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MessaggioInviato: 29/01/2012, 18:30 
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bleffort ha scritto:

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quisquis ha scritto:

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Una mossa del genere non verrebbe mai permessa, o per lo meno non senza una ritorsione pesantissima. Inoltre, a prescindere da questo, non sarebbe di certo indolore, ci vorrebbero una coesione ed una determinazione che non ci sono.



Una mossa del genere anzi farebbe tremare le gambe a tutto l'Occidente,in quando a seguire l'Italia sarebbero una mezza dozzina di nazioni Europee,considerando anche che dopo una cosa del genere,per prima la Cina e la Russia ci aiuterebbero all'Istante (per non dire ancora altre nazioni)!.


sarebbe la cosa piu' opportuna,ma x fare un simile passo occorerebbero poliici con la P maiuscola e non codardi sanguisughe allineati alla corte del "vate" monti......i ns politici non sono paragonabili a quelli islandesi et argentini ed e' tutto dire...[:(!]


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MessaggioInviato: 29/01/2012, 18:32 
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Thethirdeye ha scritto:

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Semeru ha scritto: Che qualcosa stia andando contro le previsioni di qualcuno? E magari questo qualcuno deve ricorrere a certe armi perchè è rimasto spiazzato...


E' possibilie... anzi, auguriamoci che sia così. Perchè altrimenti, l'unica spiegazione è che gli attori in campo stiano recitando una farsa. Infatti, SE E' VERO, come dice qualcuno, che gli Illuminati controllano USA, Gran Bretagna, Germania, Francia e Italia, "il problema" verrebbe creato all'interno, in modo tale da poter giustificare "le reazioni" e "le soluzioni" opportune (cioè perdita totale della sovranità delle nazioni singole e le azioni repressive di carattere economico finanziario). Questo spiegherebbe anche il fatto che la guerra all'euro (intrapresa per ristabilire un equilibrio con il dollaro) viene giocata fondamentalmente dagli USA, con l'FMI che tenta di prestarci i soldi a tutti i costi e con le Agenzie di Rating che sono controllate dai grandi investitori americani che sferrano gli attacchi.

Stiamo quindi parlando di azioni "virtuali" e "mediatiche" che tentano di influenzare il mercato azionario. Azioni che però, di fatto, fanno scattare delle contromisure a livello di leggi e regolamenti e che coinvolgono, direttamente o indirettamente, l'economia reale di questi paesi.


E a quanto pare è più facile di quello che si pensi. Basta che uno importante starnutisca, per far si che si muovano le economie.



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MessaggioInviato: 29/01/2012, 20:06 
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sapevano che tutta la base industriale del sud Europa sarebbe stata distrutta


Se fosse vero, prima ancora che gravissimo, si tratterebbe di una cosa di una tristezza e miseria infinite. Se fosse vero, piccoli uomini attratti da piccole cose.


Ultima modifica di quisquis il 29/01/2012, 20:07, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 29/01/2012, 21:01 
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ubatuba ha scritto:

Cita:

sarebbe la cosa piu' opportuna,ma x fare un simile passo occorerebbero poliici con la P maiuscola e non codardi sanguisughe allineati alla corte del "vate" monti......i ns politici non sono paragonabili a quelli islandesi et argentini ed e' tutto dire...[:(!]


Se tutti gli Italiani lo volessero veramente,potrebbero farne a meno dei Politici.[;)]


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MessaggioInviato: 29/01/2012, 21:01 
Cita:
bleffort ha scritto:
considerando anche che dopo una cosa del genere,per prima la Cina e la Russia ci aiuterebbero all'Istante (per non dire ancora altre nazioni)!.


Cosa ti fa pensare che lo farebbero? Io non mi fido assolutamente di queste due nazioni rette da troppo tempo da regimi totalitari dalle mani sporche di sangue. Vero però che altre nazioni europee si sentirebbero spinte a seguirci.



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MessaggioInviato: 29/01/2012, 22:06 
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quisquis ha scritto:

Cita:
bleffort ha scritto:
considerando anche che dopo una cosa del genere,per prima la Cina e la Russia ci aiuterebbero all'Istante (per non dire ancora altre nazioni)!.


Cosa ti fa pensare che lo farebbero? Io non mi fido assolutamente di queste due nazioni rette da troppo tempo da regimi totalitari dalle mani sporche di sangue. Vero però che altre nazioni europee si sentirebbero spinte a seguirci.

Mani sporche di sangue!, chi ha le mani meno sporche dei nostri ""amici"?.


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MessaggioInviato: 30/01/2012, 00:20 
LA TRUFFA DA 489 MILIARDI DI EURO DI DRAGHI

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gen 29th, 2012

DI MIKE WHITNEY
Counterpunch

La nuova struttura per i prestiti del presidente della BCE Mario Draghi – le Operazioni di Rifinanziamento A Lungo Termine – ha aiutato ad allontanare il sistema finanziario da un’altra catastrofe del genere Lehman, ma non ha risolto i problemi fondamentali che hanno creato la crisi (squilibri di conto, flussi di capitale). Il LTRO permette alle banche dell’UE di scambiare collaterali inaffidabili per ottenere prestiti illimitati a tre anni al tasso dell’1 per cento. La quasi metà di trilione di euro presa in prestito perpetua l’idea che le banche siano solvibili, fondamentalmente perché l’enorme quantità di asset a rischio che erano nei bilanci delle banche è stata trasferita al rendiconto patrimoniale della BCE. (La Fed ha realizzato un’operazione simile (QE1) quando acquistò 1,25 trilioni di dollari di titoli appoggiati sulle ipoteche dalle banche statunitensi nel 2009.) Quindi, in questo momento il sistema bancario dell’UE è inondato di liquidità e il tasso che le banche pagano per prendere in prestito è calato di parecchio. Tutto a posto, giusto?
No. Anche se i tassi per i prestiti interbancari hanno toccato il minimo da dieci mesi (questo lunedì), le banche stanno ancora parcheggiando i soldi presi a prestito presso la BCE. Venerdì scorso, i depositi overnight alla BCE hanno fissato il nuovo record di 528 miliardi di euro, che sono 39 miliardi in più rispetto ai 489 miliardi che le banche hanno preso in prestito grazie al LTRO. Come è possibile? Ciò significa che i soldi non vengono prestati ai consumatori e alle aziende come aveva predetto Draghi, ma vengono accumulati dalle banche per poter rinnovare i propri debiti e continuare a fare deleveraging per riuscire a ottenere i nuovi requisiti di capitale corrispondenti al 9 per cento.

Si tratta di uno specchietto per le allodole. Draghi sta solo iper-pagando asset che hanno perso gran parte del valore. Perché dovrebbe essere una cosa positiva? Pensate a quale potrebbe essere la reazione se la Fed dovesse avviare un programma simile per contrastare gli effetti della bolla immobiliare. Diciamo, il direttore della Fed Bernanke ha lanciato una struttura che sborserebbe la differenza di valore a ogni proprietario che ha perso soldi sul suo mutuo dal 2006 in poi. Pensate che ciò potrebbe ridurre il numero di famiglie angosciate e di case sgomberate?

Si, potrebbe. Ma la "gente comune" non ottiene benefici del genere. Si aspetta solo di fallire. Tutti i regali vanno a coloro che hanno già parecchi soldi. Questo è il LTRO. La BCE sta fornendo tonnellate di denaro a poco prezzo ai suoi amici su collaterali che non valgono i soldi che sta prestando. È fondamentalmente quindi, un sussidio (fregatura). E la BCE sta tentando di nascondere quello che fa, asserendo che il mercato di finanziamento per le banche non sta funzionando come dovrebbe. O, con le parole del signor Draghi, [le preoccupazioni sul mercato delle obbligazioni governative] ha "portato a severi disturbi nel normale funzionamento dei mercati finanziari".

Avete mai sentito una simile idiozia?

Quando i banksters gonfiano una bolla creditizia gigantesca che scoppia e annienta 8 trilioni di dollari di valore delle proprietà, nessuno dice che "il mercato non ha funzionato nel modo giusto", perché siamo solo noi ad aver perso. Ma ogni qualvolta i banchieri sono in pericolo, arrivano le scuse.

"Oh no, questo non può succedere", si lamentano. "Il mercato non ha funzionato nel modo corretto." Ma è una cosa priva di senso. Non c’è niente sbagliato nel mercato, stiamo parlando solo di acquirenti e venditori, non di qualche intricato meccanismo che richiede specialisti con le cartelle piene di appunti e il camice bianco. Il problema è che nessuno sta comprando le stronzate che le banche vogliono vendere, perché questa rumenta ha perso gran parte del valore nell’ultimo anno. Di questo si tratta.

Ecco come funziona il sistema: le banche non riescono a guadagnare soldi da Joe Blow e dal suo compenso che versa ogni settimana quando gli arriva la busta paga. Oggi le banche si stanno rifinanziando grazie a enormi quantità di soldi sotto forma di fondi che devono poi parcheggiare a breve termine, mentre cercano di capire come possono investirle. E quindi le banche emettono prestiti a breve termine abbinando i collaterali che hanno nei propri bilanci. Il mercato repo – quello di cui stiamo parlando – è solo un enorme e sregolato banco dei pegni.

Il problema che nasce inevitabilmente è che le persone che hanno tanti soldi (i manager dei fondi) diventano più riluttanti nel trattare con le banche quando comprendono che ci sia qualche dubbio sul valore reale dei collaterali offerti dalle banche. Quindi queste saranno costrette a sborsare ancora più collaterali per ottenere la stessa quantità di denaro. È l’equivalente di un haircut, e ciò significa che le banche stanno perdendo sempre più soldi da ogni transazione. Allo stesso tempo è sempre più difficile per le banche reperire fondi con l’emissione di azioni o vendendo obbligazioni. Perché? Perché da questo momento in poi, tutti sanno che le banche sono sedute su un’enorme e fetente castello di immondizia finanziaria che nessuno toccherebbe con un palo lungo tre metri.

Ma ciò significa che il mercato non funziona correttamente?

No, in effetti il mercato sta funzionando a meraviglia. Gli investitori stanno facendo quello che fanno da sempre. Stanno separando il grano dal loglio, niente di più, niente di meno. È Draghi che sta distorcendo il mercato, pompando centinaia di miliardi di euro in una bolla obbligazionaria che è scoppiata già da tempo. Avete dato ultimamente uno sguardo alla Grecia?

Facciamo un esempio che ci potrebbe essere di aiuto: diciamo che abbiamo bisogno di 500 dollari per pagare la rata del mutuo per l’auto. Decidiamo di andare a frugare in cantina per trovare qualcosa da poter vendere su Craig’s List per reperire questi soldi. Nel frattempo, troviamo un vecchio calcetto con tre gambe che è stato ben macchiato nel corso di una Oktoberfest di alcuni fa anni e mettiamo l’annuncio per 500 dollari. Poi ci sediamo, ci apriamo una bella birra fredda e aspettiamo che le chiamate arrivino copiose.

Ma il telefono non suona mai, e allora dobbiamo chiamare la concessionaria dell’auto che ci sta stressando per il pagamento mancante e dirgli, "Mi dispiace, ma non è colpa mia. Il mercato non sta funzionando correttamente!"

Quanta tregua pensate che vi darà il rivenditore?

Il fatto che nessuno voglia il vostro tavolo da calcino non è un segnale che il mercato non sta funzionando. La stessa regola si applica anche alle fetenti obbligazioni delle banche. Nessuno le vuole perché sono immondizia; tutto qui. Inoltre, c’è sempre un prezzo per gli asset finanziari; (anche per l’immondizia) è solo una questione di quanto la gente sia disposta a pagare. In questo caso, le offerte per le obbligazioni sovrane sono così basse che molte delle banche dell’UE andrebbero in malora se le vendessero e riportassero le perdite a bilancio. Ecco perché loro stanno contando su Draghi perché le salvi. E lui le ha salvate. Ma cosa sarebbe successo se le banche avessero dovuto ristrutturare il proprio debito, di modo che i contribuenti dell’eurozona non avessero dovuto pompare altri trilioni in questo regime di istituzioni zombie che un’altra volta saranno considerate troppo grandi per fallire?

Ma la gigantesca operazione di reflazione di Draghi è solo uno dei tanti problemi del LTRO. Un altro è dato dal fatto che lo stock di collaterali delle banche sta costantemente diminuendo, e ciò renderà sempre più difficile alla BCE prestare alle banche in difficoltà a febbraio quando la fase 2 (stimata in 400 miliardi di euro) verrà abbandonata.

Ma, davvero? Ciò vorrebbe dire che le banche non hanno né soldi né collaterali decenti, e che il moderno sistema bancario è solo un gioco delle tre carte.

Effettivamente, è un gioco delle tre carte. Vedete, le banche stanno prendendo in prestito mucchi di denaro con lo stesso collaterale più e più volte. Viene definita reipotecazione e, in alcuni casi, è perfettamente legale. Ma nasce un problema nei cicli di deleveraging quando il valore degli asset finanziari in cassaforte non corrisponde a quello presente in bilancio. E poi…? Come indicato dal blog del Financial Times, FT Alphaville: "Le banche possono facilmente esaurire i collaterali, e, in presenza di questo contesto, fallire (Dexia!)." (“Death sanitised through credit", FT Alphaville)

Tutto questo fa sorgere dei dubbi sull’efficacia dell’imminente Fase 2 dell’LTRO. Ci sono, dopo tutto, limiti anche per il grado di fetecchie che la BCE possa accettare per concedere prestiti.

Ci sono anche altri problemi con l’LTRO, come il fatto che stia poggiando su di sé tutto il sistema, sostituendo lo stato con le banche. Come è riuscito a farlo?

Fornendo alle banche garanzie implicite sul loro debito, mentre le obbligazioni sovrane hanno perso il sostegno generalizzato della BCE, portando così il debito statale al livello di un’obbligazione junk. Ciò è avvenuto perché Draghi ha segnalato al mercato che la BCE AGIRÀ da prestatore di ultima istanza per le banche, ma non per gli stati membri. Quindi, i rendimenti sulle obbligazioni governative sono saliti, mentre quelli sui debiti bancari sono calati. Ovviamente, ciò ha messo pressione sui bilanci statali proprio quando i deficit continuano a esplodere.

Chiedetevi questo: in che razza di mondo idiota viviamo quando gli istituti privati che agiscono per profitto (come le banche) possono prendere soldi in prestito a un tasso più conveniente rispetto agli stati? Lo stato assume decine di migliaia di lavoratori, fornisce programmi per lo stato sociale, per la polizia, per l’istruzione, la disoccupazione, per la salute e i servizi alla persona, la sicurezza, eccetera, e opera nell’interesse del pubblico, e invece – sotto il regime di Draghi – i banchieri senza scrupoli possono prendersi dalle banche centrali risorse illimitate a un tasso preferenziale. Me lo spiegate?

Chiaramente, questo è ciò che accade quando le nazioni rinunciano al potere di stampare la propria valuta. Perdono la capacità di controllare il proprio destino. E tutto questo crea una falla che consente alle élite finanziarie di penetrare e di afferrare le leve del controllo politico-economico, quello che ora sta avvenendo. La grande finanza ha preso possesso dell’Europa e sta facendo esattamente quello che la grande finanza fa ovunque, ovvero sta smantellando sistematicamente le istituzioni che offrono cure sanitarie, le pensioni e la sicurezza lavorativa a milioni di lavoratori comuni, riducendo grosse fette della popolazione a una miseria nera e abbietta.

Non è questa la tattica? Non è ciò che il losco Maestro Italiano ha davvero in mente?

Un’ultima cosa: il LTRO non ha un meccanismo di trasmissione. In altre parole, non c’è modo di convogliare la liquidità che si sta formando nel sistema bancario nella vera economia. Si è piazzata lì, come è successo con i trilioni di dollari di riserve del sistema bancario statunitense.

Quindi il prodigo regalo da 500 miliardi di euro di Draghi non verrà investito in edilizia residenziale o per costruire nuove fabbriche o per sviluppare nuovi farmaci o veicoli più efficienti dal punto di vista energetico. Infatti, non verranno assolutamente allocati in una qualsiasi attività di formazione sociale. Invece, verrà utilizzata allo stesso modo in cui le banche statunitensi usarono i 700 miliardi di dollari del TARP o i 1,25 trilioni di dollari dal primo giro di QE; turbo-addebitando asset rischiosi e mandando le azioni nella stratosfera per un anno o due. E questo renderà gli ombrosi compari investitori di Draghi davvero felici perché potranno rastrellare profitti record dalle azioni, mentre il resto dell’Europa languirà in una mini-Depressione prolungata.


**********************************************

Fonte: Draghi’s 489 Billion Euro Fakery
http://www.counterpunch.org/2012/01/27/ ... ro-fakery/

Traduzione per comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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Scandalo: così le banche speculano con i soldi della Bce

di: Vittorio Malagutti

http://www.wallstreetitalia.com/article ... a-bce.aspx

L’argomento è di quelli che i banchieri preferiscono evitare con cura. Comprensibile, dal loro punto di vista. Di questi tempi, con migliaia di aziende con l’acqua alla gola, è meglio non parlare di come gli istituti di credito italiani hanno intenzione di utilizzare la colossale iniezione di liquidità, qualcosa come 116 miliardi di euro, che hanno ricevuto dalla Banca centrale europea (Bce) a un tasso irrisorio, l’1 per cento. Meglio lasciar perdere, quindi. Oppure affidarsi a difese d’ufficio come quella di Giovanni Sabatini, direttore generale dell’Abi (la Confindustria delle banche), che in una recente intervista al Sole 24 Ore ha definito "sostitutiva e non aggiuntiva " la liquidità fornita dalla Bce. Come dire: in autunno la crisi del debito ci ha impedito di raccogliere quanto volevamo sui mercati e i prestiti dell’istituto di Francoforte ci danno una mano a tirare avanti.

Tutto vero, il punto in discussione però è un altro. E cioè: come verranno impiegati questi soldi? I banchieri ne parlano malvolentieri, ma non è un mistero che buona parte della liquidità servirà a sottoscrivere Bot e Btp. Il governo, sempre a caccia di sottoscrittori del debito pubblico, non può che apprezzare questa scelta. E, per di più, l’operazione fa bene anche al conto economico degli istituti, visto che la liquidità ottenuta all’ 1 per cento viene impiegata in titoli con rendimento ben superiore.

Non finisce qui. Di recente le banche hanno trovato anche un altro modo molto redditizio per utilizzare la montagna di soldi piovuta in cassa grazie alla Bce. Questa volta i prestiti di Francoforte servono a comprare, o meglio a ricomprare, le obbligazioni a suo tempo collocate dagli stessi istituti di credito. Funziona così. In circolazione ci sono bond per miliardi delle maggiori banche che hanno quotazioni molto lontane dalla parità. Poniamo, per esempio, 90. Se l’istituto li acquista, si assicura per 90 ciò che fra qualche anno avrebbe dovuto rimborsare a 100. Il guadagno è quindi pari al 10 per cento. In più, molto spesso, i titoli già sul mercato hanno caratteristiche tali che in un futuro prossimo non potranno più essere utilizzati per il calcolo dei ratios patrimoniali di vigilanza. Di conseguenza, se queste obbligazioni vengono ricomprate e cancellate, poi possono essere sostituite con altri bond che invece, a differenza delle altre, servono a migliorare i requisiti di patrimonio.

Tutto facile, facilissimo, soprattutto se le banche sono in grado di mettere in campo un arsenale con miliardi di euro da spendere. Per primo è partito Unicredit, che proprio ieri ha chiuso con successo il suo maxi aumento di capitale da 7, 5 miliardi. L’istituto guidato da Federico Ghizzoni ha annunciato che comprerà 3 miliardi di proprie obbligazioni. Nelle prossime settimane, se arriverà il via libera da Bankitalia, la stessa strada potrebbe essere seguita anche da altre banche come Ubi, Banco Popolare, Monte dei Paschi. In palio ci sono profitti per centinaia di milioni. Unicredit, per esempio, potrebbe riuscire a guadagnare poco meno di 500 milioni. E in tempi di bilanci non proprio brillanti quei soldi fanno molto comodo. E il denaro per ridare fiato alle aziende? A quello i banchieri ci penseranno più avanti. Magari dopo il prossimo finanziamento targato Bce. A meno che anche quella non sia "liquidità sostitutiva e non aggiuntiva", per dirla con l’Abi.


Il Fatto Quotidiano.





Una domandina semplice semplice......

se il loro intento fosse davvero, COME DICONO, quello di rimettere
in moto lo sviluppo nell'Euro zona.... PERCHE' non prestano questa
enorme montagna di denaro, non dico all'1%... ma anche al 3%,
direttamente alle AZIENDE?

Nessuno risponderà mai a questa domanda... vero?



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MessaggioInviato: 30/01/2012, 10:46 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:

Scandalo: così le banche speculano con i soldi della Bce

di: Vittorio Malagutti

http://www.wallstreetitalia.com/article ... a-bce.aspx

L’argomento è di quelli che i banchieri preferiscono evitare con cura. Comprensibile, dal loro punto di vista. Di questi tempi, con migliaia di aziende con l’acqua alla gola, è meglio non parlare di come gli istituti di credito italiani hanno intenzione di utilizzare la colossale iniezione di liquidità, qualcosa come 116 miliardi di euro, che hanno ricevuto dalla Banca centrale europea (Bce) a un tasso irrisorio, l’1 per cento. Meglio lasciar perdere, quindi. Oppure affidarsi a difese d’ufficio come quella di Giovanni Sabatini, direttore generale dell’Abi (la Confindustria delle banche), che in una recente intervista al Sole 24 Ore ha definito "sostitutiva e non aggiuntiva " la liquidità fornita dalla Bce. Come dire: in autunno la crisi del debito ci ha impedito di raccogliere quanto volevamo sui mercati e i prestiti dell’istituto di Francoforte ci danno una mano a tirare avanti.

Tutto vero, il punto in discussione però è un altro. E cioè: come verranno impiegati questi soldi? I banchieri ne parlano malvolentieri, ma non è un mistero che buona parte della liquidità servirà a sottoscrivere Bot e Btp. Il governo, sempre a caccia di sottoscrittori del debito pubblico, non può che apprezzare questa scelta. E, per di più, l’operazione fa bene anche al conto economico degli istituti, visto che la liquidità ottenuta all’ 1 per cento viene impiegata in titoli con rendimento ben superiore.

Non finisce qui. Di recente le banche hanno trovato anche un altro modo molto redditizio per utilizzare la montagna di soldi piovuta in cassa grazie alla Bce. Questa volta i prestiti di Francoforte servono a comprare, o meglio a ricomprare, le obbligazioni a suo tempo collocate dagli stessi istituti di credito. Funziona così. In circolazione ci sono bond per miliardi delle maggiori banche che hanno quotazioni molto lontane dalla parità. Poniamo, per esempio, 90. Se l’istituto li acquista, si assicura per 90 ciò che fra qualche anno avrebbe dovuto rimborsare a 100. Il guadagno è quindi pari al 10 per cento. In più, molto spesso, i titoli già sul mercato hanno caratteristiche tali che in un futuro prossimo non potranno più essere utilizzati per il calcolo dei ratios patrimoniali di vigilanza. Di conseguenza, se queste obbligazioni vengono ricomprate e cancellate, poi possono essere sostituite con altri bond che invece, a differenza delle altre, servono a migliorare i requisiti di patrimonio.

Tutto facile, facilissimo, soprattutto se le banche sono in grado di mettere in campo un arsenale con miliardi di euro da spendere. Per primo è partito Unicredit, che proprio ieri ha chiuso con successo il suo maxi aumento di capitale da 7, 5 miliardi. L’istituto guidato da Federico Ghizzoni ha annunciato che comprerà 3 miliardi di proprie obbligazioni. Nelle prossime settimane, se arriverà il via libera da Bankitalia, la stessa strada potrebbe essere seguita anche da altre banche come Ubi, Banco Popolare, Monte dei Paschi. In palio ci sono profitti per centinaia di milioni. Unicredit, per esempio, potrebbe riuscire a guadagnare poco meno di 500 milioni. E in tempi di bilanci non proprio brillanti quei soldi fanno molto comodo. E il denaro per ridare fiato alle aziende? A quello i banchieri ci penseranno più avanti. Magari dopo il prossimo finanziamento targato Bce. A meno che anche quella non sia "liquidità sostitutiva e non aggiuntiva", per dirla con l’Abi.


Il Fatto Quotidiano.





Una domandina semplice semplice......

se il loro intento fosse davvero, COME DICONO, quello di rimettere
in moto lo sviluppo nell'Euro zona.... PERCHE' non prestano questa
enorme montagna di denaro, non dico all'1%... ma anche al 3%,
direttamente alle AZIENDE?


Nessuno risponderà mai a questa domanda... vero?


perchè le aziende possono fallire,
le banche NO..
(-> le salva lo stato, cioè noi..
senza condizioni ovviamente,
per il libero mercato, ecc. ecc.)



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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Cita:
mik.300 ha scritto:

perchè le aziende possono fallire,
le banche NO..
(-> le salva lo stato, cioè noi..
senza condizioni ovviamente,
per il libero mercato, ecc. ecc.)



Ok, ma visto che lo stato siamo noi (così dicono)
e visto che i soldi sono i nostri,
non possiamo scegliere SE salvare le Aziende
(con benefici per l'economia, lo stato sociale,
il commercio, i servizi, etc etc)
o SE salvare le Banche, che al contrario,
contribuiscono solo alla speculazione e
al collasso?



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

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.
I leader del partito antieuropeista olandese di destra, il PVV, in grado di ricattare il partito moderato al potere.
New York - L'esito e' stato paradossale. L'introduzione dell'euro aveva l'obiettivo di unire il Vecchio Continente e invece non ha fatto che dividerlo ancora di piu'.

E' sempre piu' alta la possibilita' che la Germania e l'Olanda usciranno dall'area euro, stanche di ingoiare un numero indefinito di "trasferimenti" verso le nazioni in difficolta' della regione. A dirlo e' Charles Dumas, chief economist di Lombard Street Research.

Dumas sottolinea che i paesi del 'Club Med' hanno bisogno di circa il 5% di Pil per rifinanziare il debito per un tempo "piu' o meno indefinito".

La situazione e' particolarmente tesa in Olanda. Il partito di destra PVV (Partito per la Liberta'), pur non avendo seggi ministeriali, riesce a far valere la sua influenza sulla fazione al governo, che ha disperato bisogno del sostegno degli antieuropeisti per restare in sella.

Contro i piani di salvataggi di Grecia e Portogallo a spese dei contribuenti olandesi, Rispetto alla Germania, inoltre, Amsterdam non ha giovato cosi' tanto del passaggio all'euro.

Qualche mese fa il PVV ha commissionato alla societa' di ricerca Lombard Street Research uno studio che calcolasse le conseguenze economiche positive e negative tra restare a far parte dell'area euro e invece lasciare il blocco a 17. Il report uscira' a giorni. E conterra' materiale esplosivo.

Il PPV fara' di tutto per assicurarsi che esso riceva attenzione mediatica. A quel punto il governo, che difende a denti stretti le politiche di Bruxelles e Francoforte, entrera' in crisi. Senza l'appoggio del PPV non potra' resistere al potere.

Non finisce qui. Anche la Germania non potra' ignorare il report e rimanere indietro. E non lo fara' nemmeno la Francia. Si potrebbe cosi' materializzare la nascita di un'Europa a due velocita', diviso tra Europa teutonica con valuta forte ed Europa del sud con moneta debole, uno scenario che molto economisti prevedono.

Con il piano di salvataggio del Portogallo ormai alle porte e con la Grecia gia' pressoche' fallita e di cui la Germania chiede il commissariamento, le notizie negativa da Italia e Spagna potrebbero aumentare di intensita' e numero. E con esse i tagli fiscali e l'incremento delle tasse, che strozzerebbero ulteriormente una crescita gia' sterile.

Capiranno che i loro governi hanno dipinto un quadro troppo roseo sulle questione che l'Eurozona di trova a dover risolvere. Non si tratta solo del report, chiaramente. E' la combinazione di una serie di fattori negativi.

Il rapporto servira' "meramente" da catalizzatore, la goccia che fara' traboccare il vaso di Pandora. Piu' i piani di aiuti verso i paesi indebitati aumenteranno e piu' le voci anti euro si moltiplicheranno. E con esse i piani di austerita' e l'intensita' della recessione. Formando un'onda gigantesca che sara' difficile arginare..

http://www.wallstreetitalia.com/article ... -euro.aspx


si spera che il trapasso sia rapido ed indolore.......... [:85] [:141] [:140]


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LA LETTERA DELLA TROIKA CHE STRANGOLA LA GRECIA

Immagine

http://www.altrainformazione.it/wp/2012 ... la-grecia/

gen 29th, 2012

DI ARGIRIS PANAGOPOULOS
ilmanifesto.it

Richieste due grandi privatizzazioni subito, licenziamenti di massa nel settore pubblico, enorme flessibilità del lavoro nel settore privato, un nuovo taglio di pensioni e stipendi e altre montagne di soldi per le banche
«Terra e acqua», come nell’antichità, ha chiesto ieri la troika (Fmi-Bce-Ue) per concedere il nuovo maxi prestito al governo tecnico di Lucas Papadimos, mentre ancora è in trattative con i creditori privati per il taglio del debito dei bot greci.
In dodici fitte pagine la troika ha avanzato dure condizioni alla Grecia per la concessione del secondo prestito (130 miliardi di euro), che suonano come un chiaro avvertimento per gli altri «maiali», i piigs della eurozona che aspettano un secondo prestito, come Portogallo e Irlanda, o i paesi che hanno problemi a finanziare i loro debiti, come Spagna, Italia e più a lungo il Belgio.
La troika vuole due grandi privatizzazioni nel periodo breve, licenziamenti di massa nel settore pubblico, enorme flessibilità del lavoro nel settore privato, un nuovo taglio delle pensioni e degli stipendi e ancora montagne di soldi per le banche, esautorando lo stato da ogni decisione. Il sistema bancario sarà salvo con i prestiti che pagheranno i greci delle prossime generazioni, con il loro governo che prenderà in cambio solo azioni privilegiate, senza diritto di voto e di controllo sulle politiche dei banchieri. L’unica «concessione» della troika è la diminuzione del deficit per il 2012 (dell’1%) con tagli alla spesa pubblica e non con nuove tasse: il buco nero dei 2 miliardi per il 2011 sarà coperto con tagli alla spesa farmaceutica e alla difesa.
Ue, Bce e Fmi chiedono nello specifico 150mila licenziamenti o pensionamenti nel settore pubblico fino al 2015, un nuovo taglio delle pensioni integrative e dei salari, con la scomparsa di tredicesima e quattordicesima, l’abolizione del sistema della contrattazione del lavoro con la sepoltura dei contratti collettivi in cambio di contratti individuali privati o al massimo a livello di impresa, la diminuzione del salario minimo e l’abolizione dei contratti settoriali nelle banche, negli enti e nelle imprese statali e parastatali. Vogliono anche tasse più salate per i proprietari di case e l’aumento del 25% del valore nelle compravendite degli immobili. Impongono la flessibilità salariale più assoluta, la diminuzione dei contributi delle imprese al 5%, la liberalizzazione completa del settore dei trasporti stradali, delle farmacie, di notai e avvocati.
Nel ricatto della troika c’è la volontà di «neutralizzare» il controllo politico della direzione delle entrate fiscali e delle dogane, con la creazione di una speciale segreteria generale e, per combattere la corruzione, pretende il cambio degli alti funzionari delle direzioni del fisco ogni due anni e la sostituzione dei funzionari che non raggiungono gli obbiettivi.
Naturalmente il nuovo pesantissimo memorandum dovrà essere firmato dai leader dei tre partiti (il partito socialista Pasok, Nea Dimocratia di centrodestra e Laos di estrema destra) che sostengono il governo Papadimos di coalizione nazionale. (vi ricorda qualcosa? n.d.r )

Una «firma» che è diventata prassi anche in Grecia dopo l’esempio dei partiti di governo in Irlanda e Portogallo per assicurarsi i prestiti.
Il premier ha fretta di concludere la partita per il taglio del debito con i creditori privati per finire il prima possibile le trattative per il secondo maxi prestito, attraverso il massacro dei diritti dei lavoratori. La stessa fretta hanno anche Angela Merkel, l’Ue e il Fondo monetario internazionale visto che Portogallo e Irlanda aspettano con ansia in anticamera per seguire il triste destino della Grecia. C’è da credere tra la popolazione, dopo due anni di unitili sacrifici, montino ancora rabbia e indignazione destinate a sfociare in una nuova ondata di proteste.
Basta guardare l’atmosfera che si respira ad Atene. Migliaia di cittadini in coda, mercoledì scorso, per accaparrarsi le 25 tonnellate di patate distribuite gratis dagli agricoltori di Boiotia-Thiva a piazza Syntagma. Migliaia di lavoratori della sanità che hanno preso d’assedio il ministero per protestare contro i tagli e lo sfasamento dei sistema sanitario pubblico. Una folla arrabbiata e triste come quella che ieri pomeriggio ha accompagnato il registra Theo Angelopoulos per il suo ultimo viaggio.


Argiris Panagopoulos
Fonte: ilmanifesto.it



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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Thethirdeye ha scritto:

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mik.300 ha scritto:

perchè le aziende possono fallire,
le banche NO..
(-> le salva lo stato, cioè noi..
senza condizioni ovviamente,
per il libero mercato, ecc. ecc.)



Ok, ma visto che lo stato siamo noi (così dicono)
e visto che i soldi sono i nostri,
non possiamo scegliere SE salvare le Aziende
(con benefici per l'economia, lo stato sociale,
il commercio, i servizi, etc etc)
o SE salvare le Banche, che al contrario,
contribuiscono solo alla speculazione e
al collasso?


infatti..
ma la cosa più incredibile
è che vengono concessi prestiti agevolati alle banche
senza alcuna condizione
(cambio management,
crediti agevolati verso determinate categorie,
ecc.)
invece per concedere fondi agli stati
si propone quasi una schiavitù in cambio..

ma forse è logico..
tra di loro (-> banche) non si mangiano"..
"le banche centrali funzionano meglio
in mano ai privati che agli stati"
dicevano..
ma ne siamo sicuri ?

quando però sono in crisi chi paga?

io sono per la separazione
banche commerciali e di investimento.

quando le seconde vanno in malora
per speculazioni azzardate,
che falliscano pure..

oggi invece siccome le banche fanno tutto
hanno in ostaggio i cittadini coi conti correnti
e allora si corre a salvarle..

TROPPO COMODO..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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mik.300 ha scritto:

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Thethirdeye ha scritto:

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mik.300 ha scritto:

perchè le aziende possono fallire,
le banche NO..
(-> le salva lo stato, cioè noi..
senza condizioni ovviamente,
per il libero mercato, ecc. ecc.)



Ok, ma visto che lo stato siamo noi (così dicono)
e visto che i soldi sono i nostri,
non possiamo scegliere SE salvare le Aziende
(con benefici per l'economia, lo stato sociale,
il commercio, i servizi, etc etc)
o SE salvare le Banche, che al contrario,
contribuiscono solo alla speculazione e
al collasso?


infatti..
ma la cosa più incredibile
è che vengono concessi prestiti agevolati alle banche
senza alcuna condizione
(cambio management,
crediti agevolati verso determinate categorie,
ecc.)
invece per concedere fondi agli stati
si propone quasi una schiavitù in cambio..

ma forse è logico..
tra di loro (-> banche) non si mangiano"..
"le banche centrali funzionano meglio
in mano ai privati che agli stati"
dicevano..
ma ne siamo sicuri ?

quando però sono in crisi chi paga?

io sono per la separazione
banche commerciali e di investimento.

quando le seconde vanno in malora
per speculazioni azzardate,
che falliscano pure..

oggi invece siccome le banche fanno tutto
hanno in ostaggio i cittadini coi conti correnti
e allora si corre a salvarle..

TROPPO COMODO..


Tropo comodo... hai detto bene....




Tratto da:

SEMPLICI PENSIERI DI UN’INCAZZATO CON MONTI:
L’AMICO DELLE BANCHE, FETICISTA DELLE TASSE
ED OPPRESSORE DEGLI ITALIANI.


http://www.informarexresistere.fr/2012/ ... z1kwsJdtGo

I pochi ricchi che aumentano sono i banchieri e gli speculatori finanziari con i quali i poveri sono sempre più indebitati. Il ceto medio che sta sparendo, rappresentato da imprenditori e commercianti, si sta dissolvendo verso il basso, non verso l’alto. Aumentano le tasse e diminuiscono le vendite; di conseguenza cresce il bisogno di chiedere prestiti agli istituti bancari per portare avanti la propria attività. Il ceto medio s’indebita, le banche si arricchiscono; la disuguaglianza sociale cresce sempre di più.


Perché gli italiani stiano meglio, serve che il governo inverta questa situazione di disuguaglianza. Nella società d’oggi gli italiani sono messi solo in condizione di indebitarsi con le banche.

Il governo ha puntato a fare subito cassa, aumentando tasse e congelando pensioni. Ma se già l’economia é ferma, non é il caso di mettere gli italiani in condizione di farla ripartire? Se Monti non spremesse le nostre aziende con sempre più tasse, queste non sarebbero in condizione di garantire lo stipendio ai propri lavoratori e magari di assumere nuovi operai? Un operaio con uno stipendio stabile non é forse più portato a spendere e consumare ciò che le stesse aziende producono?

E poi perché le banche prestano soldi soltanto a chi ce li ha? Non bisognerebbe forse fare in modo che le banche (che tra l’altro rappresentano la frangia della società che continua ad arricchirsi anche in tempo di crisi) aiutino davvero i più poveri, proprio quelli che non ce li hanno i requisiti per chiedere un prestito? E non sto parlando di pezzenti o senzatetto, sto parlando di buona parte della nostra agonizzante società.


Continua>>>
http://www.informarexresistere.fr/2012/ ... z1kwqv7snO



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

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Dovremmo veramente riformare la Costituzione e fare una legge che fa in modo che chi si candida a governare il Paese deve obbligatoriamente essere stato un operaio o un Contadino cioè in genere un lavoratore,il quale per guadagnarsi il Pane ha dovuto sudare,solo così in futuro chi ci governa potrebbe capire i problemi dei meno abbienti.


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