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MessaggioInviato: 17/05/2012, 10:50 
Si Marco ne sono certa. L'UOMO come ente ha in sè quanto occorre per completare la sua crescita, per iniziare e finire. Non deve elemosinare aiuto da nessuno e non c'è aiuto che può venire da nessuno nemmeno volendo. Lungo il cammino possono esserci alleati, ma solo se l'uomo è ben deciso a restare uomo, altrimenti diventa solo cibo per nutrire chi è determinato ad andare avanti.



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MessaggioInviato: 17/05/2012, 11:00 
ma scusa non costerebbe meno costruirla sulla terra? e poi con i vari miliardi e miliardi risparmiati, si poteva sfruttare gli shuttle oppure qualche centinaio di velivoli progettati apposta e a decollo verticale, che la trainino fino fuori l'atmosfera.
questi velivoli poi, potrebbero anche essere usati per voli commerciali e non, per rientrare dei costi e per rendere in futuro possibile per tutti andare nello spazio a pochi soldi


Ultima modifica di lex il 17/05/2012, 11:01, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 17/05/2012, 13:59 
poi come la porti su, a spinta? [:o)]

no, le cose pesanti bisogna costruirle per forza in orbita, e non si possono attaccare tanti guinzagli a "centinaia" di piccole navi, progettate apposta, oltretutto, altri costi madornali, a parte che parliamo dell'acqua calda perché già costruire da sola questo tipo di enterprise tanto inferiore all'originale è proibitivo, ma almeno cerchiamo di rimanere un attimo nell'ambito del fattibile, se no diciamo che la dotiamo di nucleo di curvatura, gondole e teletrasporto e facciamo prima.

Ah, il teletrasporto comunque è fisicamente impossibile per il principio di indeteminatezza, forse si potranno teletrasportare singole particelle, che sono per definizione l'una uguale all'altra, ma non combinazione complesse e numerose di esse, come le persone.



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MessaggioInviato: 17/05/2012, 14:47 
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Blissenobiarella ha scritto:

....Nell'universo niente è gratis e le uniche cose che potrai mai davvero avere, sono quelle che sarai in grado di conquistarti.
Forse i miei figli non costruiranno mai il teletrasporto, ma non quello che faranno lo faranno con le loro forze come uomini padroni del destino di uomini.
[;)]


Oh yes. Natura non facit saltus. [:93]


Ultima modifica di Deckard il 17/05/2012, 14:48, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 17/05/2012, 15:37 
Cita:
Raziel ha scritto:

poi come la porti su, a spinta? [:o)]

no, le cose pesanti bisogna costruirle per forza in orbita, e non si possono attaccare tanti guinzagli a "centinaia" di piccole navi, progettate apposta, oltretutto, altri costi madornali, a parte che parliamo dell'acqua calda perché già costruire da sola questo tipo di enterprise tanto inferiore all'originale è proibitivo, ma almeno cerchiamo di rimanere un attimo nell'ambito del fattibile, se no diciamo che la dotiamo di nucleo di curvatura, gondole e teletrasporto e facciamo prima.

Ah, il teletrasporto comunque è fisicamente impossibile per il principio di indeteminatezza, forse si potranno teletrasportare singole particelle, che sono per definizione l'una uguale all'altra, ma non combinazione complesse e numerose di esse, come le persone.


come l'ho messa io penso che a costi daremmo pari o qualcosina in +, ma almeno rimarranno tante astronavi piccole che frutterebbero soldi...perchè è impossibile? non la vedo come te, ok che le navi rimorchiatrici non devono vincere la forza di gravità, ma secondo me in qualche modo ci si potrebbe riuscire, ne sono convinto.


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MessaggioInviato: 20/05/2012, 12:15 
Forse... gli autori delle due ricerche dovrebbero parlarsi... [:p]

Un Progetto Per Gli Ugelli Di Spinta Dei Motori Ad Antimateria

In Un nuovo documento pubblicato da una coppia di intraprendenti fisici, Ronan Keane (Western Reserve Academy) e Zhang Wei-Ming (Kent State University) sono riportati gli ultimi risultati dalle loro simulazioni al computer, per realizzare un lavoro di propulsione antimateria (ugelli magnetici ad alta efficienza) che dovrebbero essere molto più efficienti di quanto si pensasse. E tali ugelli sono realizzabili con le tecnologie odierne.


La propulsione materia/antimateria non è solo roba da fantascienza, ma ha dei grossi fondamenti scientifici. L'antimateria è l'immagine speculare della materia ordinaria. Così le antiparticelle sono identiche in massa alle loro controparti normali, ma le cariche elettriche delle antiparticelle sono invertite. Un anti-elettrone avrebbe un valore positivo invece che carica negativa, mentre un antiprotone avrebbe carica negativa, invece che positiva.

Quando la antimateria incontra la materia, il risultato è un'esplosione. Entrambe le particelle vengono distrutte nel processo e le loro masse combinate vengono convertite in energia pura (radiazione elettromagnetica che si diffonde verso l'esterno alla velocità della luce).

Nell'ottobre del 2000, gli scienziati della NASA stavano sviluppando i primi progetti per un motore ad antimateria per le future missioni su Marte.
L'antimateria sarebbe un propellente ideale per un razzo, in cui tutta la massa viene convertita da materia/antimateria in energia.

Le reazioni Materia/antimateria producono 10 milioni di volte l'energia prodotta dalle reazioni chimiche convenzionali, quali la combustione dell'idrogeno e dell'ossigeno utilizzato per alimentare le navette spaziali.

Stiamo parlando di reazioni che sono 1000 volte più potenti della fissione nucleare prodotta in una centrale nucleare, o dalle bombe atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki. E sono 300 volte più potenti dell'energia liberata dalla fusione nucleare.

Ahimè, l'unico modo per produrre l'antimateria è testarla in grandi acceleratori come il CERN di Ginevra. Anche i più potenti acceleratori di particelle producono solo piccole quantità di antiprotoni ogni anno (appena un millesimo di miliardesimo di grammo, che a malapena accenderebbero una lampadina da 100 watt per tre secondi).

Ci vorrebbero tonnellate di antimateria per alimentare un viaggio fino alle stelle lontane. Ci vorrebbero per il CERN circa 1.000 anni per produrre un microgrammo di antimateria.

Qualora avessimo un ampio rifornimento di antimateria, dovrebbe essere messo a punto un mezzo sicuro di stoccaggio, perche l'antimateria deve essere tenuta separata dalla materia fino a quando la navicella spaziale ha bisogno di più potenza. Non si potrebbero verificare miscelazioni non previste perché i due componenti si annienterebbero a vicenda in modo incontrollabile, senza poterne sfruttare l'energia.

Keane e Zhang pensano di aver risolto in parte l'enigma. Qualsiasi velocità dipende dalla configurazione degli stadi di un razzo, la quantità di massa totale è dedicata al combustibile e ad un qualcosa chiamato velocità di scarico che fornisce la spinta iniziale.

Keane e Zhang nel loro articolo, affrontano questa problematica. La loro premessa si basa sui pioni carichi derivanti dalle collisioni protone-antiprotone. Un ugello che emette un forte campo magnetico in grado di canalizzare le particelle cariche emesse in un flusso concentrato di pioni carichi, li accelera per produrre più forte spinta.

Ed ecco il punto critico di tale piano. La velocità di scarico di tali pioni dipende in parte da quanto velocemente si stanno muovendo dall'evento di annientamento e in parte l'efficienza del disegno dell'ugello magnetico.

Dai calcoli precedenti era emerso che, mentre la velocità iniziale dei pioni sarebbe più del 90 percento della velocità della luce, l'ugello magnetico sarebbe solo il 36 per cento efficiente, quindi la velocità di fuga più grande che può essere raggiunta sarebbe un terzo della velocità della luce.

Non esiste molto che gli esseri umani possano fare per speculare sulla velocità iniziale dei pioni e quindi chiaramente il modo per affrontare questo problema è quello di concentrarsi sulla progettazione dell'ugello magnetico. Questo è esattamente ciò che Keane e Zhang hanno fatto, basandosi sul software del CERN per simulare le complesse interazioni tra particelle, materia e campi fisici per capire meglio il comportamento di tutte le particelle prodotte nelle collisioni al Large Hadron Collider.

Le simulazioni hanno mostrato che le valutazioni precedenti sull'efficienza dell'ugello magnetico erano troppo basse, ma dovrebbe essere possibile costruire un ugello con l'85 per cento dell'efficienza, utilizzando la tecnologia a nostra disposizione oggi.

Certo, hanno anche scoperto che la velocità iniziale dei pioni è inferiore a quella precedentemente stimata (solo il 80 per cento della velocità della luce. Media che è ancora fuori a alla velocità molto più promettente dello scarico finale di circa il 70 per cento della velocità della luce.

C'è ancora il piccolo problema di acquisire antimateria sufficiente per alimentare un razzo intero, anche se potessimo risolvere tutti i nodi di ingegneria. Keane e Zhang ipotizzano che, piuttosto che la creazione di antimateria a bordo, potrebbe essere più fattibile estrarla dai depositi di antimateria nello spazio.

Lo scorso anno la missione PAMELA ha scoperto che la Terra è circondata da antiprotoni. Purtroppo ne ha rilevati soltanto 28 nel corso della sua missione di due anni. Questo è meno di quello che il CERN produce ogni giorno.

Forse non siamo ancora pronti per le astronavi alimentate ad antimateria?


http://news.discovery.com/space/revving ... 20516.html


Fonte: http://nemsisprojectresearch.blogspot.i ... pinta.html


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MessaggioInviato: 20/05/2012, 15:15 
Comunque, senza scomodare futuristiche soluzioni, gia' con le nostre tecnologie tradizionali si potrebbe benissimo creare un nave in grado di raggiungere ragguardevoli velocita'.

Tanto per capirci, uno shuttle e' in grado di fornire una spinta di 3G per circa 10 minuti. Questo, tradotto in numeri, significa una accelerazione di circa 30m/s2 per 10 minuti. Con questa spinta, partendo da fermo, arriverebbe alla velocita' di circa 65'000 km/h. A tale velocita' si potrebbe coprire la distanza terra marte in 35 giorni nel caso piu' favorevole e in 65 giorni nel caso peggiore. Con la tecnologia attuale si potrebbero quindi gia' fare queste cose. Ampliando poi la capacita' dei serbatoi e pensando a dei rifornimenti in orbita, si possono prolungare maggiormente le fasi di spinta, ottenendo velocita' anche molto maggiori. Ad esempio, mi sembra che il record sia detenuto dalla sonda Helios 2 con ben 250'000 km/h. A questa velocita' il viaggio durerebbe, nel caso piu' breve, appena 9 giorni!!

Comunque il vero problema, che limita nei fatti queste possibilita', e' l'assenza di un sistema di "deflettori" di navigazione. Senza un dispositivo del genere un qualunque microimpatto a quelle velocita' causerebbe l'immediata disintegrazione della nave e del suo equipaggio.



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MessaggioInviato: 20/05/2012, 17:19 
A prescindere dalla fattibilità o meno del progetto di cui al topic,

notizie come quella portata da 2di7 sono LA prova che per quanto riguarda lo spazio potremmo fare molto meglio.

Evidentemente, c' è chi ha interesse a impedire ciò come ha sempre avuto nell' ostacolare il progresso.



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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MessaggioInviato: 20/05/2012, 17:34 
(Sono stato fortunato di vedere praticamente tutto il Progetto Spaziale fino sulla Luna ...) [:D]



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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Fortuna che purtroppo a molti di noi è mancata...... solo sonde e robottini....



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l'idea di usare l'antimateria è vecchissima, il problema, non banale per usare un termine caro ai fisici per minimizzare le questioni, è trovarla o fabbricarla.
Si è calcolato che per produrre tanta antimateria solo per tenere accesa una lampadina da cento watt servirebbe l'intero pil degli stati uniti moltiplicato per 10 o giù di lì. Il problema è sempre uno, ed è lo stesso per cui le macchine elettriche non saranno mai competitive: trasformare una forma di energia, in altra forma di energia, è sempre una "cagata" dal punto di vista della resa, perché durante la trasformazione, al massimo mantieni la stessa energia di input, ma hai perso comunque energia nel processo, e questo è solo a livello ideale. Di fatto ogni trasformazione conduce a delle perdite. Quindi è bene che si impari a consumare subito la fonte, o si trovi un modo per trasformare la materia normale in antimateria senza bisogno dei mastodontici acceleratori, o almeno che questi ultimi ne producano qualche tonnellata all'anno... in questo caso si potrà usare eccome.



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Raziel ha scritto:

fusione fredda? e perché non calda visto che la prima è fisicamente impossibile mentre la seconda no?

Per una questione di Peso: i reattori a fusione calda sono pesantissimi, quelli a fusione fredda (una volta messa a punto) con una tonnellata puoi generare un boato di energia, certo l'ideale sarebbe l'antimateria ma siamo molto lontani ancora!


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Cita:
Raziel ha scritto:

l'idea di usare l'antimateria è vecchissima, il problema, non banale per usare un termine caro ai fisici per minimizzare le questioni, è trovarla o fabbricarla.
Si è calcolato che per produrre tanta antimateria solo per tenere accesa una lampadina da cento watt servirebbe l'intero pil degli stati uniti moltiplicato per 10 o giù di lì. Il problema è sempre uno, ed è lo stesso per cui le macchine elettriche non saranno mai competitive: trasformare una forma di energia, in altra forma di energia, è sempre una "cagata" dal punto di vista della resa, perché durante la trasformazione, al massimo mantieni la stessa energia di input, ma hai perso comunque energia nel processo, e questo è solo a livello ideale. Di fatto ogni trasformazione conduce a delle perdite. Quindi è bene che si impari a consumare subito la fonte, o si trovi un modo per trasformare la materia normale in antimateria senza bisogno dei mastodontici acceleratori, o almeno che questi ultimi ne producano qualche tonnellata all'anno... in questo caso si potrà usare eccome.


Il PIL e` cio` che tiene in scacco l`umanita` insieme alla cosiddetta economia di mercato ecc .ecc.
Gli U.S.A quando vogliono non si fanno tanti problemi ad ignorare allegramente parametri artificiali ed inutili come il PIl oltre all`avere il cosiddetto debito pubblico piu` grande del pianeta.
Quindi non e` questione di PIL...
Semmai la questione e` che l`Universo di Star Trek e` un universo allo stato attuale completamente utopico e non partendo dal punto di vista tecnologico.
Ma partendo dalle basi della societa` e della civilta` che oggi semplicemente non sono nemmeno ipotizzabili ed all`orizzonte.
Quando si arriva al non fare qualche cosa adducendo motivi economici significa una cosa sola...
Che e` gia` stato fatto e compiuto il passo...ma per come e` strutturata la nostra attuale civilta` questo deve essere ad esclusivo beneficio di pochi, pochissimi.
Scordatevi che stante l`attuale status quo concetti di frontiera tanto cari alla fanta(?)scienza come le "macchine del tempo", i viaggi interstellari, l`antimateria ecc. ecc. divengano beneficio per tutti.
Grazie.

Marco71.



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MessaggioInviato: 21/05/2012, 13:03 
Cita:
superza ha scritto:

Cita:
Raziel ha scritto:

fusione fredda? e perché non calda visto che la prima è fisicamente impossibile mentre la seconda no?

Per una questione di Peso: i reattori a fusione calda sono pesantissimi, quelli a fusione fredda (una volta messa a punto) con una tonnellata puoi generare un boato di energia, certo l'ideale sarebbe l'antimateria ma siamo molto lontani ancora!


Gia`...con questo perdurare nell`erronea linea di voler a tutti i costi arrivare alla fusione hot cosiddetta con Tokamak, ignizione di plasma e confinamenti vari hai voglia quanti soldi potevano essere investiti in altre strade...ma con le questioni di essere sempre subordinati al soldo andremo poco avanti...
Non tra cinque miliardi come erroneamente pensa la scienza moderna ma tra molto meno tempo quando la cara stella di classe G uscira` dalla sequenza principale l`umanita` di allora se non cambiera` sara` ancora avvinghiata ed avvolta da beghe su cosa sia economico e quanti soldi blah, blah, blah...invece di agire.
Grazie.

Marco71.



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MessaggioInviato: 23/05/2012, 20:04 
Cita:
MarcoFranceschini ha scritto:

Non tra cinque miliardi come erroneamente pensa la scienza moderna ma tra molto meno tempo quando la cara stella di classe G uscira` dalla sequenza principale l`umanita` di allora se non cambiera` sara` ancora avvinghiata ed avvolta da beghe su cosa sia economico e quanti soldi blah, blah, blah...invece di agire.
Grazie.

Marco71.


Indipendentemente dalla quantità del tempo a disposizione, questa potrebbe essere comunque una legge generale di natura, una specie di criterio di selezione delle civiltà; quelle che si sono dimostrate capaci di sviluppare la tecnologia necessaria ai viaggi interstellari alla lunga sopravvivono, le altre no; e poiché io credo che per arrivare a sviluppare una tecnologia di quel tipo (ammesso che sia possibile) occorra molto studio, molta concentrazione e capacità di ragionamento, molta consapevolezza e molta cooperazione senza perdere tempo ed energie preziose in cose secondarie (piaceri stupidi, sterili guerricciole tra terrestri, dispute sciocche et similia), una eventuale "legge di selezione" di questo tipo se esistesse mi sembrerebbe in definitiva avere una sua ragion d'essere.


Ultima modifica di quisquis il 23/05/2012, 20:05, modificato 1 volta in totale.


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