Monday 18 june 2012
BARILLA E' DIVENTATA AMERICANA
Meglio essere informati e fare scelte consapevoli.
BARILLA non è più italiana ma americana e usa grano con tassi di micotossine altissimo (ammuffito), derivante da lunghi stoccaggi al prezzo più basso possibile.
L'UE nel 2006 ha alzato con un colpo di mano i livelli accettati di micotossine presenti nel grano duro, di modo che tanti paesi potranno produrre grano duro in climi non adatti badando solo alla quantità,distruggendo i contadini del sud Italia il cui grano non contiene micotossine e portando al fallimento le industrie sementiere mediterranee.
Per esportare pasta in USA - Canada il grano deve avere un tasso di micotossine di circa la metà di quello che la UE accetta per le importazioni di grano duro dagli stessi paesi, così succede che: I prezzi internazionali del grano duro crollano. i commercianti italiani e i monopolisti internazionali acquistano al prezzo più basso possibile da contadini che hanno bisogno di soldi per pagare i debiti, per poi speculare quando tutto il grano è nei loro magazzini(ammuffito)- gli stessi commercianti esportano il grano migliore italiano all'estero lucrandoci sul prezzo e importano grano ammuffito e radioattivo dall'estero per avvelenare il pane e la pasta venduti in Italia.
Fonte:http://www.frontediliberazionedaibanchieri.it/article-barilla-e-diventata-americana-107115885.html
La replica Barilla:Qualità e sicurezza del grano duro per Barilla
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Abbiamo letto sui social media alcune comunicazioni riguardo alla qualità e sicurezza del grano duro utilizzato per produrre la pasta Barilla.
Vogliamo fornire la posizione ufficiale dell’azienda al fine chiarire diverse inesattezze e di riportare un’informazione corretta per le persone.
La pasta Barilla è del tutto conforme alla normative e prodotta con grano duro eccellente, e sicuro. Barilla non utilizza materie prime geneticamente modificate e i livelli di micotossine o contaminanti sono sempre ampiamente al di sotto dei limiti fissati dalle normative sulla Sicurezza Alimentare, a loro volta già assolutamente protettivi per la salute delle persone.
Il grano duro, infatti, è l’ingrediente principale per una pasta di qualità e al dente e per questo Barilla investe tantissime risorse sulla ricerca e la selezione di questa materia prima e ha sviluppato da tempo attività e progetti sulla filiera, dal seme alla tavola:
- investendo in ricerca per la selezione e lo sviluppo di varietà di grano duro particolarmente adatte a produrre semole di qualità
- definendo un Disciplinare che regolamenta la coltivazione e la conservazione del grano duro per tutti gli operatori della filiera
- stipulando contratti di coltivazione, pluriennali e a condizioni vantaggiose con i nostri fornitori, in modo da assicurarci sempre grano di alta qualità. Un esempio in questo senso è rappresentato dall’accordo siglato dal 2006 con la Regione Emilia Romagna, le organizzazioni dei produttori, i consorzi agrari e le cooperative agricole per la produzione di Grano Duro di Alta Qualità in Emilia Romagna.
Per selezionate varietà di grani, in Italia, Barilla da oltre 15 anni gestisce direttamente la semina, la coltivazione, la raccolta e lo stoccaggio del grano duro. Inoltre, tutti i nostri fornitori sono accuratamente selezionati e sottoposti a continui controlli che partono dal campo e continuano al momento del ricevimento del grano al mulino, e dopo la macinazione con la certificazione delle semole in uscita.
Per quanto riguarda l’origine del grano, poiché Barilla è il maggiore produttore di pasta al mondo eil più grande utilizzatore di semola di grano duro (oltre 1,400,000 tonnellate trasformate all’anno), la produzione nazionale non sarebbe sufficiente per coprire il fabbisogno sia qualitativo che quantitativo per la produzione della nostra pasta. Considerato anche la variabilità annuale nelle rese del grano duro, è quindi necessario miscelare opportunamente diversi grani sotto forma di semola in modo da garantire elevati e costanti standard qualitativi.
Per alimentare i poli produttivi italiani, quindi Barilla utilizza semole che provengono per oltre il 70% da grani italiani. Sono circa 30.000 gli agricoltori che coltivano grano per Barilla in Italia. Per il restante 30% ci approvvigioniamo principalmente dal Nord America. I grani esteri acquistati sono attentamente selezionati con caratteristiche qualitative eccellenti e con una completa garanzia di sicurezza alimentare.
Fonte:http://durodisicilia.blogspot.it/2012/04/la-polemica-web-sulla-barilla-pro-e.html
Ultima modifica di
Angel_ il 20/06/2012, 08:30, modificato 1 volta in totale.