24/09/2012, 11:04
24/09/2012, 22:43
25/09/2012, 17:32
“questo braccio [di Mister Y che ancora appariva nella sua interezza]deve aver cominciato a procurare imbarazzi e incubi ai frati che lo guardavano ogni giorno durante i pasti .| e a questo punto , qualcuno decide di rimediare , a mio avviso stiamo parlando del Giampietrino.”.
“ma il Giampietrino lascia nella copia anche l' avambraccio di Mister Y , che non aveva avuto il coraggio di cancellare nell'originale” [ossia questo avambraccio compare in entrambi –copia e originale-, sempre se l’italiano non è un’opinione] (da: Zio ot, http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ ... hichpage=2, p. 3, ore 22:43).
“il disegno preparatorio mostra 2 evidenti macroscopiche anomalie , | e non si tratta del braccio in sè , ma del fatto che non può rapportarsi |in modo naturale alla testa di Pietro , che nel Cenacolo risulta spostata in avanti di 20-30 cm , |e dal fatto che LA SPECIFICA POSIZIONE DISTESA non | permette in nessun modo di tenere il polso e la mano come| nell' originale.” (Zio ot, op. cit.).
“Quindi , questo braccio è un abbozzo di un' idea compositiva poi abbandonata , o addirittura si potrebbe ipotizzare che Leonardo lo abbia ideato dopo , magari per suggerire al Giampietrino un modo per risolvere l' inghippo ?|Impossibile saperlo con precisione .”
“Sono 2 errori madornali che Leonardo non può avere commesso .” (Zio ot, op. cit.).
“Ovvero : Giampietrino ( NELL'ORIGINALE DI LEONARDO ) opera prima cancellando del tutto il fondo originale , e poi dipingendo il braccio come nel disegno preparatorio ...”; “Ci troviamo di fronte a un' altra situazione : una manipolazione .” (Zio ot, op. cit.).
25/09/2012, 18:23
Dunque, se ho ben capito, dei frati DOMENICANI –ossia coloro che maggiormente erano coinvolti nella lotta all’ERESIA attraverso l’Inquisizione- dopo aver visto un Cenacolo eretico con 14 persone di cui uno, che non si sa da dove alta fuori, compare praticamente armato, non solo NON DENUNCIANO Leonardo e NON DISTRUGGONO l’opera in questione, ma lasciano andare l’artista PAGANDOLO regolarmente come se nulla fosse nonostante avesse disatteso quello che loro desideravano (altrimenti perché avere “imbarazzi ed incubi” se avevano ricevuto un normalissimo Cenacolo di 13 persone?),
Inoltre le ripeto: Leonardo per realizzare i suoi giochi prospettici, commette spesso degli ERRORI VOLUTI (ahia! Sono a conoscenza anche di alcuni errori: mi sa che la sua infallibilità è indimostrabile a questo punto…),
quindi –se errore c’è- qui siamo probabilmente di fronte ad un caso simile –NON UGUALE, ovviamente, MA comunque all’interno della STESSA CATEGORIA- a quello dell’Annunciazione e ad altri visibili all’interno degli appunti leonardeschi (che lei può ammirare nell’estratto di “Ulisse-Il piacere della scoperta” che le ho postato alcuni post indietro…).
25/09/2012, 18:39
Nel caso in cui ci sia stata un’erasione di questi come da lei sostenuto, si vedrà un secondo strato del fondo di preparazione sovrastante il primo o comunque non omogeneo con il primo fatto da Leonardo che lo attornia (ricordo che l’artista ha utilizzato una tecnica particolare: “non quella a "buon fresco" ma pittura a tempera, ripassata a olio, su due strati di preparazione, l'uno di carbonato di calcio, l'altro di bianco di piombo”. Vedi: Marani, Leonardo da Vinci, op. cit.).
Come già avevo ipotizzato, un mio amico laureato in “Scienze e Tecnologie per la Conservazione ed il Restauro dei Beni Culturali” mi conferma che per rilevare una manipolazione di qualsiasi tipo su un affresco basterebbe utilizzare le moderne tecnologie di ricerca diagnostica (quali, m’è stato suggerito da chi più esperto di me, l’utilizzo della banale lampada di Wood, degli R-X o del metodo della colorimetria –per la conferma della validità di tali metodi per il nostro caso, le basta fare un giretto in rete, ma ci tenevo a sottolineare che non è farina del mio sacco).
Eppure, nonostante i numerosissimi studi sul Cenacolo, nessuno scienziato si è mai accorto della manipolazione. Lei invece come fa ad affermarlo?
Il corpo presenta un avanzamento accentuato e inoltre una ulteriore complessità della posizione è dovuta alla torsione del braccio destro che impugna il coltello", Pinin Brambilla Barcilon, Leonardo, l'Ultima cena, Electa, Milano, 1999, pag. 318.
25/09/2012, 19:25
Eppure, nonostante i numerosissimi studi sul Cenacolo, nessuno scienziato si è mai accorto della manipolazione. Lei invece come fa ad affermarlo?
25/09/2012, 19:44
25/09/2012, 22:54
Qui la vede dura lei: le tecniche che le ho elencato sono in grado di verificare qualsiasi intervento o manipolazione, per cui se c’è stata manipolazione essa rimane, non resta solo il braccio storto: se le è andate a studiare su un manuale di diagnostica di restauro tali tecniche prima di dare la colpa “al macello” passato, che non è una prova scientifica ma solo un giudizio personale dato solo guardando il quadro a occhio nudo e non studiandone la composizione molecolare –cosa che tali tecniche possono fare?
Se ho ben capito, la Barcilon ha riesumato un braccio fantasma, però non lo segnala? Non è per caso che lei sta confondendo l’ombreggiatura della veste di Pietro (coperta dal benedetto braccio storto) con un braccio immaginario che vuole necessariamente vedere? Glielo chiedo perché, se la Barcilon, che ha operato il restauro sul Cenacolo, in quel punto così problematico non ha rilevato assolutamente nulla di anomalo ne alcuna manipolazione, mi sorge spontaneamente da pensare che proprio in quel punto di anomalo non vi sia assolutamente nulla. A lei no?
26/09/2012, 00:21
26/09/2012, 19:07
The Guardian ha scritto:
Mi auguro che di tutta questa discussione ne resti traccia.
@barionu
avete già pensato di farne un testo o un video?
magari una sorta di documentario visto che le immagini qui sono determinanti.
27/09/2012, 00:18
catwalk ha scritto:
Artisall...sono felice che stiamo pensando proprio uguale.
barionu ha scritto:
Fatto sta che poco dopo , superato il momento iniziale di ammirazione per il capolavoro , questo braccio deve aver cominciato a procurare imbarazzi e incubi ai frati che lo guardavano ogni giorno durante i pasti .
27/09/2012, 11:15
27/09/2012, 17:21
catwalk ha scritto:
FLORINDA DONNER
ESSERE NEL SOGNO
(Prefazione Carlos Castaneda)
...
“Non essere così ottusa!” disse Nélida con impazienza. “Sognare
da sveglia avrebbe dovuto farti realizzare che hai, come tutte le donne
una capacità unica di ricevere la conoscenza direttamente.”
Esperanza fece un gesto con la mano per impormi il silenzio e
disse: “Non sapevi che una delle differenze fondamentali fra gli
uomini e le donne è nel modo in cui si avvicinano alla conoscenza?”
Non avevo idea di cosa intendesse. Lentamente e
deliberatamente, strappò un foglio bianco dal mio blocco e disegnò
due figure umane. Coronò una delle due con un cono e disse che era
un uomo. Sull’altra testa disegnò lo stesso cono, ma rovesciato e disse
che era una donna.
“Gli uomini costruiscono la conoscenza passo dopo passo”, spiegò,
con la matita appoggiata sulla figura coronata da un CONO. “Gli
uomini si arrampicano; si arrampicano verso la conoscenza. Gli stregoni
dicono che gli uomini vanno verso lo spirito come formando un
cono; vanno verso la conoscenza come formando un cono.
Questo processo limita gli uomini su quanto lontano possono arrivare.”
Tracciò di nuovo il cono sulla prima figura.
Come puoi vedere, gli uomini possono arrivare solo ad una certa altezza.
Il loro sentiero verso la conoscenza termina in un punto stretto:
la punta del cono.”
Mi guardò tagliente.“Fai attenzione”, mi ordinò e puntò la matita
sulla seconda figura, quella col cono invertito sul capo. “Come puoi
vedere, il cono è al contrario, aperto come un imbuto. Le donne sono
in grado di aprirsi direttamente alla sorgente, o piuttosto, la sorgente
le raggiunge direttamente, alla base più larga del cono.
Gli stregoni dicono che il modo d’approccio delle donne alla conoscenza
è espansivo.
Quello degli uomini è molto ristretto.
“Gli uomini sono più vicini al concreto”, continuò, “e mirano
all’astratto. Le donne sono vicine all’astratto e tuttavia cercano di
indulgere con il concreto.”
“Perché le donne, essendo così aperte alla conoscenza o
all’astratto, sono considerate inferiori?” la interruppi.
Esperanza mi fissò rapita. Si alzò velocemente, si stirò come un
gatto fino a che tutte le sue giunture scricchiolarono, poi si risedette.
“Il fatto che le donne siano considerate inferiori o, al massimo
che i tratti femminili vengano considerati complementari a quelli
maschili, ha a che fare con la maniera in cui i maschi e le femmine si
avvicinano alla conoscenza”, spiegò. “Parlando in generale, le donne
sono più interessate al potere su loro stesse che sugli altri, un potere
che è chiaramente ciò che gli uomini vogliono.”
“Persino tra gli stregoni”, interruppe Nélida e tutte le donne
risero.
Esperanza continuò affermando di credere che in origine le donne
non vedessero alcuna necessità di sfruttare la loro facilità di collegarsi
ampiamente e direttamente allo spirito. Non vedevano la necessità di
parlare o di intellettualizzare con gli altri questa loro naturale capacità,
poiché per loro era sufficiente metterla in azione e sapere che
l’avevano.
“L’incapacità degli uomini di collegarsi direttamente allo spirito
fu ciò che li spinse a parlare del processo del raggiungere la
conoscenza”, enfatizzò. “Non hanno ancora smesso di parlarne. Ed è
precisamente questa insistenza sul voler conoscere come tendono
verso lo spirito, questa insistenza ad analizzare il processo, che ha
dato loro la certezza che essere razionali sia un’abilità tipicamente
maschile.”
Esperanza spiegò che la concettualizzazione della ragione è stata
messa in atto esclusivamente dagli uomini e che ciò ha permesso loro
di sminuire le doti e le realizzazioni delle donne. E, peggio ancora, ha
permesso agli uomini di escludere i tratti femminili dalla
formulazione degli ideali della ragione.
“A questo punto, naturalmente, le donne credono a ciò che è stato
definito per loro”, enfatizzò. “Le donne sono state educate a credere
che soltanto gli uomini possano essere razionali e coerenti. Ai giorni
nostri, gli uomini hanno un tale patrimonio, immeritato, che li rende
automaticamente superiori, indipendentemente dalla loro preparazione
o dalle loro capacità.”
“Come hanno fatto le donne a perdere il loro diretto collegamento
con la conoscenza?” chiesi.
“Le donne non hanno perso la loro connessione”, mi corresse
Esperanza. “Le donne hanno ancora un diretto legame con lo spirito.
Hanno solo dimenticato come usarlo o, piuttosto, hanno copiato la
condizione degli uomini del non averlo affatto. Per migliaia d’anni, gli
uomini si sono sforzati di assicurarsi che le donne lo dimenticassero.
Prendi per esempio la Santa Inquisizione. Quella fu una sistematica
epurazione per sradicare la credenza che le donne avessero un diretto
legame con lo spirito.
Tutta la religione organizzata non è altro che una manovra di
grande successo finalizzata a porre le donne in una condizione di
inferiorità. Le religioni invocano una legge divina che afferma che le
donne sono inferiori.”
La fissai stupita, chiedendomi come potesse essere così erudita.
“Il bisogno degli uomini di dominare gli altri, unito alla mancanza di
interesse delle donne ad esprimere o formulare ciò che conoscono e
come lo conoscono, è stata una scellerata alleanza”, continuò
Esperanza. “Ha reso possibile il fatto che le donne vengano forzate,
dal momento in cui nascono, ad accettare che la realizzazione consiste
nell’occuparsi della casa, nell’amore, nel matrimonio, nell’aver figli e
nell’abnegazione. Le donne sono state escluse dalle forme dominanti
di pensiero astratto e sono state educate alla dipendenza. Sono state
così profondamente addestrate a credere che gli uomini debbano
pensare per loro che, alla fine, hanno abbandonato il pensare.”
“Le donne sono del tutto capaci di pensare”, la interruppi.
“Le donne sono capaci di formulare ciò che hanno appreso”, mi
corresse Esperanza, “e ciò che hanno appreso è stato limitato dagli
uomini. Gli uomini definiscono la natura della conoscenza e da essa
hanno escluso ciò che appartiene al femminino. O, se è incluso, è
sempre in una luce negativa. E le donne l’hanno accettato.”
“Sei indietro di anni rispetto ai tempi”, interruppi. “Oggigiomo le
donne possono fare tutto ciò che desiderano. Hanno accesso a lutti i
centri di erudizione e quasi a qualunque tipo d’impiego che gli uomini
possono ottenere.”
“Ma tutto questo sarà privo di significato finché non avranno mio
sistema di supporto, una base di sostegno”, contraddisse Espernnza.
“Quale beneficio c’è nel fatto di avere accesso a ciò che hanno gli
uomini, quando sono ancora considerate esseri inferiori e devono
adottare attitudini e comportamenti maschili al fine di avere successo?
Quelle che hanno veramente successo sono le perfette convertite.
Anch’esse considerano le donne inferiori.
“Secondo gli uomini, l’utero limita le donne sia mentalmente che
fisicamente. Questa è la ragione per cui alle donne, sebbene abbiano
accesso alla conoscenza, non è stato permesso d’essere d’aiuto nel
determinare che cosa sia questa conoscenza.
‘Prendi i filosofi, per esempio”, propose Esperanza. “I puri
pensatori. Alcuni di loro sono apertamente contro le donne. Altri sono
più sottili, in quanto sono propensi ad ammettere che le donne
potrebbero essere capaci quanto gli uomini, se non fosse per il fatto
che non sono interessate a perseguimenti razionali. E anche se lo
fossero, non dovrebbero esserlo. Poiché ad una donna si addice di più
seguire la sua vera natura: compagna del maschio, che nutre e dal
quale dipende.”
Esperanza espresse tutto questo con incontestabile autorità.
Nel giro di pochi attimi, comunque, fui assalita dal dubbio. “Se In
conoscenza è soltanto un costrutto maschile, allora perché insistete
che io vada a scuola?” chiesi.
“Perché sei una strega e come tale hai bisogno di conoscere ciò
che influisce su dite e come influisce su dite”, rispose. “Prima di
rifiutare qualcosa devi comprendere perché la rifiuti.
“Vedi, il problema è che la conoscenza, ai giorni nostri, deriva
puramente dal ragionare sulle cose. Ma le donne hanno un binario
differente, mai preso nemmeno in considerazione. Quel binario può
contribuire alla conoscenza, ma sarebbe un contributo che non ha
nulla a che fare col ragionare sulle cose.
“Con che cosa ha a che fare allora?” chiesi.
“Questo sta a te deciderlo, dopo aver padroneggiato gli strumenti
del ragionare e del comprendere.”
Ero molto confusa.
“Ciò che gli stregoni propongono”, spiegò, “è che gli uomini non
possono avere il diritto esclusivo alla ragione. Sembrano averlo ora
perché il terreno dove applicano la ragione è un terreno dove prevale
la mascolinità. Applichiamo allora la ragione ad un terreno dove
prevale la femminilità. E questo terreno è, naturalmente, i cono
invertito che ti ho descritto. La connessione delle donne con lo spirito
stesso.”
Piegò leggermente il capo da una parte, considerando che cosa
dire. “Quella connessione dev’essere affrontata con un aspetto diverso
del ragionare. Un aspetto mai usato nemmeno in precedenza: il lato
femminile del ragionare”, disse.
“Qual è il lato femminile della ragione, Esperanza?”
“È molte cose. Una di loro è decisamente il sognare.” Mi guardò
interrogativamente, ma non avevo nulla da dire.
Il suo profondo sogghigno mi colse di sorpresa. “So che cosa ti
aspetti dagli stregoni. Vuoi rituali, incantesimi. Strani e misteriosi
culti. Vuoi cantare. Vuoi essere una cosa sola con la natura. Vuoi
comunicare con gli spiriti dell’acqua. Vuoi il paganesimo. Qualche
romantica opinione di ciò che fanno gli stregoni. Molto germanico
“Per balzare nell’ignoto”, continuò, “hai bisogno di coraggio e
testa. Soltanto con questi potrai essere in grado di spiegare a te stessa
e agli altri i tesori che potresti trovare.” Si piegò verso di m ansiosa,
sembrava, di confidare qualcosa. Si grattò la testa e starnuti
ripetutamente, cinque volte, come aveva fatto il custode. “Hai bisogno
di agire sul tuo lato magico”, disse.
“E che cos’è?”
“L’utero.” Lo disse in modo così distaccato e calmo, come se non
fosse interessata alla mia reazione, che quasi non l’udii. Poi,
improvvisamente, realizzando l’assurdità del suo commento, mi raddrizzai
e guardai gli altri.
“L’utero!” Esperanza ripeté. “L’utero è l’organo femminile fondamentale.
È l’utero che dà alle donne quel vantaggio in più, quella
forza in più per canalizzare la loro energia.”
Spiegò che gli uomini, nella loro ricerca di supremazia, hanno
avuto successo nel ridurre il misterioso potere della donna, il suo
utero, a un organo strettamente biologico, la cui sola funzione
riprodurre, ricevere il seme dell’uomo.
Come obbedendo a un segnale, Nélida si alzò, girò attorno al
Involo e venne dietro di me. “Conosci la storia dell’Annunciazione?”
mi sussurrò all’orecchio.
Mi girai a guardarla con una risatina. “No.”
Con quello stesso confidenziale sussurro, si accinse a narrarmi
che nella tradizione giudeo-cristiana gli uomini erano gli unici a
udirela Voce di Dio.
LE DONNE ERANO STATE ESCLUSE DA QUEL PRIVILEGIO,
ad eccezione della Vergine Maria.
Nélida disse che un angelo che sussurrava a Maria era naturale,
ovviamente. Quello che non era naturale era il fatto che tutto ciò che
l’angelo aveva da dire a Maria fosse che avrebbe dato alla luce il
figlio di Dio. L’utero non riceveva conoscenza, ma piuttosto la
promessa del seme di Dio. Un Dio maschio, che a sua volta dava
origine a un altro Dio maschio.
Volevo pensare, riflettere, su tutto ciò che avevo udito, ma la mia
mente turbinava confusa. “E che dire allora degli stregoni maschi?”
chiesi. “Non hanno l’utero, tuttavia sono chiaramente connessi con lo
spirito.”
Esperanza mi guardò con evidente piacere, poi si sbirciò dietro
alle spalle, come se temesse di essere udita, e sussurrò: “Gli stregoni
sono in grado di allinearsi con l’intento, con lo spirito, poiché hanno
abbandonato ciò che definisce specificamente la loro mascolinità. E
non sono più maschi.”![]()
![]()
...E' TUTTO PIU' CHIARO E LIMPIDO ADESSO ???...SPERIAMO BENE!
(Dal minuto 6:27 in poi...fino al min.7:07 circa.)
12/10/2012, 18:15
12/10/2012, 18:28
barionu ha scritto:
AL MINUTO 2.25-27 UN BEL PRIMO PIANO DELLA MANO IMPOSSIBILE !!!