05/02/2012, 13:55
[color=blue]Botte e minacce tra giudici dietro la guerra contro il Cav
Al Csm la lite tra due toghe porta alla luce particolari inquietanti sul caso Agcom-Annozero Un magistrato di Trani: «La gip mi disse che Berlusconi è un dittatore, lo faranno cadere»[/color]
http://www.ilgiornale.it/interni/botte_e_minacce_giudici_dietro_guerra_contro_cav/05-02-2012/articolo-id=570538-page=0-comments=1
http://www.radicali.it/20120205/magistrato-dimentica-detenuto-cella-127-giorni-prosciolta-dal-csm
Magistrato “dimentica” detenuto in cella per 127 giorni, prosciolta dal Csm
http://notizie.radicali.it/articolo/2012-02-03/editoriale-direttore/responsabilit-civile-del-giudice-rabbiosa-isterica-reazione
VALTER VECELLIO
Responsabilità civile del giudice. Rabbiosa, isterica reazione dell’ANM
...[color=blue]La rabbiosa, isterica reazione dell’ANM
...Appare dunque del tutto infondata, nella forma e nella sostanza, la reazione della magistratura associata. Per il segretario dell’Associazione Nazionale dei Magistrati Giuseppe Cascini è «con tutta evidenza un tentativo di intimidazione nei confronti della magistratura…una norma incostituzionale». Non solo: si impartisce un ordine: è una «mostruosità giuridica», che il Senato dovrà cancellare…posta in gioco è alta. Pensavamo che la stagione degli attacchi e delle aggressioni ai magistrati fosse superata ma dobbiamo registrare ancora una volta che in coincidenza con lo svolgersi di un procedimento a Milano non gradito alla maggioranza parlamentare si approva una norma incostituzionale. Nessun Paese al mondo conosce forme di responsabilità civile diretta del giudice. Tale forma di azione rischia di condizionare l'indipendenza del giudice e la libertà di decidere in autonomia».
Nello Rossi, procuratore aggiunto a Roma e componente del parlamentino dell'Anm quota Magistratura democratica, chiede «formalmente alla giunta dell'Anm di proclamare lo stato di agitazione e di procedere ad una convocazione straordinari del comitato direttivo centrale per sabato o domenica…Non ci si può limitare a sperare che il Senato corregga o che la Corte costituzionale dichiari in un lontano futuro l'illegittimità della norma oggi approvata dalla Camera. Occorre che la magistratura attraverso adeguate iniziative - inclusa la proclamazione di uno sciopero immediato - faccia comprendere anche ai più sordi l'entità della posta in gioco».
"Una forma intimidatoria di vendetta verso il libero esercizio della funzione di giudice, un ennesimo tentativo di risentimento e di ritorsione in un periodo in cui al Paese viene chiesto rigore, crescita, solidarietà e legalità, che passano attraverso la necessità di tutelare una fondamentale istituzione dello Stato qual è la Magistratura e che purtroppo qualcuno ha dimenticato", dichiara il presidente dell’ANM Luca Palamara. Come si vede, una reazione rabbiosa, argomentazioni pretestuose e in malafede....[/color]
....
Voglio concludere con questa mia risposta, a una domanda sui giudici, data qualche mese fa ad una rivista che appunto s’intitola “Il giudice” e ne dibatte i problemi:
Un giovane esce dall’Università con una laurea in giurisprudenza; senza alcuna pratica forense e con poca esperienza, direbbe Manzoni, del “cuore umano”, si presenta ad un concorso; lo supera svolgendo temi inerenti astrattamente al diritto e rispondendo a dei quesiti ugualmente astratti e da quel momento entra nella sfera di un potere assolutamente indipendente da ogni altro; un potere che non somiglia a nessun altro che sia possibile conseguire attraverso un corso di studi di uguale durata, attraverso una uguale intelligenza e diligenza di studio, attraverso un concorso superato con uguale quantità di conoscenza dottrinaria e con uguale fatica.
Ne viene il problema che un tale potere – il potere di giudicare i propri simili – non può e non deve essere vissuto come un potere. Per quanto possa apparire paradossale, la scelta della professione di giudicare dovrebbe aver radice nella repugnanza a giudicare, nel precetto di non giudicare; dovrebbe cioè consistere nell’accedere al giudicare come ad una dolorosa necessità, nell’assumere il giudicare come un continuo sacrificarsi all’inquietudine, al dubbio.
Sappiamo, purtroppo, che non da questo sentimento e intendimento i più sono chiamati, vorremmo dire vocati, a scegliere la professione del giudicare. Tanti altri sono gli incentivi, e specialmente in un paese come il nostro. Ma il più pericoloso di tutti è il vagheggiare – e poi il praticare – il grande potere che la nostra società ha conferito al giudice come potere fine a se stesso o come potere finalizzato ad altro che non sia, caso per caso, quello della giustizia secondo legge, secondo lo spirito e la lettera della legge spirito – si vorrebbe – mai disgiunto dalla lettera.
E l’innegabile crisi in cui versa in Italia l’amministrazione della giustizia (e crisi è forse parola troppo leggera) deriva principalmente dal fatto che una parte della magistratura non riesce a introvertire il potere che le è assegnato, ad assumerlo come dramma, a dibatterlo ciascuno nella propria coscienza, ma tende piuttosto ad estrovertirlo, ad esteriorizzarlo, a darne manifestazioni che sfiorano, o addirittura attuano, l’arbitrio.
Quando i giudici godono il proprio potere invece di soffrirlo, la società che a quel potere li ha delegati, inevitabilmente è costretta a giudicarli. E siamo a questo punto. [color=blue]Ma non che il referendum sulla responsabilità dei giudici possa risolvere il problema, anche se può apporvi qualche rimedio il problema vero, assoluto, è di coscienza, è di “religione”.
va.vecellio@gmail.com [/color]
06/02/2012, 18:12
06/02/2012, 19:32
11/02/2012, 10:47
19/02/2012, 11:26
19/02/2012, 18:01
mik.300 ha scritto:
http://milano.repubblica.it/cronaca/201 ... -29680035/
Gup in ritardo con le motivazioni
i trafficanti escono dal carcere
In 31 erano stati condannati per importazione di droga. Il giudice ha tardato un anno
e ieri sono scaduti i termini. Sono una quindicina i detenuti che torneranno in libertà
di SANDRO DE RICCARDIS
Gup in ritardo con le motivazioni i trafficanti escono dal carcere
Sono stati condannati, un anno fa, a pene fino a 14 anni per aver importato in Italia centinaia di chili di cocaina dall’Ecuador e dal Perù. Ieri, per una quindicina di loro, è arrivato un regalo inatteso dalla giustizia italiana: per decorrenza dei termini di carcerazione, si sono aperte le porte del carcere e sono tornati liberi.
A un anno esatto dalla condanna, lo scorso 10 febbraio 2010, non è arrivata — come prevede il codice di procedura penale — la sentenza d’Appello. Il gup Franco Cantù Rajnoldi, che aveva accolto le richieste del pm Giuseppe D’amico della Direzione distrettuale antimafia ed era stato severo nelle condanne a 31 membri dell’organizzazione accusati di traffico internazionale di droga, non ha ancora depositato la motivazione della sentenza e il processo di secondo grado non è partito. Così, una quindicina di reclusi con pene inferiori a dieci anni è tornata in libertà.
questo giudice, sia chiaro,
è stato pagato o ha subito ricatti..
qui c'è responsabilità penale altro che civile..
questo giudice oltre che indagato dal csm
andrebbe espulso dalla magistratura..
28/03/2012, 19:59
28/03/2012, 20:02
28/03/2012, 20:22
28/03/2012, 21:14
Ufologo 555 ha scritto:
QUESTI SI' CHE SONO CASI RILEVANTI .... BUFFONI!![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
29/03/2012, 12:04
29/03/2012, 12:43
29/03/2012, 12:43
sezione 9 ha scritto:Ufologo 555 ha scritto:
QUESTI SI' CHE SONO CASI RILEVANTI .... BUFFONI!![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
Permettimi di spiegarti: in questi casi serve la denuncia (o meglio querela) della vittima. Come dice anche l'articolo, lo "Stato" ha cercato di far capire che non aveva senso perdere tempo e spendere soldi per processare un ladro di 1 ovetto di cioccolato, ma il signore, tra l'altro in pieno diritto, ha ritenuto di dover proseguire. A questo punto, il sistema giudiziario DEVE andare avanti, perchè altrimenti sarebbe negazione di giustizia.
Prima di dare del buffone a qualcuno, sarebbe meglio, dunque, informarsi e capire. Altrimenti la figura del buffone si rischia di farla, invece di attribuirla...
29/03/2012, 12:44
bleffort ha scritto:
Questo "" Ramo "" è pure da aggiustare!.
29/03/2012, 13:28
[color=blue]La confessione del killer camorrista: «Bello uccidere: una sensazione di onnipotenza»
Oreste Spagnuolo ha deciso di collaborare con la giustizia e racconta il suo rapporto con i Casalesi. «Zagaria ci dava 50mila euro al mese perché non facessimo rumore»
...LA CONDANNA - Oreste Spagnuolo, al momento si trova agli arresti domiciliari in una località protetta. E' imputato in decine di processi e già condannato (non in via definitiva) a 16 anni per la strage di Castelvolturno (appello); 6 anni in un processo che coinvolgeva trenta fiancheggiatori del clan Bidognetti (I grado); 5 anni e sei mesi in via definitiva per reati minori. Complessivamente lo attendono - per tutti gli altri omicidi di cui si è macchiato e per cui è già stato giudicato - trent'anni di carcere. ...[/color]