14/06/2012, 09:20
15/06/2012, 13:12
15/06/2012, 13:52
Messaggio di Deckard
Volevo metterlo nel topic dei terremoti, vista la zona particolarmente attiva e che qualcuno ha accennato l'ipotesi di una correlazione del funereo episodio con la vivace e recente attività sisimica, ma il nesso rimane labile.
Curiosa (e preoccupante) è l'entità del fenomeno, perchè si parla anche di zone montane piuttosto isolate e distanti da fonti di inquinamento urbano, tristemente rese famose dalla imperitura diga.
Centinaia di topi trovati morti nella valle
del Vajont: ancora mistero sulle cause
http://www.ilgazzettino.it/articolo.php ... ez=NORDEST
BELLUNO - Sembra un episodio tratto dalle pagine di un romanzo di Albert Camus. E invece è realtà. Cruda realtà. Un topo trovato morto su una scala, un altro ancora in garage, diversi in giardino. E poi in piazza, in pieno centro storico, in alcune vie. Tanti, tantissimi. Quasi un'invasione. E sono morti. Stecchiti.
Alcuni persino in fase di decomposizione. Una vera e propria moria. Saranno circa un settantina, forse un centinaio: una quarantina sono stati ritrovati sul territorio di Castellavazzo, altri nella zona dello Zoldano, ma anche a Longarone e dintorni. In particolare all'altezza della galleria di Igne e nei pressi della frazione di Pirago. E pure fuori provincia, a Erto e Casso. Piccoli cumuli di topi morti. Di ogni genere, tipo e dimensione: dai topolini di campagna, ai ratti veri e propri, passando per quella che specie che, per prendere in prestito un termine dialettale particolarmente efficace ed entrato ormai a far parte del vocabolario della lingua italiana, è conosciuta con il nome di "pantegane".
Insomma, topi di fogna, "celebri" per la lunghezza della loro coda. Sì, il quadretto è tutt'altro che poetico e appare più in linea con l'umida Londra ritratta dalla penna di Charles Dickens, rimanendo in tema di citazioni letterarie, che non con i verdi paesaggi del Longaronese, dello Zoldano e di Castellavazzo. E proprio il paese della pietra (più di altre zone), da qualche giorno a questa parte, si sveglia con una compagnia assai poco gradita: topi senza vita che spuntano come funghi, tanto da mettere in allarme il sindaco e gli abitanti. Mai, prima d'ora, si erano verificati episodi simili. Per lo meno, non con questa costanza. Anche Castellavazzo, come gran parte della provincia, è stata colpita dal terremoto poco meno di una settimana fa. Insomma, il pensiero corre veloce e l'associazione di idee è presto fatta: la moria ha a che vedere con il sisma di sabato scorso? O è pura suggestione? Una cosa è certa: lo sterminio dei topi non è opera dell'uomo o di un folle che ama spargere sostanze tossiche. Gli animali, infatti, non presentano segni di avvelenamento. Ergo, non sono stati uccisi. E la conferma è arrivata dai laboratori dell'Ulss di Belluno: nemmeno l'ombra di una traccia di veleno. Ma allora qual è la natura di questo sterminio? La risposta è ancora avvolta nel buio più profondo. E ad infittire il velo di mistero, spuntano alcuni particolari davvero da romanzo noir: alcuni topi sono stati ritrovati con gli occhi spalancati.
Altri, come conferma Franco Roccon, il primo cittadino di Castellavazzo, «presentavano una macchiolina rossa sul petto». Interpellati sul tema, anche esperti e veterinari di professione faticano a dare una spiegazione a questo fenomeno che assume sfumature poco piacevoli, se non addirittura inquietanti.
Paolo Cecchin, veterinario di Feltre e studioso dei comportamenti degli animali, preferisce «non sbilanciarsi su un argomento di cui non ho particolari conoscenze e, quindi, non saprei spiegare. La categoria più adatta per parlarne è quella degli etologi».
Sulla stessa frequenza i veterinari dell'ambulatorio Dal Borgo di Ponte nelle Alpi: «È difficile individuare la causa, anche perché ci occupiamo soprattutto di cani e gatti. Il terremoto? No, quasi sicuramente non c'è alcuna correlazione tra questa moria e il sisma. Potrebbe dipendere da una forma batterica, ma si ragiona sempre sul campo delle ipotesi». A ogni modo, la vicenda ha connotati per lo meno anomali, se è vero che il «re mondiale della derattizzazione», il trevigiano Massimo Donadon, afferma da sempre che «i topi sono tra gli animali più resistenti, sopravvivono anche alle esplosioni nucleari».
Ora, comunque, verranno effettuati degli esami approfonditi per scoprire una volta per tutte la natura di questa strage di roditori: sei, sette esemplari sono stati inviati all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale, dove saranno oggetto di studio.
22/11/2012, 22:37
21/01/2013, 20:09
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06/02/2013, 12:51
06/02/2013, 23:56
14/02/2013, 21:07
14/02/2013, 21:41
Dalle prime indagini sembra di poter escludere eventi eccezionali causati dall'uomo, come sversamenti di petrolio o di sostanze inquinanti, ricerche geosismiche o esercitazioni militari".
14/02/2013, 22:28
14/02/2013, 23:50
17/02/2013, 23:47
18/02/2013, 00:17
ubatuba ha scritto:
Milioni di uccelli hanno fatto la loro comparsa nelle ultime settimane in una piccola cittadina del Kentucky, negli Stati Uniti, imbrattando il paesaggio e terrorizzando abitanti e animali domestici, come nell’indimenticabile psicothriller ‘Uccelli’ di Alfred Hitchcock. Stormi di merli e altri volatili hanno volteggiato per giorni e giorni sopra Hopkinsville oscurandone il cielo, ritirandosi solo al crepuscolo e abbandonando per terra escrementi di ogni tipo. ”Li ho visti arrivare, ed erano tantissimi – ricorda William Turner, che nella cittadina insegna biologia -. Davanti a me c’era il sole ma era come avere di fronte delle nubi. Credo che fossero milioni”. David Chiles, presidente della Little River Audubon Society, e’ convinto che la presenza di milioni di volatili sopra i centri abitati e non altrove, sia dovuta al surriscaldamento terrestre. ”Il meteo e il clima giocano un ruolo importante – precisa Chiles -. Di solito possono appollaiarsi sul terreno dove possono trovare insetti per cibarsi, ma quando tutto e’ gelato non hanno di che alimentarsi”. A Hopkinsville, fortunatamente, gli uccelli non si sono rivoltati contro uomini, come nella pellicola di Hitchcock del 1963. Malgrado cio’ i circa 35mila abitanti di questa cittadina del centro-sud del Kentucky, a circa un’ora da Nashville, non hanno voluto correre rischi. E cosi’ hanno chiamando un’azienda specializzata per il controllo e la gestione degli animali nocivi. Per sbarazzarsi degli intrusi sono stati usati ”getti d’acqua” e una sorta di petardi per uccelli rumorosi, simili a fuochi d’artificio. L’obiettivo e’ stato raggiunto, i volatili sono spariti, ma cani, gatti e altri animali domestici si sono impauriti per i botti; intanto le strade della cittadina sono state letteralmente coperte di escrementi di uccello dannosi per la salute.
http://www.meteoweb.eu/2013/02/usa-mili ... ci/186355/