quel-gran-visco-di-tremonti/