Ma questa... ancora la fanno parlare?
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Insomma... sono tutti contro il GIP Todisco... tutti.
![Felice [:)]](./images/smilies/UF/icon_smile.gif)
Leggete qui:
Il Gip:il blocco resta, l'azienda risani.I vertici Ilva ricorrono http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=168159Quando di fatto, lo stesso GIP, chiede solo che siano i vertici dellILVA
a PROVVEDERE al risanamento.... e non gli altri attori in campo
(cioè lo stato con i soldi pubblici).....
E che fa Clini? Strategia del Terrore.... in stile Montiano....
Ilva, Clini: "In gioco il sistema industriale e affidabilità dell'Italia" http://www.adnkronos.com/IGN/News/Crona ... 37178.htmlBoom.... addirittura?
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ultimo aggiornamento: 14 agosto, ore 13:27
Bari - (Adnkronos/Ign) - Audizione del ministro dell'Ambiente in commissione alla Camera (DIRETTA): "Entro il 30 settembre riesame dell'autorizzazione integrata". Ferrante deposita due ricorsi contro i provvedimenti del gip. Atti arrivati al ministero della Giustizia. Gli operai tornano a bloccare la statale Appia. Allo asciopero non partecipa Fiom: "Sbagliato scioperare contro la magistratura". Il governo ricorre alla Consulta
Roma, 14 ago. (Adnkronos/Ign) - "La situazione dell'Ilva investe tutto il sistema industriale italiano e l'affidabilità dell'Italia nei confronti degli investimenti esteri, che ci auguriamo e cerchiamo di spingere nel nostro paese". Così il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, nel corso dell'audizione in commissione alla Camera, disertata dalla Lega Nord che accusa il governo di essere ''meridionalista'.
"La linea del governo è molto semplice. Noi proseguiamo nella procedura per il riesame dell'autorizzazione integrata ambientale, che intendiamo concludere entro il 30 settemnre 2012'', assicura il ministro che si augura di incontrare il 17 agosto - oltre, come previsto, le autorità locali, le imprese e la Regione Puglia - la Procura. Il 20 agosto, invece, a Roma "ci sarà la riunione della commissione istruttoria per concordare il calendario dei lavori da qui alla fine del mese di settembre", comunica Clini.
Nessuno scontro con la magistraura ma deve essere chiaro che "in Italia nessuna legge attribuisce il compito di monitoraggio ambientale e di rilascio delle autorizzazioni all'autorità giudiziaria", dice chiaro e tondo Clini secondo il quale serve piuttosto "chiarezza di ruoli e competenze". Già questa mattina al programma 'Radio Anch'io' di Radiouno, il ministro aveva escluso un conflitto con la magistratura ("Vogliamo collaborare perché credo che il Gip vada nella nostra direzione. Vogliamo evitare un decreto di urgenza", aveva detto). Non si può, comunque, chiudere l'area a caldo dell'Ilva. "Va detto con chiarezza: se si chiudono gli impianti a caldo si chiude l'impianto siderurgico di Taranto", sostiene infine Clini.
Intanto, sono arrivati questa mattina al ministero della Giustizia gli atti richiesti dal ministro Paola Severino al Gip di Taranto Patrizia Todisco, relativi ai due provvedimenti con i quali è stata confermata la chiusura dell'impianto dell'Ilva e revocato l'incarico di custode dello stabilimento a Bruno Ferrante, presidente dell'azienda. Quest'ultimo, ha depositato due ricorsi al Tribunale del capoluogo jonico contro le decisioni del gip che lo riguardano.
Gli operai dell'Ilva tornano in strada a Taranto per difendere il posto di lavoro. E' iniziato poco dopo le 10 lo sciopero (con assemblea) di due ore, proclamato con le stesse modalità di ieri dalle segreterie provinciali di Fim-Cisl e Uilm-Uil di Taranto per protestare contro il pericolo di chiusura dello stabilimento siderurgico. Ad astenersi dal lavoro dalle 10 alle 12 sono i lavoratori dei reparti Ril (Riparazioni industriali), Grf (Gestione rottami ferrosi), Pzl (Pulizie industriali) ed Ene (Energia). I lavoratori sono già scesi sulla vicina statale 7 Appia proprio nei pressi della Direzione dell'Ilva bloccando la strada. Altre due ore di sciopero sono state proclamate per giovedì.
''La rabbia è tanta - aveva scritto in una nota la Fim Cisl - alla luce dell'azione poco chiara intrapresa dalla magistratura jonica. Nessuno intende criticare l'operato del Tribunale, ma senza dubbio il lavoro fin qui prodotto assume il sapore della beffa. Tutti vogliamo concorrere alla salvaguardia dell'ambiente e della salute, senza però gravare solo ed esclusivamente sulle famiglie di quanti si campano del solo stipendio che l'Ilva, ancora oggi, riesce a garantire''.
Intervenendo a 'Radio Anch'io' il segretario generale della Fiom Cgil, Maurizio Landini, ha spiegato la mancata partecipazione alla protesta: "consideriamo sbagliato scioperare contro la magistratura". E' il momento che l'Ilva "faccia gli investimenti per mettere a norma gli impianti per continuare produzione'', ha aggiunto. ''Credo che il governo dovrebbe riflettere sui ritardi della politica industriale nell'affrontare questi temi -ha poi sottolineato Landini-. Per tanti anni sull'Ilva si è guardato senza intervenire. Ora tutti vogliamo l'Ilva resti aperta, ma vanno eliminati i pericoli ambientali''.
A proposito della decisione Fiom, la Fim Cisl di Taranto, in una nota, ha detto: ''E' sempre più chiaro che a Landini e al vertice della Fiom non interessa nulla delle sorti dei 20mila lavoratori in gioco in questa assurda vertenza''.