Mi sono letto con calma tutto l'articolo di cui ho postato il link nel precedente post. Per chi non conosce l'inglese, faccio un breve riassunto, in attesa magari di poterne fare una traduzione (non elettronica! Le ritengo pessime!) decente, nei limiti delle mie non eccelse qualità di traduttore dall'inglese (io stesso ho tradotto mentalmente certe frasi più a senso, che per un'effettiva conoscenza dei vocaboli e delle espressioni). Comunque, si tratta di un articolo molto interessante, anche se non proprio molto approfondito. Che Magellano, e non solo lui, dicesse di aver incontrato dei giganti nella Terra del Fuoco, non era una novità per me. Terra del Fuoco e Patagonia sono sempre state famose per essere state "terre di giganti", purtroppo ora estinti. Degli indigeni dell'estremo Sud America non si sa molto, ma da quel poco che so, mi è nato il sospetto che potrebbero essere stati i discendenti di antiche popolazioni Cro-Magnon giunte là in epoca remotissima dall'Europa. Tali indigeni venivano descritti come di statura imponente, di pelle bianca e capelli e occhi chiari, ma dai tratti del volto grossolani. Tutte caratteristiche tipiche dei Cro-Magnon. La cosa poi trova un ulteriore indizio in una caverna trovata in Argentina, con iscrizioni preistoriche del tutto simili a quelle dei Cro-Magnon del Perigord, in Francia, risalenti a circa 25.000 anni fa. Questo è un ulteriore indizio per l'ipotesi di una civiltà atlantica Cro-Magnon che si sarebbe diffusa su entrambe le sponde dell'Atlantico, e che avrebbe generato il mito di Atlantide. Questo come preliminare. Il succo dell'articolo però si spinge molto più in là, e mi ha dato spunti e orizzonti davvero nuovi. L'autore dell'articolo afferma che nel Nord America, in molte regioni diverse, sono state trovate tracce consistenti di una popolazione di giganti dai capelli rossi, la cui statura sembra che oscillasse fra gli otto piedi (circa 2,40 m) e i dieci piedi (circa 3 m) e in certi casi arrivava addirittura ai 14 piedi (4,20 m circa!)! Il caso della caverna delle mummie in Nevada, con la tribù di giganti rossochiomati, sterminata dai Shoshones, non sarebbe stato affatto un caso isolato. In diverse parti degli Stati Uniti sarebbero state trovate tombe con scheletri ben conservati, in parte mummificati, completi di corredi funerari. Tali tombe sarebbero state legate alla cosiddetta "civiltà dei tumuli", una cultura misteriosa e senza nome, di cui ci sono rimasti solo alcuni reperti, soprattutto tumuli funerari con all'interno reperti di un'arte metallurgica raffinata ed evoluta, completamente diversa da quella delle tribù dei Pellerossa, che avrebbe popolato il Midwest e sarebbe scomparsa durante il Medioevo, circa nel XII secolo, se ricordo bene. Normalmente, si crede sempre che le grandi civiltà precolombiane siano vissute tutte nell'America Latina, e che nel Nord America le uniche culture siano state quelle delle tribù nomadi dei Pellerossa o al massimo di qualche villaggio di contadini. In realtà non è così. Anche nel Nord America sono esistite delle civiltà, ma essendo scomparse molto tempo prima di Colombo, nessuno ne serba memoria e gli stessi statunitensi non ne sanno l'esistenza, se non gli archeologi. Anche perché sono poche le grandi costruzioni megalitiche che hanno lasciato, dato che la maggior parte dei loro edifici sembra che fossero in legno. Tale civiltà di giganti dai capelli rossi si sarebbe diffusa in un'area compresa fra il Wisconsin, l'Oklahoma e il West Virginia. Quando ho letto "West Virginia" ho fatto un sobbalzo.... i ricercatori incalliti dell'insolito sanno perché. Il West Virginia è un luogo misterioso e che è stato teatro di avvenimenti agghiaccianti. Gli archeologi sono stupiti del fatto che il West Virginia è l'unico stato del Nord America dove non si trovano tracce di reperti di pellerossa, come se fosse stato volutamente evitato dalle popolazioni locali. Vi si trovano invece alcuni reperti di un altro tipo, appartenente a una cultura estranea. Le leggende locali parlano di popoli "bianchi", se non addirittura "albini", che vivevano in case stabili e non in tende, che però sarebbero stati sterminati dai pellerossa. Ma soprattutto, il West Virginia è famoso per il caso dell'Uomo Falena, il gigantesco uomo volante, che i testimoni descrivono appunto come un gigante di due metri e mezzo.... vabbé, freniamo la fantasia. Torniamo a bomba. Tale civiltà dei giganti fulvi pare però che abbia avuto un altro centro importante fra California e Nevada, come dimostra poi il racconto degli Shoshones riguardo la loro guerra con tale razza titanica. Dalle parti di San Diego sono stati rinvenuti dei cadaveri vestiti di tutto punto, il che dimostra un certo livello culturale. Ma la cosa che più sconcerta è: perché diavolo di questi giganti finora non si è mai sentito parlare? Perché i loro scheletri e i loro reperti non sono stati esposti nei musei? La risposta è che lo Smithsonian Institute, già accusato di avere compiuto opere di "cover up" con i reperti archeologici americani, avrebbe nascosto quasi tutti i ritrovamenti in questione, a parte quelli che gli sarebbero sfuggiti. Perché? Già in altra sede, avevo letto che lo Smithsonian Institute, potentissimo ente archeologico statunitense, ha da sempre fatta sua la tesi del "non-interventismo" nella storia precolombiana. Cioè che le civiltà e le culture americane si sarebbero sviluppate indipendentemente dal resto del mondo, e non ci sarebbe stato nessun contatto fra i popoli precolombiani e quelli di altri continenti. Una tesi semplicistica che rende tutto molto più facile, ma che soprattutto conferma la superiorità dell'uomo occidentale, ritenuto il solo ad avere raggiunto l'America attraverso l'oceano. Si può facilmente capire che, nel caso che si ammettesse l'intervento in America di popoli come gli Egiziani, i Fenici, o i Cinesi, o i Celti, tutto diventerebbe molto più complicato, ma anche ne verrebbe sminuita la presunta superiorità della civiltà occidentale moderna e dunque, degli stessi Stati Uniti, che di tale civiltà si ritengono il vertice assoluto. Tuttavia, nel corso della storia dell'archeologia, sarebbero stati recuperati parecchi reperti che contraddicono questa tesi, e perciò lo Smithsonian, per non essere costretto a vedere calare la sua credibilità, e soprattutto per non dover riscrivere da capo tutti i libri di storia, ha ordito una "congiura del silenzio", per cui tutti i reperti "scomodi" sarebbero dovuto essere nascosti o eliminati. La civiltà dei giganti bianchi dai capelli rossi, sarebbe stato quanto di più scomodo, ma anche di più eclatante, si possa immaginare. Nessuno può dire qualche sconvolgimento potrebbero portare ai libri di storia. Non si sa se questi esseri siano una mutazione particolare dell'Uomo di Cro-Magnon, come farebbe pensare l'esame dei teschi, o se invece si possa trattare di un'altra specie umana non-sapiens, come i Neanderthal o gli Erectus, fatto sta che sembra che questi esseri siano vissuti in America molto tempo prima che le prime tribù di tipo mongolide arrivassero in Nord-America dalla Siberia. Il fatto poi che l'articolo si trovi in un sito di ricerca dello Sasquatch, fa pensare che l'autore voglia suggerire l'ipotesi che fra essi e il Sasquatch, o Bigfoot, ominide gigante dal pelo rossiccio, possa esserci una parentela genetica. Forse erano i discendenti dei coloni di Atlantide venuti là più di 10.000 anni fa, o comunque un popolo con essi imparentato, venuto dall'Europa addirittura 18.000 anni fa, se non prima, all'epoca del Perigordiano, 25.000 anni fa? Sono loro i giganti di cui parla il libro della Genesi, quando descrive il mondo prima del Diluvio? I Sioux hanno anch'essi leggende di un popolo antidiluviano di giganti, che furono sterminati da Wakan Tanka, il Grande Spirito, con un grande diluvio, poiché non riconoscevano la sua legge.... difficile non far vagare la mente verso orizzonti inusitati, non credete? Lo Smithsonian se la sarebbe vista brutta.... In ogni caso, sia che fossero sapiens mutati o cugini nostri, il loro mistero scotta.... Sinceramente, penso che sia legittimo credere a questa storia, soprattutto dopo la scoperta di Gobekli Tepe, altra scoperta "scomoda" su cui gli archologi di lingua inglese hanno cercato di stendere un velo di silenzio, per non dover affrontare scomode verità....
Ultima modifica di Enkidu il 12/12/2011, 23:34, modificato 1 volta in totale.
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