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MessaggioInviato: 17/08/2012, 16:51 
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Atlanticus81 ha scritto:

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Thethirdeye ha scritto:

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Atlanticus81 ha scritto:

E allora una domanda mi assale: a cosa può servire avvicinarsi alla Verità se poi il Potere che da essa deriva rimane appannaggio di queste Famiglie e da chi c'è dietro di loro, a un piano più alto, e che io (ma non solo io) metaforicamente definisco "Rettiliani"? - Anche se Hidden Hand contesterebbe questa mia definizione.

[:D]



Io credo che a "loro" faccia molto comodo il nostro senso di impotenza.
Per quanto riguarda il Player B... che esista o meno, a questo punto della partita, poco importa.

Loro sono pochissimi... mentre noi siamo moltissimi.
Non possiamo quindi divenire NOI TUTTI il Player B?


Era proprio la risposta che volevo sentire!

[;)]


A proposito di "senso di impotenza" e di come viene alimentata
(cioè attraverso la "psicoguerra"), consiglio vivamente la lettura
di questo articolo, di cui estrapolo solo una frase.....

"Il fascismo può presentarsi in modo esplicito, come dichiarazione sfacciata del diritto esclusivo del più forte; il fascismo occidentalistico si afferma invece in modo subdolo, perciò la legge del più forte passa attraverso la colpevolizzazione dei più deboli. Se si stabilisce che va difeso dalle aggressioni imperialistiche solo chi se lo merita, alla fine non viene difeso nessuno, e l'antimperialismo diviene un'enunciazione del tutto vuota e astratta".

Continua>>> http://www.nocensura.com/2012/08/hillar ... .html#more



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 17/08/2012, 17:26 
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Thethirdeye ha scritto:

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Atlanticus81 ha scritto:

Il coinvolgimento di Mazzini mi aiuta ad aprire il capitolo del Risorgimento italiano per cercare di comprendere quale ruolo abbiano ricoperto i tanto acclamati "eroi" dell'unità d'Italia, sulla scacchiera degli Illuminati...

Siamo così certi di poter collocare Garibaldi, Mazzini, Cavour tra le fila dei Player B, considerando i risultati della loro azione, specialmente a riguardo della 'questione meridionale'?


............ [:246]




[:264] [:260] [:244]



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MessaggioInviato: 02/09/2012, 17:54 
Nuove mosse sulla "Scacchiera degli Illuminati" da parte del Player C. Scacco matto in quante mosse?

Economia mondiale: il collasso finanziario è imminente

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Gli esperti vedono i segni tangibili che qualcosa di terribile sta fermentando nel sistema finanziario globale. Gli investitori, le banche centrali e Wall Street, tutti ben immersi nelle insidie dell’economia globale sono insolitamente attivi ultimamente. Sta crollando il sistema finanziario mondiale? E’ la domanda che si pongono molti osservatori.

George Soros, il famoso investitore che ha molti contatti nel mondo finanziario, è sempre all’avanguardia rispetto al futuro economico, e se qualcosa di grosso sta per accadere ne è al corrente molto tempo prima della gente comune. Proprio per questo, colpisce il fatto che il miliardario ha ceduto più di un milione di azioni di società finanziarie e banche, tra le quali sono incluse Citigroup, JP Morgan e Goldman Sachs.

Il valore totale delle vendite di azioni si aggira intorno a 50 milioni di dollari. Allo stesso tempo, mentre vendeva le azioni delle banche, ha acquistato 884.000 azioni in oro del valore di 130 milioni di dollari. Gli esperti credono che questi sono i passi di qualcuno che crede che un collasso del sistema finanziario sta per accadere.

Ma non è l’unico che è stato occupato ad accumulare oro. Un altro miliardario John Paulson (che ha guadagnato 20.000 milioni di dollari nella crisi dei mutui subprime) sta acquistando oro attivamente e la sua azienda ora ha il 44% del suo fondo di 24.000 milioni di dollari esposti ai metalli preziosi. Anche le banche centrali di diverse nazioni del mondo hanno aumentato di più del doppio i loro acquisti di oro tra aprile e luglio di quest’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Mentre molti dirigenti di Wall Street si mostrano cautamente ottimisti circa le linee guida per il resto dell’anno, le loro azioni indicano il contrario.

Il livello delle vendite di titoli di società S&P 500 (SPX) è vicino ad essere il più alto degli ultimi 10 anni. E questo non è un buon segno: un gran numero di investitori esce dal gioco, anche se gli indicatori rimangono positivi. Complessivamente, oltre 10.000 milioni sono stati ritirati dai fondi di investimenti solo nelle ultime due settimane. Inoltre, ci sono preoccupazioni per il fatto che più di 600 dirigenti di banche si sono dimessi dai loro incarichi negli ultimi 12 mesi, e anche questo è abbastanza allarmante.

Sembra che gli Stati Uniti si stanno rapidamente preparando per qualcosa di veramente grande. Nel mese di agosto è stato rivelato che la Social Security Administration del paese prevede di acquistare 174.000 proiettili a punta cava che verranno distribuiti in 41 diversi siti in tutto il paese. All’inizio di marzo, il Department of Homeland Security (Sicurezza Nazionale) ha acquistato 450 milioni proiettili a punta cava, cosa che pone anche inquietanti domande sul possibile destino di tali quantità. Inoltre, a queste prospettive poco rosee si aggiunge la frustrazione e la rabbia del popolo americano per l’attuale situazione economica, un’indignazione che sarà rafforzata dopo le prossime elezioni presidenziali.

Fonte: http://newapocalypse.altervista.org/blo ... imminente/



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MessaggioInviato: 03/09/2012, 18:41 
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Thethirdeye ha scritto:

Il 20 ottobre 1942, dieci mesi dopo la dichiarazione di guerra al Giappone e alla Germania da parte degli Stati Uniti, il Presidente Roosevelt ordinò la confisca delle azioni della Union Banking Corporation (UBC) in quanto accusata di finanziare Hitler e di avere ceduto quote azionarie a importanti gerarchi nazisti. Prescott Bush era allora azionista e direttore dell'UBC.


Qui continua l'articolo su Prescott Bush e Hitler....
http://liberamentestoria.blogspot.it/20 ... io-di.html

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Tratto da: Secondo voi chi ha finanziato il Nazismo?
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=3354

Ma il vero motore dell'irresistibile ascesa militare della Germania fu un'azienda tedesco-americana: la IG-Farben.

Nel 1925, con l'assistenza dei maghi della finanza di Wall street, Hermann Schmitz, organizzò una fusione di 6 grandi aziende chimiche tedesche (Badische Anilin, Bayer, Agfa, Hoechst, Weiler-ter-Meer, and Griesheim-Elektron) in un grande complesso industriale chiamato IG-farben, con attività in Germania e negli Stati uniti e, importanti, soci finanziatori americani.

Tutti i documenti societari della IG Farben furono distrutti nel 1945, per evitare che il mondo sapesse che, l'alta finanza americana, aveva partecipato all'ascesa al potere di Adolf Hitler e al finanziamento del grandioso riarmo tedesco: la IG-Farben, infatti, diventò la vera "forza" del terzo reich e, serve ricordare, che le sue fabbriche tedesche, nonostante fossero importantissime sul piano militare, non vennero mai bombardate; l'intera Germania fu rasa al suolo dall'aviazione anglo-americana, mentre gli stabilimenti di quella sola azienda non furono mai sfiorati.

Quegli stabilimenti erano fondamentali per la produzione di armi tedesche e, da essi uscivano le micidiali armi chimiche dei nazisti; eppure non furono mai bombardati.

Chi erano i direttori americani della IG-Farben?

• Edsel B.Ford, della Ford Motor Company;
• H.A Met, direttore della Bank of Manhattan;
• C.E. Mitchell, direttore della Federal reserve bank of N.Y e della National City Bank;
• Walter Teagle, direttore della Standard Oil of New Jersey (poi Exxon) e della Federal reserve bank on N.Y;
• Paul M. Warburg; direttore della Federal reserve bank of N.Y e della bank of Manhattan;
• W.E Weiss, direttore della Sterling products.


In pratica: l'elite della finanza e dell'industria americana (Ford, Standard Oil, Bank of Manhattan, Federal reserve of N.Y) sedeva nel consiglio di amministrazione dell'azienda che aveva sostenuto Hitler prima e durante la guerra.

Mentre le armi della IG Farben mietevano milioni di vittime (anche americane), il gotha di Wall street spartiva (con la controparte tedesca) profitti e responsabilità gestionali. A titolo di curiosità faccio notare che: Walter Teagle rappresentava la Standard Oil (poi Exxon) che, in realtà, era di proprietà di Rockfeller.

In definitiva: il gotha della finanza americana e le più grandi aziende di quel paese (Ford, Standard Oil, General motors etc...) partecipavano all'atroce......banchetto di quella spaventosa guerra (50 milioni di morti dal 1939 al 1945).

E, finalmente, il cerchio si chiude: nella prima e nella seconda guerra mondiale, gli ideali di pace e giustizia erano solo l'ipocrita copertura dietro cui si nascondeva il brutale interesse di pochi capitalisti senza scrupoli.

Quasi 100 milioni di esseri umani furono massacrati in quei due spaventosi conflitti, affinchè il loro sangue diventasse denaro contante nelle capienti cassaforti di quei pochi uomini spietati.



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MessaggioInviato: 04/09/2012, 11:49 
Tornando al Risorgimento e alla collocazione dei protagonisti di quel periodo storico così importante per la storia italiana sulla corretta casella della scacchiera propongo di seguito un estratto dell'intervista a Massimo Viglione pubblicata su "Avvenire" nel 2001.

Il Risorgimento e l'Italia tradita
Il «revisionismo» ha messo a nudo i limiti dell'unificazione che preparò il terreno al fascismo. Parla Viglione: «Questa rivoluzione venne dalle élites ma negò le identità e la storia della nazione»
Intervista di Gianni Santamaria

Il Risorgimento? Una rivoluzione post-illuministica e post-protestante che si è diretta soprattutto contro la religione cattolica. E che ha perseguito e ottenuto il suo scopo contro il popolo e a prezzo di una «guerra civile» con il Mezzogiorno. Un pò la radice di tutti i mali dell'Italia futura, dal fascismo, alla guerra civile (stavolta quella seguita all'8 settembre), fino a quelli attuali. Sono le tesi di molti studi recenti, che stanno sottoponendo a un attento «revisionismo» gli albori della nostra Patria. In questo filone si inserisce un volume collettaneo, «La rivoluzione italiana» (Il Minotauro, pagine 430, lire 45mila), che fa il punto sulla situazione storiografica in materia.

L'opera è frutto di un pool di studiosi. Tra essi Massimo Viglione, che ha coordinato il lavoro. «Una delle accuse sbagliate che vengono mosse a una certa corrente di revisionismo sul Risorgimento è di essere antinazionale - dice il curatore del volume -. È un errore. Nessuno mette in discussione l'unificazione italiana, ma le sue modalità errate, di cui ancora oggi paghiamo le conseguenze. Lo stesso "nemico numero uno" del Risorgimento, Pio IX, era un fautore dell'unificazione dell'Italia. Ciò che non voleva era la cancellazione da parte di una élite potente dei legittimi sovrani e una vera e propria forma di laicizzazione, se non ateizzazione dell'Italia stessa».

Ma la perdita del potere temporale non è stata, in fondo, un bene per la Chiesa stessa?
Massimo VIGLIONE: «Il compito dello storico è di studiare i fatti e le loro conseguenze. Noi denunciamo che per 140 anni si è nascosta una vera e propria persecuzione nei confronti della Chiesa. Coloro che ne furono protagonisti, Cavour e il cosiddetto partito piemontese, hanno portato avanti questo processo esclusivamente ai danni della Chiesa, dei legittimi sovrani, e soprattutto con una vera e propria persecuzione laicista, come avverrà negli anni Cinquanta, Sessanta e anche dopo Cavour. Purtroppo in maniera peggiore lo statista piemontese capiva le situazioni, i suoi epigoni non avevano questa intelligenza. Ciò ha provocato una grande frattura all'interno del popolo italiano. Che dura ancora oggi. Come si evince dagli studi di Galli della Loggia, Rusconi, Emilio Gentile o Paolo Mieli. La prima di queste divisioni, a monte, è proprio dovuta al fatto che il Risorgimento come rivoluzione, invece di portare avanti il processo unitario secondo le linee della nostra nazionalità, civiltà e identità, le ha attaccate».

Questo un carattere della Rivoluzione. Altri?
Massimo VIGLIONE: «Il fatto del tutto illegittimo di aver abbattuto dinastie secolari. In qualche modo quello che accade nel Sud, dieci anni di guerra civile con almeno 60-70mila morti. Aver mandato negli anni Sessanta ben 120mila uomini per reprimere quello che è stato definito brigantaggio fa chiedere: ne occorrevano tanti? È chiaro che si trattava di una guerra civile. Metà del nuovo Stato era contrario all'unificazione».

Lei si è occupato delle Insorgenze. Perché la storiografia le ha considerate un fenomeno "oscurantista"?
Massimo VIGLIONE: «Qui entriamo nel solito discorso su chi ha fatto la cultura italiana negli ultimi decenni. Prima e durante il fascismo molti studiosi hanno scritto volumi sul fenomeno. Anche se poi, nazionalisticamente o fascisticamente, lo interpretavano come una specie di prima, orgogliosa, rivolta italiana. È stato dopo la seconda guerra mondiale, con il trionfo di quello che Augusto Del Noce ha chiamato "crociogramscismo accademico", che è calato un velo nero su questa storia. Fino all'ultimo decennio».

Cosa ha rotto questo velo?
Massimo VIGLIONE: «Sta cambiando molto. Tant'è che anche gli esponenti della vulgata risorgimentale sono piuttosto agitati. Sulle Insorgenze sono ormai uscite decine di libri, sia a carattere generale che a livello locale. Si fanno molte conferenze e anche gli intellettuali noti ne parlano. Il fenomeno ormai è venuto fuori. Nel '99 l'Istituto Gramsci è stato costretto, dopo 50 anni, a farci un libro».

Più in generale qual è stato il cambiamento nella storiografia risorgimentale?
Massimo VIGLIONE: «Siamo agli inizi. Molto hanno contribuito le opere di Angela Pellicciari. Speriamo che si possa riscoprire e rivedere la nostra storia. Per capire che nel Risorgimento ci sono le radici dei nostri mali attuali».

Nel libro viene indicato un "filo rosso" che unisce Risorgimento, fascismo e "guerra civile", seguita all'8 settembre con la «morte della patria», indicata da Galli della Loggia. Uno sviluppo davvero così lineare?
Massimo VIGLIONE: «Questo è l'aspetto più delicato della questione. L'attacco alla Chiesa - al di là dell'imprigionamento di vescovi e cardinali e della confisca dei conventi - è stato la volontà imperterrita, proseguita per decenni, di cancellare il cristianesimo, sostituendolo con una religione delle patria, di cui l'"Altare della patria" era l'ara. Avanzava il nazionalismo, incarnato soprattutto in Francesco Crispi, massone e anticattolico. Era una vera congerie spirituale generale, che è sfociata nelle fallimentari guerre coloniali e nella Grande Guerra. Ora, come si fa ad affermare che tutto il nazionalismo fascista e tutta la sua retorica sulla patria non sono stati la perfetta continuazione del cinquantennio precedente?».

Ultimamente alcuni studi tendono a non vedere Crispi come antesignano del fascismo.
Massimo VIGLIONE: «Nessuno lo è in se stesso. Ma è improponibile continuare a sostenere sulla linea di Croce che il fascismo è stato una "calata degli Iksos". Dal punto di vista delle idee e della mentalità la colpa va data al Risorgimento. Tanto che Mussolini, Gentile e Bottai (i due uomini di cultura del regime) hanno sempre detto: noi siamo i realizzatori di Giuseppe Mazzini. Lo stesso fascismo si autoproclamava secondo Risorgimento. Durante la guerra civile, i partigiani hanno voluto cancellare il fascismo e dire la stessa cosa. In realtà tutti e due i fenomeni sono riconducibili al Risorgimento».

Magari più la matrice azionista. E i cattolici?
Massimo VIGLIONE: «C'è la doppia faccia di Mazzini, nazionalista e azionista. L'anima cattolica è una novità. Dal Risorgimento era stata esclusa e si era riaffacciata col partito sturziano. Ma i cattolici non sono stati tutti con la Resistenza, una buona parte sono andati al Nord. Quindi gli italiani hanno continuato a essere divisi».

Ma c'era stato un regime, una guerra mondiale. La cosiddetta «morte della patria» si deve ricollegare proprio al Risorgimento?
Massimo VIGLIONE: «La Prima guerra mondiale è stata è conseguenza del nazionalismo Risorgimentale. A sua volta il fascismo ha estremizzato questo processo ed è entrato nella Seconda. È tutto collegato. Il vero problema è che, come lasciano intendere Galli della Loggia e Gentile, fascismo e antifascismo sono due facce delle stessa medaglia: la rivoluzione italiana. Gli italiani che si regolano i conti fra di loro».

Fonte: http://www.storialibera.it/epoca_contem ... hp?id=2303

Appare sempre più evidente che la nascita delle grandi nazioni durante l'età moderna sia stata pilotata dalla massoneria: Stati Uniti, Francia, Italia... forse anche Russia. So poco sul romanticismo tedesco e sul ruolo della massoneria in Germania. Qualcuno mi può aiutare in merito alla Germania?

Attenzione. Può essere altamente probabile che i Player coinvolti nella nascita di queste nazioni, almeno alle origini non sia per tutte identificabile nel Player C (ovvero quello vicino al NWO).

Per esempio, sugli Stati Uniti (e di conseguenza sull'Illuminismo francese ispiratore dei padri fondatori americani), ho una mia personale interpretazione
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=12206

Ma per quanto riguarda l'Italia??? E come sarebbe cambiata la storia d'Italia se Garibaldi avesse fallito?!?



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MessaggioInviato: 04/09/2012, 12:16 
Il controverso Francesco Crispi:

http://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Crispi


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Lettera di Mazzini alle Logge Massoniche ai Fratelli di Sicilia, Lugano, 27 Agosto 1863

Fratelli.
Abbiatevi una stretta di mano da me ed una parola di gratitudine e di augurio.
La stretta di mano è a voi come patrioti dell’Isola iniziatrice.
La parola usata e d’augurio è a voi come Massoni.
Voi avete una importante missione da compiere: quella di restituire la Massoneria all’antico spirito dell’istituzione.
E dico: restituire, perché la Massoneria non fu, nei periodi nella sua potenza, straniera, come poi la fecero, ai destini politici dei popoli.
Fu dall’origine la santificazione del Lavoro.
E il Tempio, simbolo d’ un ordinamento sociale, racchiudeva nel concetto tutta quanta l’attività umana.
Molay cadde vittima d’un re e d’un papa.
Piú dopo, la Massoneria dava parola d’ordine ai suoi: L.P.D. lilia pedibus destinam e distruggeva infatti i gigli di Francia.
Gli Illuminati erano repubblicani.
Fu soltanto nell’epoca del suo decadimento che l’istituzione si ridusse a formola di amicizia e di carità mutua, accogliendo principi nel suo seno.
Il risorgere d’un Popolo è solenne occasione al risorgere dell’istituzione.
E voi lo intendete e lo farete intendere ad altri.
L’Italia Una e Repubblicana deve essere il Tempio dal quale la bandiera che non conosce padroni se non Dio nel cielo e il Popolo in terra, insegnerà amore, fratellanza d’uguali e associazione delle nazioni.
La vostra fede abbraccia tutta quanta l’Umanità.
Ma la Patria è il punto d’appoggio della leva, l’altare dell’Umanità.
Siate dunque Italiani per potere operare colla forza di venticinque milioni di liberi a pro’ dell’intero mondo.
Fate che i vostri non dimentichino nelle forme lo spirito.
Il simbolo senza l’idea è cadavere.
E i massoni del XIX secolo e d’Italia devono essere piú vicini d’un passo alla rivelazione dell’Idea che non quelli dei secoli addietro.

Voi volete gli uomini fratelli; volete dunque che sia abolito il privilegio ereditario governativo.
Il Gran Maestro non è né può essere ereditario.
Voi volete la luce per tutti.
Voi dunque volete abolire il monopolio della luce e della scienza in un solo individuo.
Il Grande Architetto dell’Universo non ha vicarii in terra, se non quelli che piú lavorano col sagrificio all’edificazione del suo Tempio.
Guardate al Papato, e dite se la sua caratteristica è il sagrificio.
Monarchia e Papato adunque sono incompatibili col trionfo della vostra Istituzione.
Non lo dimenticate.
Dio e il Popolo: ecco il vostro simbolo; la vostra parola sacra.
Guidate per mano i vostri adepti ad esso e moltiplicate.

E non vi separate da quanto riguarda i dolori, i bisogni, le aspirazioni dei vostri fratelli profani ancora.
Il miglior metodo d’iniziazione è la comunione con essi.
Abbiatemi fratello nella fede dell’avvenire.


Gius. Mazzini
(Scritti editi e inediti, Edizione Nazionale, LXXVI, Epistolario XLVI, pp. 48-52)

Così si rivolgeva Giuseppe Mazzini, Padre della patria, ai fratelli massoni delle logge siciliane. Un documento storico di una importanza notevole.

I rapporti tra Mazzini e la massoneria sono noti; secondo il grande Oriente d’Italia Mazzini fu massone e ricoprì anche la carica di Gran Maestro, mentre secondo altri storici la sua affiliazione alla libera muratoria non è ancora provata. Quel che è certo è che Giuseppe Mazzini condivideva gli scopi e i valori della massoneria, e ad essa guardò sempre con grande simpatia. In questa lettera rivolgendosi ai fratelli siciliani rievoca il ruolo della massoneria, e ricorda come fu proprio la libera muratoria la protagonista della rivoluzione francese.

Gli storici che sostengono questa posizione attualmente vengono catalogati nel filone del “complottismo”, mentre per Mazzini e i massoni del XIX secolo era una realtà assodata. Mazzini si spinge oltre, sostenendo che “Gli illuminati erano repubblicani”. Il riferimento è agli Illuminati di Baviera di Weishaupt, quell’ordine segreto settecentesco che aveva come obiettivo la distruzione dell’ordine sociale esistente, e l’edificazione di un Nuovo Ordine retto dagli iniziati.

Ufficialmente la massoneria odierna disconosce e prende le distanze dalle idee e dall’operato degli illuminati, e dalla loro ideologia indubbiamente luciferiana. Le parole di Mazzini dimostrano invece chiaramente come ancora nel XIX secolo l’eredità dell’ordine di Weishaupt fosse orgogliosamente rivendicata dai liberi muratori. Infine, risultano interessanti i riferimenti di Mazzini alla visione “mondiale” della massoneria e dei nuovi stati nazioni che per opera della massoneria stessa stavano sorgendo. Stati nazione che rappresentavano solamente un primo passo verso una unione più ampia, sovranazionale.

Parole e concetti che risultano alquanto familiari alle nostre orecchie, dal momento che i nostri “rappresentanti democratici” non perdono occasione di ribadirli. E tutti i vari “capi di stato” che con devozione esaltano la visione e la “religiosità” mazziniana, a quale religiosità si riferiscono?

Mazzini, Player C

[8]



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Il Finale di partita
da “Capire la propaganda” di R. Winfield, traduzione di Paxtibi

Questo termine è usato più o meno regolarmente nell’ambiente della “informazione alternativa”.

Ci sono alcuni video e siti che usano l’espressione Finale di Partita per descrivere le condizioni geopolitiche attuali. La frase in questo contesto non si adatta all’idea di una partita di calcio, dove i giocatori sono stanchi per la lunghezza della partita. Finale di Partita si applica più agli scacchi, dove la forza aumenta e il potere si accresce verso la fine in cui non vi è più alcun inganno negli intenti dei pezzi chiave in posizioni strategiche. Il tempo ha rimosso la cappa dell’inganno dal desiderio di malevolenza. Ecco perchè le società segrete ora stanno emergendo pubblicamente.

Questa “uscita allo scoperto” è significativa, e potreste osservare il processo con i vostri amici che deridono il concetto di cospirazione. Ecco la formula generale per l’emergere di sinistri segreti negli eventi correnti. In primo luogo, smentire completamente ed assolutamente, poi riconoscimento casuale, infine inoffensivo proscioglimento.

L’abbiamo visto realizzarsi molte volte nei media o con contatti personali.

Se aveste telefonato ad un talk-show come Larry King Live quindici anni fa e nel mezzo del vostro discorso aveste accennato al CFR (Consiglio per i Rapporti Stranieri) o allo Skull & Bones, sareste stati derisi fuori onda come pazzo cospirazionista. Mi ricordo di persone che accennarono in conferenze al fatto che la maggior parte dei politici di entrambi i partiti appartenevano a questo gruppo, e venir derisi per questo.

Quindi alcuni anni più tardi Arafat compare nel New York Times fotografato nella sede del CFR a New York. Oggi è semplicemente una cosa risaputa e non più interessante. Vedrete la stessa formula seguita con lo Skull & Bones, Bohemian Grove, e finalmente con i Bilderbergers.

Ricordate che il mentore di Bill Clinton Carol Quiggly nel suo volume epico Tragedy & Hope (Tragedia & Speranza) ha confessato che esiste effettivamente un’agenda segreta per condurre il pianeta verso un sistema globale, il Nuovo Ordine Mondiale, ma (quasi profeticamente) ha richiesto che venisse tirata fuori dall’ombra e proclamata apertamente. È quello che stanno facendo in questo momento.

Questo Programma sta venendo perfezionato sotto i nostri occhi, i suoi creatori, sempre più spudoratamente non celano più le loro intenzioni. È tutto allo scoperto ormai, è tempo di prepararsi per il Nuovo Ordine Mondiale che includerà un nuovo governo globale, un nuovo sistema economico globale, e una nuova religione globale. Allora, cosa è questa “religione dell’odio” a cui ho precedentemente alluso?

Per cominciare, ci sono letteralmente milioni di persone che si svegliano ogni giorno piene di odio assolutamente vile e maligno, che li guida in virtualmente tutto ciò che pensano, dicono e fanno.
Possono durare a mala pena 30 secondi in una conversazione senza che un po’ di esso fuoriesca, quindi ascolterete la retorica dei loro punti di vista religiosi; L’America è il grande Satana impegnato nella conquista del mondo, George Bush è la radice di tutta la malvagità, e così via.

Mi riferisco all’Islam fondamentalista? Alla Cuba comunista, alla Cina?

No, sto parlando di molti americani ed europei.

Fate una ricerca per “convenzione repubblicana pics di protesta” o “Bush Europa pics di protesta.” Vedrete migliaia di persone da ogni settore, impiegare tutta la loro energia e passione, ed una cosa li unisce tutti, il loro odio per l’America e per Bush.

Lo vedrete inciso sulle loro facce e nei loro slogan, e spesso con il collegamento di varie altre cause; aborto, omosessualità, controllo delle armi, Israele, o una guerra. Dico “una guerra” anziché “la guerra,” perché queste sono operazioni in progresso. Ma se vi dicessi che tutto questo anti-americanismo, questi attacchi a Bush, è un esercizio psicologico attentamente progettato per far progredire il Programma?

E se l’intera religione dell’odio fosse disegnata per portarci più vicino all’obiettivo dei Mastri Burattinai? L’elite di comando dei MB (maestri burattinai) ha una visione molto chiara del futuro con soltanto 2 grandi superpotenze, e l’America non è una di queste. Nella loro visione Orwelliana del mondo c’è la grande Fenice europea che si solleva nuovamente per sorpassare la sua gloria precedente e una nuova super Asia con la Cina comunista al comando delle altre tigri più piccole.

Cattive notizie se vivete a Taiwan o nel Giappone, ma notizie peggiori se vivete negli una volta buoni, oggi non più tanto, Stati Uniti. Così, cos’hanno in serbo i Mastri Burattinai per i nostri cugini americani?

Dovete solo leggere i loro testi per sapere.

Con meno profezia che certezza, Henry Kissinger dichiarò più di vent’anni fa che militari cinesi comunisti avrebbero percorso da “peace-keepers” le vie di Los Angeles, e che gli americani li avrebbero accolti con favore.

[...]

Le legioni di leali fans degli Spettacoli Giornalieri che ridacchiano e sghignazzano ogni notte per lo sciocco di Bush, e marciano compatti il giorno seguente ad un raduno anti-Bush sono semplicemente tanto ingenui da credere in un mito. Tutti questi eventi sono costruzioni progettate per celare il Programma, finché non lo riveleranno maggiormente.

Ci vogliono far credere che il mondo intero odia l’America, e che gli U.S.A. sono divisi proprio a metà. Gli ordini per esporre, la stessa esposizione di tutte le recenti torture e dei crimini di guerra degli Stati Uniti, è arrivato direttamente dai vertici. E no, non ho in mente Bush.

Nessuno, accecato dalla religione dell’odio, sembra accorgersi che cio’ non ha alcun senso.

Da una parte Bush è un idiota incompetente che non riesce neanche ad assemblare una frase, mentre allo stesso tempo sarebbe un genio del male con un piano segreto per impossessarsi del mondo?A questo punto, i cultori dell’odio risponderanno: “La colpa non è di quella marionetta di Bush ma dei suoi burattinai psicotici, Cheney e la Halliburton." Oh per favore, siamo un po’ a corto di idee.
Il Programma continua indipendentemente da chi sia al potere, non è questione di Repubblicani o Democratici, Laburisti o Conservatori.

La prossima volta che sarete in giro marciando ed urlando odio contro Bush, ricordate che starete perseguendo Il Programma, e probabilmente vi immaginerete quando applaudirete con foga la presa del potere di Hillary, il prossimo Presidente.

Oh, ho per caso gia’ detto che non credo che non ci sia alcuna votazione? E’ gia’ deciso chi deve vincere, con anni di anticipo.

Provatemi in errore.

Se volete una speculazione mia personale, credo che faranno quadrare le apparenze “facendo correre” Hillary contro Condi. Ma se i miei calcoli sono corretti, Hillary è già un affare fatto, e probabilmente useranno la “madre educatrice” per contrastare i nuovi flagelli esotici con le nuove tessere sanitarie nazionali. Col microchip naturalmente. Vedremo presto…

Dobbiamo sempre tenere in mente il quadro completo, tali questioni non sono meramente di natura politica o finanziaria, hanno una storia occulta profonda ed un piano molto oscuro e sinistro per voi.
Dunque quando state marciando per la strada, protestando per la guerra credendo che state lavorando contro il Nuovo Ordine Mondiale, in realtà state collaborandovi.

La bestia prospera sui conflitti e le controversie.

Dunque l’obiettivo della guerra non è quello di appropriarsi dei giacimenti di petrolio o di infiammare i Musulmani, quelli sono giusto dei benefici accessori.
Nel Grande Programma, la guerra ha 3 scopi:

1 – Contaminare e decimare l’esercito Statunitense e le loro famiglie (dai vaccini usati per Desert Storm all’uranio impoverito, quest’ultimo molto piu’ efficace per rimuovere patrioti e per contaminare vostra moglie ed i vostri bambini quando tornate a casa).
2 – Per affossare l’immagine degli USA agli occhi del mondo e mettere la parola fine alla politica estera da cowboy, tutte le nazioni devono piegarsi alle Nazioni Unite ed ai loro “pacifici” diktat.
3 – Di contaminare la terra ed uccidere molte anime come forma di ringraziamento ed adorazione verso il Dio dei Maestri Burattinai.

Ecco qua, la guerra in poche parole.

Vedete ora come si arriva ad avere truppe comuniste su suolo USA, ed è precisamente perchè, mentre parliamo, quelle truppe sono pronte e si stanno addestrando per perquisire le abitazioni.
Quando le truppe USA saranno ridotte a niente e “impegnate” da qualche altra parte, un disordine interno porterà i cittadini Americani a chiamare il loro nuovo Dio, le Nazioni Unite.
“Per favore venite a salvarci!”

Dato che ho appena menzionato nuovamente la religione ed un dio, forse dovremmo fare dei chiarimenti. Lo scopo della guerra è una cosa, ma qual’e’ quello di Bush nel Programma? La guerra serve a trascinare l’America nel fango per il mondo, Bush serve a trascinare il Cristianesimo nel fango per il mondo e per il suo dio. Ci occuperemo del fatto che essa sia l’unica religione che si può pubblicamente diffamare ogni giorno nella stampa, e non citate i cartoni Danesi come smentita, quell’operazione termino’ senza sbavature.

Quando mi sintonizzo sulla radio Cristiana Americana, resto sbalordito nel constatare quante persone promuovono Bush & Co Come Cristiani. “Beh cita Dio un sacco di volte, e lo abbiamo visto uscire dalla Chiesa portando con se una grossa bibbia.”

Oh davvero?

Se vi considerate un credente, lasciate che vi chieda questo: E’ possibile che chi ama le Sacre Scritture partecipi ad una cerimonia notturna occulta, dove vengono chiamati a manifestarsi gli spiriti dei morti e mentre si è circondati da teschi, e trovandosi nudo in una bara a masturbarsi?
[...]
Dunque, a proposito di me, non potrebbero essere arrabbiati che qualcuno stia realmente esponendo il loro piano?

No, non proprio.

Come ho accennato prima, stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore.

Siamo vicini alla rivelazione sul chi siano “loro”, siamo pronti per conoscere i nomi dei MB ?Le persone spesso mi chiedono; “Stiamo vedendo tutte queste cose che ci preoccupano: la perdita dei diritti, un’agenda globalista, l’aumento della sorveglianza, il tracciamento con microchip, il controllo dei media, le pressioni economiche, leggi oppressive, aumento di crimine e violenza, immoralità, tensioni internazionali, terrorismo, contaminazioni tossiche, nuove malattie esotiche, crollo della fiducia nei governi, etc… per favore spiegaci chi è dietro tutto questo.

Saranno i Massoni, gli Illuminati, i Gesuiti, il Lucis Trust, i Banchieri Internazionali, le Nazioni Unite, l’Opus Dei, la Thule Society, il CFR, la Skull and Bones, le Multinazionali, le ONG, il Priorato di Sion, l’Ordine dei Templari Orientali, il Bohemian Grove, i Rosacroce, l’OMS; i Cavalieri Templari, la NASA, il Club di Roma, i Bilderberg, le Fondazioni esenti da tasse, il FEMA, i vincitori delle borse di studio di Cecil Rhodes, il WTO, la Trilaterale, o i Luciferini?

La mia risposta: “Sì”.

Come vedete, sta arrivando da ogni parte. Uno studioso potrebbe approfondire giusto un aspetto di questa bestia ed essere occupato giorno e notte. Si muove veramente in modo molto veloce. Il Finale di Partita è il momento giusto per serrare la ragnatela. Vi siete mai chiesti perchè la chiamano la “ragnatela” o la “rete” ?

Naturalmente, stiamo considerando una nozione che già conoscevate, che ci sono uomini potenti dietro le scene che dirottano gli eventi per perseguite il loro piano di un destino occulto per la terra e per i suoi abitanti. Il problema con l’essere già familiare con un concetto è che spesso categorizziamo le informazioni in compartimenti mentali denominati “già visto”, “niente di nuovo”, o “non cosi pericoloso.”

Questa è la ragione per film come Skulls, National Treasure, e Conspiracy Theory.

Questi argomenti proibiti sono già stati trasmessi e la loro completa immersione nella cultura popolare li rende impotenti. La natura umana agogna alla conoscenza nascosta, cosi quando non è piu’ un segreto, andiamo avanti alla ricerca della prossima ghiotta primizia. I signori della propaganda lo sanno bene, cosi rilasciano mezze verità o bugie ricoperte da un involucro di verità. Gli addetti alla propaganda ed alla disinformazione hanno campo libero nei media di questi tempi, ed affondano le radici in molti anni di studio nella manipolazione delle menti delle masse, grazie alle Fondazioni Rockefeller, il Tavistock Institute e la Germania Nazista.

Non è un segreto che i leader dei principali media del mondo appartengano agli stessi gruppi globalisti. Condividono uno stesso piano. Spesso la tendenza umana è o di prendere la cospirazione con un pizzico di sale in zucca, o di diminuirne razionalmente l’importanza, perchè se tutto questo è vero, dunque siamo forzati a prendere delle serie decisioni a proposito delle nostre visioni sul mondo, e quanto spesso le persone cambiano veramente la loro religione?

Questo mi porta ad un punto molto importante: la documentazione.

Molti mi hanno scritto lamentandosi della mia mancanza di note a pie’ di pagine e di fonti, attaccano la mia persona o la mia educazione. Un tipo diventa un titano, un gioco di parole una montagna, ed un errore di formattazione una cosa imperdonabile. Comunque, la documentazione farebbe ben poco nel persuadere i signor-no. Avete sperimentato da soli, che quando fornite delle prove che contraddicono la posizione di un vostro amico, vi vengono dismesse poichè la fonte sarebbe di parte, o perchè lo studio sarebbe stato fondato da chissachi, etc.

Dunque la mia posizione corrente non è quella di voler vincere le discussioni, il tempo per quello è terminato.

Invece, voglio giusto far circolare delle idee, e se ne siete stimolati o incoraggiati, bene. Se vi fanno alterare, beh è la vita. Ma se sentite una curiosità tale che volete scandagliare alla ricerca di differenti modi per interpretare gli eventi correnti, meraviglioso. Internet vi fornirà molte risorse per le vostre investigazioni.

Usatelo con cautela tuttavia...

Fonte: http://santaruina.it/il-finale-di-partita



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MessaggioInviato: 10/09/2012, 17:17 
Cita:
Atlanticus81 ha scritto:

Il Finale di partita
da “Capire la propaganda” di R. Winfield, traduzione di Paxtibi


Sottoscrivo la visione complessiva (che tra l'altro riporta la frase contenuta nella mia firma). Inoltre, sposo lo stato d'animo di questa parte del testo......


Cita:
Dunque la mia posizione corrente non è quella di voler vincere le discussioni, il tempo per quello è terminato.

Invece, voglio giusto far circolare delle idee, e se ne siete stimolati o incoraggiati, bene. Se vi fanno alterare, beh è la vita. Ma se sentite una curiosità tale che volete scandagliare alla ricerca di differenti modi per interpretare gli eventi correnti, meraviglioso. Internet vi fornirà molte risorse per le vostre investigazioni.

Usatelo con cautela tuttavia...


Della serie..... chi non comprende questi "giochi di potere", non ha approfondito. E se lo ha fatto e continua a ridacchiare sotto i baffi o a negare l'evidenza, è un criminale... come loro.



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MessaggioInviato: 11/09/2012, 12:56 
Segnalo un articolo che riporta alcune questioni importanti...
già contemplate in questo topic.....

http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=245893



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MessaggioInviato: 26/09/2012, 01:08 
Sarà questa la "mossa a sorpresa" del Player B?

Manca meno di un anno a rivolte mondiali (lo dicono i teorici dei sistemi complessi)

Immagine

Qual’ è la ragione principale per cui combattiamo? Per i popoli oppressi le ragioni plausibili e giustificabili sono molte – povertà, oppressione, privazione di diritti, etc. – ma la più importante è la più primitiva. È la fame, semplice. Se c’è un singolo fattore che riaccende la fiamma dei disordini sociali, questo è il cibo che scarseggia o che costa troppo. Lo dice un gruppo di teorici di sistemi complessi di Cambridge, ed ha senso.

In un paper del 2011, ricercatori del Complex System Institute (CSI) hanno svelato un modello che spiega accuratamente perché le ondate di disordini che hanno colpito il mondo nel 2008 e 2011 sono accadute in quel periodo. Il fattore determinante è stato il rapido aumento del prezzo degli alimenti. Il loro modello identifica una precisa soglia per il prezzo mondiale degli alimenti che, quando viene superata, può portare a disordini globali.

Il MIT Technology Review ci spiega come funziona il modello del CSI: “La prova viene da due fonti. La prima viene dai dati raccolti dalle Nazioni Unite disposti su un grafico che rappresenta nel tempo i prezzi dei cibi, il cosiddetto indice dei prezzi alimentari dell’ Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO). La seconda sono le date delle rivolte nel mondo, qualsiasi sia la loro causa.” I dati sui grafici riportano questo:

Immagine

Abbastanza facile. I punti neri sono i prezzi degli alimenti. Le linee rosse sono le rivolte. In altre parole, ogni volta che l’ indice dei prezzi degli alimenti delle Nazioni Unite, che misura il cambio mensile dei prezzi in un paniere di beni alimentari, supera i 210 punti, le condizioni sono mature per disordini sociali per il mondo. Ovviamente il CSI non afferma che ogni volta che si supera il limite di 210 immediatamente scoppiano disordini; dice solo che la probabilità di scoppi di rivolte aumenta notevolmente. Per miliardi di persone nel mondo, il cibo copre l’ 80% della spesa giornaliera (per le persone del mondo ricco, come voi e me, è circa il 15%). Quando i prezzi salgono, le persone non possono permettersi altro, o addirittura neanche il cibo stesso. E se non puoi mangiare – o peggio, la tua famiglia non può mangiare – combatti.

Ma quanto è preciso questo modello? Un aneddoto sottolineato dai ricercatori nel rapporto ci offre un’ idea. Loro scrivono che “il 13 dicembre 2010 abbiamo presentato un rapporto governativo che analizzava le ripercussioni della crisi finanziaria mondiale ed abbiamo proprio identificato il rischio di disordini sociali ed instabilità politica dovuto al prezzo del cibo.” Quattro giorni dopo, Mohamed Bouazizi si è dato fuoco in segno di protesta in Tunisia. E tutti sappiamo cosa è successo dopo.

Oggi l’ indice dei prezzi alimentari si aggira sui 213, già da un po’ di mesi – giusto al di là della soglia identificata. La bassa produzione del mais negli Stati Uniti, il più grande produttore mondiale, ha aiutato a tenere alti i prezzi.

Yaneer Bar-Yam, uno degli autori del report, ha detto recentemente ad Al-Jazeera: “La recente siccità nel mid-west degli Stati Uniti minaccia di causare una catastrofe mondiale… Quando le persone non sono più in grado di nutrire se stesse e le proprie famiglie, avvengono disordini sociali diffusi. Siamo vicini ad un’ altra crisi, la terza in cinque anni, e probabilmente la peggiore, in grado di causare nuove rivolte per il cibo e tumulti come per la Primavera Araba.”

Eppure il prezzo dei cibi non è aumentato ai livelli catastrofici degli scorsi anni. Durante gli anni delle rivolte diventate rivoluzioni, abbiamo visto l’ indice dei prezzi alimentari aumentare a 220 punti e raggiungere i 240. Quest’ anno stiamo oscillando fra i 210 e i 216 – proprio al limite. Ma il CSI si aspetta che il pericoloso trend dell’ aumento dei prezzi alimentari continui. Anche prima che gli eventi climatici estremi hanno fatto balzare i prezzi quest’ anno, nel loro report del 2011 predissero che la prossima grande breccia sarebbe avvenuta ad agosto 2013, seguita dal rischio di disordini in tutto il mondo. Quindi, se il trend continua, questi teorici di sistemi complessi dicono che manca meno di un anno ad un vulcano di rivolte mondiali.

Ma la verità è che queste predizioni sono tutto tranne che impossibili. In un mondo ben riscaldato dal cambiamento climatico, sono ormai la norma eventi climatici imprevedibili ed estremi come la siccità che ha prosciugato il 60% degli Stati Uniti ed il caldo record che ha ucciso il suo bestiame. Solo due anni fa, un’ ondata di caldo in Russia ha danneggiato il raccolto di grano ed ha dato un colpo devastante al mercato alimentare mondiale – la verità è che il padre inatteso della Primavera Araba è il riscaldamento globale, così dicono alcuni.

E andrà solo a peggiorare, e peggiorare, e peggiorare. Il cambiamento climatico ha aggravato disastri come questo e un nuovo rapporto dell’ Oxfam rivela che “il prezzo medio degli alimenti di base come il mais potrebbe più che raddoppiare nei prossimi venti anni, comparato con il trend dei prezzi del 2010”. Questo rapporto mostra nei dettagli come i poveri saranno più vulnerabili di quanto si pensava agli shock dei prezzi alimentari dovuti ai cambiamenti climatici. Dopo tutto, abbiamo “truccato i dadi del clima”, come piace dire a James Hansen della NASA, e le probabilità che si verifichino disastri sono più alte che mai.

Tutto questo ci dice che fino a che aumentano i cambiamenti climatici – e sembra che niente possa fermarli – e finché manteniamo un sistema alimentare mondiale soggetto a picchi volatili dei prezzi e a sfruttamenti degli speculatori, senza nessuna riforma, il nostro pianeta sarà sempre più irrequieto. La fame sta arrivando, e così anche le rivolte.

Fonte: http://www.informarexresistere.fr/2012/ ... z27LKMEPVu


Mossa a sorpresa del Player B? O mossa risolutiva del Player C?

Io penso che il Player B debba giocarsela con mooooolta attenzione, onde evitare di consentire al Player C di sfruttare l'opportunità a suo esclusivo vantaggio...



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MessaggioInviato: 27/09/2012, 22:08 
A proposito di CFR (Council on Foreign Relations)... cioè il luogo
in cui oggi, al nostro Mario, hanno detto che dovrà "rimanere a
disposizione
", per un Monti bis......

Zbigniew Brzezinski: Le Potenze in Ascesa e il Risveglio delle Masse




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MessaggioInviato: 09/10/2012, 16:33 
In questa travagliata fase storica diventano sempre più evidenti i personaggi e le strategie che si celano dietro il Player C.

E' come sempre invece più difficile trovare esempi di Player B, anche se sono convinto che da qualche parte debbano essere.

Da qualche tempo sto approfondendo la figura di Julian Assange come possibile esempio di Player B attraverso l'attività promossa attraverso Wikileaks, peraltro già precedentemente discusso qui http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=8615.

Assange, per la sua opera, può essere annoverato tra i Player B? Non vi nascondo la simpatia che nutro nei suoi confronti, considerando le accuse che hanno cercato di attribuirgli al fine di toglierlo dalla scena. Sicuramente fa paura a qualcuno, altrimenti non avrebbero utilizzato tutte queste "armi" per cercare di toglierlo di mezzo.

Ma a questo punto, se Assange rappresenta un esempio di Player B, una recente notizia mi permette di riportare in auge una mia convinzione: ovvero che gli artisti che il complottismo mondiale etichetta come "servi" o "pupazzi" degli Illuminati, siano invece un ulteriore esempio di Player B.

Perchè, se Julian Assange risultasse essere davvero un buon esempio di Player B come io credo, allora cosa ci farebbe Lady Gaga a cena con lui come descritto nella recente news riportata sotto, se non fosse anch'essa parte della stessa "squadra"???

Un tema questo affrontato nella mia discussione "L'occhio di Horus" http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=12596

Le teorie dei complottisti di youtube nei confronti dei cantanti "Illuminati", verrebbero a cadere, a meno che non volessimo considerare anche Assange "servo degli Illuminati"... ma, onestamente, questa ipotesi risulta davvero difficile da sostenere, visto l'accanimento che la sua persona ha dovuto subire.

Quindi, dal mio punto di vista, se vale l'equazione Assange = Player B, per logica transitiva dovrebbe valere anche Lady Gaga = Player B

Ma, ovviamente, aspetto il confronto con le vostre tesi al riguardo.

Londra, Lady Gaga cena con Assange. Perchè si sono visti?

Continua a far parlare di sé Lady Gaga, la popstar americana. Questa volta la notizia ha anche una connotazione politica. La cantante è andata a cena a “casa Assange”.

Dopo il suo concerto londinese, Lady Gaga si è recata in visita nella sede londinese dell’ambasciata dell’Ecuador, dove da qualche mese è diventata il rifugio di Assange.

I due hanno cenato insieme e si sono fatti immortalare dai fotografi presenti. L’attivista appare nelle foto molto sciupato e trasandato: il volto è magro e indossa una semplice t-shirt a tinta unita bianca. La popstar invece ha i capelli castani, più scuri del solito e ha un look da strega, compresa di cappello nero.

Intanto sui social network è esploso il caso: per quale motivo si sono visti? Supporto politico o sola amicizia? Si mormora anche di un sostegno finanziario. Se Assange dovesse lasciare l’ambasciata dell’Ecuador, che gli ha concesso l’asilo politico, verrà arrestato immediatamente dalla polizia britannica- che giorno e notte presiede il portone dell’ambasciata-. Se arrestato potrebbe rischiare l’estradizione in Svezia e poi potrebbe essere trasferito negli Stati Uniti d’America.

Immagine

http://www.clandestinoweb.com/number-ne ... o-il-caso/



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MessaggioInviato: 23/10/2012, 11:10 
Un articolo interessante che suggerisce la presenza della Massoneria durante l'epoca romana e che attribuisce all'espansionismo dell'Impero la diffusione della "libera muratoria" in tutta Europa - contributo rilevante (credo) nella definizione passata della nostra 'scacchiera' e che permette di intraprendere un ragionamento sul perenne tentativo di unificare l'Europa sotto una unica bandiera, dall'aquila romana alla attuale Unione Europea, passando per il Sacro Romano Impero di Carlo Magno o il più nefasto reich tedesco...

Tornando all'epoca classica mi chiedo... Impero Romano = Player C o Player B [?]

Massoneria: il problema delle origini

"Dove si trova la chiave della vostra Loggia?"
"In una scatola ossea ricopra di un vello irsuto".
"Datemi le caratteristiche della vostra scatola".
"La mia testa è la scatola, i miei denti sono le ossa, i miei capelli il vello, la mia lingua è la chiave".

Manoscritto di Dumfries 1710

Quando parliamo della storia della Massoneria molte volte, forse troppe, ci limitiamo a prendere in considerazione quella famosa data del 24 giugno del 1717, quando le quattro Logge residue che lavoravano a Londra e che prendevano il nome delle taverne dove erano uso riunirsi ("L'oca e la graticola", "Il melo", "La corna", "Il bicchiere e l'uva") si riunirono alla famosa locanda "l'oca e la graticola" per formare la prima Gran Loggia. Ma ecco che anche solo semplicemente leggendo queste quattro parole messe in fila per descrivere la nascita della Massoneria Moderna, si insinua nella testa di colui che ricerca la Verità l'atroce dubbio: ma se le famose quattro Logge erano residue, vuol dire che qualcosa prima era esistito!

E qui si entra maelstrom del si dice e si narra… Ma quando è nata la Massoneria, nel 1717 o molto prima? Sfortunatamente dati certi non esistono, ma cercare dati certi nell'esoterismo è una follia, le correnti esoteriche nascono, si sviluppano e scorrono come un fiume carsico, sono ben visibili e scrosciano argentini per alcuni tratti, ma la maggior parte del loro percorso lo compiono in oscure grotte. Personalmente, in modo sicuramente in modo provocatorio, amo affermare che la Massoneria Tradizionale è morta nel 1717 confortato anche da quanto afferma Marius Lepage: "…da quella data nefasta principia il declino della Massoneria autenticamente tradizionale".

Natale Mario di Luca a tal proposito afferma:

«(la massoneria è) una società iniziatica tradizionale intesa al perfezionamento spirituale (e, quindi, anche morale) dei suoi componenti (e, per estensione, di tutta l'umanità), che si avvale di una metodologia di lavoro graduale e di un percorso conoscitivo incentrato su rituali e su simboli..

L'attributo tradizionale significa che la massoneria soggettivamente si richiama ad una tradizione iniziatica, trasmessa da uomo ad uomo fin da epoche immemorabili, epperciò tale che la sua fondazione non può essere situata in un'epoca storicamente determinata né essere attribuita all'opera di un singolo uomo o gruppo di uomini.

Conforme a questi presupposti, le origini della massoneria sono leggendarie o mitiche e, nella sua interna concezione, l'iniziazione muratoria non differisce dalle iniziazioni delle età più antiche, con le quali intrattiene rapporti di singolare somiglianza, al punto che ne sono state ipotizzate le ascendenze più disparate e remote.

Ne consegue che, accanto alla storia reale della massoneria, per tale intendendo quella ricostruibile attraverso gli usuali materiali e strumenti della ricerca storica, ne sussiste o acquista rilevanza un'altra, anch'essa "storia" ma in senso molto peculiare, o più propriamente metastoria, che prescinde dal dato documentario e si inscrive in un orizzonte diverso, nel quale i nomi, le date e gli avvenimenti s'inseriscono nella dimensione sacrale del simbolo ed acquistano un significato "altro" rispetto a quello profano. Le due "storie" - quella sacra e quella profana - non si escludono reciprocamente, ma confluiscono entrambe in una nozione di tradizione leggibile e decifrabile secondo almeno due ottiche diverse, quella della lettera e quella dello spirito, governate da scritture e da cifre non omogenee.

Questa dimensione anfibologica del tempo è esplicitamente attestata dalla doppia datazione dei documenti massonici con quella dell'Era Volgare, corrispondente all'Annus Domini dell'era cristiana, e con l'anno di Vera Luce, che si ottiene aggiungendo al numero dell'anno corrente 4.000 anni: quanti cioè, ancora agli inizi del XVIII secolo, si riteneva fossero trascorsi tra la creazione del mondo e la nascita di Gesù».

Cerchiamo di partire con ordine, a parer mio prima di poter affrontare, usando i termini del Fratello De Luca la metastoria della massoneria è fondamentale conoscere la storia profana, per poi studiare la storia mitica ed infine, in un processo di sintesi, riscoprire la metastoria: pertanto, fedele a questa impostazione oggi mi sono prefisso il compito di analizzare la storia profana dalla nostra Istituzione. La Massoneria nasce come un'associazione di mestiere, ovvero un sindacato ante-litteram che riuniva "sotto lo stesso tetto" tutti gli operai che svolgevano la stessa mansione, e si occupava del loro insegnamento nell'arte, nella loro sussistenza e della loro disciplina; in assenza di uno stato sociale la corporazione di mestiere provvedeva all'istruzione ai bisogni fisici, ed alle necessità dei suoi componenti, ma al contempo ne controllava la moralità e la disciplina. Le prime corporazioni furono fondate nella Roma Imperiale e precisamente dal primo imperatore Cesare Augusto, fra queste ricordiamo in particolare i collegia fabrorum, che accoglieva nel suo novero una categoria di artigiani il cui lavoro era tenuto in grande stima nell'antichità.

La figura del fabbro era infatti una figura sacra, in quanto si riteneva che lavorare i metalli necessitasse di una profonda conoscenza iniziatica ed esoterica come ricorda Mircea Elide nel suo libro "Il mito dell'alchimia". La capacita mitopoietica della massoneria ovvero la capacità che ha la nostra associazione di creare dei miti autocelebrativi, è evidente fin dal suo nascere, infatti la tradizione delle neonate corporazioni ne pospone la nascita addirittura all'epoca regale di Roma, e precisamente concede l'onore della formazione a Numa Pompilio, mitico re romano che, forse non a caso, per primo assunse il titolo di Pontefice Massimo a cavallo tra il 700 e il 600 a.C. Fra i vari colegia, esisteva anche quello dei costruttori anche se non aveva il rispetto e la fama di quella dei fabbri. Vailant, citando Plutarco afferma: «L'antica istituzione dei misteri o riti, o miti era caduta in decadenza, per delle ragioni che sarebbe troppo lungo spiegare qui; i suoi principi, le sue dottrine passarono in parte nelle associazioni dei costruttori che, gelosi conservatori dei segreti della loro arte, adottarono i simboli e i riti misteriosi dei templi per assicurare i loro privilegi e riconoscersi tra loro».

Le corporazioni muratore, di contro, avevano nel loro interno una forte connotazione Mithraica (antico dio iranico della luce), religione che a lungo nella Roma imperiale rivaleggiò con quella Cristiana per la supremazia, per poi soccombere definitivamente nel V secolo d.C.. La religione Mithraica era una religione essenzialmente iniziatica dove l'adepto doveva raggiungere la perfezione attraverso sette gradi; le riunioni venivano effettuate in piccoli templi rettangolari, con una copertura a volta simboleggiante la volta stellata; il dio Mitra era spesso raffigurato con un berretto Frigio.

Le corporazioni, «si diffusero [grazie alle legioni romane] sotto differenti forme e differenti riti per tutta l'Europa e servirono di base e di esempio alle confraternite o corporazioni di costruttori e di Liberi Muratori che si formarono dovunque» e soprattutto sopravvissero alla caduta dell'impero romano, anzi, forse proprio in quegli anni di profondo sconvolgimento e confusione, dove venne a mancare un potere centrale forte, questo tipo di organizzazioni si rafforzarono ulteriormente. È ovvio, quando manca uno stato centrale che possa difendere il più debole, una corporazione forte che salvaguardi l'incolumità dei sui adepti risulterà rafforzata e ricercata. Inoltre i conquistatori erano popolazioni barbare che dall'est si riversavano nel mondo romano non solo con la volontà di razziare e depredare, ma principalmente con quella di sostituirsi ai romani nel controllo dell'impero, tanto è vero che i Vandali, il cui nome è passato alla storia non proprio come esempio di civiltà e senso civico, più volte si sono pavoneggiati nella presunta discendenza romana.

In tale situazione, era ovvio che i nuovi padroni, incapaci di gestire un'amministrazione così complessa come quella romana, si appoggiassero alla burocrazia latina che aveva gestito l'impero da centinaia di anni, così come mantennero le corporazione di mestiere che garantivano loro manodopera qualificata e soprattutto disciplinata. Questa sorta di "protezione governativa" fece proliferare tutte le corporazioni, ma, visti i tempi turbolenti, in particolare fecero fortuna quelle che garantivano la fabbricazione di strumenti di offesa e di difesa e quindi fabbri e scalpellini. Anche se ovviamente l'arte costruttiva subì una notevole battuta d'arresto, in quanto si preferiva costruire strutture di difesa quali castelli e mura piuttosto che bei palazzi!

La leggenda vuole che l'arte muratoria giungesse in Inghilterra sotto re Athelstan come afferma il Poema Regius «Molti anni passarono, prima che l'arte giungesse nel nostro paese. Si affermò in Inghilterra, al tempo del buon re Athelstan. Questo re fece costruire dei castelli e delle case e dei tempi maestosi per il suo piacere di giorno come di notte, e per onorare il suo Dio con tutte le sue forze. Questo buon signore amava il nostro mestiere, tanto che intraprese a consolidarne alcuni principi che reputava deboli.

Fece convocare in tutto il regno chiunque fosse muratore, con l'intento di correggere i difetti tramite i loro buoni consigli, se ne avevano. Riunì allora un'assemblea che comprendeva diversi signori, duchi, conti, baroni, cavalieri e scudieri e altri ancora, come anche dei grandi borghesi della città. Tutti erano là, ciascuno secondo il proprio rango e sedettero senza confutare ma per dare uno statuto ai muratori. Ognuno per la propria conoscenza, cercò di definire l'arte e le loro ricerche produssero quindici articoli e quindici punti».

O come afferma il manoscritto di Cook: «In tale modo l'arte in questione, iniziata in terra d'Egitto sotto il magistero di Englet, si sparse di paese in paese, e di regno in regno. Dopo molti anni, al tempo del re Athelstano, che fu re d'Inghilterra, su suo ordine e indicazione di altri grandi signori del paese, al fine di correggere dei gravi difetti trovati fra i massoni, stabilirono una certa regola tra loro».

Certo possiamo dare più o meno importanza a questi antichi documenti, ma è tutto ciò che resta della storia della Massoneria prima del rogo di Anderson!!! Una data certa in Inghilterra è comunque quella del 1150 quando fu fondata la Loggia madre di Kilwinning che sotto re Davide I di Scozia costruì l'omonima famosa torre; ma ancora di più nel 1314 re Robert Bruce diede un alto riconoscimento alla società di liberi muratori di Hérédon.

Ma gia prima del fatidico anno mille le corporazioni di mestiere risorgono ancora più forti, e questa volta protette dalla chiesa ed in particolare dagli ordini monastici, l'ultimo baluardo di luce in un mondo oscuro. La necessità di costruire imponenti monasteri che resistessero come scogli di civiltà alle orde barbariche fece si che gli abati riscoprissero Vitruvio e l'arte della costruzione; inoltre in quei turbolenti anni le chiese da semplici strutture in legno, si trasformano in ben solide strutture di pietra. Ma per far ciò era necessario non solo un architetto della mente illuminata, ma anche una manovalanza esperta; l'identità degli architetti spesso non ci è stata tramandata, i loro nomi sono sprofondati nell'abisso del tempo anche se i bassorilievi con la loro fisionomia talvolta fa capolino nelle navate delle cattedrali. È molto attendibile l'ipotesi che a capo di questi lavori vi fossero monaci o abati, poiché dopo la secolare decadenza dell'arte costruttiva seguita al tramonto dell'Impero Romano, fu la spiritualità dei conventi a fungere da catalizzatore di una nuova era culturale e architettonica.

Per comprendere perfettamente l'improvviso sviluppo di queste doti nascoste dell'uomo del mille dobbiamo parlare delle abbazie che sono sorte dal 600 dopo Cristo in tutta la cristianità. Durante la invasioni barbariche tutta la civiltà era relegata in eremi situati lontano dalle principali vie di comunicazione, difese da alte mura e profondi fossati, dove monaci solerti tentavano di salvare il salvabile della cultura e della civiltà classica del sicuro naufragio nel mare dell'oblio, trascrivendo le opere che oggi noi possiamo tranquillamente leggere. Fra questi si erge un uomo straordinario Benedetto da Norcia; il suo Ordine il giorno lavorava nei campi per procacciarsi il necessario per vivere, mentre la notte studiava, copiava antichi manoscritti, traduceva dal greco al latino tutti i testi dell'antichità proteggendoli e salvaguardandoli da una sicura distruzione. Questi monaci rinchiusi nei loro monasteri erano gli unici depositari della cultura, l'anello di congiunzione fra il passato radioso e un futuro esaltante. E proprio nelle scuole conventuali, isolate e protette, veniva riscoperto Vitruvio e di conseguenza accanto alle altre arti veniva insegnata anche quella edile necessaria non solo ad edificare i possenti monasteri che erano in grado di difendere l'ordine stesso, ma anche glorificare il nome di Dio con le chiese, vere preghiere di pietra. In quest'epoca i Massoni erano tenuti in grande considerazione dalla chiesa cattolica, tanto che papa Bonifacio IV nel 614 emanò una bolla che conferiva numerosi privilegia tali da rendere la corporazione massonica una delle più indipendenti e numerose del mondo.

La civiltà passa da Montecassino a Cluny, le due principali abbazie benedettine dove tutto il sapere greco e romano viene gelosamente custodito, copiato, studiato, e i cui insegnamenti vengono appresi, assimilati, elaborati, per poi proseguire nelle abbazie di S. Gallo e di Hirsau nella Foresta Nera, dove all'inizio del IX secolo nacquero e si svilupparono le prime scuole architettoniche, e conseguentemente i primi architetti, nel senso che oggi intendiamo.

La costruzione di una chiesa o di una cattedrale poteva richiedere decine di anni, ma giocoforza prima o poi la costruzione veniva conclusa, e gli operai che avevano partecipato alla costruzione della stessa, ovviamente perdevano il lavoro, e prima che nella stessa città si aprisse un altro cantiere sarebbero passati decine di anni, fu proprio questa continua ricerca di lavoro che spinse i muratori a migrare de una città all'altra, da un cantiere all'altro portando conseguentemente con loro il proprio patrimonio artistico e culturale.

Annessa al cantiere vi era una baracca dove venivano conservati gli attrezzi ma anche dove le corporazioni istruivano gli apprendisti, discutevano i progetti; nella baracca veniva somministrato il salario, amministrata la giustizia; queste baracche furono denominate logge. Ogni loggia era guidata da un Maestro. Al momento in cui un operaio giungeva in un nuovo cantiere si recava dal Maestro a chiedere lavoro, ma doveva dimostrare le sue capacità probabilmente completando un piccolo manufatto, questo almeno all'inizio; con il passare degli anni progressivamente le corporazioni si "allearono" formando una fitta rete di Logge dove gli adepti potevano trovare lavoro, aiuto, conforto; al fine di rendere più agevole il riconoscimento di un fratello furono ideati dei segni o toccamenti, delle parole di passo o dei gesti convenzionali, che permettevano al Maestro della loggia di "riconoscere" il nuovo arrivato come fratello esperto nell'arte.

Un primo passo in direzione del corporativismo - ma sarebbe meglio parlare di una sorta di cooperativa di mestiere - fu intrapreso dai cosiddetti Maestri Comacini, gli architetti delle cattedrali romaniche che attorno alla metà dell'XI secolo comparvero nell'Italia settentrionale ma che furono attivi in tutta l'Europa centrale. Riunitisi in una confraternita sotto il patronato dei "Quattro santi coronati", i santi protettori degli scalpellini, essi si diedero un ordinamento stabile, accogliendo tra le loro file esclusivamente architetti e artisti, e istituendo una rigida distinzione tra confratelli e Maestri.

Improvvisamente dal XII al XIV secolo la situazione subì un impennata positiva per l'arte muratoria, sorsero nuove e bellissime chiese, costruzioni prima impensabili vista la povertà di mezzi e di volontà, frutto di un arte e di una capacità che sembrano sorgere dal nulla. È infatti in questo periodo che nasce lo stile Gotico a cui il nome Massoneria è strettamente legato, e che sostituisce il Romanico; in questi anni i fratelli Comacini legati al romanico, passano il testimone ai fratelli Massoni che fanno del gotico il loro stendardo; fra questi due stili non vi è una transizione, bensì un brusco passaggio, come se il gotico nascesse dal nulla.

La differenza fondamentale tra i due stili consiste nel fatto che nel Romanico la volta rappresenta solo una copertura della struttura e pertanto grava sulle pareti, le quali, conseguentemente, devono essere spesse e quasi prive di finestre se non in forma di strette fessure per sopportare il loro peso e il peso della volta, questo comporta che la chiesa Romanica è buia, solenne, ma anche angosciante; la volta Gotica, invece, è strutturata in modo tale che il peso non gravi più sulle pareti, che diventano quindi più sottili e ricche di vetrate, bensì sia proiettato verso l'alto, la volta, sostenuta da due archi rampanti, si fenderebbe sotto la loro spinta se non fosse stabilizzata dalla chiave di volta. Il peso stesso degli archi rampanti crea la spinta laterale. Il peso delle pietre della volta crea la spinta verticale, dal basso in alto, dalla chiave di volta. È quindi il peso stesso delle pietre a lanciare verso l'alto la volta. Il peso ha la negazione di se stesso. Si tratta quasi di un fenomeno di lievitazione. Le ampie vetrate colorate illuminano le navate rendendo l'interno luminoso, l'ambiente è un tripudio di colori alla gloria dell'Essere Supremo.

La crociera delle ogive che è l'elemento tipico del Gotico, costituisce un insieme di nodi di tensione, che sono puntellati dagli archi rampanti, appoggiati ai loro contrafforti e bloccati dal peso dei loro pinnacoli.

Il Gotico rappresenta una evoluzione improvvisa ed inaspettata nell'architettura, nasce quasi all'improvviso come se le conoscenze necessarie per realizzarlo fossero state insegnate ai maestri muratori e agli architetti da una mente superiore; l'arco acuto e la volta a costoni sono già note, ma per la prima volta vengono usate nella stessa struttura.

Charpentier testimonia questa rinascita culturale-artistica degli anni seguenti il mille in Francia riportando che nell'XI secolo sono state costruite 326 chiese e 702 nel XII secolo. Tutte le chiese importanti della Francia sono state costruite in questi 300 anni; considerate quanti architetti, quanti maestri muratori, quanti scalpellini furono necessari perché ciò si realizzasse e conseguentemente quante logge si formarono in quegli anni!!

Gli anni dello splendore del gotico coincisero, forse non a caso, con lo splendore dell'Ordine del Tempio. Che i Templari si ergessero a difensori delle confraternite di mestiere, ma soprattutto dei costruttori di cattedrali è arcinoto, e ciò deve essere letto nell'ottica di un tentativo da parte del Tempio di preservare e rafforzare la civiltà occidentale partendo dalle cose più immediate: la salvaguardia del lavoro e la sicurezza nelle strade. Entrambe queste "azioni nel sociale" volte al miglioramento della vita quotidiana del singolo, diedero un impulso estremamente vivace alla massoneria, in quanto le confraternite di scalpellini vennero protette ed anzi aiutate con numerose commissioni sempre più prestigiose e remunerative, dall'altro la maggiore sicurezza nelle strade incentivò la migrazione di mano d'opera verso regioni dove l'impulso muratorio era più vitale. Questo comportò una rapida diffusione delle nuove tecniche costruttive ed una maggiore qualificazione dei Maestri Muratori. Inoltre grazie all'appoggio del Tempio la Massoneria conquistò delle importantissime franchigie che permisero ai suoi membri una certa libertà di azione e di movimento in un epoca dove per coloro che non fossero nobili non esisteva alcuna libertà o indipendenza.

Con la caduta in disgrazia dell'Ordine del Tempio la massoneria, dopo i primi momenti di sbandamento durante i quali il maelstrom templare sembrava voler inghiottire anche le confraternite di mestiere, dovette cercare presso altri lidi i suoi santi protettori, certo i tempi erano cambiati, non si aprivano più gli immensi cantieri delle cattedrali gotiche, ma il lavoro non mancava e nemmeno le attestazioni di fiducia ad iniziare da papa Benedetto XII che nel 1334 conferma tutti i privilegi che i massoni avevano ottenuto con i Templari.

Nella seconda metà del XIV secolo a York vengono redatti i primi regolamenti massonici che prenderanno poi il nome di "Antichi Doveri" di cui poi verranno redatte più di cento versioni, che verranno riorganizzate in seguito a Colonia nel '500 nella forma a noi giunta attraverso Anderson. Leggendo i vari manoscritti viene a galla prepotentemente la spiccata tendenza mitopoietica della massoneria: infatti in questi manoscritti possiamo leggere che la massoneria deriva direttamente da Re David, da Salomone, per poi passare ad Euclide, Pitagora e attraverso tutti i grandi Maestri passati, giungere in Inghilterra. Ci siamo proposti di fare un lavoro esclusivamente storico sulle origini della Massoneria, e quindi non parleremo delle origini mitiche o delle filiazioni spirituali che la Massoneria può accampare, ci porterebbe troppo fuori strada, riprenderemo l'argomento in un momento più appropriato.

Grazie a questi manoscritti, comunque, veniamo a conoscenza che non esiste ancora una sovrastruttura in grado di coordinare le singole Logge e conferire riconoscimenti o "scomuniche", le singole logge sono assolutamente libere ed indipendenti, come si sul dire sovrane; una evoluzione, piuttosto, si avverte nella scomparsa della loggia itinerante annessa al cantiere a favore della scelta di una sede fissa per gli incontri, loggia che spesso prende il nome della città di residenza, si forma quindi la Loggia di York, la Loggia di Strasburgo, la Loggia di Londra, e proprio in questo fenomeno è possibile vedere il germe della nascente sovrastruttura della Gran Loggia.

Il XVI secolo vede ancora una evoluzione dell'istituzione, le grandi opere sono ormai solo un ricordo, ma nonostante questo si contano in Europa quasi trentamila massoni, ma motivi politici e religiosi, il '500 è un secolo di grande fermento cultura da un lato, ma anche un secolo di profonda repressione da parte della chiesa, l'intolleranza verso il libero pensiero regna sovrana, questo porta numerosi intellettuali a chiedere di essere ammessi nella Massoneria ad affiancare gli operai veri e propri spinti dalla fama di riservatezza e di tolleranza che l'istituzione mantiene. Il fenomeno degli "accettati" è ancora limitato, ma nel corso della seconda metà del secolo, e soprattutto in quello successivo il fenomeno diverrà importante fino a che sul finire del XVIII secolo gli Accettati diverranno la maggioranza.

Quello che però la massoneria non perde nonostante l'ingresso di intellettuali spesso legati a movimenti eretici o che inseguono pratiche proibite dalla chiesa, ad esempio l'alchimia, è la sua spiccata connotazione cattolica; nei rituali sono sempre riportate preghiere che presentano canoni ben visti dalla chiesa di Roma. Si può discutere sul perché di tale presenza, però non si può negare che la Massoneria fino al 1717 era una Istituzione con forti connotati cattolici, e forse è proprio questa caratteristica che renderà necessaria la sua "mutazione andersoniana".

Contemporaneamente «l'arte di costruire e le scienze relative all'architettura cessarono di essere l'oggetto principale di queste corporazioni, poiché il progresso della civiltà, la pace, il progredire delle conoscenze umane, assicurando il libero esercizio delle arti e dei mestieri le volgarizzò, rendendo inutili tutti i segreti di cui si era creduto doverle circondare per conservarle»..

Il XVI e XVII secolo però non sono secoli facili per l'Istituzione, numerose sono gli interventi dei governi di Francia e di Inghilterra contro la Massoneria, ma questo ci fa capire quanto l'Istituzione sia forte, se infatti le proibizioni alle pubbliche riunioni o all'utilizzo dei segni di riconoscimento si susseguono, senza far scomparire l'Istituzione contro la quale si rivolgono, vuol dire che non sono sempre rispettate e che e che quindi l'Istituzione stessa ne esce rafforzata. Ma tutto non è rosa e fiori, gli operativi si sentono sfuggire l'Istituzioni dalle mani, e con i regolamenti di Strasburgo del 1560 cercano di riportare la Massoneria sulla via dell'esclusiva operatività, ma ormai è troppo tardi: nel 1607 viene eletto Gran Maestro delle Logge inglesi Indigo Jones, per la prima volta uno "speculativo", assurge a tale carica. Nel 1634 la Loggia di Edimburgo accetta tre nobili; poco importa se questi tre personaggi abbiano o meno mai frequentato i Lavori, la crepa nella diga è ormai aperta!! Nel 1646 l'antiquario, esoterista, alchimista Elias Ashmole viene iniziato nella Loggia di Lancashire, come annota egli stesso nel suo diario.

La Massoneria è in mano agli "speculativi" che faranno di essa, senza snaturane le caratteristiche, una istituzione filosofica di studio e di accrescimento interiore, proseguendo l'opera che gli "operativi" avevano perseguito negli anni di tramandare le tradizioni simboliche antiche delle Istituzioni Iniziatiche.

Nel 1688 Carlo II Stuart in esilio in Francia fonda una loggia massonica con il beneplacito di Luigi XIV, dando luogo, forse, alla cosiddetta Massoneria Scozzese, ma sicuramente accelerando e rendendo obbligatoria la riforma hannoveriana/andersoniana del 1717.

Eccoci quindi all'epilogo: nel 1710 a Londra si chiude il cantiere della cattedrale di Saint Paul ultimo cantiere tradizionale, il suo architetto, nonché Gran Maestro, Cristopher Wren a causa delle sue idee (cattoliche rosacrociane) già da otto anni aveva dato le dimissioni da entrambe le cariche, ma se il cantiere operativo concluse per inerzia il suo cammino, non così fece la Massoneria inglese. Gli operativi abbandonano le Logge Massoniche entrando nel compagnonaggio, gli speculativi, ormai con le mani libere, furono pressati dal potere politico per una profonda revisione dell'Istituzione che si completerà nel fatidico 1717.

L'Inghilterra del XVIII secolo usciva da una sanguinossissima rivoluzione e da continue lotte intestine fra cattolici e protestanti con un legittimo re in esilio ed un "nuovo re" straniero chiamato dal parlamento per impedire che i cattolici riprendessero il potere. Carlo II Stuart aveva creato una propria loggia massonica con la quale probabilmente avrebbe tentato dalla Francia di "colonizzare" la massoneria inglese col fine ultimo di restaurare un regno cattolico in Inghilterra. Probabilmente fu proprio questo spirito che spense i massoni protestanti inglesi a riunire le logge residue a Londra creando anche una sovrastruttura di controllo quale la Gran Loggia al fine di porre una baluardo invalicabile alla diffusione della massoneria stuardista di stampo cattolico. Ma qui stiamo travalicano i limiti che ci siamo imposti e si entra nelle ipotesi della formazione della grande riforma del 1717.

Concludo citando un brando del Vailant che commenta la carenza di fonti certe: «Ma debbo ancora prevenirvi contro i dubbi che la mancanza di documenti scritti potrebbe far sorgere in voi, dubbi che spariranno quando saprete che il divieto di scrivere sui dogmi, sui riti, sulle cerimonie dei misteri fu rigorosamente osservato dagli antichi, come lo provano le reticenze e le ammissioni stesse degli scrittori da Erodono fino a Dante. Di conseguenza siamo obbligati, per non interrompere l'ordine dei fatti, a prestar fede a frammenti, a confessioni incomplete, a notizie forniteci sotto il velo ingegnoso della favola, il tutto attinto da una infinità di autori, gli uni profani, gli altri iniziati, alfine di risalire attraverso le tradizioni religiosamente conservate dai poeti e dai filosofi fino alle epoche eroiche e favolose o poco conosciute della vita dei popoli. Ed è per la riunione di questi frammenti, sparsi in tutti i paesi del mondo da più di cinquanta secoli, che noi tentiamo di poter ricostruire col pensiero il meraviglioso edificio della Libera Muratoria antica che i nostri maestri hanno lasciato incompiuto, e la cui continuazione è stata affidata al nostro zelo e alla nostra devozione»..



BIBLIOGRAFIA

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Anonimo: "Carta di Colonia"; http://www.zen-it.com.

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Charpentier Louis: "I misteri della cattedrale di Chartres"; Arcana, 1972.

Hancock Graham, Bauval Robert: "Talismano"; Corbaccio Ed., 2004.

Lennhoff Eugen: "Il Libero Muratore"; Bastogi Ed., 1995.

Elide Mircea: "Il Mito dell'Alchimia" Nuova biblioteca di cultura, Avanzini E Torraca Editori, Roma, 1968.

Vailant Adolfo: "I tre Gradi della Libera Muratoria"; Bastogi, Foggia, 1994.

http://www.fuocosacro.com/pagine/1/mass ... rigini.htm



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