07/06/2012, 11:25
Wolframio ha scritto:
Allora inizio io mostrandoti i dati di ieri 01-06-2012 inizio giornata.
Cioé quando ho notato le prime scie di condensa persistenti
Questo aereo volava a quota 11581 metri
Temperatura tra i -51° C ed i - 62.7°C
Umidità relativa 57%GREAA ha scritto:
Ieri le ho viste anche io tutto il giorno le scie ma é piu che normale con quelle condizioni meteo.
C'erano nubi cirriformi su tutto il Ticino e l'alta Lombardia,e se gli aerei passandoci attraverso formavano una scia di condensa persistente ma é del tutto normale. In quelle condizioni il punto di condensa si alza notevolmente.
Le scie non si formano solo a temperature estremamente basse ma anche appena al di sotto dello 0° e questo dipende da pressione e umidità.
Qui sbagli, la temperatura inferiore ai - 40° è essenziale affinchè i reattori producano la scia di condensa.
A -30° non si forma la scia nemmeno ad umidità relativa alta. (verificato di persona)
Figuriamoci a 0°
Come vedi dai miei dati la situazione che hai visto ieri è dovuta alla temperatura in quota prossima ai [b]-60°C e siccome l'umidità era del 57% questo giustifica la persistenza delle scie e la dissoluzione delle stesse formando anche dei cirri.
[/b]
Ti faccio notare che in giorni precedenti ho verificato aerei che volavano a quella quota con temperature simili ma con umidità al 30% e la scia che rilasciavano era corta e non persistente.
La quota come dici tu, e come ho sempre sostenuto io è irrilevante, che fà stato é la bassa temperatura.
In paesi come la siberia per esempio gli aerei lasciano la scia di condensa in fase di decollo per la temperatura già inferiore ai -40° al suolo.
Comunque aspetto i tuoi dati che saranno sicuramente più accurati dei miei, per un sano confronto sulle nostre opinioni in parte divergenti.
07/06/2012, 11:25
GREAA ha scritto:Wolframio ha scritto:
Allora inizio io mostrandoti i dati di ieri 01-06-2012 inizio pomeriggio.
Cioé quando ho notato le prime scie di condensa persistenti
Questo aereo volava a quota 11581 metri
Temperatura tra i -51° C ed i - 62.7°C
Umidità relativa 57%GREAA ha scritto:
Ieri le ho viste anche io tutto il giorno le scie ma é piu che normale con quelle condizioni meteo.
C'erano nubi cirriformi su tutto il Ticino e l'alta Lombardia,e se gli aerei passandoci attraverso formavano una scia di condensa persistente ma é del tutto normale. In quelle condizioni il punto di condensa si alza notevolmente.
Le scie non si formano solo a temperature estremamente basse ma anche appena al di sotto dello 0° e questo dipende da pressione e umidità.
Qui sbagli, la temperatura inferiore ai - 40° è essenziale affinchè i reattori producano la scia di condensa.
A -30° non si forma la scia nemmeno ad umidità relativa alta. (verificato di persona)
Figuriamoci a 0°
Come vedi dai miei dati la situazione che hai visto ieri è dovuta alla temperatura in quota prossima ai [b]-60°C e siccome l'umidità era del 57% questo giustifica la persistenza delle scie e la dissoluzione delle stesse formando anche dei cirri.
[/b]
Ti faccio notare che in giorni precedenti ho verificato aerei che volavano a quella quota con temperature simili ma con umidità al 30% e la scia che rilasciavano era corta e non persistente.
La quota come dici tu, e come ho sempre sostenuto io è irrilevante, che fà stato é la bassa temperatura.
In paesi come la siberia per esempio gli aerei lasciano la scia di condensa in fase di decollo per la temperatura già inferiore ai -40° al suolo.
Comunque aspetto i tuoi dati che saranno sicuramente più accurati dei miei, per un confronto sulle nostre opinioni in parte divergenti.
in Siberia l'aria é strasecca se no la condensa si formerebbe anche se fosse meno freddo...........vedi il famoso elicottero poco pratico perche in zone fresche forma una cortina di condensa che offusca la vista al pilota non so se c'é ancora quella discussione forse da qualche parte si.......ecco li c'é la prova che la condensa si forma anche a temperature non cosî rigide per esempio.
07/06/2012, 11:26
Wolframio ha scritto:
Riporto qui un caso al limite per la formazione di scia di condensa spiegato nell'altro post nel seguente link:
Siamo sopra la frana di Preonzo
http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=226184
Oggi 14/05/2012 tutto il giorno il cielo era cosi, senza una nuvola.
Il Jumbolino contrassegnato nel cerchio, appena percepibile dalla camera del cell ma ben visibile ad occho nudo.
Volava a 7365 metri Temperatura - 37 gradi umidità relativa circa 34%
Data la temperatura prossima ai -40 gradi e poca umidità la scia di condensa era quasi impercettibile e svaniva immediatamente (effetto meteora)
Ma la scia era visibile solo per un breve tratto, poi l'aereo continuava senza scia
Mentre tutti gli altri aerei che ho visto a quote più alte non rilasciavano nessuna scia perchè dai 9000 metri in sù l'aria era secca malgrado che la temperatura era vicina ai -50 gradi.
Concludo con questa mia considerazione in base a quanto ho osservato:
Per formarsi una scia di condensa è indispensabile che la temperatura sia almeno di -40 gradi (-35 gradi è quasi impossibile)
L'umidità % dell'aria gioca un ruolo molto importante ma solo se si hanno temperature di almeno -37<>-40 gradi.
Temperature piu fredde per esempio -60 gradi con percentuale di umidità bassa non generano scie di condensa.
Temperature meno fredde per esempio -35 gradi con percentuale di umidità alta non generano scie di condensa.
Questo è quanto ho constatato di persona alle nostre latitudini.
Poi in Siberia o in Alaska non so' se le cose sone diverse.
07/06/2012, 11:26
GREAA ha scritto:Wolframio ha scritto:in Siberia l'aria é strasecca se no la condensa si formerebbe anche se fosse meno freddo...........vedi il famoso elicottero poco pratico perche in zone fresche forma una cortina di condensa che offusca la vista al pilota non so se c'é ancora quella discussione forse da qualche parte si.......ecco li c'é la prova che la condensa si forma anche a temperature non cosî rigide per esempio.
Questo che dici è dovuto ai vortici che negli aerei si formano soprattutto durante decolli e atterraggi, e sono quasi sempre causati dai bordi dei flap.
Un elicottero crea dei vortici, ma come quelli degli aerei si vedono solo se l'umidità è alta. Ma non ha nulla a che vedere con le scie di condensa "contrails" che rilasciano i motori a jet.
Oltre ai vortici, l’aeroplano può produrre in determinate circostanze anche “scie nebbiose” o “aloni vaporosi”. Anche in questo caso per far sì che il fenomeno si veda è necessario che l’aria sia molto umida. Le “scie nebbiose” o “aloni nebbiosi” si verificano anch’essi prevalentemente durante il decollo e l’atterraggio. ( in breve è solo vapore)
Mentre Le scie “contrail” sono composte prevalentemente da acqua sotto forma di minuscoli cristalli di ghiaccio (non è piu vapore) è vapore quando esce dal reattore ma poi per formarsi la scia bisogna che le goccioline d'acqua gelino all’istante formando una lunga scia formata da aghi di ghiaccio.
io parlavo di questo elicottero non dei convenzionali
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=12593
lengial tüt e fat una ghignada
07/06/2012, 11:26
Wolframio ha scritto:
Lo avevo già letto tempo fà. Ma qui stiamo uscendo dal discorso di questo tuo postla ghignada l'ho già faia
Ah per chi non l'avesse ancora capito (mi rivolgo ai lettori) per il momento parliamo solo di scie di condensa (contrails) e non di scie chimiche.
Poi se ne vedremo con i nostri occhi si parlerà anche delle scie chimiche.
07/06/2012, 11:27
GREAA ha scritto:Wolframio ha scritto:
Lo avevo già letto tempo fà. Ma qui stiamo uscendo dal discorso di questo tuo postla ghignada l'ho già faia
Ah per chi non l'avesse ancora capito (mi rivolgo ai lettori) per il momento parliamo solo di scie di condensa (contrails) e non di scie chimiche.
Poi se ne vedremo con i nostri occhi si parlerà anche delle scie chimiche.
aaaaaaa ecco bon sem dacordi perfetto
il discorso quindi per fare il punto é che secondo me le scie di condensa si possono formare anche a temperatura piu alta di quella convenzionalmente considerata valida in tutti i casi
proseguo dicendo che a prescindere dalla validità non contestata dei dati inerenti meteo e volo ossevato la mia ricerca si baserà principalmente sull'analisi dello spettro luminoso emesso (riflesso) dalle scie di condensa.
come ben sai lo spettro luminoso una volta dovutamente elaborato ti fornisce un profilo relativo alla lunghezza d'onda della luce analizzata.
Questo equivale ad avere una sorta di impronta digitale del materiale che compone il corpo solido o gassoso che emette o riflette la luce.
questo lo si può fare molto semplicemente con ogni aereo che passa e che lascia una scia non é un problema di numero.
Poi faccio un esempio poi vado per il caffé
ditemi una cosa
in inverno é necessario che la temperatura esterna sia di -70° e avere un reattore di un jet in bocca per formare della condensa?
cosa succede alla condensa che esce dalla bocca se l'aria é fredda e secca?
scompare subito
cosa capita alla condensa che esce dalla bocca se l'aria é fredda e umida ?
persiste attorno a noi .specialmente se non tira vento
07/06/2012, 11:27
Wolframio ha scritto:in inverno é necessario che la temperatura esterna sia di -70° e avere un reattore di un jet in bocca per formare della condensa?
cosa succede alla condensa che esce dalla bocca se l'aria é fredda e secca?
scompare subito
cosa capita alla condensa che esce dalla bocca se l'aria é fredda e umida ?
persiste attorno a noi .specialmente se non tira vento
No caro, quello che esce dalla bocca è vapore acqueo che vedi per la differenza di temperatura dell'aria non cristalli di ghiaccio, altrimenti avresti le scarpe innevate. Inoltre anche in estate vedi il vapore dell'acqua che bolle.
Le scie contrails invece sono vapore acqueo solidificato in minuscoli cristalli di ghiaccio
07/06/2012, 11:27
GREAA ha scritto:Wolframio ha scritto:in inverno é necessario che la temperatura esterna sia di -70° e avere un reattore di un jet in bocca per formare della condensa?
cosa succede alla condensa che esce dalla bocca se l'aria é fredda e secca?
scompare subito
cosa capita alla condensa che esce dalla bocca se l'aria é fredda e umida ?
persiste attorno a noi .specialmente se non tira vento
No caro, quello che esce dalla bocca è vapore acqueo che vedi per la differenza di temperatura dell'aria non cristalli di ghiaccio, altrimenti avresti le scarpe innevate. Inoltre anche in estate vedi il vapore dell'acqua che bolle.
Le scie contrails invece sono vapore acqueo solidificato in minuscoli cristalli di ghiaccio
si ma é la stessa cosa il principio é quello
poi chiaro che se la temperatura non é abbastanza fredda il vapore resta sotto forma di goccioline nebulizzte e invece se freddo abbastanza le goccioline si cristallizzano ma non cambiano la composizione complessiva
tanté che poi riscaldandosi diventano ancora acqua come prima ne piu ne meno
il principio é che se c'é una bolla d'aria calda umida all'interno di una zona fredda a dipendenza della pressione atmosferica questa si traduce in una nuvola o meno
le scie di condensa sono nientâltro che nubi "artificiali"
07/06/2012, 11:28
Wolframio ha scritto:
Ribadisco che le scie di condensazione si formano solo in alta quota
(di solito sopra gli 8 km) dove l'aria è estremamente fredda (meno di -40 gradi C) e con sufficiente umidità.Registreremo il passaggio degli aerei e le eventuali scie applicando un filtro spettrografico alla cam onde evidenziare la lunghezza d'onda della luce solare riflessa ed emesa dalle scie.
Siccome i jet emettono vapore acqueo comunque, che sia fredda o che sia calda la temperatura dell'aria in quota: la tua apparecchiatura probabilmente vedrà delle scie invisibili ad occhio nudo anche a temperature inferiori ai -40°C. Ma qui non si potrà parlare di contrails perchè di scie visibili non ce ne saranno a causa del dissolvimento immediato del vapore acqueo con il resto dell'aria.
07/06/2012, 11:29
GREAA ha scritto:
no non solo ma anche secando me
07/06/2012, 11:29
GREAA ha scritto:
Nel frattempo un piccolo ragionamento.
Tutte ste storie delle scie chimiche vengono dal nord america. Questo perché la prima volta che se ne é parlato fu in occasione dei fatti avvenuti ad Alberta in Canada.
Da anni si sà che negli states stanno conducendo ricerche ed esperimenti sulla rifrazione della luce solare mediante uno "scudo" di particelle riflettenti sospese nell'atmosfera.
Oltre che questa funzione lo "scudo" dovrebbe aiutare a migliorare le raditotelecomunicazioni.
Preciso che io non sono ne pro ne contro una o l'altra teoria.
Io son semplicemente curioso
07/06/2012, 11:29
Wolframio ha scritto:
Guarda che bel esemplare questa mattina alle 7.40
Fatta da un Airbus A320 Tunisino a quota 10988 metri
Temperatura -52.8° C
Umidità relativa 36%
Allo stesso momento passava anche questo:
Boeing 737 della Ryanair a quota 11582 metri
Temperatura -58.1°C
Umidità relativa 34%
Nel primo caso in entrata l'A320 non faceva scia, ha iniziato sopra la mia testa lasciando quella scia per circa 7 Km, poi ha continuato la sua corsa senza più scia. Quella scia lunga 7 km è rimasta in aria per una mezzora
Nel secondo caso il Boeing 737 dall'inizio alla fine, la sua scia era corta e si dissolveva all'istante (effetto meteora).
Come si spiega una cosi gran differenza di emissione di condensa a condizioni quasi simili?
Perchè
I modelli più moderni hanno motori a basso consumo ed emettono gas più puliti e più freddi
Mentre quelli vecchi hanno un elevato livello di emissioni di CO2 e più calde
In questo caso probabilmente la grossa scia di 7 km è dovuta ad una breve zona più umida. A meno che non si sia trattato di un fuel dumping
07/06/2012, 11:30
GREAA ha scritto:
ottimo intervento dire,
quindi iniziano a saltar fuori nozioni conosciute ma che nelle precedenti discussioni non mi sembra siano saltate fuori.
A me che fa un pò specie é il fatto che poi chi sostiene l'esistenza delle scie chimiche lo sostiene facendo leva soprattutto su un punto ovvero che le scie chimiche sono quelle che si formano più in basso e che il formarsi di scie di condensa negli stati più bassi dell'atmosfera non é possibile.
Secondo questi, quindi, le scie di condensa si formano solo in determinate condizioni atmosferiche e poi nell'elenco delle condizioni atmosferiche inseriscono anche il dato relativo all'altitudine del velivolo, dato che di fatto non é un dato meteo-atmosferico.
Le scie di condensa si formano in determinate condizioni atmosferiche a prescindere dalla quota alla quale queste si presentano.
Gli unici fattori determinanti per la formazione o meno delle scie sono:
Temperatura aria
Temperatura emissioni
Umidità relativa
Pressione atmosferica
Velocità vento
L'altitudine non centra un fico secco o per meglio dire come i cavoli a merenda.
Le condizioni adeguate si possono verificare anche a livello del mare.
07/06/2012, 11:55
09/06/2012, 14:38