02/09/2011, 13:22
sezione 9 ha scritto:
Appunto perchè è ricattabile non può fare il presidente del consiglio. Se basta che uno si presenti paventando foto o filmati del bunga bunga (come in questo caso) per farsi dare un mucchio di soldi, perchè non potrebbe arrivare uno che chiede appalti, o la gestione di aziende, o addirittura posti di potere politico? Tra l'altro, ad una minaccia, una persona "dai saldi principi morali" e, soprattutto, innocente, non paga, denuncia. Se ha dovuto "aiutare un amico in difficoltà", vuol dire che ha interesse a pagare. D'altronde, non è nuovo ad atteggiamenti mafiosi: quando gli han messo una bomba davanti a casa, ha detto che era una cosa simpatica, quasi un atto d'amore...
Eddy, se io voglio frodare il fisco, pago in contanti. Lasci libertà di scelta sulle modalità di pagamento, uno che vuole evadere paga con l'assegno?
02/09/2011, 13:45
sezione 9 ha scritto:
Eddy, se io voglio frodare il fisco, pago in contanti. Lasci libertà di scelta sulle modalità di pagamento, uno che vuole evadere paga con l'assegno?
02/09/2011, 14:08
02/09/2011, 14:55
iLGambero ha scritto:
La vera evasione è quella operata dalle società, non certo dal salumiere che non rilascia lo scontrino. Per non parlare poi del riciclaggio in grande stile dei soldi della criminalità organizzata (e io penso sempre più che sia "organizzata" con altri). Sono questi quelli che movimentano la grande evasone (centinaia se non migliaia di euro) e che poi corrompono la società a tutti i livelli, già perché evadere, spacciare droga e gestire i traffici illeciti serve anche a corrompere chi invece dovrebbe incriminarti, controllarti o fare le leggi per impedirti di operare.
La tracciabilità di tutti i pagamenti servirebbe soltanto a rendere la vita impossibile a chi non evade già, oltre ad obbligarlo a foraggiare ancora di più il sistema bancario, che già oggi praticamente non ti riconosce nemmeno gli interessi su quanto hai di liquidità sul conto.
Perché nei paesi del nord Europa l'evasione è quasi assente e non esistono menate come i pagamenti tracciabili per ogni spesa?
Stai pur sicuro che se faranno questa cosa, il modo per gabbare il sistema lo si troverà comunque, e senza ogni ombra di dubbio, i grandi evasori continueranno ad operare con le loro holding, i loro falsi in bilancio e via dicendo.
02/09/2011, 15:47
02/09/2011, 16:01
02/09/2011, 16:24
02/09/2011, 16:47
sezione 9 ha scritto:
Guardate che non si parla di assegni o carte di credito per 10 euro di spesa sottocasa, alcuni parlano di 500 euro, altri di 1000 (o più, ma, insomma, quello è) come limite oltre il quale dover pagare senza contanti.
Eddy, era domanda retorica... Colpa mia che non uso le faccine, scusa. Lo dico sempre e non imparo mai...
02/09/2011, 17:14
mik.300 ha scritto:
oggi la tracciabilità è obbligatoria
sopra i 125000 euro..
02/09/2011, 20:25
Thethirdeye ha scritto:mik.300 ha scritto:
oggi la tracciabilità è obbligatoria
sopra i 125000 euro..
Forse volevi dire 12.500 euro
Ma lo era prima. Oggi è a 5.000 e... con la manovra scende a 2.500.
02/09/2011, 22:57
Thethirdeye ha scritto:mik.300 ha scritto:
oggi la tracciabilità è obbligatoria
sopra i 125000 euro..
Forse volevi dire 12.500 euro
Ma lo era prima. Oggi è a 5.000 e... con la manovra scende a 2.500.
02/09/2011, 23:22
mik.300 ha scritto:
ma forse è adesso è come dici tu..
con visco era a 100 euro però..[/i]
Quel gran Visco di Tremonti
2 settembre 2011
Lo Stato di polizia tributaria tanto vagheggiato dal premier è arrivato. Lo comanda il suo ministro
Era il 16 febbraio 2010, e Silvio Berlusconi diceva:
Per combattere l’evasione fiscale gli uomini della sinistra intendono introdurre negli scambi tra persone la regola della certificazione dell’individualita’ del passaggio di denaro. La regola, cioe’, per cui si possano fare scambi o acquisti in contanti fino a 500 euro per portarla in 6 mesi a 300 euro e a fine anno fino a 100 euro. Cosi’ costruiremmo uno Stato di polizia tributaria.
Oggi, un anno e mezzo dopo, è arrivato lo Stato di polizia tributaria. E ad inaugurarlo sono Giulio Tremonti e Silvio Berlusconi. Il Corriere ci spiega per filo e per segno le nuove iniziative del governo in materia di fisco:
Comuni antievasione
I Comuni incasseranno il 100% di quanto recuperato con la lotta all’evasione fiscale, nell’ambito della loro partecipazione all’attività di accertamento tributario. In sostanza c’è un raddoppio della quota loro riservata dal decreto sul Federalismo fiscale municipale del marzo scorso, che a sua volta aveva elevato l’incasso dal 33%. Gli stessi Comuni potranno pubblicare le dichiarazioni dei redditi dei contribuenti online. Sarà un decreto del presidente del Consiglio dei ministri a stabilire «i criteri e lemodalità per la pubblicazione, sul sito del Comune, dei dati relativi alle dichiarazioni, anche con riferimento a determinate categorie di contribuenti ovvero di reddito».
Cooperative nel mirino
Porterà circa 170 milioni di euro in un triennio la stretta sulle cooperative e i consorzi: in pratica gli utili netti annuali saranno più tassati. In particolare è previsto che il loro peso nella formazione della base imponibile passerà dal 55% al 65% per le società cooperative di consumo e loro consorzi e dal 30% al 40% per le altre cooperative e loro consorzi. In termini finanziari è previsto un maggior gettito di 46,2 milioni di euro nel 2012, di 61,7 sia nel 2013 che nel 2014.
Conti correnti
Al Fisco non sfuggiranno più i rapporti intrattenuti dal contribuente con qualsiasi operatore finanziario. Una norma della manovra prevede che nella dichiarazione dei redditi vengano indicati gli estremi identificativi di tutti i rapporti in corso con banche, poste, intermediari, imprese di investimento, società di gestione del risparmio. Il nuovo obbligo, che determinerà la possibilità di elaborare liste selettive di contribuenti da sottoporre a controllo, nonché i nuovi vincoli imposti per il patteggiamento, produrranno nel 2012 un maggior gettito di 250 milioni di euro.
Scontrini al mare
Sono solo due righe ma solleveranno molte proteste. La manovra elimina un’agevolazione importante per gli stabilimenti balneari, la possibilità cioè di non rilasciare lo scontrino per le tipiche attività interne: noleggio di sedie a sdraio, lettini, ombrelloni, pattini e piccole barche a motore, uso di spogliatoi, docce, cabine e servizi igienici, accesso a impianti di balneazione. Oggi infatti queste imprese sono soggette all’obbligo della certificazione solo per le attività non strettamente attinenti alla gestione degli stabilimenti balneari: piscine, saune e bagni turchi, corsi di nuoto, vela, surf e sub, massaggi, cure estetiche e parrucchiere, boutique, parcheggi, deposito di imbarcazioni e windsurf dei clienti, somministrazioni di alimenti e bevande in bar, ristoranti, tavole calde e pizzerie negli stabilimenti.
Carcere per chi evade
Dall’inasprimento del «sistema sanzionatorio penale-retributivo» è atteso il grosso della manovra fiscale: un gettito di circa 1,1 miliardi in tre anni. La norma più pesante è quella che cancella la sospensione della pena per chi evade cifre oltre i tre milioni di euro: in pratica si va dritti in galera. La stretta sull’evasione prevista dall’emendamento prevede inoltre l’abbassamento delle soglie oltre le quali scattano le pene per i reati fiscali. Nel caso di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, viene abolita la pena ridotta con reclusione da sei mesi a due anni, per importi inferiori a trecento milioni di lire. Nel caso di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici, la sanzione scatta da 30 mila euro e non più dai 150 milioni di lire previsti precedentemente. I termini di prescrizione per i reati fiscali vengono elevati di «un terzo» mentre il ricorso al patteggiamento è ammesso solo se prima dell’apertura dei procedimenti di primo grado il contribuente salda il suo debito tributario.
Uso del contante
Le imprese e gli esercizi, con ricavi e compensi dichiarati non superiori a 5 milioni di euro, che utilizzano «strumenti di pagamento diversi dal contante», quindi tracciabili, godranno di uno sconto del 50% sulle sanzioni, in caso di violazione delle dichiarazioni Irpef, dichiarazioni Iva e violazioni degli obblighi relativi alla documentazione, registrazione e individuazione delle operazioni soggette a imposta sul valore aggiunto.
Province e Comuni
Salta il riordino delle Province, rinviato a un disegno di legge costituzionale, mentre per i piccoli Comuni l’obbligo all’accorpamento delle funzioni scatterà dalla prima scadenza elettorale successiva al 13 agosto 2012, mentre restano il sindaco e sei consiglieri. Tutte le cariche elettive, a partire dal governo dei Comuni con più di 5mila abitanti, sono incompatibili con la carica di senatore e deputato.
Fonte: http://www.giornalettismo.com/archives/143785/quel-gran-visco-di-tremonti/
03/09/2011, 11:49
03/09/2011, 12:12
sezione 9 ha scritto:
Senza badare al diritto? Diritti sotto le scarpe? Evadere non è un diritto, è un reato. Se questo è il senso civico in Italia, allora ho proprio ragione a dire che il problema non sono i politici, ma gli italiani.
03/09/2011, 12:15