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 Oggetto del messaggio: Ricerca sulle famigerate "scie chimiche"
MessaggioInviato: 02/06/2012, 17:07 
Salve cari amici vicini e lontani, apro questa piccola discussione con due intenti.

Uno é quello di far chiarezza su certi punti molto importanti riguardo i processi di condensazione, punti che vengono tralasciati nelle spiegazioni dei fenomeni osservati.


Posso affermare con certezza che il discorso delle quote e delle temperature é corretto ma si riferisce a condizioni di meteo ben precise. Nel senso che quei calcoli di condensa son giusti ma in presenza di alta pressione. Se invece la pressione scende e 'umidita aumenta la condensazione é possibile anche a quote minori.

Certe cose non vengono dette fino in fondo.

Poi ricordo che ci sono alcuni fenomeni atmosferici che possono invertire completamente queste regole di condensazione, per esempio appunto l'inversione termica


Ieri le ho viste anche io tutto il giorno le scie ma é piu che normale con quelle condizioni meteo.

C'erano nubi cirriformi su tutto il Ticino e l'alta Lombardia,e se gli aerei passandoci attraverso formavano una scia di condensa persistente ma é del tutto normale. In quelle condizioni il punto di condensa si alza notevolmente.

Le scie non si formano solo a temperature estremamente basse ma anche appena al di sotto dello 0° e questo dipende da pressione e umidità.


Comunque visto che sono abbituato a sostenere con fatti le mie asserzioni annuncio l'inizio di una ricerca sul campo in merito alle scie chimiche.

Bella questa hehehe una ricerca sul campo per studiare le scie che stanno in cielo.........hahahah ma GREAA che dici?

No ecco appunto passo quindi a spiegare come procederemo.

nel corso del prossimo mese, tempo permettendo monitoreremo la zona di cielo soprastante la Malpensa.

Sopra Bellinzona passa il corridoio aereo per tutti gli aerei diretti verso nord provenienti dal nord'Italia, sopra Brissago invece passa il corridoio aereo nord sud che dal nord europa porta gli aerei provenienti dal nord europa in zona Malpensa Linate Bergamo Orio al Serio.

Registreremo il passaggio degli aerei e le eventuali scie applicando un filtro spettrografico alla cam onde evidenziare la lunghezza d'onda della luce solare riflessa ed emesa dalle scie.

Contemporaneamente monitoreremo in tempo reale le condizioni meteo specifiche delle zone dove le scie si formano, e altrettanto faremo con i dati emessi dal trasponder degli stessi aerei indicandone tutti i relativi parametri di volo

Chiaramente visto che non si tratta di fare copiaincolla di documenti altrui ci vorrà sicuramente qualche tempo.

Non voglio dare una scadenza in merito ma se la meteo ci stà credo che in un mesetto e mezzo dovremmo esserci.

Nel frattempo invito chiunque abbia voglia di partecipare personalmente alla ricerca a farsi avanti contattandomi.

[8D]


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MessaggioInviato: 02/06/2012, 17:56 
Allora inizio io mostrandoti i dati di ieri 01-06-2012 inizio giornata.
Cioé quando ho notato le prime scie di condensa persistenti


Questo aereo volava a quota 11581 metri
Temperatura tra i -51° C ed i - 62.7°C
Umidità relativa 57%


Immagine

Immagine

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Immagine

Cita:
GREAA ha scritto:
Ieri le ho viste anche io tutto il giorno le scie ma é piu che normale con quelle condizioni meteo.

C'erano nubi cirriformi su tutto il Ticino e l'alta Lombardia,e se gli aerei passandoci attraverso formavano una scia di condensa persistente ma é del tutto normale. In quelle condizioni il punto di condensa si alza notevolmente.

Le scie non si formano solo a temperature estremamente basse ma anche appena al di sotto dello 0° e questo dipende da pressione e umidità.


Qui sbagli, la temperatura inferiore ai - 40° è essenziale affinchè i reattori producano la scia di condensa.
A -30° non si forma la scia nemmeno ad umidità relativa alta. (verificato di persona)
Figuriamoci a 0°

Come vedi dai miei dati la situazione che hai visto ieri è dovuta alla temperatura in quota prossima ai [b]-60°C e siccome l'umidità era del 57% questo giustifica la persistenza delle scie e la dissoluzione delle stesse formando anche dei cirri.
[/b]

Ti faccio notare che in giorni precedenti ho verificato aerei che volavano a quella quota con temperature simili ma con umidità al 30% e la scia che rilasciavano era corta e non persistente.

La quota come dici tu, e come ho sempre sostenuto io è irrilevante, che fà stato é la bassa temperatura.
In paesi come la siberia per esempio gli aerei lasciano la scia di condensa in fase di decollo per la temperatura già inferiore ai -40° al suolo.


Comunque aspetto i tuoi dati che saranno sicuramente più accurati dei miei, per un sano confronto sulle nostre opinioni in parte divergenti. [:)]


Ultima modifica di Wolframio il 02/06/2012, 18:40, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 02/06/2012, 18:41 
Cita:
Wolframio ha scritto:

Allora inizio io mostrandoti i dati di ieri 01-06-2012 inizio pomeriggio.
Cioé quando ho notato le prime scie di condensa persistenti


Questo aereo volava a quota 11581 metri
Temperatura tra i -51° C ed i - 62.7°C
Umidità relativa 57%


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Cita:
GREAA ha scritto:
Ieri le ho viste anche io tutto il giorno le scie ma é piu che normale con quelle condizioni meteo.

C'erano nubi cirriformi su tutto il Ticino e l'alta Lombardia,e se gli aerei passandoci attraverso formavano una scia di condensa persistente ma é del tutto normale. In quelle condizioni il punto di condensa si alza notevolmente.

Le scie non si formano solo a temperature estremamente basse ma anche appena al di sotto dello 0° e questo dipende da pressione e umidità.


Qui sbagli, la temperatura inferiore ai - 40° è essenziale affinchè i reattori producano la scia di condensa.
A -30° non si forma la scia nemmeno ad umidità relativa alta. (verificato di persona)
Figuriamoci a 0°

Come vedi dai miei dati la situazione che hai visto ieri è dovuta alla temperatura in quota prossima ai [b]-60°C e siccome l'umidità era del 57% questo giustifica la persistenza delle scie e la dissoluzione delle stesse formando anche dei cirri.
[/b]

Ti faccio notare che in giorni precedenti ho verificato aerei che volavano a quella quota con temperature simili ma con umidità al 30% e la scia che rilasciavano era corta e non persistente.

La quota come dici tu, e come ho sempre sostenuto io è irrilevante, che fà stato é la bassa temperatura.
In paesi come la siberia per esempio gli aerei lasciano la scia di condensa in fase di decollo per la temperatura già inferiore ai -40° al suolo.


Comunque aspetto i tuoi dati che saranno sicuramente più accurati dei miei, per un confronto sulle nostre opinioni in parte divergenti. [:)]



in Siberia l'aria é strasecca se no la condensa si formerebbe anche se fosse meno freddo...........vedi il famoso elicottero poco pratico perche in zone fresche forma una cortina di condensa che offusca la vista al pilota non so se c'é ancora quella discussione forse da qualche parte si.......ecco li c'é la prova che la condensa si forma anche a temperature non cosî rigide per esempio.


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MessaggioInviato: 02/06/2012, 19:01 
Riporto qui un caso al limite per la formazione di scia di condensa spiegato nell'altro post nel seguente link:

Siamo sopra la frana di Preonzo [;)]
http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=226184

Oggi 14/05/2012 tutto il giorno il cielo era cosi, senza una nuvola.

Immagine

Il Jumbolino contrassegnato nel cerchio, appena percepibile dalla camera del cell ma ben visibile ad occho nudo.
Volava a 7365 metri Temperatura - 37 gradi umidità relativa circa 34%
Immagine

Data la temperatura prossima ai -40 gradi e poca umidità la scia di condensa era quasi impercettibile e svaniva immediatamente (effetto meteora)
Ma la scia era visibile solo per un breve tratto, poi l'aereo continuava senza scia

Mentre tutti gli altri aerei che ho visto a quote più alte non rilasciavano nessuna scia perchè dai 9000 metri in sù l'aria era secca malgrado che la temperatura era vicina ai -50 gradi.

Immagine

Concludo con questa mia considerazione in base a quanto ho osservato:

Per formarsi una scia di condensa è indispensabile che la temperatura sia almeno di -40 gradi (-35 gradi è quasi impossibile)
L'umidità % dell'aria gioca un ruolo molto importante ma solo se si hanno temperature di almeno -37<>-40 gradi.

Temperature piu fredde per esempio -60 gradi con percentuale di umidità bassa non generano scie di condensa.

Temperature meno fredde per esempio -35 gradi con percentuale di umidità alta non generano scie di condensa.

Questo è quanto ho constatato di persona alle nostre latitudini.

Poi in Siberia o in Alaska non so' se le cose sone diverse.


Ultima modifica di Wolframio il 02/06/2012, 19:05, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 02/06/2012, 19:21 
Cita:
in Siberia l'aria é strasecca se no la condensa si formerebbe anche se fosse meno freddo...........vedi il famoso elicottero poco pratico perche in zone fresche forma una cortina di condensa che offusca la vista al pilota non so se c'é ancora quella discussione forse da qualche parte si.......ecco li c'é la prova che la condensa si forma anche a temperature non cosî rigide per esempio.


Questo che dici è dovuto ai vortici che negli aerei si formano soprattutto durante decolli e atterraggi, e sono quasi sempre causati dai bordi dei flap.
Un elicottero crea dei vortici, ma come quelli degli aerei si vedono solo se l'umidità è alta. Ma non ha nulla a che vedere con le scie di condensa "contrails" che rilasciano i motori a jet.


Oltre ai vortici, l’aeroplano può produrre in determinate circostanze anche “scie nebbiose” o “aloni vaporosi”. Anche in questo caso per far sì che il fenomeno si veda è necessario che l’aria sia molto umida. Le “scie nebbiose” o “aloni nebbiosi” si verificano anch’essi prevalentemente durante il decollo e l’atterraggio. ( in breve è solo vapore)


Mentre Le scie “contrail” sono composte prevalentemente da acqua sotto forma di minuscoli cristalli di ghiaccio (non è piu vapore) è vapore quando esce dal reattore ma poi per formarsi la scia bisogna che le goccioline d'acqua gelino all’istante formando una lunga scia formata da aghi di ghiaccio e questo fenomeno avviene solo a temperatura molto bassa -40°


Ultima modifica di Wolframio il 02/06/2012, 19:51, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 02/06/2012, 19:49 
Cita:
Wolframio ha scritto:

Cita:
in Siberia l'aria é strasecca se no la condensa si formerebbe anche se fosse meno freddo...........vedi il famoso elicottero poco pratico perche in zone fresche forma una cortina di condensa che offusca la vista al pilota non so se c'é ancora quella discussione forse da qualche parte si.......ecco li c'é la prova che la condensa si forma anche a temperature non cosî rigide per esempio.


Questo che dici è dovuto ai vortici che negli aerei si formano soprattutto durante decolli e atterraggi, e sono quasi sempre causati dai bordi dei flap.
Un elicottero crea dei vortici, ma come quelli degli aerei si vedono solo se l'umidità è alta. Ma non ha nulla a che vedere con le scie di condensa "contrails" che rilasciano i motori a jet.


Oltre ai vortici, l’aeroplano può produrre in determinate circostanze anche “scie nebbiose” o “aloni vaporosi”. Anche in questo caso per far sì che il fenomeno si veda è necessario che l’aria sia molto umida. Le “scie nebbiose” o “aloni nebbiosi” si verificano anch’essi prevalentemente durante il decollo e l’atterraggio. ( in breve è solo vapore)


Mentre Le scie “contrail” sono composte prevalentemente da acqua sotto forma di minuscoli cristalli di ghiaccio (non è piu vapore) è vapore quando esce dal reattore ma poi per formarsi la scia bisogna che le goccioline d'acqua gelino all’istante formando una lunga scia formata da aghi di ghiaccio.



io parlavo di questo elicottero non dei convenzionali

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=12593

lengial tüt e fat una ghignada


Ultima modifica di GREAA il 02/06/2012, 19:51, modificato 1 volta in totale.

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Lo avevo già letto tempo fà. Ma qui stiamo uscendo dal discorso di questo tuo post [:)] la ghignada l'ho già faia

Ah per chi non l'avesse ancora capito (mi rivolgo ai lettori) per il momento parliamo solo di scie di condensa (contrails) e non di scie chimiche.

Poi se ne vedremo con i nostri occhi si parlerà anche delle scie chimiche.


Ultima modifica di Wolframio il 02/06/2012, 20:06, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 02/06/2012, 20:29 
Cita:
Wolframio ha scritto:

Lo avevo già letto tempo fà. Ma qui stiamo uscendo dal discorso di questo tuo post [:)] la ghignada l'ho già faia

Ah per chi non l'avesse ancora capito (mi rivolgo ai lettori) per il momento parliamo solo di scie di condensa (contrails) e non di scie chimiche.

Poi se ne vedremo con i nostri occhi si parlerà anche delle scie chimiche.



aaaaaaa ecco bon sem dacordi perfetto

il discorso quindi per fare il punto é che secondo me le scie di condensa si possono formare anche a temperatura piu alta di quella convenzionalmente considerata valida in tutti i casi

proseguo dicendo che a prescindere dalla validità non contestata dei dati inerenti meteo e volo ossevato la mia ricerca si baserà principalmente sull'analisi dello spettro luminoso emesso (riflesso) dalle scie di condensa.

come ben sai lo spettro luminoso una volta dovutamente elaborato ti fornisce un profilo relativo alla lunghezza d'onda della luce analizzata.

Questo equivale ad avere una sorta di impronta digitale del materiale che compone il corpo solido o gassoso che emette o riflette la luce.


questo lo si può fare molto semplicemente con ogni aereo che passa e che lascia una scia non é un problema di numero.

Poi faccio un esempio poi vado per il caffé


ditemi una cosa

in inverno é necessario che la temperatura esterna sia di -70° e avere un reattore di un jet in bocca per formare della condensa?

cosa succede alla condensa che esce dalla bocca se l'aria é fredda e secca?

scompare subito

cosa capita alla condensa che esce dalla bocca se l'aria é fredda e umida ?

persiste attorno a noi .specialmente se non tira vento


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MessaggioInviato: 02/06/2012, 20:39 
Cita:
in inverno é necessario che la temperatura esterna sia di -70° e avere un reattore di un jet in bocca per formare della condensa?

cosa succede alla condensa che esce dalla bocca se l'aria é fredda e secca?

scompare subito

cosa capita alla condensa che esce dalla bocca se l'aria é fredda e umida ?

persiste attorno a noi .specialmente se non tira vento


No caro, quello che esce dalla bocca è vapore acqueo che vedi per la differenza di temperatura dell'aria non cristalli di ghiaccio, altrimenti avresti le scarpe innevate. Inoltre anche in estate vedi il vapore dell'acqua che bolle.

Le scie contrails invece sono vapore acqueo solidificato in minuscoli cristalli di ghiaccio


Ultima modifica di Wolframio il 02/06/2012, 20:59, modificato 1 volta in totale.


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Cita:
Wolframio ha scritto:

Cita:
in inverno é necessario che la temperatura esterna sia di -70° e avere un reattore di un jet in bocca per formare della condensa?

cosa succede alla condensa che esce dalla bocca se l'aria é fredda e secca?

scompare subito

cosa capita alla condensa che esce dalla bocca se l'aria é fredda e umida ?

persiste attorno a noi .specialmente se non tira vento


No caro, quello che esce dalla bocca è vapore acqueo che vedi per la differenza di temperatura dell'aria non cristalli di ghiaccio, altrimenti avresti le scarpe innevate. Inoltre anche in estate vedi il vapore dell'acqua che bolle.

Le scie contrails invece sono vapore acqueo solidificato in minuscoli cristalli di ghiaccio


si ma é la stessa cosa il principio é quello
poi chiaro che se la temperatura non é abbastanza fredda il vapore resta sotto forma di goccioline nebulizzte e invece se freddo abbastanza le goccioline si cristallizzano ma non cambiano la composizione complessiva
tanté che poi riscaldandosi diventano ancora acqua come prima ne piu ne meno


il principio é che se c'é una bolla d'aria calda umida all'interno di una zona fredda a dipendenza della pressione atmosferica questa si traduce in una nuvola o meno

le scie di condensa sono nientâltro che nubi "artificiali"


Ultima modifica di GREAA il 02/06/2012, 21:23, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 02/06/2012, 22:05 
Ribadisco che le scie di condensazione si formano solo in alta quota
(di solito sopra gli 8 km) dove l'aria è estremamente fredda (meno di -40 gradi C) e con sufficiente umidità.

Immagine


Cita:
Registreremo il passaggio degli aerei e le eventuali scie applicando un filtro spettrografico alla cam onde evidenziare la lunghezza d'onda della luce solare riflessa ed emesa dalle scie.


Siccome i jet emettono vapore acqueo comunque, che sia fredda o che sia calda la temperatura dell'aria in quota: la tua apparecchiatura probabilmente vedrà delle scie invisibili ad occhio nudo anche a temperature inferiori ai -40°C. Ma qui non si potrà parlare di contrails perchè di scie visibili non ce ne saranno a causa del dissolvimento immediato del vapore acqueo con il resto dell'aria.


Ultima modifica di Wolframio il 02/06/2012, 22:27, modificato 1 volta in totale.


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no non solo ma anche secando me


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Nel frattempo un piccolo ragionamento.

Tutte ste storie delle scie chimiche vengono dal nord america. Questo perché la prima volta che se ne é parlato fu in occasione dei fatti avvenuti ad Alberta in Canada.

Da anni si sà che negli states stanno conducendo ricerche ed esperimenti sulla rifrazione della luce solare mediante uno "scudo" di particelle riflettenti sospese nell'atmosfera.

Oltre che questa funzione lo "scudo" dovrebbe aiutare a migliorare le raditotelecomunicazioni.

Preciso che io non sono ne pro ne contro una o l'altra teoria.

Io son semplicemente curioso


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MessaggioInviato: 05/06/2012, 21:50 
Guarda che bel esemplare questa mattina alle 7.40

Immagine

Fatta da un Airbus A320 Tunisino a quota 10988 metri
Temperatura -52.8° C
Umidità relativa 36%

Allo stesso momento passava anche questo:

Immagine

Boeing 737 della Ryanair a quota 11582 metri
Temperatura -58.1°C
Umidità relativa 34%


Nel primo caso in entrata l'A320 non faceva scia, ha iniziato sopra la mia testa lasciando quella scia per circa 7 Km, poi ha continuato la sua corsa senza più scia. Quella scia lunga 7 km è rimasta in aria per una mezzora

Nel secondo caso il Boeing 737 dall'inizio alla fine, la sua scia era corta e si dissolveva all'istante (effetto meteora).


Come si spiega una cosi gran differenza di emissione di condensa a condizioni quasi simili?


Perchè
I modelli più moderni hanno motori a basso consumo ed emettono gas più puliti e più freddi
Mentre quelli vecchi hanno un elevato livello di emissioni di CO2 e più calde


In questo caso probabilmente la grossa scia di 7 km è dovuta ad una breve zona più umida. A meno che non si sia trattato di un fuel dumping


Ultima modifica di Wolframio il 05/06/2012, 22:40, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 07/06/2012, 08:00 
ottimo intervento dire,

quindi iniziano a saltar fuori nozioni conosciute ma che nelle precedenti discussioni non mi sembra siano saltate fuori.

A me che fa un pò specie é il fatto che poi chi sostiene l'esistenza delle scie chimiche lo sostiene facendo leva soprattutto su un punto ovvero che le scie chimiche sono quelle che si formano più in basso e che il formarsi di scie di condensa negli stati più bassi dell'atmosfera non é possibile.

Secondo questi, quindi, le scie di condensa si formano solo in determinate condizioni atmosferiche e poi nell'elenco delle condizioni atmosferiche inseriscono anche il dato relativo all'altitudine del velivolo, dato che di fatto non é un dato meteo-atmosferico.

Le scie di condensa si formano in determinate condizioni atmosferiche a prescindere dalla quota alla quale queste si presentano.

Gli unici fattori determinanti per la formazione o meno delle scie sono:

Temperatura aria
Temperatura emissioni
Umidità relativa
Pressione atmosferica
Velocità vento

L'altitudine non centra un fico secco o per meglio dire come i cavoli a merenda.

Le condizioni adeguate si possono verificare anche a livello del mare.


Ultima modifica di GREAA il 07/06/2012, 08:01, modificato 1 volta in totale.

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