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X user ha scritto:
Io invece penso che la stragrande maggioranza degli ambienti massonici moderni sia pervasa da grandi interessi economici, tant'è che gli appartenenti di solito sono persone facoltose come medici, avvocati, magistrati, politici, che come vuole la regola massonica del mutuo soccorso si scambiano piaceri a vicenda e magari anche affari illegali ed appalti truccati...
La maggioranza, ma ci sono state e tuttora ci sono minoranze che vivono la massoneria alla vecchia maniera, ossia come qualcosa che non ha nulla a che fare con affari, denaro, politica etc; e tutto questo non ha nulla a che fare con lo status sociale del massone. Lo status sociale non significa niente rispetto allo scopo ultimo del perfezionamento interiore e non è certo un vincolo di ingresso in una qualche massoneria che comunque, essendo nate come iniziazione del terzo stato, anche quando e laddove si sono degradate hanno conservato un taglio più borghese, per così dire.
Ci sono comunque significative differenze nazionali.
Personalmente credo che di veramente utile, sotto il profilo operativo, oggi in massoneria sia rimasto ben poco.
Per quanto riguarda i simbolismi più operativi, ci sono essenzialmente 4 filoni, due maggioritari e due minoritari; i due minoritari sono secondo me più interessanti e sono stati coltivati maggiormente in Italia.
1) C'è un filone che si richiama al simbolismo ebraico della costruzione del Tempio
2) C'è un filone che si richiama al simbolismo cavalleresco
Questi due filoni costituiscono il panorama simbolico entro cui si muove la stragrande maggioranza dei massoni in occidente.
3) C'è un filone che si richiama a simboli e suggestioni egizi, per così dire; l'origine è da ricercarsi nell'interesse per l'antico Egitto che esplose nel rinascimento italiano, ma qui c'è anche dell'altro, ossia, sempre in Italia, contatti con filoni ermetici non massonici.
4) Fortemente minoritario, un filone pitagorico (non cristiano). Anche qui ci furono contatti con tradizioni non massoniche, che nell'ottocento usarono la massoneria come "ambiente" di protezione di fronte al clericalismo, questo soprattutto in Italia.
Attraversante variamente i 4 filoni ce n'è uno che potremmo definire "illuministico", ateo e razionalista.
Trovare qualcosa di puro, soprattutto negli ultimi due casi, oggi è impresa quasi impossibile, a mio parere.
Ma non sono certo gli unici criteri di differenziazione, ce ne sono molti altri e in epoca moderna divisioni e tensioni interne non sono mancate e non tutte per ragioni di soldi e di potere, come di solito si è portati a credere.
Il vero limite della massoneria nel suo complesso, secondo me, è quella di essere nata come iniziazione di mestiere (collegia fabrorum), un mestiere che di fatto oggi non c'è più. Questo è il suo vero grande limite, che ha aperto poi le porte alla sua degenerazione moderna.