02/09/2012, 14:41
03/09/2012, 10:41
03/09/2012, 11:56
03/09/2012, 20:21
LA DENUNCIA DEL PROF. GIACINTO AURITI l'8 MARZO DEL 93
Denuncia del professor Auriti, docente universitario di diritto, della truffa dell'emissione monetaria ai danni del popolo. Si tratta di una registrazione (con rock in sottofondo) di un'intervista concessa da Auriti a Radio Radicale nel 2000, che non ha avuto nessun seguito nei mass media nonostante la gravità delle dichiarazioini rilasciate dal professore.
"Guardi, io ho presentato un disegno di legge al Senato, alla dodicesima, e ripetuta, alla tredicesima legislatura, per la proprietà popolare della moneta.
Questo disegno di legge è fatto di cinquanta parole. Sono due articoli.
Primo articolo, venti parole: "All'atto dell'emissione, la moneta nasce di proprietà dei Cittadini italiani, e va accreditata dalla banca Centrale allo Stato". La parola più importante è la parola "accreditata", che sostituisce la parola "addebitata".
Oggi, quando nasce un bambino, appena è nato, ci sono quaranta milioni di debito. Perché? Perché è una truffa all'origine.
Io ho denunciato per truffa, falso in bilancio, associazione a delinquere, usura e istigazione al suicidio, Ciampi e Fazio.
E allora sono stato invitato a fare una conferenza all'"Hotel delle quattro stagioni" a Rieti, ed è venuto il direttore della banca d'Italia locale... è venuto al microfono.
Dico i testimoni, presenti: il senatore Natali di Ascoli, e il senatore Belloni di Rieti. Duecento persone in sala.
Viene al microfono il direttore della banca d'Italia e dice: "Professor Auriti, le devo fare un rimprovero, perché lei ha insinuato che noi della banca d'Italia siamo dei delinquenti".
Gli ho detto: "Guardi che è assolutamente falso. Io non ho insinuato. Io ho affermato che voi siete dei delinquenti. E se lei si ritiene offeso, lei mi deve denunciare per calunnia. Perché se lei non lo fa, vuol dire che quello che ho detto è vero.
Qua la lotta è mortale.
O devo andare in galera io per calunnia, o deve andare lei in galera per truffa. Se no, è inutile che parliamo dello Stato di diritto".
Prendiamo atto che ci troviamo in un regime di usura. Il Governatore della banca Centrale batte moneta con un costo del denaro del duecento per cento. Perché ci presta il dovuto, quindi distrugge il cento per cento di un credito, e carica l'altrettanto cento per cento di debito. Questo non è solamente usura. È truffa. E io gliel'ho dimostrato.
E quando sono stato chiamato dal procuratore della repubblica di Roma Ettore Torri, mi ha chiamato e mi ha detto: "Professor Auriti, lei ha dimostrato l'elemento materiale del reato. Manca il dolo perché... è stato sempre così".
E allora ho detto: "Scusi - e ho detto "Eccellenza" - prima di tutto faccio notare che la continuazione del reato è un aggravante, non è un esimente... e lei mi dice: È stato sempre così. Poi, secondo punto: io ammetto la buona fede, per carità! Però dobbiamo chiarire: fino a quando non ti ho fatto la denuncia! Dopo che ti ho fatto la denuncia, come la mettiamo?"
Qua il reato seguita. Ed io ho fatto la denuncia l'8 marzo del '93, insieme a un pugno di miei studenti. Siamo andati alla Procura della Repubblica e abbiamo firmato. Perché io penso che la migliore lezione che possa dare un professore ai suoi studenti è l'esempio. E quando uno da' questi esempi, esercita la sua dignità. E la dignità gratuita non esiste. Quando io ho fatto la causa contro la banca d'Italia per avere l'accertamento di chi è la proprietà della moneta, mi hanno dato torto, e mi hanno condannato a dieci milioni di spesa, che è stata trattenuta su iniziativa della banca d'Italia - le spese di causa - sul mio stipendio.
Io presi il foglio con cui mi notificavano il pignoramento dello stipendio, e l'ho messo nella bacheca dell'Università, perché ho detto agli studenti: "Ecco, io pago, perché voglio la proprietà popolare della moneta". È chiaro? La dignità gratuita non esiste. Io mi sento fuori di questo tempo.
Ecco perché ho bisogno di cominciare a lanciare dei messaggi che finalmente possono costituire un'alternativa per le nuove generazioni.
Oramai le nuove generazioni... se noi seguitiamo così, non avranno altra scelta che quella tra il suicidio e la disperazione. Questa avverrà se noi non sostituiremo alla moneta debito, la moneta proprietà. Ecco perché noi abbiamo fatto la scuola di Aquila, che si contrappone a Maastricht. Maastricht è moneta debito. Noi siamo moneta proprietà. È una nuova scuola che è nata"
04/09/2012, 12:26
04/09/2012, 12:39
ubatuba ha scritto:
certo che vedere l'uscita dal tunnel con questi nr,occorre avere una vista acuta quanto un aquila,ma di aquila lo statista fallimonti non possiede proprio nulla.............
04/09/2012, 12:49
04/09/2012, 15:45
ubatuba ha scritto:
Finite le ferie (per chi ha potuto permetterseli) si torna alla vita di sempre. Ad attendere gli italiani, dopo la pausa estiva, la stangata d'autunno. Tra aumenti di tariffe, imposte e carburanti sborseremo, da settembre a fine anno, da 200 a 450 euro in più rispetto allo stesso periodo del 2011. Il calcolo è stato fatto dal Sole 24 Ore del lunedì con Ref Ricerche Unioncamere Indis. Nella stima è stato misurato l'impatto dei rincari in bolletta per elettricità, gas, rifiuti e acqua, simulando tre famiglie tipo con stili di consumo nella media. A questi dati è stata poi sommata la variabile fiscale considerando l'impatto del saldo dell'Imu che dovrà essere versato entro il 17 dicembre e gli effetti in busta paga del ritocco delle addizionali comunali e regionali dell'Irpef.
Incognita inflazione A tutto questo va aggiunto il rincaro dei carburanti con la benzina che si è assestata attorno a due euro al litro. Il quotidiano di Confindustria stima, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, un aumento che va dai 90 ai 160 euro. Tuttavia, più delle tariffe pesano le imposte: l'Imu, soprattutto che riserverà molte spiacevoli sorprese in quando la seconda rata sarà calcolata sulla base delle aliquote comunali, mediamente più alte di quelle statali. All'Imu bisogna aggiungere poi l'effetto delle addizinali all'Irpef che si sentirà per la prima volta in busta paga. E su tutto pesa lo spettro dell'inflazione che potrebbe sarlire a oltre il 3% e condizionare fortemente la spesa per i consumi
http://www.liberoquotidiano.it/news/hom ... n-piu.html
..e' un governo che ha fallito,come i politicanti che continuano a sostenerlo....
04/09/2012, 16:06
04/09/2012, 16:23
Angeldark ha scritto:
Il superpensionato da 90000 euro al mese. Ecco chi è il pensionato più ricco d'Italia
Tra le tante ignobiltà di questo paese, una delle più schifose, alla quale sarebbe possibile rimediare nel tempo necessario per approvare una legge composta da 4 righe di testo, è quella delle mega pensioni.
Sono 100.000 i "super-pensionati" e ci costano ben 13 miliardi di euro all'anno. Per garantire il cospicuo assegno a queste persone - che hanno guadagnato cifre ingentissime durante la carriera lavorativa - devono versare i contributi qualcosa come 2.200.000 lavoratori. Uno sproposito.
La pensione più ricca d'Italia è quella di Mauro Sentinelli, ex manager e ingegnere elettronico della Telecom; percepisce un assegno di 90.246 euro al mese, - circa 3008 euro al giorno - che si sommano ai gettoni di presenza che percepisce in qualità di membro del Consiglio di Amministrazione di Telecom e Presidente del Consiglio d’Amministrazione di Enertel Servizi Srl. Non male per un pensionato, no?
Lamberto Dini
Tra i politici il pensionato più pagato è il presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi, che cumula 30 mila euro/mese di pensione Bankitalia con 4000 euro dell`Inps ed i 19.054 euro dell`indennità da parlamentare. Lamberto Dini incassa 18 mila euro da Bankitalia, 7000 dall`Inps e 19.054 dal Senato, Giuliano Amato invece cumula 22.048 euro mese dall`Inpdap coi 9.363 che gli da il Parlamento.
L'unica soluzione di BUON SENSO e GIUSTIZIA SOCIALE, in questa italietta governata da persone che non conoscono nemmeno il significato di tali parole, sarebbe quella di INTRODURRE UN TETTO MASSIMO. Indipendentemente dall'importo dei versamenti previdenziali versati, stabiliti in base al reddito, nessuno dovrebbe percepire una pensione superiore ai 3.000 - 3.500 euro mensili netti: una misura che consentirebbe all'Inps di risparmiare almeno 8 miliardi all'anno, che dovrebbero essere impiegati per aumentare le pensioni minime, che oggi non sono sufficienti per la sopravvivenza di una persona.
Con 8 miliardi di euro annui - pari a poco più di 666.500.000 al mese - sarebbe possibile aumentare immediatamente di 100 euro mensili ben 6.650.000 pensioni; una somma che pur non essendo sufficiente per offrire condizioni di vita decenti a chi percepisce la pensione minima, rappresenterebbe una boccata d'ossigeno, soldi che sarebbero immessi nell'economia reale, visto che anziché andare ad ingrassare i conti correnti di qualche privilegiato, verrebbero spesi per far fronte alle necessità quotidiane.
Fonte:http://odiolacasta.blogspot.it/2012/09/il-superpensionato-da-90000-euro-al.html
04/09/2012, 16:31
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