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28/02/2012, 11:06

Nuova interessante uscita di materiali, questa volta da una società privata di intelligence.

http://wikileaks.org/gifiles/

Già dalla prima uscita cose interessanti
http://wikileaks.org/gifiles/releases.html

Interessante anche la lista dei "clienti" di questa società.

Si leggono alcune cose interessanti, ma bisogna vedere se affidabili, dato che si riportano dossier scritti da insider, spioni o soggetti vari.
Un insider in Georgia, prima della guerra lampo, parla dell'intenzione dei georgiani di acquistare dal Messico degli UAV in sostituzione di quelli israeliani, perché gli israeliani si sarebbero "bruciati" con i russi; l'insider parla di un accordo tra Russia e Israele, ai russi sarebbero andati i codici hardware dei loro UAV, e agli israeliani i codici del sistema antiaereo iraniano (non lo S300, che i Russi non avrebbero poi consegnato all'Iran, ma l'altro).
Poi si legge come multinazionali chiedevano di controllare e spiare gruppi di attivisti...
Speriamo che esca qualcosa di interessante.

C'è anche l'elenco delle "partnerships" con giornali e giornalisti... nel "pending" c'è anche una nota rivista italiana.
Ultima modifica di iLGambero il 28/02/2012, 11:06, modificato 1 volta in totale.

28/02/2012, 20:56

Thethirdeye ha scritto:

Secondo me, le toghe rosse (e in questo preciso caso), non rappresentano altro che l'estremità dei "tentacoli" dei poteri forti. E non "la sinistra" come controparte a Mr. B. Mi sbaglierò....



E infatti non ti sbagli, caro TTE.


Il sistema ha come punto di forza il fatto che la maggior parte delle persone nei posti che contano fa ciò che torna loro utile senza saperlo.


Loro perseguono i propri piccoli meschini obiettivi di vecchi appartenenti del Partito... e intanto fanno il Loro gioco, senza saperlo.

Lo stesso accade dall' altra parte.

Poi tutti a firmare la fiducia a Mario Bilderberg Monti....

31/05/2012, 09:19

JULIAN ASSANGE POTRA' ESSERE ESTRADATO IN SVEZIA

Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05 ... zia/246103

Il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, potrà essere estradato in Svezia per rispondere alle accuse di presunte molestie sessuali denunciati da due donne. A stabilirlo è stata oggi la Corte Suprema di Londra, che si è pronunciata sulla validità e applicabilità del mandato di arresto europeo contro Assange, fermato a Londra nel mese di dicembre 2010. Il fondatore di Wikileaks ha sempre respinto le accuse definendo la richiesta di estradizione avanzata dalla Svezia politicamente motivata.

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Il presidente della corte suprema britannica, Lord Phillips, ha precisato che il verdetto è stato raggiunto con una maggioranza di cinque a due (i giudici erano sette in totale). “Non abbiamo analizzato i fatti ma solo i dubbi di natura legale sollevati dal caso”, ha detto Phillips. Assange è accusato di violenza sessuale. In particolare, i giudici hanno deciso che la parola “autorità giudiziaria” – questo il termine usato in inglese e francese nel testo del mandato di arresto europeo – “può includere un pubblico ministero”. Al boss di Wikileaks la corte suprema ha accordato 14 giorni di tempo per preparare l’eventuale ulteriore ricorso alla corte europea dei diritti umani (che a sua volta avrà 14 giorni per decidere se accogliere o meno l’istanza). Con questo verdetto Julian Assange ha però esaurito tutte le sue ‘munizioni’ all’interno del sistema giudiziario britannico.

14/07/2012, 15:28

Wikileaks, vittoria in Islanda contro il blocco di Visa e Mastercard

@Bugeisha (Martina Oliva)
14 luglio 2012

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Quella ottenuta da Wikileaks nel corso delle ultime ore va a configurarsi, senza alcun dubbio, come una vittoria particolarmente significativa che non può non essere celebrata dal suo founder Julian Assange.

Stando a quanto reso noto, infatti, Visa e Mastercad dovranno ripristinare i servizi di pagamento per Wikileaks poiché, a distanza di quasi due anni dal blocco, il tribunale di Reykjavik che si è occupato della vicenda ha intimato la ripresa delle regolari attività entro un tempo massimo pari a due settimane.

Nel caso in cui le attività non dovessero riprendere verrà applicata una sanzione di 5 mila dollari al giorno sin quando non venga dimostrato che l’ordine è stato recepito.

Si chiude quindi, in tal modo, una vicenda che avva avuto inizio nel 2010 ovvero quando dopo la pubblicazione online da parte di Wikileaks di 250 mila documenti del Dipartimento di Stato americano sia Visa sia Mastercard avevano deciso di ostruire i principali canali di pagamento impedendo quindi le donazioni al sito per presunta violazione dei termini del servizio da parte della piattaforma.

La vicenda ha però causato una perdita di circa 20 milioni di dollari ed il blocco del 95% delle transazioni in entrata.

Ora, comunque, qualora la Valitor, il referente locale di Visa e Mastercard, dovesse decidere di ricorrere in appello sarà solo ed esclusivamente per motivi politici e non legali, così come sottolineato da Sveinn Andri Sveinsson, l’avvocato di DataCell, la società che gestisce i processi di finanziamento di Wikileaks in Islanda.

In merito alla buona riuscita della vicenda Julian Assange, attualmente ospite presso l’ambasciata dell’Equador, ha dichiarato che “È una vittoria molto importante contro il tentativo di Washington di mettere a tacere Wikileaks“.

http://www.geekissimo.com/2012/07/14/wi ... mastercard

[:p]
Io mi auguro che richiedano e riescano a farsi risarcire le perdite stimate (20 milioni)
Ultima modifica di Wolframio il 14/07/2012, 15:30, modificato 1 volta in totale.

14/07/2012, 16:06

Lo speriamo tutti.

Anche se come fatto notare giustamente, la maggior parte dei documenti non hanno molto valore (qui postiamo le eccezioni).

Come si sa, NON è materiale segreto (classificato) ma solo confidenziale (riservato) a cui hanno accesso funzionari di medio livello.

16/08/2012, 12:24

ASSANGE: E' SCONTRO QUITO/LONDRA
ECUADOR: DAREMO ASILO


Fonte: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 45714.html

QUITO - Diventa rovente lo scontro diplomatico tra l'Ecuador e la Gran Bretagna sul caso Julian Assange. Nel denunciare una ''minaccia'' britannica di ''prendere d'assalto'' l'ambasciata di Quito a Londra, dove e' rifugiato il cofondatore di Wikileks, l'Ecuador ha annunciato che entro qualche ora fara' sapere se dara' l'asilo politico richiesto da Assange.

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In una conferenza stampa a Quito, il ministro degli Esteri Ricardo Patino ha rinviato a giovedi' alle 7 ora locale (le 13 in Italia) l'annuncio da parte del governo socialista di Rafael Correa sull'eventuale via libera all'asilo, fatto che viene dato per scontato, e non solo nella capitale ecuadoriana.

La risposta della Gran Bretagna, altrettanto ferma, e' giunta pochi minuti dopo.

"Se l'Ecuador concederà a Julian Assange l'asilo politico - fa sapere il Foreign Office - non cambierà nulla. La Gran Bretagna ha il "dovere legale" di estradare il capo di Wikileaks in Svezia.Per il Foreign Office, comunque, e' troppo presto per annunciare se e quando sarà revocata l'immunità diplomatica all'ambasciata di Quito a Londra.

Nell'incontro con la stampa, Patino ha attaccato su piu' fronti, e con durezza, la Gran Bretagna. Il ministro ha riferito di una ''minaccia'' sia ''a voce sia scritta'' che ''la nostra ambasciata a Londra possa essere presa d'assalto, nel caso in cui Assange non venga consegnato''. ''L'ingresso non autorizzato di qualsiasi autorita' britannica nell'ambasciata - ha ricordato il ministro - sara' considerata una violazione'' del diritto internazionale e delle norme Onu. Patino ha inoltre definito tale minaccia un fatto ''improprio per un paese democratico, civile e rispettoso del diritto'', ricordando che l'Ecuador ''non e' una colonia'' del Regno Unito e che il suo paese e' pronto a convocare riunioni d'urgenza dell' Unasur (blocco che raggruppa 12 paesi del Sudamerica) e dell'Organizzazione degli stati americani (Osa).Sulla base di una serie di norme internazionali, la Gran Bretagna potrebbe "prendere le azioni necessarie per arrestare Julian Assange nell'ambasciata" dell'Ecuador a Londra: lo afferma il testo di una lettera britannica a Quito citato dall'agenzia ecuadoriana Andes. Per Londra, la "strada" di tale azioni rimarrà aperta "nel caso in cui Voi non risolverete la questione della presenza del Sig. Assange" nell'ambasciata di Quito a Londra, che - precisa la lettera citata dall'agenzia - si augura "sinceramente di non dover arrivare a tale punto". "Nel Regno Unito c'é una base legale" che potrebbe permettere tali azioni, aggiunge il testo, ricordando "la legge sulle sedi diplomatiche e consolari del 1987". Pur comprendendo "la forte pressione politica in Ecuador" per il caso Assange, il testo sottolinea che la "situazione dovrà essere risolta qui, nel Regno Unito, in linea con i nostri obblighi legali", ricordando inoltre che nel caso di un via libera di Quito all'asilo per Assange, Londra "respingera" l'eventuale richiesta di un salvacondotto.

Intanto La polizia britannica presidia tutti gli ingressi e le uscite dell'ambasciata dell'Ecuador a Knightsbridge in attesa della decisione di Quito sull'asilo politico di Julian Adssange. La presenza delle forze dell'ordine è stata rafforzata ma resta discreta e la strada non è stata chiusa al traffico delle auto. Un piccolo gruppo di sostenitori del capo di Wikileaks ha passato la notte davanti all'ambasciata e occupato i social network con una 'vigilia' di controllo sull'operato di Scotland Yard.

Secondo Sir Tony Brenton, che è stato ambasciatore per il Regno Unito dal 2004 al 2008, se il Foreign Office tradurrà in azioni le minacce all'ambasciata dell'Ecuador a Londra avrà "arbitrariamente" violato il diritto internazionale e renderà la vita impossibile ai diplomatici britannici all'estero. "Il Foreign Office ha leggermente esagerato sia dal punto di vista legale che pratico", ha detto Sir Tony secondo cui "il governo non ha interesse a creare una situazione che rende possibile ad altri governi nel resto del mondo di revocare arbitrariamente l'immunità diplomatica. Sarebbe un pessimo esempio".
Ultima modifica di Bastion il 16/08/2012, 12:25, modificato 1 volta in totale.

16/08/2012, 14:35

Sheenky ha scritto:
"Se l'Ecuador concederà a Julian Assange l'asilo politico - fa sapere il Foreign Office - non cambierà nulla. La Gran Bretagna ha il "dovere legale" di estradare il capo di Wikileaks in Svezia.Per il Foreign Office, comunque, e' troppo presto per annunciare se e quando sarà revocata l'immunità diplomatica all'ambasciata di Quito a Londra.


Se le dicesse Putin ste cose, apriti cielo... le dice UK, e allora nulla di male ad assaltare un'ambasciata di un paese estero, con qualche cavillo legale, reale o presunto.

Del resto è stato quel genio di Assange a scegliere il Regno Unito per "rifugiarsi" dalle accuse svedesi-USA... il che lascia qualche dubbio aperto in merito alla sua intelligenza o buona fede. Se vuoi sfuggire dai cattivi USA, non te ne vai di certo in UK, che come è noto è tra i maggiori fomentatori dell'illegalità e del terrorismo nel mondo.

Aspettiamoci ora una valanga di m***a e propaganda contro l'Ecuador e Correa.
Ultima modifica di iLGambero il 16/08/2012, 14:37, modificato 1 volta in totale.

16/08/2012, 14:42

Sheenky ha scritto:
In una conferenza stampa a Quito, il ministro degli Esteri Ricardo Patino ha rinviato a giovedi' alle 7 ora locale (le 13 in Italia) l'annuncio da parte del governo socialista di Rafael Correa sull'eventuale via libera all'asilo, fatto che viene dato per scontato, e non solo nella capitale ecuadoriana.

La risposta della Gran Bretagna, altrettanto ferma, e' giunta pochi minuti dopo.

"Se l'Ecuador concederà a Julian Assange l'asilo politico - fa sapere il Foreign Office - non cambierà nulla. La Gran Bretagna ha il "dovere legale" di estradare il capo di Wikileaks in Svezia.Per il Foreign Office, comunque, e' troppo presto per annunciare se e quando sarà revocata l'immunità diplomatica all'ambasciata di Quito a Londra.



Ho appena visto la conferenza stampa in diretta di Rainews24.....

Uno spettacolo senza precedenti (spero di trovarla in video e di postarla) [:p]

Cioè... l'Ecuador che dà LEZIONI DI DIRITTO INTERNAZIONALE agli anglo-americani, è una cosa davvero da non perdere.

Il diritto di "asilo politico" è sottoscritto dai trattati internazionali, dice il rappresentante dell'Ecuador. E nessuno può entrare dentro un'Ambasciata di uno Stato Sovrano, per prelevare Assange o nessun altro, se quello stesso "asilo politico" viene approvato e sottoscritto.

Gran Bretagna e Usa, come dice iLGambero, pensano proprio di essere al di sopra della legge. Una prepotenza inaudita e totalmente gratuita... senza ombra di dubbio alcuno. Incredibile... davvero incredibile.... [:D]

16/08/2012, 14:52

A me spiace solo che tirino in mezzo l'Ecuador e il buon Correa in questa storia. Niente di più facile che le SAS siano già all'opera in quel di Quito a organizzare un po' di casino (cosa che probabilmente stanno già facendo ma per altri motivi).
Ultima modifica di iLGambero il 16/08/2012, 14:53, modificato 1 volta in totale.

16/08/2012, 15:10

Intanto, da Sky

Assange, venti di guerra tra Londra e Quito

Video: http://video.sky.it/news/mondo/assange_ ... 131136.vid

Crisi tra Ecuador e GB per Assange

Video: http://video.sky.it/news/mondo/crisi_tr ... 131099.vid

16/08/2012, 16:23

Scusate ma come si configura l'asilo politico di Assange?
Rimarrà nell'ambasciata o con l'immunità diplomatica sarà trasferito in Ecuador, immagino a bordo di auto "diplomatica" fino all'aeroporto e poi? oppure diretto in altro stato europeo e da lì in Ecuador?
lo status di rifugiato politico include che anche se a vista, purchè o forse vicino a un diplomatico dell'ecuador, auspicabilmente ammanettato ad esso [:o)] [?], non possa essere arrestato?
o dovrà passare tutta la sua vita nella sede dell'ambasciata?

16/08/2012, 19:21

ho trovato che chiamasi salvacondotto http://it.wikipedia.org/wiki/Salvacondotto ciò che permetterebbe ad Assange di lasciare l'uk senza essere arrestato dall'autorità uk (se non lo faranno entrando nell'ambasciata)

salvacondotto che le autorità inglesi non concederebbero:

http://www.corriere.it/esteri/12_agosto ... ec0a.shtml
L'Ecuador conferma l'asilo ad Assange
Ma Londra insiste: « lo estraderemo in Svezia»
Disappunto inglese: «Nessun salvacondotto». Quito teme per l'incolumità dell'australiano e la Svezia protesta


Mentre si scaldano i toni dello scontro diplomatico tra Ecuador e Gran Bretagna sul caso Assange, la diplomazia di Quito concede l'asilo politico al fondatore di Wikileaks. Lo ha confermato il ministro degli Esteri dell'Ecuador in conferenza stampa provocando l'immediata risposta del collega inglese che ha espresso «disappunto per la scelta di Quito» che avrebbe dovuto, secondo il Foreign Office, «cercare un accordo negoziato». Londra è irremovibile e ha ribadito, attraverso il ministro britannico William Hague, di non volere concedere il salvacondotto ad Assange. Commentando la decisione del suo governo Ricardo Patino, numero uno della diplomazia ecuadoregna, ha ribadito che «l'asilo è un diritto umano fondamentale e fa parte del diritto internazionale». Patino ha ricordato 11 punti che secondo Quito giustificano tale decisione. Ma l'Ecuador teme anche per l'incolumità di Assange che dalla Svezia, dove la Gran Bretagna intende estradarlo, potrebbe essere trasferito negli Stati Uniti. Su questo punto Quito sostiene di non aver ricevuto nessuna assicurazione da parte di Stoccolma che ha subito protestato tramite il suo ministro Carl Bildt per i dubbi espressi dall'Ecuador. Intanto arriva la dichiarazione del protagonista della vicenda. Per Julian Assange si tratta «di una vittoria significativa. Adesso le cose diventeranno più stressanti», ha aggiunto il capo di Wikileaks ringraziando lo staff dell'ambasciata che lo ha ospitato per 58 giorni.
...
Ultima modifica di Zelman il 16/08/2012, 19:23, modificato 1 volta in totale.

19/08/2012, 13:30

Fonte: Ansa

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19/08/2012, 16:21

Oddio non è che l' Ecuador sia mosso da chissà quali nobili ideali....

Assange porta lì i suoi quattrini e questo in un Paese povero come quello è motivo più che bastevole.

Poi facciamo tutti il tifo per Assange e il suo asilo politico, a prescindere dagli scarsi risultati pratici il suo coraggio merita.


Io mi chiedo piuttosto il perchè di questo cambio di politica da parte del governo inglese.

Prima era l' ultimo rifugio dalle autorità svedesi, cui hanno negato l' estradizione per lungo tempo, ora inversione quasi totale.

Credo proprio che questo dannato Cameron sia l' Hollande della situazione, e che abbia ceduto alle pressioni....

19/08/2012, 16:26

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I tentacoli USA arrivano ovunque, o con le buone o con le minacce ottengono sembre quello che vogliono
Ultima modifica di Wolframio il 19/08/2012, 16:26, modificato 1 volta in totale.
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