Scusate, anche qui andate a stereotipi. Vi fa comodo?
In Europa Hollande cosa sta facendo? E cosa sta facendo in Francia? In Germania la SPD accusa la Merkel tutti i giorni. E la sinistra europea di ambito SD dice cose ben diverse dalla linea del rigore a oltranza.
Guardate, le critiche sono sempre tutte degne di considerazione, ma non reputo manco critiche quelle che dicono, sostanzialmente, che comunque X fa schifo e comunque Y è meglio.
E' per questo che non fate altro che ripetere che comunque quelle del PD sono chiacchiere, perchè comunque quando si va al potere ci si corrompe, ci sono i milioni di euro e quindi gli ideali vengono messi in secondo piano. Ed è per questo che non vi rendete conto che, per gli stessi argomenti che sostenete, chi propone di uscire dall'Europa è un parolaio che non potrà mai fare quello che promette. "No", direte voi, "quelli sono onesti". Ed ecco quindi il discorso: da una parte ci sono i cattivi, irrecuperabili e da annientare, dall'altra i buoni, e guai a chi contraddice questo dogma.
Gambero, io davvero non mi spiego...
Facciamo finta che sia Bersani. Bersani fa capo alla corrente di quelli più a sinistra, per cui l'idea è che i tagli fatti così sono sbagliati
http://www.partitodemocratico.it/doc/23 ... -si-pa.htmDunque voi cosa fareste? Carichereste i carri armati con la cavalleria? A questa domanda non ho sentito alternative, quindi ripropongo quelle che anche voi ritenete valide:
- o si presentano modifiche dure, col risultato di spaccare il partito e di non ottenere nulla, perchè ti votano contro
- o si vota contro il provvedimento, col risultato di non ottenere nessun miglioramento e di spaccare il partito
La differenza dov'è? Lo capite che ci vuole un minimo di intelligenza nell'agire politico? Non basta arrivare a fine giornata e dire "anche oggi sono rimasto vergine" per poter dire di aver fatto il proprio dovere. Capisco che il limite di corruzione è indefinito, e ripeto che il gioco che fa il PD non può durare in eterno senza pagare dazio, ma, in concreto, cosa si può fare per evitare che il Governo faccia tagli lineari?
Cosa è meglio, dunque, "sverginarsi" e provare, tramite accordi e trattative, a ridurre l'impatto dei tagli, oppure non fare nulla, lasciare che il Governo massacri sanità, scuola e pubblico impiego? E solo per cosa, per poter andare in piazza a dire "noi siamo puri"? Perchè questo è il vantaggio della vostra idea di politica: si dice sempre no, non si governa mai, si resta sempre all'opposizione, senza responsabilità e puri. Ma lo vedete anche voi che, se si vogliono cambiare le cose, si deve lavorare anche col rischio di "contaminarsi", come direste voi. E vi invito a guardare a Parma, mentre leggete queste righe.
Quanto alla P2, sappiatelo, la sinistra da escludere era il PCI, caspita, quindi chi rompe i piani della P2 è proprio il PD, che porta al governo quelli che dovevano essere esclusi. Il piano della P2 era di formare un centro formato da DC e PSI (come il PDL) alleato con la destra (AN) per governare escludendo la sinistra. Lo capite, quindi, che spostare il centro, l'UDC, a sinistra non è solo un esercizio di potere? Caspita, in giunta a Milano c'è TABACCI. Scriveteglielo: Pisapia, sei un servo della P2...
Davvero, smettiamola coi complotti, perchè in un'altra discussione ne sono uscite delle belle sui presunti crociati della verginità politica, sulla Casaleggio e sul fatto che certe letterine si scrivono non ai militanti ma al Corriere, oppure che certi curricula finiscono in mano ad aziende di marketing "che hanno co-fondato il movimento" e che poi, evidentemente, non vengono manco letti, visti i casini per la nomina degli assessori...
Oltre al fatto che (e scusate la digressione) le trame eversive in Italia hanno sempre puntato alla disarticolazione del sistema politico, all'ingovernabilità. Monti sotto questo punto di vista è un possibile pericolo, se non resta una parentesi. Ma qua ci sono anche altri che puntano alla distruzione del sistema politico e partitico, tra cui Grillo. Occhio quindi ad accusare tramite teorie ipotetiche, perchè non si sa mai dove si va a finire...
E per finire, tanto per tornare ad un discorso davvero pratico, se l'obiettivo, come dite giustamente e che dico anch'io, è di perseguire col PD certe politiche, la soluzione non è abbandonare il partito nelle mani di chi farebbe politiche opposte. Dite che non deve esserci un governo PD-TP-PDL anche dopo le prossime elezioni? Giusto. Quindi cosa fate? Lasciate il PD, così il partito può andare liberamente a destra. Ma capite che è assurdo un tale comportamento? E con quali motivazioni? La partita è troppo difficile da vincere. Bravi: oltre ad essere totalitaristi e millenaristi, siete anche rinunciatari... Grillo ha imposto un candidato senza primarie a Genova, facendo perdere il partito, che con un candidato migliore poteva anche ripetere Parma. Quindi presumo che il M5S faccia schifo e che non possa più essere tenuto in nessun conto?
Evidentemente no. E perchè? Perchè si ritiene che il "progetto" M5S abbia tanti limiti ma anche tante possibilità. Perchè "non uscite dal PD e vi fate un vostro partito"? Perchè valutate i limiti inferiori ai pregi. E perchè questo discorso (che si potrebbe definire opportunista, se usassi i vostri ragionamenti, o velleitario, o da vecchio cattolico) non deve valere anche per il PD?
Quello che uno che vuole fare politica deve pensare sempre è di ottenere il miglior risultato possibile.
Questa è la domanda, pratica:
Il Governo propone tagli alla sanità. Il PD propone due modifiche: una che elimina tutti i tagli, un'altra che li riduce solamente. Il Governo allora dice che o si vota la modifica riduttiva oppure si vota la riforma originale, con tutti i tagli.
Voi cosa fate, a questo punto?