Hai ragione, scusa, ma non escluderei un lavorio sotterraneo cinese in Libia, visto che era sua zona di interesse e visto che la Libia faceva il classico doppio gioco dei non allineati. E la Cina (che investiva molto qui) è con la Russia l'unico Paese dei "grandi" a difendere la Libia e a contrastare missioni e mozioni.

Guardate poi qui cosa ho trovato: anno 2010, istituto commercio estero, governo italiano.

http://www.ice.gov.it/paesi/africa/libi ... 202010.pdf

Da cui viene fuori (per i sostenitori del Gheddafi difensore delle risorse del Paese) una Libia depennata dalla lista dei terroristi se e in quanto aperta agli stranieri, con legislazioni speciali, zone franche e quant'altro.

Nessun accenno (o preveggenza!) a problemi interni (la Libia era, se non lo sapevate, nel 2010 il paradiso in terra) e di democrazia, tranne questo passaggino:

Ma Saif nel suo discorso non ha trascurato neanche l’aspetto politico del Paese quando ha affermato che il sistema della Grande Giamahiria (che ha coniugato elementi islamici con quelli socialisti) e che è stato riassunto nel libro verde del padre, il Colonnello Gheddafi, pur essendo giusto, si è rivelato nei fatti di difficile realizzazione impedendo una democratizzazione del sistema politico, impedendo la creazione di partiti politici, di un Parlamento indipendente ed ha impedito il dissenso. Occorrerà mettere mano per avere una stampa libera, un parlamento ed una Alta Corte indipendente. Su questo punto, comunque, Saif ha incontrato difficolta’. Il suo giornale che aveva iniziato a pubblicare articoli inneggianti la liberta’ di stampa ed ad effettuare campagne a favore delle minoranze etniche e degli “avversari politici” del padre, e’ stato chiuso, cosi’ come la televisione di proprieta’ di Saif. Oggi sia il giornale che la rete televisiva operano quasi in regime di clandestinita’ da Londra. Saif si e’ ufficialmente ritirato dalla vita politica e si parla di lotte intestine fra i “fratelli” in vista della prossima successione.

arrestato,
gia` trasferito,
ecc. ecc.
macche`..

http://www.repubblica.it/esteri/2011/10 ... ef=HREC2-2

I lealisti resistono, insorti respinti a Sirte
Smentita la cattura del figlio di Gheddafi
Le forze del Cnt ripiegano sotto il fuoco dei fedelissimi del colonnello. Il presidente del Cnt, Abdel Jalil, e fonti militari smentiscono di aver messo le mani sul quintogenito di Gheddafi. L'equivoco forse causato dalla cattura di un altro superlatitante: l'imam Khaled Tantoosh

Nazionalcapitalcomunisti!!! ,
il nostro sistema invece è internazionale?.
Cosa si intende per
nazionalNazista,
nazionalComunista,
nazionalDemocristiano
nazionalForza italia,
nazionalRealista.
Etcetera, etcetera,etcetera???

Bleffort, ti ripeto la famosissima barzelletta cubana:

l'americano dice "noi possiamo criticare Obama"
il cubano risponde "anche noi possiamo criticare... Obama"

Un cinese che critica magari la scampa, ma se si azzarda a "organizzare" il dissenso finisce in galera. Anche se il sistema cinese fosse il migliore possibile, io voglio essere libero di criticarlo e di combatterlo, anche sbagliando magari: in Cina lo Stato pensa per i cittadini, e io non sono un essere che non è capace di pensare autonomamente.

Ma.....!!! da dove l'hai fatto entrare la Cina! ,dai invece una spiegazione dell'interrogativo che ho fatto,che poi la Cina l'avevo citato per il motivo che sarebbe ancora meglio dell'attuale governo che ci ritroviamo,paragonandolo SOLAMENTE A QUESTO.
Forse non mi hai ancora capito dopo tanti post:Il sistema Cinese non è quello che aspira il sottoscritto,ma siccome ve ne sono di molto peggio nel sistema Occidentale ed ecco che ogni tanto lo prendo a paragone.
Poi da noi ci restano solo i pensieri,ma i fatti rimangono sempre da un'altra parte.

Nel sistema occidentale ci sarebbero sistemi peggiori di quello cinese? Quali? L'Ungheria? Sei tu che come al solito, per criticare gli Usa, parlano bene di modelli immondi. Anche ammettendo che la Cina non sia meglio dell'Europa o degli Usa, gli elementi che ho detto tu li condanni o no? No, perchè tu non dici che la Cina sia meglio, però condanni il "nostro" modello ma fai fatica a dire che là c'è una dittatura fascista mascherata sotto bandiere rosse.

La Cina poi sta conducendo una campagna puramente imperialista in Africa, anche in Libia, e come condanno l'occidente quando non condanna dittature amiche (vedi Arabia), allo stesso modo condanno la Cina che sostiene Corea del Nord, Birmania e compagnia bella.

E comunque, tu stesso hai detto: "Anzi, dovremmo soppiantare il modello Americano che ci ha portato alla rovina con quello Cinese".

Libia: il genocidio continua
Pubblicato il Saturday, 08 October @ 02:15:00 CDT di admin


Non trovo nulla nemmeno sul sito delle guerre, Peacereporter, e me ne chiedo il perchè...
Forse l’Italia non deve sapere di quanto orrore stiamo o stiano perpetrando laggiù.
La nostra stampa di regime è quiescente e collusa e perciò criminale. Nessuno deve sapere.
In un processo contro i crimini di guerra dovrebbe essere messa alla sbarra per fiancheggiamento e concorso ideologico alla distruzione degli stati indipendenti e dei popoli.

Dove sei popolo sordo, non senti l’urlo terrifbile che dilaga dall’Africa e aleggia nell’aria?
Dov’è la sinistra che ha rubato e tradito tante coscenze ingenue ai tanti giovani traghettati nel mondo conflittuato – consumistico – demente, anglosassone?


Dove sono i centri sociali duri e puri, oltre che a impedire l’autodeterminazione dei popoli ed i loro tiepidi rappresentanti leghisti?
Dovè la destra dell’orgoglio, dell’identità e dell’indipendenza dei popoli?
Dov’è la chiesa protettrice dei deboli?
Dove sono i pacifisti e le bandiere?
Dove sono i Verdi e gli anticaccia per scelta ideologica contro il sopruso?
Dove siete tutti italiani tonti, dai cervelli svuotati?
Ci meritiamo tutto il disprezzo che i colonizzatori, i vincitori, continuano a dispensarci.
Dopo la Libia pensate che non “massacreranno” anche noi?
Siamo dei vuoti a perdere, ci hanno svuotati della nostra sovranità e potere politico- militare. Ci stanno distruggendo economicamente e comprando a saldo. Il nostro destino sarà di servi, servi senza dignità ne orgoglio! E ci troveremo i media a convincerci che saremo stati fortunati. Guardiamoci allo specchio e sputiamoci addosso, saremo sempre vigliacchi, ma saremo stati per un momento almeno, coscenti.

Lino Bottaro
stampalibera.com

In Cina non hanno dittatura Fascista dai... ,condanno il nostro modello in quanto sulla carta dovrebbe essere migliore,ma ..in pratica non lo è mai stato,divisioni sociali,razzismo,diseguaglianza,ingiustizia,politica di guerra perenne ecc.
La Cina stà conducendo campagne Imperialistiche?? ,in economia forse!!,ma è lecito ognuno si tira i suoi interessi,tu sai che mai ha buttato bombe su popolazioni inerti come ha più volte hanno fatto e stanno facendo le nazioni Occidentali compresa la nostra.
Si lo affermo se in Italia avessimo una politica come quella che ha la Cina,faremmo un balzo in avanti.

....ma se invece di avere una politica scimiottante,avesse finalmente una politica italiana,dotata di una certa coerenza,senza farsi invischiare in situazioni simil libiche,ke non fanno altro ke dannegiarci economicamente...................

La Cina non è fascista? Ma scusa, governano i militari (che per costituzione hanno un ruolo dominante in parlamento), ammazzano gli oppositori, c'è il partito unico, ci sono ricchi capitalisti foraggiati dallo stato e poveri abbandonati al loro destino di insetti, per me questo è fascismo. O ti fai fregare dall'autocertificazione cinese? Che oltretutto negli ultimi tempi ha cominciato una campagna interna di glorificazione del passato imperiale.

Il comunismo si fonda su pochissimi elementi: l'assenza di classi (lo stato è il popolo lavoratore), l'uguaglianza nei diritti e nei doveri (a ciascuno secondo i suoi bisogni e da ciascuno secondo le sue capacità), e la proprietà pubblica dei mezzi di produzione. In Cina ci sono ricchi e poveri, ci sono quelli che possono fare quello che vogliono e altri che devono stare zitti e lavorare, e ci sono i capitalisti. La Cina non è comunista.

In ogni caso, ritieni che il modello cinese sia da seguire? Bene, esempio: io comando e tu, bleffort, siccome non la pensi come me, finisci dritto in galera. Ti piace? Lo adottiamo subito, se vuoi.

tornando al conflitto,ma quelli ke manifestavano x qualsiasi conflitto,in qualsiasi modo,addirittura pronti a fare scudi umani x saddam, x questo conflitto hanno perso la memoria,evidentemente questi sono disperati di seria b dimenticati da tutti e non interessano nessuno---------------------------------
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occhi chiusi davanti alle guerre che non dispiacciono. Massacri, violenze e migliaia di arresti illegali. Ma per gli eroi della pace tutto questo non fa notizia. I drammi dei neri libici e degli immigrati africani non appassionano

Ve li ricordate? Si chiamavano pacifisti e nel segno dell’arcobaleno ne facevano di tutti i colori. C’erano gli scudi umani pronti a morire per Arafat e Saddam Hussein. C’erano Vauro e i suoi decisi a liberare Gaza dall’assedio israeliano. Per non parlare di Gino Strada sempre pronto ricordarci le vittime del conflitto afghano. O di quel vescovo deciso a non recitare mezza preghiera per Matteo Miotto, l’alpino colpevole di esser morto combattendo i talebani. E c’era tutta l’allegra brigata di Assisi, quella dei Vendola e delle Bindi, sempre felici di marciare nel nome della santa pace. Son tutti scomparsi. Si son tutti perduti nelle sabbie libiche.

Lì a due mesi dalla caduta di Gheddafi la Nato continua a bombardare. Lì uomini, donne e bambini senza acqua, cibo e cure mediche attendono che qualcuno faccia valere anche per loro la risoluzione votata dall’Onu nel nome della difesa dei civili libici. Ma Assisi non ne parla. Lì Bindi, Vendola e i loro amici inneggiano alle rivolte arabe, ma non sprecano mezza parola per la guerra di Libia. A raccontare quel dramma senza fine rimane solo la Croce Rossa Internazionale.

«La situazione all’interno dell’ospedale è caotica e inquietante - riferisce da Sirte il delegato dell’Icrc Patrick Schwaerzler - abbiamo trovato pazienti feriti dalle schegge e con gravissime ustioni. Alcuni hanno appena subito delle amputazioni. Altri sono in stato d’incoscienza tra gruppi di pazienti che continuano a implorare aiuto». Ma le pene dei libici non allineati con i principi della santa primavera araba non rientrano purtroppo fra quelle capaci di mobilitare i pacifisti nostrani. Guardatevi la prima pagina del sito di Emergency o di Peace Reporter, «la rete della pace». C’è un appello per la liberazione del volontario Francesco Azzarà, un richiamino ai 10 anni di guerra in Afghanistan, ma per la Libia manco mezzo titolo. Non che gli argomenti manchino.

Secondo un rapporto di Amnesty International, pubblicato dopo una visita a 11 centri di detenzione sparsi tra Tripoli e Misurata, nelle galere degli ex ribelli languono più di tremila prigionieri catturati dopo la caduta del regime. Per la maggioranza di loro non esisterebbero né prove, né capi d’imputazioni. E tantomeno la certezza di un processo o di una detenzione priva di abusi. «In alcuni casi – si legge - c’è la chiara evidenza di torture praticate per ottenere confessioni o per infliggere una punizione».

In una prigione i delegati di Amnesty trovano degli strumenti di tortura, in un altra ascoltano il rumore delle frustate e i lamenti dei prigionieri. Ma quel che più dovrebbe inquietare la grande tribù dei pacifisti scomparsi è la sistematica detenzione di africani accusati di essere dei mercenari di Gheddafi esclusivamente in base al colore della pelle.

«Gli africani originari delle regioni sub sahariane e i neri libici - scrive il rapporto - sono particolarmente soggetti ad arresti arbitrari a causa del colore della pelle e delle voci secondo cui le forze gheddafiane hanno usato combattenti stranieri per combattere le forze del Consiglio di Transizione... circa il 50 per cento dei detenuti sono africani, la metà dei quali lavoratori immigrati». Un tempo accuse di questo tipo avrebbero mobilitato non solo la grande tribù pacifista, ma anche la rete dei movimenti anti razzisti della sinistra italiana.

Oggi invece il sito di “Sos razzismo” l’organizzazione «sempre pronta a combattere le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza, alla cultura, alla fede professata» non gli dedica manco mezza riga. Difende l’immigrato Rudy Guedé - unico condannato del delitto Kercher -, chiede miglior accoglienza per i disperati di Lampedusa, invoca l’abolizione del reato di immigrazione clandestina, ma non spende una parola per gli africani prigionieri del nuovo regime libico. Non sono figli delle primavere arabe. Non sono in linea con il pensiero alla moda. Si meritano guerre, torture e razzismo


http://www.ilgiornale.it/esteri/la_libi ... comments=1

Come fai ad accusare di tutto questo la Cina e poi giustifichi ad oltranza tutto l'operato di Israele?,

Diciamo che sia la Cina che l'Occidente e Israele fanno abbastanza schifo (almeno a me), ma direi che il peggiore di tutti resta la Cina, anche se questo non giustifica minimamente l'Occidente o Israele.... per me servirebbe davvero un Nuovo Ordine Mondiale, reale e non fantomatico.....

Come è andata a finire la "Guerra Lampo" in Libia?,forse aspettiamo che arrivi il "Tuono".

pensa un po non hanno ancora vinto e sono preoccupati x il dopo

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Libia/ Cnt: preoccupati per il dopo Gheddafi
Mercoledi, 19 Ottobre 2011 - 21:00
Con una sola citta', Sirte, ancora da conquistare prima di liberare tolamnete il Paese dalle truppe fedeli a Muammar Gheddafi, emergono le preoccupazioni per il confronto politico a cui e' atteso il Consiglio nazionale transitorio (Cnt) libico. Il premier del governo degli insorti, Mahmoud Jibril, teme che "ci stiamo muovendo verso una battaglia politica le cui regole non sono ben definite", che potrebbe portare il Paese nel "caos". Almeno fino a quando non si arrivera' ad un accordo che inquadri il sistema politico libico in una cornice disegnata da una nuova Costituzione chiara. "Siamo passati da una battaglia nazionale ad una politica che non dovrebbe aver luogo prima di fondare un nuovo Stato", ha spiegato il premier. "Passare dalla guerra civile al caos ci metterebbe di fronte ad uno scenario terrificante", ha avvertito Jibril, non nascondendo i timori di una lotta tra le varie tribu', le regioni, gli islamici e lo stesso governo della liberazione. Jibril ha poi ribadito il suo desiderio dilasciare il suo lavoro e impegnarsi nello "sviluppo di basi solide della societa' civile. La battaglia politica richiede soldi, potere, organizzazione e armi, io non ho niente di tutto questo", ha concluso

http://affaritaliani.libero.it/ultimiss ... 1011210000