04/09/2011, 16:21
04/09/2011, 21:37
vimana131 ha scritto:
In altre parole, qualunque effetto che abbiamo sull'ambiente è tutta una parte della natura, e si adegua costantemente per cambiare. Gli allarmisti del cambiamento climatico ed eco-imbranati, devono controllare il farmaco che assumono, perché provare a fermare il mutamento climatico è come la prova di fermare l'evoluzione...
http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.7178.7
06/09/2011, 20:11
Enkidu ha scritto:
Per questo sono anche andato a guardarmi alcune cose riguardo l'evoluzione umana, e ho scoperto alcune cose che non sapevo ancora, e che mi hanno lasciato interdetto.... in particolar modo, notizie dell'Homo Heidelbergensis, una specie umana vissuta in Africa, Medio Oriente ed Europa da 600.000 a 100.000 anni fa....
07/09/2011, 02:32
zakmck ha scritto:
credo che tutta la parte relativa all'evoluzione in generale e in particolare a quella umana cosi come ce la raccontano, sia basata unicamente su opinioni e interpretazioni personali piuttosto che su fatti e riscontri concreti.
Lo stesso paleoantropologo che rinvenne i resti dichiaro' il proprio stupore. Al massimo si sarebbe aspettato di trovare una faccia simile al ragazzo di Turkana, mentre invece si trovo' una faccia del tutto simile ad un ragazzo moderno. In seguito, riavutosi dallo shock, si affretto' a "creare" una nuova specie immaginaria, l'"Homo antecessor" in quanto secondo l'albero genealogico evoluzionista nessun l'"Homo sapiens" poteva esistere 800'000 anni fa'.
08/09/2011, 19:58
11/09/2011, 18:13
12/09/2011, 16:13
10/02/2012, 11:27
La nascita dell'Homo Sapiens: uno dei misteri insoluti della antropologia.
Evoluzionismo o creazionismo?
La scienza ha sposato pienamente le convinzioni Darwiniane enunciate nel testo "L'Origine delle Specie" del 1859.
La religione cristiana fondamentalista afferma che Dio abbia creato l'uomo (Adamo) dal fango e la donna (Eva) da una costola dello stesso. E sono in realtà diversi i miti cosmogonici che descrivono un processo di creazione analogo.
Nessuna delle due teorie riesce però a spiegare perfettamente l'origine dell'uomo. Difatti stranamente non abbiamo reperti a sufficienza per dimostrare le tesi illustrate dalla paleoantropologia ufficiale in quanto abbiamo ritrovato più materiale relativo ai dinosauri, vissuti in tempi incredibilmente più remoti (65 milioni di anni fa), che reperti relativi ai nostri antenati e ai primati in generale; inoltre, sempre Darwin ci dimostra come il livello evolutivo di moltissime altre specie animali, ad esempio il cavallo, è rimasto immutato per oltre 50 milioni di anni.
Perchè l'uomo avrebbe dovuto essere più fortunato e evolversi in homo sapiens sapiens nel giro di meno di 300.000 anni passando così da un 'animale' arrampicato su un albero ad un astronauta in grado di sbarcare sulla Luna? Perchè avrebbe perso il pelo durante periodi glaciali freddi perdendo così un vantaggio competitivo (difatti ha dovuto vestirsi di pellicce) esattamente al contrario di quanto la teoria evoluzionistica afferma? Perchè i cromosomi dei primati sono maggiori di quelli degli umani? In accordo con la teoria evolutiva dovrebbero essere di più...
Ma soprattutto perchè non riusciamo a trovare l'anello mancante?
Perchè forse l'anello mancante non esiste.
Secondo una mia personale interpretazione infatti l'anello mancante corrisponde a un processo di ibridazione tra il DNA dell'homo erectus e il DNA di una razza superiore, probabilmente extra-terrestre.
Ibridazione effettuata per un qualche motivo a noi ignaro, ma che nella mia visione dei fatti, traendo spunto dalle ricerche di Sitchin e di quanto riportato nel mito sumero Inuma Ilu Awilum, fu con molta probabilità realmente dovuta alla creazione di una forza lavoro 'serva degli dei' idonea allo svolgimento di attività operative sul pianeta Terra.
Esistono prove concrete, al di là dei miti e delle teorie sul tema? (vedi Sitchin e i teorici degli Antichi Astronauti?)
Per me una prova esiste e risiede nel nostro stesso sangue. Tutti gli animali presentano diversi gruppi sanguigni, in modo analogo ai nostri A, B, AB, e 0 (parleremo in seguito delle particolarità di quest’ultima tipologia), ma nessun animale presenta una distinzione RH così come avviene nell’uomo dove possiamo riscontrare alternativamente un fattore RH+ o RH-.
Scusate, mi sono sbagliato, alcuni animali in realtà presentano una simile fattispecie: il mulo ad esempio. Ma sappiamo bene che il mulo è un incrocio tra asino e cavallo. In generale infatti tutti gli animali risultato di un incrocio tra razze compatibili possiedono qualcosa di simile al fattore RH.
Un’ultima cosa, il sangue dei primati guarda caso è caratterizzato da un fattore RH+. La logica ci porta allora a concludere che se il mulo, dotato di una sorta di fattore RH, è il risultato di un incrocio tra cavallo e asino allora l’uomo, caratterizzato da RH+ o RH- deve essere necessariamente l’incrocio tra un primate dotato di RH+ e un altro essere dotato del fattore RH-.
Ma cosa è il fattore RH? Leggiamone la definizione medica tratta da Wikipedia: “Il fattore Rh o fattore Rhesus, si riferisce alla presenza di un antigene, in questo caso in una proteina, sulla superficie dei globuli rossi oeritrociti. Esso è un carattere ereditario e si trasmette come autosomico dominante. Se una persona possiede questo fattore si dice che il suo gruppo è Rh positivo (Rh+), se invece i suoi globuli rossi non lo presentano, il suo gruppo sanguigno viene definito Rh negativo (Rh-). Prende il nome dalla specie di primati Macaco Rhesus, sui globuli rossi del quale fu per la prima volta scoperta la presenza della proteina del fattore Rh”
Per cui avere un sangue RH- significa non avere questo particolare antigene. E’ importante saperlo in ambito medico in quanto un possessore di sangue RH- può ricevere soltanto RH-
Ciò evidenzia una sorta di ‘purezza’ nel sangue RH- talmente vera che Il fattore Rh è anche la causa di una patologia che in passato era molto comune nei neonati. Durante l'ultimo mese di gravidanza vi è un passaggio di anticorpi, utili per il nascituro, dal sangue della madre a quello del feto, ma gli anticorpi prodotti contro il fattore Rh possono essere dannosi.
Il fattore Rh è un antigene geneticamente determinato. Se una donna Rh negativa (Rh-) alla prima gravidanza partorisce un bambino Rh positivo (Rh+) è probabile che i globuli rossi del feto con l'antigene Rh entrino nel circolo sanguigno materno; il corpo della madre reagisce producendo anticorpi contro l'antigene estraneo che rimarranno presenti nel suo sangue.
In caso di una seconda gravidanza, gli anticorpi prodotti possono essere trasferiti nel sangue del feto, e nel caso esso sia Rh+ tali anticorpi attaccheranno i globuli rossi fetali distruggendoli. Tale reazione può essere mortale prima o dopo la nascita o portare gravi problemi al sistema nervoso del nascituro, in medicina il fenomeno è noto come eritroblastosi fetale.
In natura tale fenomeno di ‘rifiuto’ della madre verso il proprio figlio è quanto mai strano. E’ quasi come se un corpo RH- riconoscesse in un corpo RH+ qualcosa di estraneo alla propria natura, qualcosa di corrotto o corruttibile.
http://it.wikipedia.org/wiki/Gruppo_sanguigno
Il fattore RH+ è presente nell’86% della popolazione mondiale mentre il fattore RH- solo nel restante 14%. Questo evidenzia la rarità e la preziosità di tale elemento e contestualmente ne determina l’importanza della preservazione a causa del sistema stesso di ereditarietà del fattore Rh- che potrebbe attestare una discendenza dagli "dei" creatori.
Sempre sul fattore RH possiamo osservare come la distribuzione del fattore RH negativo si concentri in alcune zone del globo, guarda caso quelle che si affacciano sull'Atlantico o dove sono presenti siti megalitici. Addirittura i nativi americani hanno una percentuale prossima al 100% di sangue Rh-. Questo potrebbe dimostrare un'origine Atlantidea se ipotizziamo che il sangue Rh- fosse il ceppo 'divino' presente nella civiltà atlantidea.
Anche la distribuzione dei gruppi sanguigni nella popolazione varia a seconda delle diverse zone del mondo. Ad esempio nei nativi sudamericani si riscontra addirittura il 100% di sangue con il gruppo 0. Per quanto riguarda l'Europa e Nordamerica dominano rispettivamente i gruppi A e 0, mentre nell'Asia centrale è molto abbondante il gruppo B.
Per quanto riguarda l'Italia si attesta attorno al 40% di persone con il gruppo 0, 36% con il gruppo A, 17% con il gruppo B e 7% con il gruppo AB. In Europa è relativamente facile trovare individui con Rh positivo, ragion per cui tale tendenza si è poi nel corso dei secoli diffusa in altri continenti come America e Africa.
Alcuni link esterni che trattano il tema in oggetto:
http://www.youtube.com/watch?v=kb7-...ture=related
http://www.youtube.com/watch?v=ZhPJ...ture=related
http://www.youtube.com/watch?v=u1aE...ture=related
http://www.youtube.com/watch?v=vuGk...ture=related
http://www.youtube.com/watch?v=yc9W...ture=related
http://www.youtube.com/watch?v=NHKg...ture=related
http://www.youtube.com/watch?v=7QAi...ture=related
Ho personalmente elaborato uno schema sinottico su un file excel che descrive dettagliatamente la distribuzione e la modalità di trasmissione della genetica dei genotipi e dei fenotipi dei gruppi sanguigni con particolare riferimento al fattore Rh.
Questa teoria è anche uno dei capisaldi su cui si regge l'impianto del mio libro "Genesi di un Enigma"... per cui sarei lieto di poter condividere le vostre opinioni al riguardo.
10/02/2012, 17:15
11/02/2012, 00:25
La Storia, per esempio, non è una vera scienza, perché gli elementi oggettivi che raccoglie devono poi essere scelti e messi insieme in un modo che è necessariamente soggettivo: basti vedere in quanti modi si può raccontare la storia non solo lontana, ma anche quella di oggi (sulla quale i giornali di domani faranno una cronaca a volte molto diversa). Ed è evidente che l'evoluzionismo, più che scienza, è un modo di raccontare la storia delle origini.
11/02/2012, 00:39
Atlanticus81 ha scritto:
Vorrei stasera riprendere il tema delle origini del genere umano proponendovi l'articolo di Fernando De Angelis di cui al link
http://www.origini.info/articolo.asp?id=29
in cui si afferma che
La Storia, per esempio, non è una vera scienza, perché gli elementi oggettivi che raccoglie devono poi essere scelti e messi insieme in un modo che è necessariamente soggettivo: basti vedere in quanti modi si può raccontare la storia non solo lontana, ma anche quella di oggi (sulla quale i giornali di domani faranno una cronaca a volte molto diversa). Ed è evidente che l'evoluzionismo, più che scienza, è un modo di raccontare la storia delle origini.
11/02/2012, 12:40
26/02/2012, 18:16
27/02/2012, 02:19
Atlanticus81 ha scritto:
Il gene HAR1 non codifica per alcuna proteina nota, ma per un nuovo tipo di RNA (simile al RNA messaggero). HAR1 è il primo esempio noto di sequenza codificante l'RNA dove si è avuta una selezione positiva. Il gene HAR1 viene espresso durante lo sviluppo embrionale e produce una migrazione neuronale indispensabile allo sviluppo di un cervello veramente umano. Alcuni sostengono che la sua velocissima evoluzione nell'essere umano (il pollo e lo scimpanzé differiscono per due basi, l'uomo e lo scimpanzé per 18 basi) contrasti con la teoria dell'evoluzione.
HAR1 e FOXP2 sono le due sequenze geniche che più di tutte le altre differenziano l'uomo moderno da tutte le altre specie animali presenti sul pianeta. E' in queste sequenze che riconosciamo l'unicità del genere umano e, quasi come se non fossero di questo mondo, aliene, si trovano soltanto ed esclusivamente nell'homo sapiens.
27/02/2012, 02:25
Angeldark ha scritto:
Esiste una discussione sul sangue RH negativo:
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ ... hTerms=,rh
Notare che alcuni video non sono più reperibili... [}:)]