15/12/2011, 19:50
15/12/2011, 22:25
07/02/2012, 14:16
Raziel ha scritto:
Quindi per capire... visto che il mondo ormai è globale (o glocale secondo l'infelice definizione di qualcuno), e il primo stro...o d'imprenditore può minacciare di trasferire armi e bagagli nel Bangladesh, noi, pur di avere un lavoro, qualsiasi lavoro, e a qualsiasi condizione, si deve accettare...
Magnifico, scoperto questo chiavistello poi chi li fermerà più nell'esigere, esigere ed esigere. Tanto poi, se non ti va bene me ne vado e muori di fame...
Controproposta: l'imprenditore lo prende per la gola con questa minaccia; ma il popolo, bue o meno che sia non vuole morire di fame né farsi spellare dell'unico bene che ha, la propria forza lavoro, quindi fa sì partire l'imprenditore verso la sua agognata meta, ma lasciandolo di stracci.
07/02/2012, 14:32
07/02/2012, 19:36
iLGambero ha scritto:
beh se a lui ne hanno dati 50 di milioni vuol dire che ne ha fatti guadagnare almeno 10-20 volte a chi sta sopra... tutto questo mentre le fabbriche chiudono e le auto ormai non le danno via nemmeno a regalarle...
14/03/2012, 13:06
14/03/2012, 14:57
30/03/2012, 18:30
mik.300 ha scritto:
marchionne..
il ragioniere contabile..
(e codesto sarebbe filosofo diplomato..)
non ha capito che
se gl iitaliani realizzano che
le macchine fiat vengono prodotte all'estero,
le vendite qui colano a picco..
30/03/2012, 20:26
mik.300 ha scritto:mik.300 ha scritto:
marchionne..
il ragioniere contabile..
(e codesto sarebbe filosofo diplomato..)
non ha capito che
se gl iitaliani realizzano che
le macchine fiat vengono prodotte all'estero,
le vendite qui colano a picco..
http://www.repubblica.it/motori/attuali ... -32480762/
Auto, "marzo un mese orribile"
Mercato in calo dal 38 al 40 %
L'amministratore delegato della Fiat conferma la crisi. "Non è attribuibile solo allo sciopero delle bisarche, ma è l'andamento generale. Dal 2007 perso il 40 % dei volumi"
Per il mercato italiano dell'auto "marzo è un mese orribile". Lo ha detto l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, sottolineando che il calo dei volumi che potrebbe oscillare tra il 38 e il 40% non è solo dovuto al problema dello sciopero delle bisarche ma proprio all'andamento del mercato. Marchionne ha poi ricordato che dal 2007 ad oggi il mercato dell'auto in Italia ha perso circa il 40% dei volumi.
BRAVO KOGLIONE....................
30/03/2012, 21:25
30/03/2012, 22:32
mik.300 ha scritto:mik.300 ha scritto:
marchionne..
il ragioniere contabile..
(e codesto sarebbe filosofo diplomato..)
non ha capito che
se gl iitaliani realizzano che
le macchine fiat vengono prodotte all'estero,
le vendite qui colano a picco..
http://www.repubblica.it/motori/attuali ... -32480762/
Auto, "marzo un mese orribile"
Mercato in calo dal 38 al 40 %
L'amministratore delegato della Fiat conferma la crisi. "Non è attribuibile solo allo sciopero delle bisarche, ma è l'andamento generale. Dal 2007 perso il 40 % dei volumi"
Per il mercato italiano dell'auto "marzo è un mese orribile". Lo ha detto l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, sottolineando che il calo dei volumi che potrebbe oscillare tra il 38 e il 40% non è solo dovuto al problema dello sciopero delle bisarche ma proprio all'andamento del mercato. Marchionne ha poi ricordato che dal 2007 ad oggi il mercato dell'auto in Italia ha perso circa il 40% dei volumi.
BRAVO KOGLIONE....................
31/03/2012, 01:06
superza ha scritto:
vendessero le macchine e mettessero la benzina ad un prezzo compatibile con gli stipendi poi vedi che qualcosa vendi:
Una 500 1,3 turbodiesel con un pò di accessori va a 18.000 di listino come niente e ti scontano massimo 1000 euro anche in questi mesi di crisi, se le tireranno in faccia peggio per loro.
12/04/2012, 18:23
09/05/2012, 01:10
09/05/2012, 13:32
vimana131 ha scritto:
Fiat, 300 assunzioni alla Vm
per l'export di motori in Usa
ROMA - Arriva a sorpresa dall’Emilia la prima, piccola ma significativa conferma del progetto di Sergio Marchionne di sviluppare l’industria automobilistica italiana attraverso le esportazioni verso gli Stati Uniti. Per soddisfare la maggiore domanda di propulsori diesel per le Jeep prodotte in Usa, stanno per essere annunciate circa 300 assunzioni di giovani ingegneri, tecnici e operai dalla VM Motori, società emiliana con 1.100 dipendenti, famosa per aver progettato il primo turbo-diesel per l’Alfa Romeo e oggi controllata paritariamente da Fiat e GM. Le assunzioni riguardano la fabbrica di Cento, in provincia di Ferrara, non lontano dallo stabilimento Ferrari di Maranello.
I nuovi posti di lavoro sono intrecciati al boom della Chrysler che nei primi quattro mesi 2012 ha venduto in Usa il 33,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2011. Poiché i motori VM (fra i quali l’Ra630, tre litri a sei cilindri) sono già montati sui modelli Jeep Grand Cherokee, Jeep Wrangler prodotti in Usa e Lancia Voyager e Thema assemblate in Canada, Marchionne ha chiesto alla VM di aumentare in tempi rapidi il numero dei motori «made in Emilia» destinati alle fabbriche americane. Le consegne passeranno gradualmente dagli attuali 150 motori al giorno a circa 350/400 a partire dalla fine del 2012.
La richiesta targata Detroit non è dovuta solo all’avvio a novembre del terzo turno di produzione notturna presso lo stabilimento di Jefferson North che assembla la Grand Cherokee. In realtà VM sarebbe coinvolta in un vero e proprio salto di qualità di Fiat-Chrysler in America. Marchionne infatti ha messo in cantiere per il 2013 un ambizioso tentativo di lanciare la tecnologia diesel negli Stati Uniti.
Il pacchetto di assunzioni VM è supportato dalla Regione Emilia-Romagna. «La VM avrà a disposizione circa 7 mila euro di fondi europei per la formazione di ogni tecnico giovane che assumerà - dice il professor Patrizio Bianchi, assessore regionale a scuola e formazione - Questi soldi si aggiungono agli sconti contributivi statali previsti per i nuovi apprendisti».
Al di là delle ricadute locali, la VM potrebbe diventare la nuova frontiera dei piani produttivi di Marchionne per la Fiat e per l’Italia. Non più di un paio di mesi fa l’amministratore delegato di Fiat e Chrysler aveva dichiarato al Corriere della Sera che due stabilimenti italiani potrebbero essere chiusi in futuro se non dovesse avere successo il piano di esportare auto italiane verso gli Usa. Il caso VM non scioglie tutti i nodi di questo scenario poiché la fabbrica emiliana copre una nicchia di produzione ad alto valore (la società spende in ricerca circa il 13% del suo fatturato) ma certamente lo rende meno aleatorio.
http://www.ilmattino.it/articolo.php?id ... z=ECONOMIA