Si è già ampiamente discusso di ESM in questo forum.. ma credo non sia mai abbastanza.
Ho evidenziato in giallo alcuni passi che mi sono piaciuti particolarmente.
Ecco il simbolo della nuova dittatura europea. In memoriam di Sandro Pertinidi Sergio Di Cori Modigliani
L’immagine che vedete qui riprodotta in bacheca è un logo, un acronimo. Un simbolo. E’ bene visualizzarlo con attenzione. Ma soprattutto leggere ciò che sta dietro (e soprattutto sopra).
Diventerà, a breve, il nostro pane quotidiano. Ossessivo. Contundente. Costante.
Né più né meno di quanto non lo fossero i fasci da combattimento nel 1925, le croci svastiche nel 1935, le falci e martello di sapore sovietico nel 1955.Come ci ricorda lo splendido scrittore Jack London nel suo celebre romanzo “Il tallone di ferro” nel delineare la genesi di una dittatura planetaria, “si presenteranno agli inizi bardati di stemmi, simboli e gonfaloni magari addirittura camuffati da paladini e difensori della libertà dei popoli”.
Neppure io ci avevo fatto caso.
Ne conoscevo il progetto e ne avevo un’idea vaga, basata su quanto avevo letto sui giornali, sia italiani che europei. Ma non conoscevo i dettagli, e soprattutto la specifica precisione chirurgica delle date, il che conferma come tutto ciò di cui siamo testimoni oggi, dallo spread su o giù, dalla borsa su o giù, dal fallimento sì o no di una grande banca, di una grande nazione, di una importante multinazionale, siano tutti elementi calcolati, previsti, pilotati, applicati da un management occulto sovranazionale il cui fine palese consiste nell’appropriarsi di un intero continente (in questo caso specifico la nostra cara Europa) perché sono riusciti a gettare le basi di un sistema operativo legale, con specifici dispositivi in automatico, che scatterà meccanicamente e non sarà più possibile né fermarlo né contestarlo e tantomeno opporvisi. Per portare fino in fondo questo atto di pirateria estrema, a loro manca ancora un ultimo tassello, quello definitivo: l’accordo che hanno già firmato deve essere ratificato “ufficialmente” dai rispettivi parlamenti nazionali.
Una volta approvata la Legge, “magicamente” le singole nazioni si estingueranno nella realtà pratica dei fatti, sena sparare un colpo, senza dire una parola, ma soprattutto senza che la gente ne venga messa al corrente.
Per impedire che, nell’affrontare lo scoglio specifico di un dibattito parlamentare ampio con partecipazione mediatico-televisiva dei singoli popoli, si corra il rischio di opposizioni, antagonismi forti e addirittura un voto negativo di alcune nazioni, faranno in modo di determinare una situazione che -secondo bloggers indipendenti olandesi e scozzesi (in questo momento i più attivi e scatenati nella denuncia, che già sono partiti nel diffondere il tam tam in rete)- provocherà una situazione di tale drammaticità, emergenza economica e sconquasso finanzario per cui il varo di questa specifica “Legge” verrà presentato come la panacea di tutti i mali, la risoluzione della crisi economica, e il salvataggio dell’Europa.
Ne sarà invece la tomba.
Ma è bene fare un piccolo passo indietro e spiegare di che cosa si tratta e di che cosa sta accadendo in questi giorni convulsi in Europa.
Una settimana fa, per un puro caso, stavo guardando una trasmissione televisiva su Rai3, di ascolto limitato, “TG3 Linea Notte” verso l’una del mattino, quindi ad un’ora poco accogliente per la massa. Si parlava delle solite cose, dello spread, dell’Europa, ecc.
Si facevano ascoltare le opinioni dei soliti noti, visibili e ormai riconoscibili a tutti. Per una pura coincidenza, del tutto casuale, una delle personalità che avrebbe dovuto dire la sua (un economista della Bocconi) si era reso indisponibile. E così, all’ultimo momento era stato sostituito –volevano metterci una faccia nuova- da una giovane economista siciliana, un dirigente dell’Idv, il che consentiva alla testata di rispettare la par condicio.
E così compare questa ragazza molto giovane (neppure trent’anni) presentata come “Studiosa di diritto ed economia applicata all’università di Palermo, dove presta servizio come ricercatrice scientifica nel campo dell’economia delle nazioni in qualità di precaria”. Il suo nome. Lidia Undiemi.
Siccome la trasmissione era virata pochi minuti fa sulla questione dei precari, stavo per lanciarmi in uno zapping immediato per evitare la consueta lagna e tiritera. Ma dopo tre parole, mi metto ad ascoltare.
La Undiemi, invece di rispondere alla domandina di rito “lei che è una giovane scienziata, che fa ricerca applicata, come vive il disagio del suo essere precaria in Sicilia?”.
La giovane donna, con una splendida faccia tosta, risponde come se nulla fosse, bypassando lo sciocco quesito. E dice testuali parole: “La politica di Mario Monti e, mi dispiace aggiungere, anche di Barack Obama, è semplicemente fallimentare e porterà l’Europa a un imminente disastro perché stanno immettendo liquidità dentro un secchio bucato, approvvigionando banche sull’orlo del fallimento.
I 125 miliardi di euro che Monti sta spremendo agli italiani, tramite un dispositivo del fonda salva-stati che io ho studiato con attenzione perché è il mio lavoro, non finiranno nel bilancio della Repubblica Italiana, bensì nel cosiddetto “Fondo salva-stati”…..a questo punto, si sentono dei rumori di fondo e si capisce che nello studio c’è sconcerto.
Ma evidentemente non potevano tagliare. La giovane economista, quindi, prosegue: “L’aspetto saliente consiste nel fatto che il Fondo Salva-Stati non sarà più gestito dalle istituzioni nazionali, e neppure da una istituzione comunitaria dell’Unione Europea, bensì da un’organizzazione finanziaria intergovernativa.
I soggetti che gestiranno questo fondo godranno di totale immunità e carta bianca nell’applicazione delle manovre finanziarie. Il governo Monti non ha informato i cittadini che ignorano il varo di questo dispositivo. Si tratta della fondazione di una dittatura economica”.
A questo punto il collegamento da Palermo si è interrotto e lei è sparita.
Sono rimasto colpito, perché l’economista non aveva l’aria di una facinorosa e tantomeno di un’estremista farloccona. Vado in rete e clicco alla ricerca di informazioni, come avrebbe fatto chiunque di voi. Vengono fuori delle notizie su di lei dal sapore gossip (non molte ma ci sono) che ruotano intorno allo slogan (essendo l’economista anche una bella donna) “questa bella donna non piacerà mai a Berlusconi”.
Dopodichè cerco ESFM e trovo parecchio “materiale ufficiale” dove mi spiegano che l’European Stability Financial Mechanism è la soluzione politica dei problemi finanziari europei e ci salverà a tutti.
Mi metto in collegamento con alcuni bloggers europei di cui mi fido e chiedo ragguagli per essere informato meglio.
Dopo due giorni comincio a ricevere del materiale, delle risposte, e infine mi comunicano che in Olanda, Scozia, Danimarca hanno già iniziato a far scattare un tam tam di allerta cercando di spingere la gente a “pretendere che venga ufficialmente pubblicato il Trattato firmato da Italia, Francia e Germania in data 2 febbraio 2012 a Bruxelles, per intero, con tutte le clausole annesse e che venga spiegato subito ai singoli popoli che tale trattato deve essere ratificato entro primavera per diventare automaticamente esecutivo a partire dal 1 luglio 2012”.
(cut)
Il linguaggio non è semplice da decrittare, perché pieno di terminologia tecnico-finanziaria molto specifica. Ma alcuni passi sono chiari, soprattutto quando si spiega che le nazioni “perdono il diritto di poter avere accesso a meccanismi di sovvenzione, aiuto e salvataggio finanziario nel caso non rientrino nei parametri stabiliti, pena la automatica e immediata cancellazione anche di patti regressi”; e più avanti spiega come l’erogazione del finanziamento di questo super-ente (garantito dal Fondo Monetario Internazionale e dalla BCE) viene elargito ponendo come condizione la garanzia di tutto il sistema di proprietà di beni nazionali pubblici: acqua, energia, comunicazioni, infrastrutture.
Per farla in breve: sale lo spread, l’Italia ha bisogno di una mano dall’Europa, la ottiene senza nessuna necessaria trattativa.
”Automaticamente e immediatamente” –faccio un qualunque esempio a caso- la gestione del sistema della metropolitana di Milano, o la gestione delle fonti naturali d’acqua, o il pacchetto di maggioranza di Finmeccanica passano sotto il controllo dell’ ESFM, che uno voglia o non voglia. Poiché il trattato è stato approvato dai singoli parlamenti, non c’è alcun bisogno che i singoli governi comunichino ai cittadini l’accadimento. Non farà notizia.
Veniamo alle informazioni. Chiunque sia interessato –dovrebbe essere un dovere perché riguarda tutti i popoli d’Europa- può intanto andare a vedersi il video lanciato su you tube dall’economista Lidia Undiemi.
Oppure può scriverle per chiedere dettagli e ragguagli a
li.undiemi@gmail.com. Potete ricevere anche materiale in pdf.
Quello che lei spiega è che hanno creato una entità finanziaria sovranazionale che esula anche dal controllo dell’Unione Europea. La BCE, infatti, viene definita “ausiliaria”. Si tratta di un super-governo legalmente valido composto da un pool di creditori internazionali. A questo nuovo super-ente gli Stati partecipano non più come governi-sovrani bensì (così lo definisce la Undiemi) “in qualità di soci debitori”.
Nel nome di questi principii, l’Italia, la Spagna, il Portogallo, ecc., ricevono istruzioni sulle (così è scritto nel Trattato ufficiale) “….specifiche manovre correttive di bilancio che ogni singolo Stato è tenuto a predisporre immediatamente al fine di ottenere la liquidità necessaria per evitare il potenziale default”.
L’ESFM quindi, potrà predisporre a proprio piacimento come e quando svuotare le casse dei singoli Stati senza che venga data nessuna comunicazione ai cittadini. Il cittadino, quindi, si trova in una situazione per cui non viene più riferita né la ragione né il motivo per cui questa o quella Legge viene passata (soprattutto tagli alla spesa pubblica, ecc.) dato che l’unica argomentazione che viene prospettata è “o è così oppure il baratro”.
Ma c’è dell’altro, che è ciò che a me importa più di ogni altra cosa.
Il super-ente ESFM gode, per statuto riconosciuto da 26 paesi dell’Unione Europea (la Gran Bretagna si è rifiutata di aderire) di una totale impunità extra-legale.
Nel comma tre dell’articolo due del Trattato (già firmato da Mario Monti) si legge “nel trattato fondativo, l’ESFM, il suo personale, i suoi dirigenti, i suoi beni, godono dell’immunità di ogni forma di giurisdizione”, tradotto vuol dire che un qualunque rappresentante di tale ente può venire in Italia prendere a randellate un passante e non può essere sottoposto a incriminazione perché gode “di immunità da ogni forma di giurisdizione”, come un diplomatico di carriera.
In aggiunta, viene specificato che non viene data a nessun giudice di nessun paese la possibilità neppure di leggere documentazione alcuna inerente a tale ente perché, così recita il Trattato “l’EFSM non può essere oggetto di perquisizione, sequestro, confisca derivanti da azioni esecutive, giudiziarie, amministrative e normative, trovandosi nella condizione di soggetti operanti sotto la condizione extra-giudiziale”.
In Olanda si stanno scatenando su questo e hanno aperto un sito per allertare il resto d’Europa, che si chiama “Money for nothing”. (money-for-nothing.nl) oppure “alles overhet monetaire system”. Purtroppo è scritto solo in olandese (ma lo traduce google) perché è una chiamata alle armi per gli olandesi (saranno il primo parlamento a dover discutere la firma del Trattato). Ma c’è un altro link.
Un certo Thomas Moerman, scozzese. Trovate il tutto sotto thomas moerman.eu/post/.
Dobbiamo far qualcosa perché si accenda il dibattito su questo prima che chiudano l’accordo politico tra Mario Monti da una parte e PD PDL Udc dall’altra, votando la Legge senza che nessuno ne sappia nulla.
Ci tenevo a informare i miei lettori, di tutto ciò, oggi.
E’ il mio modo di commemorare il 22 esimo anniversario della dipartita estrema di Sandro Pertini, un italiano per bene. Lasciamo perdere la retorica e le celebrazioni.
So soltanto che se lui fosse stato vivo avrebbe preso Mario Monti e l’avrebbe volato giù dalla finestra, magari mettendoci sotto un bel materassone per non causargli alcun danno fisico, purchè le tivvù riprendessero il suo gesto.
Era un uomo pragmatico. Dobbiamo diventarlo anche noi.
In calce e a conclusione, la citazione di una sua frase del 1983, a commento dello scandalo della P2. Sono trascorsi da allora 29 anni.
Purtroppo siamo andati indietro.
Sarebbe ora di riprendere il cammino segnato e segnalato da chi ci ha preceduto e aveva costruito una società dall'esistenza sostenibile.
“Noi italiani ci siamo guadagnati la democrazia, quarant’anni fa, con il sangue e la galera.
Non dobbiamo permettere, oggi, che la libertà tanto cara venga calpestata e uccisa da ladri, corrotti e malfattori che si stanno annidando nelle istituzioni per svuotarle di senso. Essere italiani, oggi, vuol dire schierarsi e combattere contro il malaffare: esso è il cancro della libertà e della democrazia”.
Sandro Pertini. 10 giugno 1983.
Fonte:
http://sergiodicorimodiglianji.blogspot ... atura.html