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Qui c'è il sito ufficiale:

http://ecat.com/



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MessaggioInviato: 19/11/2011, 10:35 
Cita:
tommaso ha scritto:

Qui c'è il sito ufficiale:

http://ecat.com/




Ny Teknik conferma che una società britannica, Hydrofusion, è dietro il sito Ecat.com lanciato il 16 novembre 2011.

L'ingengnere Andrea Rossi ha dichiarato che il sito rappresenta la sua filiale commerciale del Nord Europa.

Hydrofusion è gestita da quattro imprenditori svedesi ,due di loro fisici delle particelle-,di cui uno dei quali,Magnus Holm ha conseguito un dottorato in fisica delle particelle elementari presso la Chalmers University of Technology di Göteborg.

Per maggiori info:
http://www.nyteknik.se/nyheter/energi_m ... 347150.ece



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MessaggioInviato: 21/11/2011, 12:28 
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...il Sig. Rossi scapperà anche da qui?



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MessaggioInviato: 21/11/2011, 20:22 
E-Cat e fusione fredda, lettera aperta a Andrea Rossi

Brian Josephson, nobel per la fisica 1975, sottolinea l'interesse del Dipartimento dell'energia britannico per l'E-Cat e invita Andrea Rossi a riconsiderare l'importanza di un nuovo test scientifico.

di: Irene Zreick



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Un nuovo tassello della vicenda E-Cat, l'invenzione di Andrea Rossi che pare capace di produrre energia da reazioni di fusione fredda: il dipartimento dell'energia britannico sarebbe interessato all'E-Cat, a certe condizioni. Con la lettera che pubblichiamo qui in esclusiva, il fisico Brian Josephson, da sempre vicino ad Andrea Rossi, lo invita a riconsiderare l'importanza di un nuovo e rapido test scientifico dopo il suo rifiuto alla proposta di Francesco Celani.

Brian Josephson sottolinea inoltre che il suo appello a Rossi non fa necessariamente riferimento al test proposto da Celani (che non rispetta, per motivi di segretezza, i canoni di "falsificabilità" auspicati dal DECC), ma si limita a sollevare la questione delle vantaggiose conseguenze che potrebbero seguire un test che rispetti determinati criteri.




Brian Josephson, Andrea Rossi.



Caro Andrea,
Pare che al Dipartimento inglese per l'Energia e i Cambiamenti Climatici (DECC), a differenza della sua controparte statunitense (DOE), stiano manifestando interesse nei confronti del Suo reattore. Come ha suggerito Francesco Celani dalle pagine della rivista Focus (vedi riquadro), credo che tutti trarrebbero beneficio da un test in grado di dissipare i loro dubbi; non sarebbe vantaggioso anche per Lei, ricevere l'appoggio di un'istituzione come il DECC?
Cordiali saluti, Brian Josephson

Brian Josephson fa riferimento a un'inchiesta di Free Energy Truth del 18 novembre 2011, dalla quale risulterebbe esserci un interesse verso l'E-Cat, l'invenzione di Andrea Rossi, da parte del Department of Energy and Climate Change (Decc) del Regno Unito. Questa è la citazione da Free Energy Truth cui fa riferimento Brian Josephson:

"Il Dipartimento per l'energia e i cambiamenti climatici (DECC) inglese è a conoscenza dell'esistenza di questa presunta fonte di energia. David Mackay, osservatore scientifico per DECC, ha vagliato la letteratura e ha incontrato Sven Kulander, dell'università di Uppsala, che ha presenziato a uno dei test (il report è pubblicato sul sito di Defkalion). A giudizio di Mackay, è necessario mantenere un osservatorio su questo settore; la condizione per ulteriori provvedimenti da parte del dipartimento è la pubblicazione dei lavori di Rossi su riviste peer-refereed, inclusi tutti i dettagli che renderebbero i risultati replicabili da parte degli scienziati."

David MacKay è membro della Royal Society e docente al Dipartimento di fisiva all'Università di Cambridge.

Sven Kulander, dell'Università di Uppsala, ha presenziato ai test di febbraio dell'E-Cat.

Fonte:http://www.focus.it/scienza/e-cat-e-fusione-fredda-lettera-aperta-a-andrea-rossi_C12.aspx



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MessaggioInviato: 22/11/2011, 17:32 
[:136]

E-Cat: svelato il segreto della fusione fredda di Rossi. Arrivano i cloni

http://www.greenstyle.it/e-cat-svelato- ... enStyle%29

I “gatti” hanno cominciato a moltiplicarsi. Ovviamente parliamo della concorrenza tanto temuta da Andrea Rossi e che potrebbe battere sul tempo l’ingegnere italiano, vendendo la fusione fredda per prima – ammesso sempre che tutto funzioni veramente.

Tra i “replicanti” il caso più celebre è certamente l’Hyperion della greca Defkalion. L’azienda ellenica aveva iniziato a collaborare con Rossi, per poi rompere improvvisamente quest’estate. Dopo aver provato una difficile riappacificazione con l’italiano, ha deciso di continuare la sua strada da sola, indipendentemente da tutti. L’annuncio è che in una quindicina di giorni la fusione fredda greca dovrebbe essere presentata al pubblico. Se tutto ciò fosse vero, sarebbe un bello smacco a Rossi, il cui E-Cat sembra piuttosto lontano da una commercializzazione in larga scala.

I concorrenti però non finiscono qui, anzi rischiano di moltiplicarsi all’infinito. Sì, perché sul web è stato annunciato un sedicente E-Cat open source. In pratica, un tale Chan avrebbe svelato come costruire una copia della creatura di Rossi, invitando tutti gli interessati a replicare l’esperimento – ricordiamo, ad ogni modo, gli avvertimenti dello stesso Rossi sulla pericolosità potenziale di un E-Cat fai da te.

Il funzionamento dell’E-Cat è, in fondo, molto semplice: un protone, proveniente da un atomo di idrogeno, si fonde con un nucleo di nichel, creando del rame. Quindi la materia prima dell’esperimento non è che polvere di nichel e dell’idrogeno.

Resta il mistero del catalizzatore segreto, di cui Rossi mantiene il segreto industriale. Nel frattempo sul sito BuildeCats fornisce una sua spiegazione su quale possa esserne il ruolo nel processo:

La teoria è che la molecola di idrogeno (H2) si scinda grazie al catalizzatore negli atomi di idrogeno – che sono costituiti da un singolo protone. Il protone penetra nelle particelle di nickel e ne viene intrappolato. Poi accade qualche sconosciuta reazione nucleare grazie al calore, la pressione e le onde radio, producendo una grandissima quantità di calore.

Il sito conclude allora che il ruolo del catalizzatore può essere svolto da della semplice polvere di ferro: una sorta di uovo di colombo, alla portata di tutti. Ovviamente potrebbe di trattarsi di una via diversa per ottenere lo stesso effetto ottenuto da Rossi e Focardi.


In un post di ieri Chan ha fatto capire di aver fatto funzionare il congegno per diversi giorni. La sua richiesta a chiunque sia interessato è quella di replicare l’esperimento e mettere in rete i risultati. Il suo “sistema” è stato ribattezzato The Chan Formula ed è pubblicato con tutte le specifiche tecniche a questo link.

http://www.buildecat.com/blog_detail/th ... ula-4.html

Come è usanza nel mondo dell’E-Cat, mancano però prove che l’E-Cat alla polvere di ferro abbia funzionato davvero. Sconsigliamo a chiunque sia qualcosa di meno di un esperto in materia di seguire l’invito; però non possiamo che auspicare che qualcuno metta alla prova questa tesi e ne pubblichi davvero i risultati.

Ci dispiacerebbe per Rossi, ma la chiarezza e la trasparenza vengono prima di tutto.



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MessaggioInviato: 22/11/2011, 18:06 
Ottima notizia, speriamo che i "cloni" siano reali... è l'unico modo credo per sbloccare la situazione.


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MessaggioInviato: 22/11/2011, 20:24 
Nell'intervista rilasciata qualche giorno fa ad una emittente radiofonica USA rossi conferma di aver risolto i problemi relativi alla certificazione per i reattori da 10 kilowatt (quelli per uso domestico per intenderci) che saranno disponibili nel 2012 con i relativi prezzi:

http://landshape.org/enm/rossi-opens-10 ... -kw-price/


Ultima modifica di tommaso il 22/11/2011, 20:26, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 22/11/2011, 20:47 
Ma non so che dire... pare che addirittura l'E-Cat sia disponibile via Torrent e niente meno che su Emule (solo versione Adunanza per Fastweb però).
Preparatevi a scaricare direttamente in cantina però [:D]


Cita:
Deckard ha scritto:
Il funzionamento dell’E-Cat è, in fondo, molto semplice: un protone, proveniente da un atomo di idrogeno, si fonde con un nucleo di nichel, creando del rame. Quindi la materia prima dell’esperimento non è che polvere di nichel e dell’idrogeno.

Il senso è chiaro ma non è proprio così semplice, se lo fosse la storia oggi avrebbe una nuova pagina.



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Kite Wind Generator, una delle reali e oneste alternative energetiche: http://tinyurl.com/blztrg6
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MessaggioInviato: 22/11/2011, 22:55 
Domani Rossi in accordo col senatore Brucee Tarr,sarà ospite alla state house del Massachusetts dove incontrerà funzionari governativi e rappresentanti del M.I.T. e della Northeastern University:


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According to Sen. Bruce Tarr, Andrea Rossi, "the Italian scientist who claims to have developed the world's first nuclear cold fusion reactor is coming to the State House tomorrow to explore the prospects of developing the device and producing it in Massachusetts." Tarr's office says Rossi plans to visit Tuesday morning for two days of meeting with government officials and representatives of the Massachusetts Institute of Technology, the University of Massachusetts and Northeastern University. "Mr. Rossi's reactor, if successfully proven and developed, has the potential to change the way the world deals with energy," Tarr said in a statement.

Fonte:http://22passi.blogspot.com/

http://www.statehousenews.com/skedtuesday.htm


Ultima modifica di tommaso il 22/11/2011, 23:06, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 23/11/2011, 13:30 
Fusione fredda: svolta o bluff
L'E-Cat sotto esame dell'Ateneo
I ricercatori di Fisica:analisi imparziali, poi il verdetto


Andrea Rossi e l'E-Cat

BOLOGNA - Sarà l’Ateneo di Bologna a mettere il sigillo definitivo sull’E-Cat, la macchina che realizzerebbe la fusione fredda. L’imprenditore Andrea Rossi, proprietario dell’apparecchio attraverso la società Efa srl, e il dipartimento di Fisica hanno siglato il contratto di ricerca che ha l’obiettivo di replicare l’esperimento, misurare ciò che avviene e pubblicare i risultati. Mettendo così una parola scientificamente definitiva sull’invenzione di cui si parla dalla Svezia agli Stati Uniti.

«Il nostro interesse è fortissimo — dichiara Paolo Capiluppi, direttore del dipartimento —, c’è molta curiosità, ma per noi è vero solo ciò che possiamo misurare». Per rendere attivo il contratto ci vuole il versamento della prima rata del contributo, 500 mila euro in due anni, che Rossi si è impegnato a dare per sostenere tutti i costi. «Dovremmo partire a breve, tra qualche settimana — confida Enrico Campari, docente di fisica sperimentale e responsabile scientifico della ricerca con Giuseppe Levi —, in estate si potrebbero avere i primi report scientifici dei risultati ottenuti che divulgheremo alle riviste scientifiche».

È l’invenzione del secolo o un bluff? È la domanda che accompagna le sperimentazioni che da qualche tempo sta compiendo Rossi sull’E-Cat, un catalizzatore energetico in grado di produrre energia pulita a basso costo e zero scorie. Su Internet si legge di tutto sulle prove compiute da Rossi e soci, l’ultima delle quali realizzata proprio alle Roveri in un capannone di proprietà dell’Efa srl, la società di cui Rossi è responsabile tecnico, alla fine di ottobre. L’E-Cat sarebbe già stato acquistato. Se ne starebbe realizzando uno 13 volte più potente di quello provato a Bologna. Ci sarebbe perfino l’interesse della Nato. Quanto di tutto ciò sia vero, non è dato sapere. E non preoccupa minimamente i ricercatori della nostra Università, interessati appunto a misurare e a risalire alla teoria che provoca quel risultato. Fin dall’inizio, Rossi ha voluto al suo fianco Sergio Focardi, professore emerito dell’Alma Mater e illustre fisico che nella sua carriera ha compiuto vari studi proprio sulla fusione nucleare. Campari e Levi sono non a caso suoi allievi.

«La macchina funziona, produce energia — assicura il professore —, un paio di anni fa Rossi ha scaldato i suoi uffici, che allora erano a Bondeno, per 2-3 mesi con l’E-Cat». A fine ottobre alle Roveri, nell’esperimento al momento più importante, la macchina, una specie di mini frigorifero, ha prodotto mezzo megawatt di energia pulita. Mancano però, come detto, le misurazioni ufficiali. In assenza delle quali la comunità scientifica resta scettica, dal momento che il brevetto sulla macchina non consente di svelare come funziona. Senza contare che Rossi ha un passato non chiaro legato al progetto di trasformare rifiuti industriali in petrolio. Dettagli che ai ricercatori non interessano. «Con le nostre attrezzature andremo nel capannone che Rossi mette a disposizione a fare le misurazioni — spiega Campari —, saranno misurazioni libere e indipendenti per verificare se il sistema produce una gran quantità di energia».

Fonte:http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2011/23-novembre-2011/fusione-fredda-svolta-o-bluff-cat-sotto-esame-ateneo-1902274913518.shtml



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MessaggioInviato: 24/11/2011, 01:58 
Cita:
tommaso ha scritto:

Cita:
IdentFlyObj ha scritto:
E' intuitivo pensare questo: se assemblare un reattore da 1 megawatt è semplice,perchè mai si deve attendere un biennio per avere un minuscolo reattore domestico da 200 watt?



Domanda piu' che legittima!
Credo che l'intervallo di tempo indicato da rossi risieda in 2 differenti tipi di problematiche.
L'una riguarda i brevetti e le licenze per "entrare" nelle residenze domestiche che credo siano piu' complicati da ottenere rispetto agli impianti industriali che verosimilmente avranno un tecnico per il funzionamento e la manutenzione.
Il secondo problema riguarda la produzione di elettricità per la quale la tecnologia non è ancora pronta.
Io credo che l'e cat domestico produrra' energia elettrica con la quale potremo scaldare anche l'acqua:è questa la naturale evoluzione del reattore ed è questo il motivo per cui bisogna aspettare ancora un po' prima che la tecnologia sia matura
.Non avrebbe senso infatti vendere tra 6 mesi degli scaldabagni a fusione per poi rimpiazzarli dopo 1 anno con reattori elettrici...
Quindi rossi nelle case venderà direttamente i reattori che produrranno energia elettrica e per i motivi di cui sopra dovremmo aspettare ancora un pochino...


Odio avere sempre ragione [:D]:

Andrea Rossi: Electricity from E-Cat Possible Within a Year


November 23, 2011


In the recent interview that Andrea Rossi gave on the Tom and Doug radio show, Andrea Rossi revealed that on November 11th he had made an important breakthrough with regards to the production of electrical power from the energy catalyzer.

Rossi said in the interview that production of electricity from the E-Cat has always been for him a major target and that “it will take, until the last week I said a couple of years, but today I can say one year because today, just today, (I don’t know because today is 11.11.11) we have resolved a very big problem which has made very short the time remaining to be able to produce also electric power, beside heat and cool with these apparatuses.”

Rossi provided no details about the nature of the breakthrough, but being able to make electricity efficiently would add a whole new dimension of usefulness of his invention, and would bring ever closer the dream that many people have of being able to have a complete power plant in ones home — heat, cooling, and electrical power from one unit. The revolutionary nature of such a technology is difficult to overstate, and if this could be achieved within a year, we could be looking at a very different world in the near future.

Fonte:http://www.e-catworld.com/2011/11/andrea-rossi-electricity-from-e-cat-possible-within-a-year/

Questo video mi era sfuggito pero'....il grande focardi è sempre in prima fila.Interessantissimo anche l'intervento del pro rettore alla ricerca scientifica Braga di Unibo [8D]:



Ultima modifica di tommaso il 24/11/2011, 02:16, modificato 1 volta in totale.


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Qui tommaso più che i proclami, attendiamo i fatti.
Grazie per gli aggiornamenti.
Mi sai dire che data ha il video?
Comunque le parole di Focardi sono incoraggianti... speriamo...


Ultima modifica di iLGambero il 24/11/2011, 10:32, modificato 1 volta in totale.

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Non credo sia possibile avere energia elettrica prodotta in casa:si avrebbe un notevole spreco di acqua per la turbina e un basso rendimento operativo.Molto più facile produrre elettricità in una centrale Enel,che è già predisposta per questo tipo di spinte idrauliche da pressione/calore e incorpora elementi strutturali ad altissima efficienza.
E se Rossi non metterà in commercio reattori per riscaldare l'ambiente domestico....beh,mi compro i materiali e mi assemblo la cella in camera da letto,con 100 euro mi ci faccio un reattore atomico da 2 kilowatt! [:D]



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Cita:
IdentFlyObj ha scritto:

Non credo sia possibile avere energia elettrica prodotta in casa:si avrebbe un notevole spreco di acqua per la turbina e un basso rendimento operativo.Molto più facile produrre elettricità in una centrale Enel,che è già predisposta per questo tipo di spinte idrauliche da pressione/calore e incorpora elementi strutturali ad altissima efficienza.


Scusa Ident ma se si usasse un semplice sistema a celle di peltier per sfruttare l'effetto seebeck? Sarebbe l'uovo di colombo. In pratica sostituendo lo scambiatore usato da Rossi con una piastra 30x30cm di cellette (25 pezzi da 6x6 cm) si potrebbero ricavare una buona potenza elettrica (ogni celletta puo' erogare 10A a 35V nelle giuste condizioni). Dato che il circuito primario funzionerebbe a 120/140 gradi, si potrebbe pescare il calore dall'altro lato delle celle con uno scambiatore collegato all'impianto di riscaldamento di casa in modo da avere una differenza tra i due lati di 60/80 gradi che sarebbe ottimale per le cellette e sufficiente per l'acqua del riscaldamento. In termini puramente elettrici e' sicuramente un sistema inefficiente, me se usato in ciclo combinato i conti tornano: riscaldi e contemporaneamente produci corrente.
Certo rimane da capire cosa ci si puo' fare d'estate con tutto quel calore, anche se penso si possa abbinare ad una pompa di calore per ottenere il condizionamento.

Cita:
E se Rossi non metterà in commercio reattori per riscaldare l'ambiente domestico....beh,mi compro i materiali e mi assemblo la cella in camera da letto,con 100 euro mi ci faccio un reattore atomico da 2 kilowatt! [:D]


Spero che un giorno ci spiegherai perche vuoi metterti un reattore nucleare in camera da letto. [8] [8] [:D]



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Mi piace averlo in camera da letto come 'trofeo di scopiazzatura' [8D]

Scherzi a parte,sollevi un problemaccio.Mo' con pazienza lo risolviamo.Anzi,forse no.No.Però si può analizzare la cosa.
Dunque,una famigliola media consuma sui 25 kwh al giorno.
La peltier inversa rende al 5%.
Il reattore pertanto deve erogare nell'arco della giornata 500 kwh termici.
Ogni giorno,riusciremo così a fornire energia elettrica all'appartamento; però ,raffreddando la cella peltier,otteniamo anche 6000 litri di acqua bollente ( 100C°). Metti che in casa ci si faccia qualche doccia......i 6000 litri scendono a 5800.
Il dramma arriva il giorno dopo: stavolta avremo in casa 11800 litri di acqua bollente.Metti pure che ci si faccia nuovamente qualche doccia,i litri scendono a 11600.
Il terzo giorno che famo? [:255]
Non so se si capisce dove stia l'inghippo di avere un reattore a calore in casa e volersi autoprodurre l'energia elettrica.... [:)]



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