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MessaggioInviato: 11/12/2011, 20:18 
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Enkidu ha scritto:

Stavo cercando immagini relative al filmato... non le ho ancora trovate, ma in compenso si trovano parecchie cose interessanti... purtroppo tutte in inglese! Come questa....
http://bigfoot.revealedtruth.co.uk/746/ ... h-america/

Riguarda i giganti dai capelli rossi del Nord America ma anche altre razze di giganti americani.... ci sono foto di teschi molto interessanti. Per chi non sa l'inglese.... auguri.
Io mi arrangio, ma non chiedetemi di tradurre tutto, non ho abbastanza tempo!


Molto interessante, soprattutto la storia dell'incontro avuto da Magellano; bisognerebbe approfondire per vedere se se ne fa menzione scritta altrove.



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MessaggioInviato: 12/12/2011, 23:18 
Mi sono letto con calma tutto l'articolo di cui ho postato il link nel precedente post.
Per chi non conosce l'inglese, faccio un breve riassunto, in attesa magari di poterne fare una traduzione (non elettronica! Le ritengo pessime!) decente, nei limiti delle mie non eccelse qualità di traduttore dall'inglese (io stesso ho tradotto mentalmente certe frasi più a senso, che per un'effettiva conoscenza dei vocaboli e delle espressioni).
Comunque, si tratta di un articolo molto interessante, anche se non proprio molto approfondito.
Che Magellano, e non solo lui, dicesse di aver incontrato dei giganti nella Terra del Fuoco, non era una novità per me. Terra del Fuoco e Patagonia sono sempre state famose per essere state "terre di giganti", purtroppo ora estinti. Degli indigeni dell'estremo Sud America non si sa molto, ma da quel poco che so, mi è nato il sospetto che potrebbero essere stati i discendenti di antiche popolazioni Cro-Magnon giunte là in epoca remotissima dall'Europa.
Tali indigeni venivano descritti come di statura imponente, di pelle bianca e capelli e occhi chiari, ma dai tratti del volto grossolani. Tutte caratteristiche tipiche dei Cro-Magnon. La cosa poi trova un ulteriore indizio in una caverna trovata in Argentina, con iscrizioni preistoriche del tutto simili a quelle dei Cro-Magnon del Perigord, in Francia, risalenti a circa 25.000 anni fa.
Questo è un ulteriore indizio per l'ipotesi di una civiltà atlantica Cro-Magnon che si sarebbe diffusa su entrambe le sponde dell'Atlantico, e che avrebbe generato il mito di Atlantide.
Questo come preliminare.
Il succo dell'articolo però si spinge molto più in là, e mi ha dato spunti e orizzonti davvero nuovi.
L'autore dell'articolo afferma che nel Nord America, in molte regioni diverse, sono state trovate tracce consistenti di una popolazione di giganti dai capelli rossi, la cui statura sembra che oscillasse fra gli otto piedi (circa 2,40 m) e i dieci piedi (circa 3 m) e in certi casi arrivava addirittura ai 14 piedi (4,20 m circa!)!
Il caso della caverna delle mummie in Nevada, con la tribù di giganti rossochiomati, sterminata dai Shoshones, non sarebbe stato affatto un caso isolato.
In diverse parti degli Stati Uniti sarebbero state trovate tombe con scheletri ben conservati, in parte mummificati, completi di corredi funerari.
Tali tombe sarebbero state legate alla cosiddetta "civiltà dei tumuli", una cultura misteriosa e senza nome, di cui ci sono rimasti solo alcuni reperti, soprattutto tumuli funerari con all'interno reperti di un'arte metallurgica raffinata ed evoluta, completamente diversa da quella delle tribù dei Pellerossa, che avrebbe popolato il Midwest e sarebbe scomparsa durante il Medioevo, circa nel XII secolo, se ricordo bene.
Normalmente, si crede sempre che le grandi civiltà precolombiane siano vissute tutte nell'America Latina, e che nel Nord America le uniche culture siano state quelle delle tribù nomadi dei Pellerossa o al massimo di qualche villaggio di contadini. In realtà non è così. Anche nel Nord America sono esistite delle civiltà, ma essendo scomparse molto tempo prima di Colombo, nessuno ne serba memoria e gli stessi statunitensi non ne sanno l'esistenza, se non gli archeologi. Anche perché sono poche le grandi costruzioni megalitiche che hanno lasciato, dato che la maggior parte dei loro edifici sembra che fossero in legno.
Tale civiltà di giganti dai capelli rossi si sarebbe diffusa in un'area compresa fra il Wisconsin, l'Oklahoma e il West Virginia.
Quando ho letto "West Virginia" ho fatto un sobbalzo.... i ricercatori incalliti dell'insolito sanno perché. Il West Virginia è un luogo misterioso e che è stato teatro di avvenimenti agghiaccianti. Gli archeologi sono stupiti del fatto che il West Virginia è l'unico stato del Nord America dove non si trovano tracce di reperti di pellerossa, come se fosse stato volutamente evitato dalle popolazioni locali.
Vi si trovano invece alcuni reperti di un altro tipo, appartenente a una cultura estranea. Le leggende locali parlano di popoli "bianchi", se non addirittura "albini", che vivevano in case stabili e non in tende, che però sarebbero stati sterminati dai pellerossa.
Ma soprattutto, il West Virginia è famoso per il caso dell'Uomo Falena, il gigantesco uomo volante, che i testimoni descrivono appunto come un gigante di due metri e mezzo.... vabbé, freniamo la fantasia.
Torniamo a bomba.
Tale civiltà dei giganti fulvi pare però che abbia avuto un altro centro importante fra California e Nevada, come dimostra poi il racconto degli Shoshones riguardo la loro guerra con tale razza titanica.
Dalle parti di San Diego sono stati rinvenuti dei cadaveri vestiti di tutto punto, il che dimostra un certo livello culturale.
Ma la cosa che più sconcerta è: perché diavolo di questi giganti finora non si è mai sentito parlare? Perché i loro scheletri e i loro reperti non sono stati esposti nei musei?
La risposta è che lo Smithsonian Institute, già accusato di avere compiuto opere di "cover up" con i reperti archeologici americani, avrebbe nascosto quasi tutti i ritrovamenti in questione, a parte quelli che gli sarebbero sfuggiti.
Perché?
Già in altra sede, avevo letto che lo Smithsonian Institute, potentissimo ente archeologico statunitense, ha da sempre fatta sua la tesi del "non-interventismo" nella storia precolombiana. Cioè che le civiltà e le culture americane si sarebbero sviluppate indipendentemente dal resto del mondo, e non ci sarebbe stato nessun contatto fra i popoli precolombiani e quelli di altri continenti.
Una tesi semplicistica che rende tutto molto più facile, ma che soprattutto conferma la superiorità dell'uomo occidentale, ritenuto il solo ad avere raggiunto l'America attraverso l'oceano.
Si può facilmente capire che, nel caso che si ammettesse l'intervento in America di popoli come gli Egiziani, i Fenici, o i Cinesi, o i Celti, tutto diventerebbe molto più complicato, ma anche ne verrebbe sminuita la presunta superiorità della civiltà occidentale moderna e dunque, degli stessi Stati Uniti, che di tale civiltà si ritengono il vertice assoluto.
Tuttavia, nel corso della storia dell'archeologia, sarebbero stati recuperati parecchi reperti che contraddicono questa tesi, e perciò lo Smithsonian, per non essere costretto a vedere calare la sua credibilità, e soprattutto per non dover riscrivere da capo tutti i libri di storia, ha ordito una "congiura del silenzio", per cui tutti i reperti "scomodi" sarebbero dovuto essere nascosti o eliminati.
La civiltà dei giganti bianchi dai capelli rossi, sarebbe stato quanto di più scomodo, ma anche di più eclatante, si possa immaginare. Nessuno può dire qualche sconvolgimento potrebbero portare ai libri di storia.
Non si sa se questi esseri siano una mutazione particolare dell'Uomo di Cro-Magnon, come farebbe pensare l'esame dei teschi, o se invece si possa trattare di un'altra specie umana non-sapiens, come i Neanderthal o gli Erectus, fatto sta che sembra che questi esseri siano vissuti in America molto tempo prima che le prime tribù di tipo mongolide arrivassero in Nord-America dalla Siberia.
Il fatto poi che l'articolo si trovi in un sito di ricerca dello Sasquatch, fa pensare che l'autore voglia suggerire l'ipotesi che fra essi e il Sasquatch, o Bigfoot, ominide gigante dal pelo rossiccio, possa esserci una parentela genetica.
Forse erano i discendenti dei coloni di Atlantide venuti là più di 10.000 anni fa, o comunque un popolo con essi imparentato, venuto dall'Europa addirittura 18.000 anni fa, se non prima, all'epoca del Perigordiano, 25.000 anni fa?
Sono loro i giganti di cui parla il libro della Genesi, quando descrive il mondo prima del Diluvio?
I Sioux hanno anch'essi leggende di un popolo antidiluviano di giganti, che furono sterminati da Wakan Tanka, il Grande Spirito, con un grande diluvio, poiché non riconoscevano la sua legge.... difficile non far vagare la mente verso orizzonti inusitati, non credete? Lo Smithsonian se la sarebbe vista brutta....
In ogni caso, sia che fossero sapiens mutati o cugini nostri, il loro mistero scotta....
Sinceramente, penso che sia legittimo credere a questa storia, soprattutto dopo la scoperta di Gobekli Tepe, altra scoperta "scomoda" su cui gli archologi di lingua inglese hanno cercato di stendere un velo di silenzio, per non dover affrontare scomode verità....


Ultima modifica di Enkidu il 12/12/2011, 23:34, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 16/12/2011, 16:35 
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Enkidu ha scritto:

Mi sono letto con calma tutto l'articolo di cui ho postato il link nel precedente post.
Per chi non conosce l'inglese, faccio un breve riassunto, in attesa magari di poterne fare una traduzione (non elettronica! Le ritengo pessime!) decente, nei limiti delle mie non eccelse qualità di traduttore dall'inglese (io stesso ho tradotto mentalmente certe frasi più a senso, che per un'effettiva conoscenza dei vocaboli e delle espressioni).
Comunque, si tratta di un articolo molto interessante, anche se non proprio molto approfondito.
Che Magellano, e non solo lui, dicesse di aver incontrato dei giganti nella Terra del Fuoco, non era una novità per me. Terra del Fuoco e Patagonia sono sempre state famose per essere state "terre di giganti", purtroppo ora estinti. Degli indigeni dell'estremo Sud America non si sa molto, ma da quel poco che so, mi è nato il sospetto che potrebbero essere stati i discendenti di antiche popolazioni Cro-Magnon giunte là in epoca remotissima dall'Europa.
Tali indigeni venivano descritti come di statura imponente, di pelle bianca e capelli e occhi chiari, ma dai tratti del volto grossolani. Tutte caratteristiche tipiche dei Cro-Magnon. La cosa poi trova un ulteriore indizio in una caverna trovata in Argentina, con iscrizioni preistoriche del tutto simili a quelle dei Cro-Magnon del Perigord, in Francia, risalenti a circa 25.000 anni fa.
Questo è un ulteriore indizio per l'ipotesi di una civiltà atlantica Cro-Magnon che si sarebbe diffusa su entrambe le sponde dell'Atlantico, e che avrebbe generato il mito di Atlantide.
Questo come preliminare.
Il succo dell'articolo però si spinge molto più in là, e mi ha dato spunti e orizzonti davvero nuovi.
L'autore dell'articolo afferma che nel Nord America, in molte regioni diverse, sono state trovate tracce consistenti di una popolazione di giganti dai capelli rossi, la cui statura sembra che oscillasse fra gli otto piedi (circa 2,40 m) e i dieci piedi (circa 3 m) e in certi casi arrivava addirittura ai 14 piedi (4,20 m circa!)!
Il caso della caverna delle mummie in Nevada, con la tribù di giganti rossochiomati, sterminata dai Shoshones, non sarebbe stato affatto un caso isolato.
In diverse parti degli Stati Uniti sarebbero state trovate tombe con scheletri ben conservati, in parte mummificati, completi di corredi funerari.
Tali tombe sarebbero state legate alla cosiddetta "civiltà dei tumuli", una cultura misteriosa e senza nome, di cui ci sono rimasti solo alcuni reperti, soprattutto tumuli funerari con all'interno reperti di un'arte metallurgica raffinata ed evoluta, completamente diversa da quella delle tribù dei Pellerossa, che avrebbe popolato il Midwest e sarebbe scomparsa durante il Medioevo, circa nel XII secolo, se ricordo bene.
Normalmente, si crede sempre che le grandi civiltà precolombiane siano vissute tutte nell'America Latina, e che nel Nord America le uniche culture siano state quelle delle tribù nomadi dei Pellerossa o al massimo di qualche villaggio di contadini. In realtà non è così. Anche nel Nord America sono esistite delle civiltà, ma essendo scomparse molto tempo prima di Colombo, nessuno ne serba memoria e gli stessi statunitensi non ne sanno l'esistenza, se non gli archeologi. Anche perché sono poche le grandi costruzioni megalitiche che hanno lasciato, dato che la maggior parte dei loro edifici sembra che fossero in legno.
Tale civiltà di giganti dai capelli rossi si sarebbe diffusa in un'area compresa fra il Wisconsin, l'Oklahoma e il West Virginia.
Quando ho letto "West Virginia" ho fatto un sobbalzo.... i ricercatori incalliti dell'insolito sanno perché. Il West Virginia è un luogo misterioso e che è stato teatro di avvenimenti agghiaccianti. Gli archeologi sono stupiti del fatto che il West Virginia è l'unico stato del Nord America dove non si trovano tracce di reperti di pellerossa, come se fosse stato volutamente evitato dalle popolazioni locali.
Vi si trovano invece alcuni reperti di un altro tipo, appartenente a una cultura estranea. Le leggende locali parlano di popoli "bianchi", se non addirittura "albini", che vivevano in case stabili e non in tende, che però sarebbero stati sterminati dai pellerossa.
Ma soprattutto, il West Virginia è famoso per il caso dell'Uomo Falena, il gigantesco uomo volante, che i testimoni descrivono appunto come un gigante di due metri e mezzo.... vabbé, freniamo la fantasia.
Torniamo a bomba.
Tale civiltà dei giganti fulvi pare però che abbia avuto un altro centro importante fra California e Nevada, come dimostra poi il racconto degli Shoshones riguardo la loro guerra con tale razza titanica.
Dalle parti di San Diego sono stati rinvenuti dei cadaveri vestiti di tutto punto, il che dimostra un certo livello culturale.
Ma la cosa che più sconcerta è: perché diavolo di questi giganti finora non si è mai sentito parlare? Perché i loro scheletri e i loro reperti non sono stati esposti nei musei?
La risposta è che lo Smithsonian Institute, già accusato di avere compiuto opere di "cover up" con i reperti archeologici americani, avrebbe nascosto quasi tutti i ritrovamenti in questione, a parte quelli che gli sarebbero sfuggiti.
Perché?
Già in altra sede, avevo letto che lo Smithsonian Institute, potentissimo ente archeologico statunitense, ha da sempre fatta sua la tesi del "non-interventismo" nella storia precolombiana. Cioè che le civiltà e le culture americane si sarebbero sviluppate indipendentemente dal resto del mondo, e non ci sarebbe stato nessun contatto fra i popoli precolombiani e quelli di altri continenti.
Una tesi semplicistica che rende tutto molto più facile, ma che soprattutto conferma la superiorità dell'uomo occidentale, ritenuto il solo ad avere raggiunto l'America attraverso l'oceano.
Si può facilmente capire che, nel caso che si ammettesse l'intervento in America di popoli come gli Egiziani, i Fenici, o i Cinesi, o i Celti, tutto diventerebbe molto più complicato, ma anche ne verrebbe sminuita la presunta superiorità della civiltà occidentale moderna e dunque, degli stessi Stati Uniti, che di tale civiltà si ritengono il vertice assoluto.
Tuttavia, nel corso della storia dell'archeologia, sarebbero stati recuperati parecchi reperti che contraddicono questa tesi, e perciò lo Smithsonian, per non essere costretto a vedere calare la sua credibilità, e soprattutto per non dover riscrivere da capo tutti i libri di storia, ha ordito una "congiura del silenzio", per cui tutti i reperti "scomodi" sarebbero dovuto essere nascosti o eliminati.
La civiltà dei giganti bianchi dai capelli rossi, sarebbe stato quanto di più scomodo, ma anche di più eclatante, si possa immaginare. Nessuno può dire qualche sconvolgimento potrebbero portare ai libri di storia.
Non si sa se questi esseri siano una mutazione particolare dell'Uomo di Cro-Magnon, come farebbe pensare l'esame dei teschi, o se invece si possa trattare di un'altra specie umana non-sapiens, come i Neanderthal o gli Erectus, fatto sta che sembra che questi esseri siano vissuti in America molto tempo prima che le prime tribù di tipo mongolide arrivassero in Nord-America dalla Siberia.
Il fatto poi che l'articolo si trovi in un sito di ricerca dello Sasquatch, fa pensare che l'autore voglia suggerire l'ipotesi che fra essi e il Sasquatch, o Bigfoot, ominide gigante dal pelo rossiccio, possa esserci una parentela genetica.
Forse erano i discendenti dei coloni di Atlantide venuti là più di 10.000 anni fa, o comunque un popolo con essi imparentato, venuto dall'Europa addirittura 18.000 anni fa, se non prima, all'epoca del Perigordiano, 25.000 anni fa?
Sono loro i giganti di cui parla il libro della Genesi, quando descrive il mondo prima del Diluvio?
I Sioux hanno anch'essi leggende di un popolo antidiluviano di giganti, che furono sterminati da Wakan Tanka, il Grande Spirito, con un grande diluvio, poiché non riconoscevano la sua legge.... difficile non far vagare la mente verso orizzonti inusitati, non credete? Lo Smithsonian se la sarebbe vista brutta....
In ogni caso, sia che fossero sapiens mutati o cugini nostri, il loro mistero scotta....
Sinceramente, penso che sia legittimo credere a questa storia, soprattutto dopo la scoperta di Gobekli Tepe, altra scoperta "scomoda" su cui gli archologi di lingua inglese hanno cercato di stendere un velo di silenzio, per non dover affrontare scomode verità....



Davvero molto interessante, grazie per il tempo dedicato a questo utile messaggio.

La questione merita senz'altro un approfondimento.
Sul sasquatch e sul Bigfoot l'idea della criptozoologia in genere è quella che possano eventualmente essere riconducibili al Gigantopiteco più che al genere Homo, anche se per la verità non ho mai capito perché visto che le testimonianze li associano più spesso alla postura eretta bipede che a quella quadrupedale.



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MessaggioInviato: 25/12/2011, 18:48 
Giganti etruschi e rinaldoniani


Uomini alti più di due metri quando l'altezza media era di poco superiore al metro e cinquanta. Lo studioso Giovanni Feo ci parla di un mistero ancora tutto da risolvere.

Nel territorio etrusco, presso varie località, sono stati frequentemente rin-venuti resti di giganti. Non solo nei sepolcri etruschi, ma sorprendente-mente anche nelle tombe rinaldoniane. Nella sua Storia di Viterbo, l'eru-dito Frate Annio riporta la notizia del ritrovamento di una "testa di gi-gante", presso la chiesa di S. Rosa. Scrive poi di "un corpo gigantesco" rin-venuto nell'etrusca Cortenebra. Certo, si può pensare che la fantasia di Frate Annio viaggiasse a briglia sciolta, eppure storie e racconti di ritro-vamenti di ossa di gigantesche proporzioni sono ancor oggi udibili sia nella Tuscia viterbese che nella Maremma grossetana. Un grande viaggiatore e scopritore di siti etruschi, George Dennis (1814-1898), scriveva: "Se si deve dar credito ai contadini, le ossa rinvenute a Saturnia erano di proporzioni gigantesche". Lo scrittore e diplomatico inglese nel 1843 ave-va visitato la necropoli di Pian di Palma, a Saturnia, dove vide i tumuli dolmenici costruiti con grandi lastre di travertino infisse verticalmente nel terreno, altre poste a copertura. La tradizione classica tramanda che Saturnia è stata fondata dai Pelasgi, autori delle mura poligonali che si possono ammirare nell'antica porta d'ingresso alla cittadina.

Non lontano da Saturnia, a Orbetello, davanti al monte Argentario, molti si ricordano di quando, durante un'alluvione, vennero alla luce tombe con ossa gigantesche. Anche Orbetello ha mura poligonali e, come per Saturnia, la tradizione tramanda di origini pelasgiche. È in-verosimile che tutte queste testimonianze, comprese alcune molto au-torevoli, siano il frutto di menzogne o di una suggestione collettiva. In una pubblicazione curata dall'archeologo Francesco Nicosia, già a ca-po della Soprintendenza Nazionale per i Beni Monumentali, si legge che le tombe "a uovo" scavate nella località viterbese di Rinaldone, contenevano numerosi scheletri che superavano i due metri di altez-za. Dove sono finite quelle ossa? Scomparse. Comunque non è noto se siano state eseguite analisi di laboratorio per trarne informazioni uti-li alla ricerca storica. È probabile non siano mai state fatte, poiché all'epoca dei ritrovamenti in Italia ancora non erano utilizzate, né facil-mente disponibili per la ricerca storico-archeologica.

È anche possibile che quelle ossa gigantesche, al di fuori dei norma-li parametri degli studi accademici, siano state etichettate come re-perti "fuori contesto storico", per poi essere dimenticate nei depositi di qualche museo.

Sia i giganti ritrovati nelle tombe rinaldoniane, che quelli rinvenuti nei sepolcri etruschi, sono stati sempre una percentuale esigua rispet-to agli scheletri di statura normale. Quello dei giganti era quindi un ceppo elitario, non il prevalente.

Resta la nuda evidenza: giganti rinaldoniani e giganti etruschi, am-bedue rinvenuti nei medesimi siti dell'Italia centrale, tra Toscana, Umbria e Lazio. Nel caso della tomba numero 7 nella necropoli del Naviglione (Far-nese, Viterbo), scoperta dagli archeologi Rittatore e Falchetti, furono addirittura ritrovati vasi rinaldoniani ancora integri, accanto a buc-cheri e olle etrusche.

I Giganti d'Italia non sono soltanto quelli dell'antica Etruria. In Ca-labria, a Marina di Caulonia, vennero alla luce tombe protostoriche di persone alte sui due metri. Di ossa gigantesche è piena la Sardegna, al-meno secondo ciò che asseriscono fonti numerose e attendibili.

D'altra parte, non ci sarebbe nulla di così eccezionale. Persone di al-ta statura sono sempre esistite. Lo strano è che quelle ossa singolari, che se analizzate fornirebbero preziose informazioni, non sono visibi-li, ed è come se non fossero mai esistite. Reperti "fuori contesto"?

Un'ipotesi sembra confortata dalle evidenze sinora esposte. Alla fi-ne del neolitico, un progredito popolo del mare, in seguito a una ca-restia o in cerca di nuove terre, iniziò una migrazione via mare dal-l'Egeo anatolico, arrivando a toccare svariati territori mediterranei. Una parte di loro sbarcò nei pressi del monte Argentario (Orbetello, Porto Ercole), tradizionalmente ritenuto uno dei maggiori porti 'pelasgici' della Toscana meridionale. In seguito quel popolo percorse la val-le del fiume Fiora e, da lì, raggiunse la regione vulcanica e rupestre in-torno al lago di Bolsena: il territorio dei tufi, l'Etruria rupestre, che di-venne la loro nuova patria.

http://www.antikitera.net/news.asp?id=11137&T=5


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MessaggioInviato: 25/12/2011, 19:23 
In questo libro si parla molto dei giganti, sarebbero stati una razza ibrida creata dall'accoppiamento di quelli che in molti testi antichi sono identificati come "vigilanti" o angeli caduti (forse alieni come diceva sitchin!) con donne terrestri.
Dal momento che i teologi disconoscono queste storie e le bollano come eresie, è facile capire il perchè eventuali ritrovamenti di ossa troppo grandi vengano sistematicamente occultati...

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=11942



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MessaggioInviato: 08/01/2012, 22:07 
Queste mi sembrano nuove.

Cita:
Impronte degli Dei in Sud Africa

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“Vi erano i giganti sulla terra a quei tempi, e anche dopo, quando i figli di Dio si accostarono alle figlie degli uomini ed esse partorirono loro (dei figli). Essi sono gli eroi che (vissero) nei tempi antichi, gli uomini famosi”. Genesi 6:4



FOOT PRINT GIANT - Vi erano i giganti sulla terra a quei tempi…. Alcune persone ancora mettono in ridicolo queste notizie come se fossero dei falsi e sostengono che queste impronte sono state scolpite volutamente. Bene, si può portare un cavallo sull’acqua ma non si può può costringerlo a bere. Questa impronta stupefacente in granito grezzo è stata scoperta nel 1912 da un contadino di nome Stoffel Coetzee mentre cacciava nella regione del Transvaal orientale. All’epoca era una zona molto remota brulicante di vita selvatica. La possibilità che questa orma sia stata intagliata è pari a zero. Nel mio primo viaggio per trovare questa ormaa io e Darryl casualmente trovammo quella che riteniamo essere un altra impronta anche più grande di questa (di un piede destro). Codividerò questa scoperta con voi in futuro.
Michael Tellinger (South Africa 2012)
Traduzione CNJ

Fonte


Ultima modifica di zakmck il 08/01/2012, 22:16, modificato 1 volta in totale.


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"Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te hanno perso la testa, forse non hai afferrato bene la situazione" - Jean Kerr

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"Chi e' disposto a dar via le proprie liberta' fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non otterra' né la liberta' ne' la sicurezza ma le perdera' entrambe" - Benjamin Franklin

"Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni" - Emil Cioran

"Quanto piu' una persona e' intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo" - Joseph Conrad

"Guardati dalla maggioranza. Se tante persone seguono qualcosa, potrebbe essere una prova sufficiente che è una cosa sbagliata. La verità accade agli individui, non alle masse." – Osho

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Quando Dita ha questa impronta che non si capisce bene?.


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Cita:
Enkidu ha scritto:
Che Magellano, e non solo lui, dicesse di aver incontrato dei giganti nella Terra del Fuoco, non era una novità per me. Terra del Fuoco e Patagonia sono sempre state famose per essere state "terre di giganti", purtroppo ora estinti. Degli indigeni dell'estremo Sud America non si sa molto, ma da quel poco che so, mi è nato il sospetto che potrebbero essere stati i discendenti di antiche popolazioni Cro-Magnon giunte là in epoca remotissima dall'Europa.


Il racconto sul gigante in Patagonia è di Antonio Pigafetta, che prese parte alla spedizione di Magellano.
http://it.wikipedia.org/wiki/Pigafetta
Si può trovare da pag 102 in questo libro che mi sembra molto interessante (credo che lo chiederò in libreria)
http://books.google.it/books?id=EEd59xq ... &q&f=false



_________________
Vorrei proporre alla benevola considerazione del lettore una teoria che potrà sembrare paradossale e sovversiva. La teoria è questa: che sarebbe opportuno non prestare fede a una proposizione fino a quando non vi sia un fondato motivo per presupporla vera. (Bertrand Russell)
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zakmck ha scritto:

Queste mi sembrano nuove.

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"Questa impronta stupefacente in granito grezzo è stata scoperta nel 1912 da un contadino di nome Stoffel Coetzee mentre cacciava nella regione del Transvaal orientale. "


Granito? E quando mai il granito è stato sulla superficie terrestre e molle al punto da poter trattenere una impronta?
Non sono un geologo ma da quanto so il granito non è una roccia sedimentaria, come l'arenaria che in origine era fango sabbioso, ma è formato dal magma lavico solidificato e cristallizzato in profondità.
E inoltre che senso avrebbe un'impronta in verticale?


Ultima modifica di Trystero il 09/01/2012, 17:18, modificato 1 volta in totale.


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Vorrei proporre alla benevola considerazione del lettore una teoria che potrà sembrare paradossale e sovversiva. La teoria è questa: che sarebbe opportuno non prestare fede a una proposizione fino a quando non vi sia un fondato motivo per presupporla vera. (Bertrand Russell)
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La cosa strana non è che è messa verticale ma che è appunto di Granito,un'altra stranezza per me' è che io ci vedo 4 dita.[8]


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bleffort ha scritto:

La cosa strana non è che è messa verticale ma che è appunto di Granito,un'altra stranezza per me' è che io ci vedo 4 dita.[8]


Guarda bene a sinistra si vede il quinto.

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Ultima modifica di gigagino il 10/01/2012, 21:03, modificato 1 volta in totale.

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Trystero ha scritto:
Granito? E quando mai il granito è stato sulla superficie terrestre e molle al punto da poter trattenere una impronta?
Non sono un geologo ma da quanto so il granito non è una roccia sedimentaria, come l'arenaria che in origine era fango sabbioso, ma è formato dal magma lavico solidificato e cristallizzato in profondità.


A parte il fatto che servirebbe un'analisi un po' piu' scientifica della roccia in questione, mi permetto di sottolineare che la maggior parte delle persone divide le rocce in due categorie, i graniti e i marmi, anche se nella realta', dal punto di vista commerciale, ci sono centinaia di rocce che vengono chiamate graniti ma che non lo sono e idem per i marmi.

Quindi bisognerebbe vedere se la roccia in questione e' stata definita come granito con cognizione di causa o semplicemente perche' assomiglia ad un granito.

Detto questo, la genesi di un granito puo' essere dovuta a differenti processi e tra l'altro nemmeno nel mondo accademico vi e' unanimita' di vedute. In ogni caso possiamo affermare che non tutti i graniti presenti sulla Terra hanno la stesa origine magmatico-plutonica.
Vi sono ad esempio “graniti” anatettici, cioe' graniti il cui protolita originario era una roccia sedimentaria e che quindi non derivano da un magma primario di origine crostale o mantellica. Esiste una vastissima letteratura scientifica sul tema.

Per quanto riguarda le altre domande (posizione verticale e numero di dita) hanno gia' risposto nei post precedenti.



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"Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te hanno perso la testa, forse non hai afferrato bene la situazione" - Jean Kerr

"People willing to trade their freedom for temporary security deserve neither and will lose both" - Benjamin Franklin
"Chi e' disposto a dar via le proprie liberta' fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non otterra' né la liberta' ne' la sicurezza ma le perdera' entrambe" - Benjamin Franklin

"Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni" - Emil Cioran

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MessaggioInviato: 28/02/2012, 01:43 
Amici cari...

stasera a Voyager, strano ma vero, hanno mostrato dei reperti ossei che apparterrebbero ad esseri alti tra i 7,40 e i 7,60 mt.
Incredibile... ci sono le prove e... nessuno ne parla? Come mai?

Tratto da: http://centroufologicotaranto.wordpress ... esistenza/

Per quale scopo secondo lei la scienza o meglio il mondo accademico e così restio a riconoscere la veridicità di queste scoperte?

L’impatto su quanto è stato scritto finora sarebbe tale da comportare la riscrittura di molte pagine dei testi canonici, specialmente quelle riguardanti la paleoantropologia e l’evoluzione dell’uomo. Per questo motivo si preferisce ignorare certe verità o metterle a tacere.


Ah ecco.... tanto per cambiare.... [:D]

Scherzi a parte.... è assolutamente necessario riportare in questo topic il documento video della puntata di stasera, in cui il ricercatore (ora mi sfugge il nome ma è conosciuto ai più) parla di analisi effettuate e della possibilità di far analizzare i reperti al c.d. "mondo accademico".

Staremo a vedere....Immagine



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 29/02/2012, 01:27 
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Thethirdeye ha scritto:
Scherzi a parte.... è assolutamente necessario riportare in questo topic il documento video della puntata di stasera, in cui il ricercatore (ora mi sfugge il nome ma è conosciuto ai più) parla di analisi effettuate e della possibilità di far analizzare i reperti al c.d. "mondo accademico".


Il ricercatore e' Klaus Dona. Qui il topic a lui dedicato:

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=12286

Dal minuto 4:30 in poi:




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zakmck ha scritto:

Cita:
Thethirdeye ha scritto:
Scherzi a parte.... è assolutamente necessario riportare in questo topic il documento video della puntata di stasera, in cui il ricercatore (ora mi sfugge il nome ma è conosciuto ai più) parla di analisi effettuate e della possibilità di far analizzare i reperti al c.d. "mondo accademico".


Il ricercatore e' Klaus Dona. Qui il topic a lui dedicato:

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=12286

Dal minuto 4:30 in poi:





Esatto...... [:3]

Proprio dal minuto 04:30 in poi, a mio avviso, emerge qualcosa che
rischia di mettere il "sigillo" su questi benedetti giganti.... tu che ne pensi? [:)]



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