Cita:
Thethirdeye ha scritto:
Per me Obama e Romney, servono lo stesso potere transnazionale. Tuttavia, il secondo, essendo il burattino dei repubblicani (o meglio, dei Neocons) potrebbe essere molto più aggressivo in termini di politica estera e quindi di invasione dei territori del Medio Oriente. Cioè potrebbe essere più incisivo sul discorso Siria, Iran e.... ahinoi, Cina. In sostanza potrebbe avvalorare ed incarnare al meglio il PNAC (The Project for the New American Century) e dare continuità ad un assetto geopolitico e finanziario di lungo corso...
Però servono lo stesso identico potere transnazionale, l'hai scritto anche tu.
A questo punto la questione repubblicani-democratici si assottiglia sempre di più, basta appunto vedere il burattino Obama: che quest'ultimo non possa incarnare bene il progetto PNAC alla pari del suo oppositore mi sembra improbabile.
Anzi, forse, e sottolineo
forse, ai poteri forti oggi più che mai serve uno come Obama, ancora più rispetto alle precedenti elezioni.
Il motivo?
Con Obama i poteri segreti hanno creato un fantoccio bonaccione talmente ben costruito da aver riuscito persino, solamente usando e potenziando mediaticamente la sua stesa immagine (e relativa propaganda, alla faccia del popolo americano medio - che secondo molti è più intelligente e sveglio del popolo italiano medio - che manco si accorgeva degli screzi giornalieri proprio perchè allucinato dalla ossessiva propaganda del "buon salvator che vien dell'Africa"), a desensibilizzare ulteriormente le coscienze non solo del proprio Paese, ma anche all'estero.
Romney è il classico repubblicano: taglio da uomo medio d'affari (mik li descrive infatti come attori a soggetto, centrando in pieno il bersaglio), parlata decisa e piena di facili nazionalismi.
Obama invece è stato simile, ma allo stesso tempo opposto: campagna mediatica ossessiva circa il suo presunto passato da umile uomo, pelle di colore, propagande di cambiamento poi rivelatasi inesistenti ("We can change, we can change...."), propaganda ulteriore circa il suo presunto cammino da studente ad uomo realizzato (che poi, per chi sa bene queste cose, per "realizzare" certi sogni basta solo entrare a far parte di determinate "loggie", particolarmente famose per le loro tipiche strette di mano....), servizi fotografici ossessivi circa la vita a loro dire umile a loro dire anche nel vestiario, di Michelle Obama.
Una volta eletto un bel Nobel per la Pace, in modo da rafforzare ulteriormente la sua immagine probabilmente forgiata in pieno sullo stampo in misura maggiore sull'attitudine di Martin Luther King ed in misura minore su quella di Malcolm X.
Un cocktail perfettamente riuscito di queste due personalità, aggiunte a cospicue dosi di buonismo rivoltante per quanto si è rivelato, alla fine, un personaggio a doppia faccia: la prima è quella mediatica in versione "angelo di colore", mentre la seconda è quella spietata fatta di riforme tutt'altro che pacifiste (vederlo parlare di carcerazione preventiva mi ha messo addosso la pelle d'oca, sul serio!).
E Romney, su cosa può basarsi?
Secondo me anche dopo i tentennamenti dell'amministrazione Obama lui non può nulla contro un personaggio talmente ben costruito da aver beffato persino chi, nei Nobel per la Pace, ci crede veramente....e più precisamente crede in coloro che per averne uno di Nobel di quel calibro, si è quasi fatto ammazzare.
Ma molti probabilmente non se ne sono ancora accorti, e quei molti sono ancora la maggioranza.
E continuano a sognare, sullo stilema di un "I have a Dream".
Forse il nuovo slogan dovrebbe essere un "Wake Up!"
Altro che "American Dream", questi sono veri e propri modelli perfettamente forgiati sullo stile di un "American Idol".