L'Italia spaventa il mondo. Spread record a 536, Btp a 2 e 5 anni al 7,3%. Sell in borsa -4%ALLARME ITALIA | Livelli di massimo allarme. I bond vigilantes vogliono proprio le dimissioni, non basta l'annuncio del premier di voler lasciare dopo l'approvazione del Ddl stabilità. Sell massicci a Piazza Affari: -4,0%: Mediaset sospesa per eccesso di ribasso (-8)%. Pericolosa inversione della curva: i bond a 2 e 5 e 10 anni anni superano tutti il 7%. E LCH Clearnet ha raddoppiato i margini per i clienti che vogliono scambiare titoli del debito italiano.
Roma - Il differenziale tra i Btp a 10 anni e i bund tedeschi omologhi rimane a livelli di massimo allarme: i vigilantes di bond vogliono proprio le dimissioni di Berlusconi, non basta l'annuncio del premier di volersi dimettersi dopo l'approvazione del Ddl stabilità. Le opposizioni fanno pressioni e vogliono che il DDL venga approvato entro lunedì.
I titoli di stato italiani sono venduti in massa stamattina anche perche' LCH Clearnet ha quasi raddoppiato i margini per i clienti che vogliono scambiare titoli del debito italiano. Costringendo la Bce a intervenire sul secondario.
Dopo un'apertura positiva, si sgonfia del tutto l'entusiasmo delle borse europee, e i sell off si fanno pesanti, sulla scia del rialzo inarrestabile dello spread Italia/Germania e dei rendimenti dei BTP: il Ftse Mib perde fino a -3,2%, il differenziale con i rendimenti tedeschi sui titoli a dieci anni arriva a salire a un ritmo inarrestabile da 500 punti base a quota 527; i rendimenti dei titoli di stato a dieci anni superato il 7%, al massimo storico del 7,02%, così come i tassi a cinque anni, che aumentano fino al 7,110%per poi riscendere al 7%. Sopra al t% anche i rendimenti sui bond a due anni, che arrivano al 7,04%, superando lo yield sui titoli di stato a dieci anni (così come fanno quelli a cinque anni) e ripresentando il fenomeno della inversione della curva, altro sintomo di allarme. E il rischio Italia, misurato dai Cds a 5 anni (credit default swap, ovvero contratti per assicurarsi per cinque anni contro il rischio default di un paese), sale a quota 543. Un nuovo record.
Una nota di Barclays non lascia spazio ad alcun dubbio, nella parte in cui afferma che
l'Italia è finita e che il paese si trova matematicamente al di là del punto di non ritorno.
A peggiorare le cose e' arrivata la news, rivelata in Italia da WSI, che LCH Clearnet, una grande casa di brokeraggio che funge da clearing sul mercato dei titoli di stato e obbligazionari, ha annunciato che con effetto immediato che i Btp italiani subiranno quasi un raddoppio dei tassi pagabili in deposito, i cosidetti margini.
I dettagli, per gli abbonati a INSIDER, nella sezione Situation Room.
Chi compra Btp adesso deve pagare anche un tasso di interesse molto piu' alto, il che ovviamente provoca una minore redditivita' dei titoli, oltre al ribasso dei prezzi verificatosi da luglio ad oggi.
Il mercato registra con cinismo l'incapacita' del governo italiano di affrontare con decisione temi cruciali quali i nodi del debito pubblico e le 39 riforme strutturali (o l'assenza delle stesse) richiesti da Unione Europea e Bce. I funzionari dell'esecutivo europeo hanno elaborato e approvato un testo in 39 punti con l'aiuto dei tecnici della Bce, tra cui Mario Draghi.
L'Italia e' ora monitorata dagli ispettori del Fondo Monetario Internazionale, in missione a Roma per rilevare i rischi sistemici che il Paese presenta per l'euro e per l'intera eurozona, e di conseguenza per l'economia mondiale.
Ora più che mai, si parla di conto alla rovescia per il debito e l'esecutivo. Ma un annuncio sulle dimissioni di Berlusconi non sembra essere sufficiente ai mercati. E lo stesso Wall Street Journal in un suo articolo afferma che "non è ancora chiaro se l'annuncio significhi la definitiva uscita di scena dalla dalla politica dopo quasi venti anni di attività e anche, quali cambiamenti politici un suo eventuale successore potrebbe imporre". In generale, secondo quanto riportato da altri media americani, gli investitori temono poi che l'annuncio delle dimissioni di Berlusconi non si concretizzerà per settimane o anche mesi. La sfiducia nei confronti dell'Italia è totale.
Tornando a Piazza Affari, tra i titoli Mediaset -8%, poi sospesa per eccesso di ribasso. Sospensione al ribasso anche per Mediobanca, che cede -4,81% teorico. Bancari oggetto di sell off: Unicredit -2%, Ubi Banca -1,35%, MPS -3%, Banco Popolare -1,6%; ma forti sono anche i cali che interessano Enel -3,36%, Fiat -3%, Prysmian -3,5%, Tenaris -2,7%.
Sul fronte delle commodities, i futures sul greggio Wti scendono dello 0,41%, a quota $96,40 al barile, mentre le quotazioni dell'oro scendono dello 0,80%, a $1.784,80.
L'Euro scende nei confronti del dollaro a $1,3740, perdendo lo 0,64%, mentre contro il franco la moneta unica è piatta -0,08%, a CHF 1,2368; nei confronti dello yen perde poi lo 0,74%, a 106,75.
fonte:
http://www.wallstreetitalia.com