Qui si affrontano discussioni su argomenti riguardanti l'Ufologia moderna, ricerche e misteri.
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19/09/2011, 20:12

Hannah ha scritto:

Scusate, ho nletto di fretta gli ultimi commento, continuo a veder A e B ei gradazione differente... Non capisco...


Ora ho capito: ho ricopiato l'immagine su paint ed ho fatto tanti ritagli dei diversi quadrati.

A e B sono uguali tra loro ma poiché nella riga in cui si trovano sono circondati da caselle più scure, nel caso di A e da caselle più chiare nel caso di B, l'occhio, anzi la mente, li percepisce in maniera differente.

Ergo, è molto facile farci scemi [;)]

19/09/2011, 20:26

Hannah ha scritto:
Ergo, è molto facile farci scemi [;)]

Agiamo seguendo precisi schemi mentali che si possono sfruttare per ottenere consenso, ragione, azioni determinate.
La disciplina che studia, pratica e sfrutta queste "debolezze" si chiama: mentalismo.

19/09/2011, 21:06

Hannah ha scritto:

Hannah ha scritto:

Scusate, ho nletto di fretta gli ultimi commento, continuo a veder A e B ei gradazione differente... Non capisco...


Ora ho capito: ho ricopiato l'immagine su paint ed ho fatto tanti ritagli dei diversi quadrati.

A e B sono uguali tra loro ma poiché nella riga in cui si trovano sono circondati da caselle più scure, nel caso di A e da caselle più chiare nel caso di B, l'occhio, anzi la mente, li percepisce in maniera differente.

Ergo, è molto facile farci scemi [;)]


ahahah. E' facile si, perchè è cosi' che funzioniamo: abbiamo bisogno di contestualizzare, la percezione degli stimoli sensoriali è una facoltà attiva, tanto più conosciamo, tanto meglio percepiamo.
L'aneddoto classico che viene riportato nella maggior parte dei testi di psicologia è quello dell'indio della foresta amazzonica. L'indio in questione nacque e crebbe nel folto della foresta, dove la grande abbondanza di alberi non dava la possibilità di fare esperienza delle percezione delle distanze. Lo studioso che stava conducendo delle osservazioni sulla sua tribù, un giorno lo portò fuori dalla foresta e gli mostrò una mandria di buoi in lontananza.
"Cosa sono quegli insetti?" chiese l'indio
"Non sono insetti, sono grossi animali che tu vedi piccoli per via della distanza". Spiegò lo studioso. L'altro però non gli credette pertanto entrambi si avvicinarono alla mandria. Una volta giunti abbastanza vicini, non ci fu più dubbio che si trattasse di grossi bovini e non di insetti. LA scoperta, terrorizzò l'indio che scappò via dicendo che non poteva che trattarsi di magia.
Perchè l'indio percepì i buoi in lontananza come insetti? Perchè la sua mente non era allenata alla percezione e all'interpretazione delle distanza, non poteva contestualizzare correttamente il percetto e così la sua mente gli ha fornito un'interpretazione con ciò che ha trovato nel suo bagaglio esperienziale.

20/09/2011, 11:25

Concordo pienamente.

Debbo però dire che questa cosa delle astronavi ultramoderne al passo coi tempi, come dice Reran, ci aiuta molto nell'identificare i fake.

Oggi spessissimo si vedono foto e video di ufo sempre più moderni e all'avanguardia.
E la cosa forse dovrebbe farci sorgere dei sospetti.
Sempre più esperti di CG si avventurano in questa strada (forse per mettersi in evidenza, chissà), e facendo ciò arrecano un danno inimmaginabile all'ufologia in genere.

Quoto Bliss per la bellissima storia dell'indio (che non conoscevo, tra l'altro).

Ritengo però che ci si possa anche servire di queste immagini e riprese ultramoderne per svelare ipotetici falsi.

20/09/2011, 11:32

Blissenobiarella ha scritto:

--L'aneddoto classico che viene riportato nella maggior parte dei testi di psicologia è quello dell'indio della foresta amazzonica. L'indio in questione nacque e crebbe nel folto della foresta, dove la grande abbondanza di alberi non dava la possibilità di fare esperienza delle percezione delle distanze. Lo studioso che stava conducendo delle osservazioni sulla sua tribù, un giorno lo portò fuori dalla foresta e gli mostrò una mandria di buoi in lontananza.
"Cosa sono quegli insetti?" chiese l'indio
"Non sono insetti, sono grossi animali che tu vedi piccoli per via della distanza". Spiegò lo studioso. L'altro però non gli credette pertanto entrambi si avvicinarono alla mandria. Una volta giunti abbastanza vicini, non ci fu più dubbio che si trattasse di grossi bovini e non di insetti. LA scoperta, terrorizzò l'indio che scappò via dicendo che non poteva che trattarsi di magia.
Perchè l'indio percepì i buoi in lontananza come insetti? Perchè la sua mente non era allenata alla percezione e all'interpretazione delle distanza, non poteva contestualizzare correttamente il percetto e così la sua mente gli ha fornito un'interpretazione con ciò che ha trovato nel suo bagaglio esperienziale--.



Il mito della caverna di Platone insomma.

20/09/2011, 11:40

è la stessa cosa che ha detto mio marito.
Il mito...che strumento straordinario...

20/09/2011, 11:44

Blissenobiarella ha scritto:

--L'aneddoto classico che viene riportato nella maggior parte dei testi di psicologia è quello dell'indio della foresta amazzonica. L'indio in questione nacque e crebbe nel folto della foresta, dove la grande abbondanza di alberi non dava la possibilità di fare esperienza delle percezione delle distanze. Lo studioso che stava conducendo delle osservazioni sulla sua tribù, un giorno lo portò fuori dalla foresta e gli mostrò una mandria di buoi in lontananza.
"Cosa sono quegli insetti?" chiese l'indio
"Non sono insetti, sono grossi animali che tu vedi piccoli per via della distanza". Spiegò lo studioso. L'altro però non gli credette pertanto entrambi si avvicinarono alla mandria. Una volta giunti abbastanza vicini, non ci fu più dubbio che si trattasse di grossi bovini e non di insetti. LA scoperta, terrorizzò l'indio che scappò via dicendo che non poteva che trattarsi di magia.
Perchè l'indio percepì i buoi in lontananza come insetti? Perchè la sua mente non era allenata alla percezione e all'interpretazione delle distanza, non poteva contestualizzare correttamente il percetto e così la sua mente gli ha fornito un'interpretazione con ciò che ha trovato nel suo bagaglio esperienziale--.



Questo aneddoto la dice lunga anche rispetto alla nostre "opinioni" che spesso formuliamo di fronte ai c.d, fenomeni parafisici. La nostra percezione è abituata a codificare (ed accettare) SOLO ciò che vive nel piano della materia, attraverso i nostri cinque sensi. Mentre per ciò che vive altrove, o nei piani sottili, o nelle altre dimensioni, noi tutti ci comportiamo esattamente come l'indio in questione... se non peggio.

20/09/2011, 15:21

Thethirdeye ha scritto:

Questo aneddoto la dice lunga anche rispetto alla nostre "opinioni" che spesso formuliamo di fronte ai c.d, fenomeni parafisici. La nostra percezione è abituata a codificare (ed accettare) SOLO ciò che vive nel piano della materia, attraverso i nostri cinque sensi. Mentre per ciò che vive altrove, o nei piani sottili, o nelle altre dimensioni, noi tutti ci comportiamo esattamente come l'indio in questione... se non peggio.



Converrai comunque che a volte è difficile accettare situazioni particolari. Siamo molto terrestri in questo, ... anzi molto terreni.


Per tornare al topic, volevo dire che all'inizio era stato postato per mettere in ridicolo tutti coloro che realizzano immagini e video falsi, che poi divulgano soprattutto sulla rete. A questa gentaglia dico: Avete poca fantasia. Se proprio volete fare qualcosa di verosimile, provate almeno ad IMMAGINARE come possano essere gli alieni, ... sforzatevi almeno in questo. Un tantino di originalità non guasterebbe.

... se poi vi fate gli affaracci vostri e non fate nulla E' MEGLIO.

20/09/2011, 18:35

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