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E nel frattempo.......... [8D]

Fiat lascia Confindustria

Pubblicato il 03 ottobre 2011| Ora 09:21

http://www.wallstreetitalia.com/article ... stria.aspx

Torino - Fiat e Fiat Industrial usciranno dal primo gennaio 2012 da Confindustria. E' quanto si apprende da una lettera dell'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne al presidente di confindustria, Emma Marcegaglia. "Ti confermo - scrive Marchionne - che, come preannunciato nella lettera del 30 giugno scorso, Fiat e Fiat Industrial hanno deciso di uscire da Confindustria con effetto dal 1 gennaio 2012".

La Fiat produrra' a Mirafiori un suv a marchio jeep. L'installazione degli impianti produttivi iniziera' nel 2012, il primo prodotto dalla seconda meta' 2013. La Fiat produrra' all'inizio del 2013, nello stabilimento di Pratola Serra (Avellino), un nuovo motore benzina turbo a iniezione diretta per l'Alfa Romeo.

FIAT: SPROFONDA IN BORSA, -4%. Tonfo in avvio di scambi per i titoli del Lingotto. Dopo aver annunciato l'addio a Confindustria Fiat cede il 4% e Fiat Industrial il 3,27%.



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 03/10/2011, 13:35 
E' sempre la stessa contraddizione: la Fiat è stata fatta entrare in America perchè doveva sostituire la produzione di macchinone con le macchinette italiane. Ora, in Italia spariscono le macchinette e arrivano i macchinoni. Cioè, a loro i pezzi pregiati e a noi i prodotti in teoria "invendibili". Così, quando nessuno comprerà quelle macchinone, troveranno la scusa già pronta: "In Italia non ci apprezzano", e chiuderanno le ultime fabbriche...


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MessaggioInviato: 03/10/2011, 18:25 
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sezione 9 ha scritto:

E' sempre la stessa contraddizione: la Fiat è stata fatta entrare in America perchè doveva sostituire la produzione di macchinone con le macchinette italiane. Ora, in Italia spariscono le macchinette e arrivano i macchinoni. Cioè, a loro i pezzi pregiati e a noi i prodotti in teoria "invendibili". Così, quando nessuno comprerà quelle macchinone, troveranno la scusa già pronta: "In Italia non ci apprezzano", e chiuderanno le ultime fabbriche...


Veramente le auto che andranno in produzione non saranno dei "macchinoni" ma delle auto Suv di segmento B (intorno ai 4 metri)


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MessaggioInviato: 03/10/2011, 18:32 
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Thethirdeye ha scritto:


Ora se ne va pure l'Alfa Romeo....... che spettacolo.... [:5]


Fiat, spostamento produzione suv Jeep e Alfa Romeo in Usa
A Mirafiori resterebbe la costruzione di una piccola citycar


31 agosto, 20:16

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 95431.html


Fiat: Marchionne, Suv Alfa? se lo facciamo sara' a Mirafiori
(Adnkronos) - Riferendosi poi all'architettura annunciata questa mattina per lo stabilimento di Mirafiori, Marchionne ha aggiunto "l'architettura che abbiamo identificato puo' essere applicata non solo in Europa ma anche in altre parti del mondo. La cosa importante e' che ora abbiamo identificato Mirafiori come unico polo in cui produrre la vettura per la Jeep -ha ribadito- se la domanda dovesse andare oltre i limiti si vedra' in quale altra parte del mondo industrializzarla". A chi gli domandava quante saranno le vetture che pensano di produrre, Marchionne ha detto: "Sono piu' di mille vetture al giorno semplicemente legate alla capacita' di verniciatura ma una volta raggiunto l'accordo - ha concluso - bisognera' farne piu' di 240mila all'anno".

http://torino.repubblica.it/dettaglio-n ... 09/4043126




L'Alfa avrà un cuore italiano
Nuovo motore da Pratola Serra
Sarà prodotto in Italia, nello stabilimento vicino Avellino, l'inedito 1800 con potenza variabili fino a 300 cavalli

L'Alfa avrà un cuore italiano Nuovo motore da Pratola Serra


Ora è ufficiale: il nuovo motore Alfa Romeo, il famoso 4 cilindri turbo benzina 1800 con potenze variabili fino a 300 cavalli, sarà sviluppato in Italia e prodotto a partire dall'inizio del 2013 nello stabilimento FMA di Pratola Serra (AV).

Il nuovo propulsore 4 cilindri, "che sarà predisposto per applicazioni trasversali -spiegano alla Fiat - diventerà il nuovo riferimento prestazionale della sua categoria. Sarà conforme alle future normative anti inquinamento europee (Euro 6) ed americane (Tier2Bin5").

Non a caso questo propulsore debutterà sulla 4C: porta in dote contenuti di eccellenza come il monoblocco in alluminio, l'iniezione diretta benzina a 200 bar, il doppio variatore di fase e un turbocompressore ad alta efficienza.

"Questo è un passo fondamentale nel nostro impegno per riposizionare il marchio Alfa Romeo per la distribuzione a livello globale. L'introduzione del marchio nel mercato USA a partire dal 2013 rimane il nostro obiettivo primario", ha commentato Harald J. Wester, Chief Technology Officer di Fiat e responsabile dei marchi Alfa Romeo e Maserati. "Gli sforzi di risorse in tutto il Gruppo per lo sviluppo di cambi e trasmissioni che rispondano alle esigenze specifiche di Alfa Romeo - ha precisato - sono la dimostrazione del nostro rinnovato impegno per lo sviluppo di questo marchio. Questa è la prima di una serie di iniziative che saranno implementate nel prossimo futuro per ristabilire una connessione tra Alfa Romeo
e le proprie radici storiche di marchio sportivo

http://www.repubblica.it/motori/attuali ... -22596920/


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MessaggioInviato: 04/10/2011, 18:23 
l'uscita della fiat da confindustria,non e' isolata altre hanno gia fatto com marchionne,ci potrebbe essere un effetto domino.
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Dall'Ansaldo a Ibm e Fincantieri Tutti in fuga da ConfindustriaAlcune aziende hanno già fatto come Marchionne e altre potrebbero seguirle. Ed è già pronta la sigla alternativa alla Marcegaglia

il divorzio tra Sergio ed Emma è solo un episodio. Nemmeno l’ultimo. Da un anno più o meno clamorosamente, aziende grandi e piccole hanno lasciato scadere la tessera del club di Viale dell’Astronomia senza rinnovarla. Troppe parole. Pochi fatti. Comincia Ibm che abbandona il tavolo senza fare molto rumore come si conviene ad una multinazionale che non dimentica di essere straniera. Nicola Ciniero, amministratore delegato della filiale italiana, annuncia che non rinnoverà l’iscrizione ad Assinform, il gruppo che riunisce le aziende dell’Ict. L’accusa? L’associazione pesa troppo poco. Un costo inutile per le aziende. La scelta di Ciniero viene condivisa Pierfilippo Roggero, senior vice president Sud e Ovest Europa di Fujitsu Technology Solutions. Ma tutto sommato si tratta ancora di episodi isolati. Tanto più che l’uscita dall’associazione dell’Ict non comporta aumaticamente l’abbandono di Confindustria.

La partita diventa aspra a Genova. La città piange lo smantellamento di quello che, un tempo, era il sistema delle partecipazioni statali. Va via dalla sezione locale di Confindustria sbattendo la porta Giuseppe Zampini, capo di Ansaldo Sts. Ritira il suo contributo di 250 mila euro. Anche Fincantieri mostra insofferenza. È sola a gestire una ristrutturazione che dimezza il gruppo.

Ma la pancia di Confindustria brontola da molto più tempo. Aveva cominciato due anni fa a Milano con la nomina di Alberto Meomartini alla presidenza di Assolombarda, la più importante fra le associazioni territoriali. L’azionista di riferimento di tutto il sistema Confindustria. Niente di personale. Perplessità per la provenienza. Un manager di carriera nel sistema pubblico capo degli imprenditori privati nella più importante provincia della galassia? Difficile da digerire. Preoccupazioni alimentate dalle voci secondo cui Meomartini sarebbe stato solo il primo passo verso la candidatura di Paolo Scaroni, amministratore delegato Eni, alla presidenza nazionale. Voci senza fondamento. Scaroni non va nemmeno a fare il presidente all’associazione di Venezia. Figuriamoci di tutta la Confindustria. Tuttavia sono segnali d’allarme. A tutto vantaggio di Assonime, l’associazione che raggruppa le spa italiane. Fino a ieri semplicemente un organismo tecnico (per esempio nella riforma della legge sull’Opa e in genere tutte le le leggi che riguardano la governance delle imprese). Da un po’ di tempo sempre più interventista dopo la nomina di Luigi Abete alla presidenza e l’arrivo come direttore generale di Stefano Micossi, ex capo dell’ufficio studi di Confindustria e presidente della Cir di Carlo De Benedetti. L’Assonime, da organo tecnico diventa strumento politico. L’idea della patrimoniale è nata in quelle stanze. Gli altri, compresa la Marcegaglia l’hanno copiata.


http://www.libero-news.it/news/836850/D ... -Emma.html


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MessaggioInviato: 05/10/2011, 09:53 
Cita:
ubatuba ha scritto:

l'uscita della fiat da confindustria,non e' isolata altre hanno gia fatto com marchionne,ci potrebbe essere un effetto domino.
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Dall'Ansaldo a Ibm e Fincantieri Tutti in fuga da ConfindustriaAlcune aziende hanno già fatto come Marchionne e altre potrebbero seguirle. Ed è già pronta la sigla alternativa alla Marcegaglia

il divorzio tra Sergio ed Emma è solo un episodio. Nemmeno l’ultimo. Da un anno più o meno clamorosamente, aziende grandi e piccole hanno lasciato scadere la tessera del club di Viale dell’Astronomia senza rinnovarla. Troppe parole. Pochi fatti. Comincia Ibm che abbandona il tavolo senza fare molto rumore come si conviene ad una multinazionale che non dimentica di essere straniera. Nicola Ciniero, amministratore delegato della filiale italiana, annuncia che non rinnoverà l’iscrizione ad Assinform, il gruppo che riunisce le aziende dell’Ict. L’accusa? L’associazione pesa troppo poco. Un costo inutile per le aziende. La scelta di Ciniero viene condivisa Pierfilippo Roggero, senior vice president Sud e Ovest Europa di Fujitsu Technology Solutions. Ma tutto sommato si tratta ancora di episodi isolati. Tanto più che l’uscita dall’associazione dell’Ict non comporta aumaticamente l’abbandono di Confindustria.

La partita diventa aspra a Genova. La città piange lo smantellamento di quello che, un tempo, era il sistema delle partecipazioni statali. Va via dalla sezione locale di Confindustria sbattendo la porta Giuseppe Zampini, capo di Ansaldo Sts. Ritira il suo contributo di 250 mila euro. Anche Fincantieri mostra insofferenza. È sola a gestire una ristrutturazione che dimezza il gruppo.

Ma la pancia di Confindustria brontola da molto più tempo. Aveva cominciato due anni fa a Milano con la nomina di Alberto Meomartini alla presidenza di Assolombarda, la più importante fra le associazioni territoriali. L’azionista di riferimento di tutto il sistema Confindustria. Niente di personale. Perplessità per la provenienza. Un manager di carriera nel sistema pubblico capo degli imprenditori privati nella più importante provincia della galassia? Difficile da digerire. Preoccupazioni alimentate dalle voci secondo cui Meomartini sarebbe stato solo il primo passo verso la candidatura di Paolo Scaroni, amministratore delegato Eni, alla presidenza nazionale. Voci senza fondamento. Scaroni non va nemmeno a fare il presidente all’associazione di Venezia. Figuriamoci di tutta la Confindustria. Tuttavia sono segnali d’allarme. A tutto vantaggio di Assonime, l’associazione che raggruppa le spa italiane. Fino a ieri semplicemente un organismo tecnico (per esempio nella riforma della legge sull’Opa e in genere tutte le le leggi che riguardano la governance delle imprese). Da un po’ di tempo sempre più interventista dopo la nomina di Luigi Abete alla presidenza e l’arrivo come direttore generale di Stefano Micossi, ex capo dell’ufficio studi di Confindustria e presidente della Cir di Carlo De Benedetti. L’Assonime, da organo tecnico diventa strumento politico. L’idea della patrimoniale è nata in quelle stanze. Gli altri, compresa la Marcegaglia l’hanno copiata.


http://www.libero-news.it/news/836850/D ... -Emma.html


il senso dell'uscita da confindustria
è che poi possono applicare
i contratti collettibi che vogliono,
anzi riscriverne di nuovi con chi c sta..
anche a livello di unità locale..

insomma si ricomincerebbe da zero..

capito ?



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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MessaggioInviato: 21/11/2011, 18:09 
Tutto come da programma.
Ora prepariamo i pop-corn, e godiamo nel vedere come il nuovo governo di tecnici tratterà la questione.

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TELEVIDEO RAI - 21/11/2011 16:04
Fiat auto, disdetti accordi sindacali

Fiat Group Automobiles ha disdetto, dal primo gennaio 2012, tutti gli accordi sindacali vigenti e "ogni altro impegno derivante da prassi collettive in atto" in tutti gli stabilimenti automobilistici italiani. Lo si apprende da fonti sindacali.
L'azienda, in una comunicazione inviata ai sindacati, fa sapere che si rende comunque disponibile "a promuovere incontri" per valutare le conseguenze del recesso e "alla eventuale predisposizione di nuove intese collettive".

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MessaggioInviato: 01/12/2011, 19:41 
raga
marchionne e` impazzito..
la chrysler vola
la fiat va a picco..
la colpa ?
degli operai..


http://www.repubblica.it/economia/2011/ ... -25922794/
Marchionne all'attacco: "Non possiamo essere vittime di una minoranza". L'ad del Lingotto ribadisce che la Fiat non può "essere vittime di una minoranza" che non vuole accettare gli accordi. "Abbiamo avuto la maggior parte dei lavoratori che ha appoggiato un'alternativa. Il treno è passato ed è inutile cercare di insistere che bisogna rinegoziare". E ancora: "Non possiamo continuare a votare finché non vince la Fiom. È
la tirannia della minoranza verso la maggioranza".

e` rimasto al secolo scorso..
il bello che in amreica il sindacato
e` co-proprietario della crhysler..
altro che condizionare,
detta la linea..
e qui si lamenta delle minoranze..
STRESS POST-TRAUMATICO



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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MessaggioInviato: 13/12/2011, 19:32 
FIAT: VITALI (FIM), E' STATA TRATTATIVA VERA. RISCHIATA LA ROTTURA


(ASCA) - Torino, 13 dic - Un accordo innovativo sia sotto l'aspetto retributivo che normativo. E' il giudizio dei sindacati firmatari dopo l'intesa raggiunta questo pomeriggio a Torino per il contratto di primo livello del gruppo Fiat che sara' sottoposta all'approvazione da parte delle Rsu entro Natale ''cosi' come previsto dall'accordo unitario interconfederale tra Cgil Cisl e Uil del 28 giugno scorso'', ha oservato Bruno Vitali segretario nazionale Fim.

''E' stata una trattativa vera. Abbiamo rischiato la rottura piu' di una volta - ha aggiunto Vitali - un contratto che da' garanzie a tutti i lavoratori e respinge il pericolo che la Fiat procedesse con un regolamento proprio, quello si' sul modello americano''. Tra le particolarita' anche un premio sull'organizzazione del lavoro di stabilimento compreso tra 200 e 500 euro per gli impianti definiti ''Silver'' o ''Gold''.

''Oggi realizziamo un'intesa che contiene una forte innovazione nel sistema delle relazioni sindacali e all'interno di questa c'e' anche un'intesa tra le cinque organizzazioni sindacali. E lo considero un fatto estremamente positivo'', ha detto Roberto Di Maulo, leader della Fismic. Diversi i punti che migliorano lo schema contrattuale, secondo Di Maulo. ''Abbiamo migliorato la paga base - ha detto - e alcuni contenuti importanti della retribuzione dei lavoratori. Le maggiorazioni di turno per il sabato straordinario sono state portate dal 50% al 60%'' ha spiegato il leader della Fismic, che ha sottolineato: ''Abbiamo dato un segnale importante sulla previdenza integrativa, perche' abbiamo aumentato dello 0,5% il contributo aziendale, cosa che di questi tempi ci e' sembrato molto importante''. ''Abbiamo anche aggiunto uno scatto di anzianita' aziendale per tutti i lavoratori della Fiat, e non solo per gli attuali dipendenti'' ha detto Di Maulo che ci tiene a fare un paragone con gli Usa: ''Si e' scelto di non fare come in Chrysler, qua in Italia, gli attuali e i giovani, sono tutti lavoratori della Fiat, senza differenze''.

http://www.asca.it/news-FIAT__VITALI_%2 ... -ORA-.html


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Così CISL e UIL firmano e portano a casa, mentre la CGIL (cioè, la FIOM) no. E sì che lo sanno che fare il sindacalista non è fare politica: il bravo sindacalista non può permettersi di "restare all'opposizione", anzi è quello che porta a casa di più, quello che non porta mai a casa niente, quello che "per principio" non firma mai è un incapace. Peggio: è uno che spera di guadagnare notorietà (per farla davvero, la politica?) sulle spalle dei lavoratori. Bel lavoro stanno facendo alla FIOM, con la CGIL tagliata fuori (anche dai contributi, SCEMI!) perchè il signore estremista vuole far vedere di essere puro. Bel lavoro... Quando la FIOM sarà stata distrutta, per le manie di grandezza di qualcuno, di chi sarà la colpa? Del padrone (che fa il suo mestiere) o del rivoluzionario d'accatto, che il suo di mestiere non è capace di farlo?


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MessaggioInviato: 13/12/2011, 20:38 
Cita:
vimana131 ha scritto:

FIAT: VITALI (FIM), E' STATA TRATTATIVA VERA. RISCHIATA LA ROTTURA


(ASCA) - Torino, 13 dic - Un accordo innovativo sia sotto l'aspetto retributivo che normativo. E' il giudizio dei sindacati firmatari dopo l'intesa raggiunta questo pomeriggio a Torino per il contratto di primo livello del gruppo Fiat che sara' sottoposta all'approvazione da parte delle Rsu entro Natale ''cosi' come previsto dall'accordo unitario interconfederale tra Cgil Cisl e Uil del 28 giugno scorso'', ha oservato Bruno Vitali segretario nazionale Fim.

''E' stata una trattativa vera. Abbiamo rischiato la rottura piu' di una volta - ha aggiunto Vitali - un contratto che da' garanzie a tutti i lavoratori e respinge il pericolo che la Fiat procedesse con un regolamento proprio, quello si' sul modello americano''. Tra le particolarita' anche un premio sull'organizzazione del lavoro di stabilimento compreso tra 200 e 500 euro per gli impianti definiti ''Silver'' o ''Gold''.

''Oggi realizziamo un'intesa che contiene una forte innovazione nel sistema delle relazioni sindacali e all'interno di questa c'e' anche un'intesa tra le cinque organizzazioni sindacali. E lo considero un fatto estremamente positivo'', ha detto Roberto Di Maulo, leader della Fismic. Diversi i punti che migliorano lo schema contrattuale, secondo Di Maulo. ''Abbiamo migliorato la paga base - ha detto - e alcuni contenuti importanti della retribuzione dei lavoratori. Le maggiorazioni di turno per il sabato straordinario sono state portate dal 50% al 60%'' ha spiegato il leader della Fismic, che ha sottolineato: ''Abbiamo dato un segnale importante sulla previdenza integrativa, perche' abbiamo aumentato dello 0,5% il contributo aziendale, cosa che di questi tempi ci e' sembrato molto importante''. ''Abbiamo anche aggiunto uno scatto di anzianita' aziendale per tutti i lavoratori della Fiat, e non solo per gli attuali dipendenti'' ha detto Di Maulo che ci tiene a fare un paragone con gli Usa: ''Si e' scelto di non fare come in Chrysler, qua in Italia, gli attuali e i giovani, sono tutti lavoratori della Fiat, senza differenze''.

http://www.asca.it/news-FIAT__VITALI_%2 ... -ORA-.html


premio di euro 200/500..
se gli utili vanno bene o in ogni caso ?

mah..

ma alla fine straordinari, 3 turni, ecc.
tutte queste macchine..
qualcuno le compra ?
o restanosul piazzale
e magari lo stato deve mettere gli incentivi
per sbolognarle?



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Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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Cita:
sezione 9 ha scritto:

Così CISL e UIL firmano e portano a casa, mentre la CGIL (cioè, la FIOM) no. E sì che lo sanno che fare il sindacalista non è fare politica: il bravo sindacalista non può permettersi di "restare all'opposizione", anzi è quello che porta a casa di più, quello che non porta mai a casa niente, quello che "per principio" non firma mai è un incapace. Peggio: è uno che spera di guadagnare notorietà (per farla davvero, la politica?) sulle spalle dei lavoratori. Bel lavoro stanno facendo alla FIOM, con la CGIL tagliata fuori (anche dai contributi, SCEMI!) perchè il signore estremista vuole far vedere di essere puro. Bel lavoro... Quando la FIOM sarà stata distrutta, per le manie di grandezza di qualcuno, di chi sarà la colpa? Del padrone (che fa il suo mestiere) o del rivoluzionario d'accatto, che il suo di mestiere non è capace di farlo?


*edit*

errore mio scusate avevo capito malissimo del discorso di s9 ed ho scritto un post che non c'entrava nulla [:I]

auguri.


Ultima modifica di Ronin77 il 13/12/2011, 21:01, modificato 1 volta in totale.

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un ricatto vergognoso... premio di produttività? personalmente me ne frego, preferirei prendere la metà potendo lavorare part time, altro che 120 ore di straordinario obbligario (ergo siamo sulla via delle 10 ore quotidiane legalizzate, invece di progredire come si credeva una volta regrediamo).



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Cita:
sezione 9 ha scritto:

Così CISL e UIL firmano e portano a casa, mentre la CGIL (cioè, la FIOM) no. E sì che lo sanno che fare il sindacalista non è fare politica: il bravo sindacalista non può permettersi di "restare all'opposizione", anzi è quello che porta a casa di più, quello che non porta mai a casa niente, quello che "per principio" non firma mai è un incapace. Peggio: è uno che spera di guadagnare notorietà (per farla davvero, la politica?) sulle spalle dei lavoratori. Bel lavoro stanno facendo alla FIOM, con la CGIL tagliata fuori (anche dai contributi, SCEMI!) perchè il signore estremista vuole far vedere di essere puro. Bel lavoro... Quando la FIOM sarà stata distrutta, per le manie di grandezza di qualcuno, di chi sarà la colpa? Del padrone (che fa il suo mestiere) o del rivoluzionario d'accatto, che il suo di mestiere non è capace di farlo?

Cambia Partito,non sei fatto per la Sinistra! [:(],invece ti dico che siamo arrivati a questo punto perchè in Italia i Padroni si sono fatti i loro sindacati e in questo modo sono riusciti a dividere i lavoratori.


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MessaggioInviato: 15/12/2011, 17:41 
Più che altro cerco di ragionare. L'obiettivo, Bleffort, penso anch'io che fosse di dividere i sindacati ed escludere la CGIL. Io dico: dato che c'è una azione contro di me, sindacato, cosa devo ottenere? L'esatto contrario, no?

Ecco. Ora, non firmando (e, cavolo, ma non si può firmare "con riserva?" No, ti han detto, perchè "non firmo contratti antisindacali" che potrebbero danneggiare gli altri sindacati. Scemo. E gli altri sindacati cosa hanno fatto?), cosa ho ottenuto? Ho ottenuto di essere stato diviso dagli altri sindacati (che per quanto guidati da persone, di sinistra pure loro, ma con idee, anche di sindacato, diverse, sono comunque rappresentative di una parte minoritaria ma consistente di LAVORATORI, e questi, Bleff, non puoi liquidarli sempre e solo come servi del padrone!), ho ottenuto di essere stato escluso dalla rappresentanza, e ho ottenuto (come ricorderai) di costringere i MIEI lavoratori a scegliere tra il "principio", giustissimo, e la "palanca". Tra diritti e pane. E questo è imperdonabile: tutta la responsabilità, all'epoca, è stata scaricata sulle spalle di operai che dovevano scegliere tra i loro ideali e le loro famiglie. Il ricatto è stato scaricato su di loro, quando invece dovevano essere protetti.

Non ho difeso i lavoratori, non ho ottenuto nulla sul piano contrattuale nè politico, ho agevolato il piano padronale, e tutto per cosa? Per permettere a Landini e compagnia di andare in TV a fare comizi politici a favore DI UNA PARTE della sinistra? Ma hai idea di quale danno politico ha causato la linea della FIOM alla CGIL? Ricordati che i sindacati non esistono per fare la rivoluzione (quale poi, la tua? La mia?), ma per difendere il lavoro e i lavoratori, non per fare barricate, temo (TEMO), ad uso personale, oppure più semplicemente per incapacità. La FIOM in Fiat non conta più nulla, e questo non è colpa solo di Marchionne, ma anche, e direttamente, della condotta dei dirigenti nazionali della FIOM. Eccheccavolo.


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