Cita:
greenwarrior ha scritto: Cita:
mik.300 ha scritto: Cita:
greenwarrior ha scritto:
[quote]mik.300 ha scritto:
il problerma e` quel 10% di metanolo
che entra in circolo a livello intestinale..
In teoria non dovrebbero esserci residui di solvente nei cristalli se la cristallizazione e l' essicazione viene effettuata a regola d' arte.
I solventi come il metanolo vengono spesso usati per cristallizare il prodotto dopo una serie di operazioni come la sintesi e la purificazione.
Ci sono dei limiti ben precisi sulla presenza di solventi residui nel prodotto finito e in genere le tolleranze sono bassissime a livelli di parti per milione, per questo mi sembra molto improbabile il 10% citato.
secondo il tuo ragionamento,
se si tratta di residui di metanolo
quantificabili in parti per milione,
perchè il limite di 40mg/kg dell'UE?
allora uno.. potrebbe ingerirlo a etti..
bah..
L' aspartame è presente come dolcificante in quantità minime nei prodotti dietetici, per assimilare una quantità pericolosa di metanolo si dovrebbero mangiare chili di dolciumi dietetici e affini.
Meglio comunque non consumarne.
I 40 mg/Kg sono il limite di tossicità testato, fai tu il conto di quanto dovresti consumarne per stare male c
onsiderando un peso medio di 70 Kg, 2.800 g una quantità enorme.[/quote]
70 (kg) x 40 mg -> 2.800 mg -> 2,8 g
il problema dell'aspartame,
non è l'acido aspartico o la fenilalanina,
aminoacidi comuni,
ma il metanolo usato x esterificare
e inglobato/contenuto in esso,
che si libera, per il calore,
a livello intestinale,.
ribadisco.
secondo il tuo ragionamento
non dovrebbe essere presente
se non in parti per milione
(-> pressocchè zero)
visto il limite posto dall'ue
ciiò pare improbaile.