Cita:
sezione 9 ha scritto:
Perchè, la Merkel e Hollande esistevano 50 anni fa? E' una questione di politiche, non tanto di simboli. Certo, non ha senso parlare come se la priorità fosse ancora l'occupazione delle terre... Ma i principi di base sono gli stessi. Il PD non ha ottenuto la patrimoniale. Il PDL ha ottenuto il salvataggio di avvocati, farmacisti e compagnia. Tremonti sosteneva che fosse necessario dare soldi ai ricchi, perchè i poveri hanno poca propensione al consumo. Il PD sostiene di detassare il lavoro. Il PDL pensa che le "retate" antievasione sia una ingiusta criminalizzazione (e lo dice anche Grillo), il PD invece voleva far pagare molto di più gli scudati.
Dire che destra e sinistra non solo non esistono, ma che addirittura non servono significa ripetere le stesse idee (pericolosissime) che hanno portato al "siamo tutti italiani", "siamo una sola nazione", "abbiamo bisogno di un solo capo". "Arieccolo con sto fascismo!". Vabbè, ti cito Berlusconi che diceva di essere di destra-centro-sinistra. E Grillo che pensa che destra e sinistra non esistano. E Di Pietro che nasce di destra, in Europa sta al centro e fa il più comunista di tutti...
Lo scrivo bene-bene: qualunque populismo è intimamente di destra, e se anche nasce a sinistra, porta inevitabilmente a destra. E non esiste populismo che non dica che destra e sinistra sono concetti superati, che non servono, che sono stati inventanti per dividere la nazione, che sono creazioni politiche di cui il popolo può fare a meno. E questo porta, appunto, a visioni totalitarie: solo io sono puro perchè non sono nè di destra nè di sinistra, tutti gli altri sono nemici da eliminare. Si crea il nemico, e coi nemici non servono idee, ma slogan e battute. Come ha cominciato Berlusconi? Dicendo che era un'imprenditore apolitico che voleva fare il bene di tutti gli italiani. Cosa dice Grillo?
Già, che dice Grillo? Boh, non si sa (appunto!) ...
Secondo me, le differenze tra destra e sinistra, a livello generale, sono sui temi del lavoro, dell'uguaglianza e dei diritti. Ci metterei anche l'ambiente se non volessi considerare l'ecologismo degno di una posizione autonoma. E la differenza non è che "il lavoro" o "l'uguaglianza" stanno tutti a sinistra e per nulla a destra: destra e sinistra hanno concezioni diverse, e negarlo sarebbe o puramente strumentale o, fondamentalmente, negare i fatti.
In particolare, in Italia, penso che la destra manco ci sia più. La differenza perciò non è tra destra e sinistra, ma tra sinistra e populismo, perchè così è diventata la destra, populista.
Il PD sostiene di detassare il lavoro[/f]
Lo diceva anche il Carroccio e aveva proposto soluzioni che io ritengo ottimali.
[wbf]le "retate" antievasione sia una ingiusta criminalizzazione[/f]
In alcuni casi lo sono.
http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=n ... PA&cad=rja[wbf]qualunque populismo è intimamente di destra[/f]
Il populismo è un invenzione del comunismo.
[wbf]il PD invece voleva far pagare molto di più gli scudati.
[/f]
Se ci riescono li voto.
[wbf]e coi nemici non servono idee, ma slogan e battute.[/f]
E su questo hai perfettamente ragione.
Spero di cuore che la sinistra riesca a ricostruirsi una "verginità" politica, come spero lo faccia la Lega visto che sono gli unici due partiti che ancora conservano un identità di base, ma non sono molto ottimista a riguardo.
[wbf]Secondo me, le differenze tra destra e sinistra, a livello generale, sono sui temi del lavoro, dell'uguaglianza e dei diritti. Ci metterei anche l'ambiente se non volessi considerare l'ecologismo degno di una posizione autonoma. E la differenza non è che "il lavoro" o "l'uguaglianza" stanno tutti a sinistra e per nulla a destra: destra e sinistra hanno concezioni diverse, e negarlo sarebbe o puramente strumentale o, fondamentalmente, negare i fatti.
Quoto.
Dire che destra e sinistra non solo non esistono, ma che addirittura non servono significa ripetere le stesse idee (pericolosissime)
Mai detto che non esistano, ma che hanno perso buona parte dei loro geni.
Tu difendi giustamente un idea, io critico chi la propone.
Decreto sviluppo, Castelli : cura Monti inutile senza reale difesa del made in Italy
Stampa
Roma, 3 agosto "Nemmeno al Senato riusciamo a difendere il prodotto italiano. Al negozio di Palazzo Madama si vendono tazze made in China". È la denuncia del parlamentare della Lega Nord Roberto Castelli, che è intervenuto in aula, in sede di dichiarazione di voto sulla fiducia al decreto sviluppo, con in mano una tazza con il logo del Senato e la confezione con la scritta "made in China".
"I cinesi prosperano e le nostre aziende chiudono. Finchè non capiremo questo, ogni parola spesa sullo sviluppo sarà un'illusione. Dopo otto mesi questo è il bilancio disastroso della cura Monti: il debito, rispetto ad un anno fa, è cresciuto in termini assoluti di 80 miliardi di euro (un anno fa era al 120% del pil, oggi al 123); il livello di tassazione ha raggiunto il record mondiale del 55% (l'anno scorso era due punti in meno); la produzione industriale è in caduta libera, la disoccupazione ha raggiunto livelli mai visti negli ultimi 25 anni. La nostra industria manifatturiera versa in una crisi gravissima. Il nostro Paese è finito in una tenaglia che lo sta stritolando, le cui ganasce sono da un lato la crisi dell'euro e dall'altro la globalizzazione. Ci sono due numeri maledetti: 2 e 25. Il primo è il costo del lavoro di un'ora in Cina, 25 il costo del lavoro in euro di un'ora in Italia. Come fanno le nostre aziende a reggere questo confronto? Occorre che l'Europa imiti la politica degli Usa: Obama ha stampato trilioni di dollari per sostenere l'economia e ha messo barriere all'ingresso per i prodotti cinesi. Il risultato è che l'economia americana cresce e le aziende tornano a produrre in patria"
Questo è quello che tu chiami populismo? Tanto per fare un esempio.