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05/10/2012, 22:42

Il tweet dello scandalo è questo:



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Ma a questo punto la miccia è accesa, e l’assessore non può farci nulla



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“Ora guadagno circa 8mila euro per 12 mensilità. Non è poco, è distante dai 14mila di cui si favoleggia. Dopo, circa la metà”, aggiunge, probabilmente nemmeno rendendosi conto del contesto in cui sta parlando. E qui la protesta diventa valanga, anche se c’è qualcuno che lo difende:



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La partita ormai è persa. Repubblica, che dedica un articolo alla storia, aggiunge anche perfidamente che oltre ad essere assessore, Cattaneo è anche consigliere della Sea e membro del Consiglio di sorveglianza di Infrastrutture Lombarde Spa. “Ma non faccio politica per soldi,punto alla trasparenza”, ripete lui. Ormai la partita è persa, anche se lui, tutto contento, dice che sta parlando alla Zanzara. Non è andata bene. Quei cattivoni su Twitter hanno vinto. Sarà per la prossima volta

http://www.nocensura.com/2012/10/raffae ... .html#more

12/10/2012, 09:28

LA CONSULTA SALVA GLI STIPENDI OLTRE I 90 MILA EURO NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
[color=blue]Bocciati i tagli per giudici e manager

La motivazione: «Lo scatto automatico della retribuzione è per le toghe garanzia d'indipendenza»

...La Corte costituzionale salva dai tagli gli stipendi dei magistrati e dei «Paperoni» della Pubblica amministrazione, quei dipendenti pubblici con un reddito superiore ai 90 mila euro. «Violazione del principio di uguaglianza» per tutti i dirigenti pubblici rispetto ai privati. E «limiti tracciati dalla giurisprudenza di questa Corte irragionevolmente oltrepassati» per i magistrati, per i quali l'adeguamento automatico triennale dello stipendio è garanzia di indipendenza, non avendo le toghe nessun altro strumento contrattuale. ...[/color]

22/10/2012, 13:06

non dimentichiamo la casta dei 'docenti'...

http://www.corriere.it/cronache/12_ottobre_22/scuola-rivolta_1972fda6-1c34-11e2-b6da-b1ba2a76be41.shtml

L'AUMENTO DELLE 24 ORE IN CLASSE
[color=blue]Aumento dell'orario a scuola, la rivolta dei prof

Cresce la protesta, il ministero pensa a nuove soluzioni

Contro l'aumento dell'orario di lavoro degli insegnanti è partita la rivolta dei prof. Hanno cominciato a Roma, domenica mattina, con un flash mob davanti la sede del Ministero, in Viale Trastevere. Alcune centinaia di docenti hanno corretto in strada i compiti dei propri studenti, per dimostrare che il lavoro dell'insegnante non si esaurisce nelle 18 ore di didattica frontale. Lunedì, con l'inizio della settimana, sono partite assemblee e mozioni, una pioggia di iniziative in tutta Italia per fermare la proposta del governo, contenuta nella Legge di Stabilità, di prolungare l'orario di lavoro di sei ore la settimana, lasciando invariato lo stipendio, ma con una gratifica di 15 giorni di ferie in più a fine luglio, quando la scuola è chiusa.
LE INIZIATIVE - In Internet sono partite petizioni online, promosse da siti specializzati, sindacati e organizzazioni di categoria. Le associazioni specializzate in ricorsi e class action hanno predisposto prestampati istantanei per impugnare tutto davanti al Tar. Al liceo Talete di Roma i docenti hanno annunciato una settimana di «sciopero bianco». In classe si farà solo «didattica essenziale». A Palermo due docenti si sono rifiutati di ricoprire l'incarico di coordinatori di classe. Un precario di Ferrara ha persino stampato una serie di magliette con frasi del tipo: “Pubblica (d)istruzione”. Un clima di rivolta generale, che per una volta accomuna l'intera classe insegnante e non solo i più giovani e mortificati precari. I sindacati hanno annunciato un sciopero generale per il 24 novembre, e anche il leader del Pd Bersani ha rotto gli induci annunciando che «non voteremo mai una legge fatta in questo modo». Quando anche il Pdl ha fatto capire di non gradire, dal Ministero sono arrivate voci informali di un possibile dietro front.

Antonio Castaldo
gorazio
22 ottobre 2012 | 12:57
© RIPRODUZIONE RISERVATA[/color]

22/10/2012, 14:44

Trasmissione Report
del 21/10/2012

Bisogna cambiare la classe dirigente, ce lo dicono tutti i giorni.
E allora cominciamo a vedere chi, a partire da domani mattina,
invece di continuare a sgomitare dovrebbe essere invitato a
godersi l'ottima pensione con serenità.


http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/me ... 436fe.html


Commento: semplicemente ALLUCINANTE.

24/10/2012, 17:46

Giovani choosy, non solo Fornero: quanti figli dei ministri sono schizzinosi

La battuta di Elsa è l'ultima di una lunga serie sui giovani italiani. Come se i suoi ragazzi facessero i porta-pizze

I pupi ministeriali? Grandi manager, prof in studi prestigiosi, docenti universitari...

I ragazzi non sono abbastanza umili. Parola di Elsa Fornero, ministro del Lavoro in carica. Beh, se un esponente del governo dei Prof dice che i giovani italiani sono troppo schizzinosi nella scelta del primo impiego, vorrà dire che i figli dei suddetti Prof avranno avuto un'umiltà esemplare, quasi francescana, nel cercare lavoro. Si saranno accontentati. Sarà andata così, no? No.

I Forneros - Cominciamo proprio dai due figli del ministro Frignero (come la chiama Beppe Grillo). Silvia a neache 40 anni è già professore associato presso la facoltà di Medicina dell’Università di Torino (ateneo dove insegnano sia la madre che il padre, l'economista Mario Deaglio). Ma, visto che è una ragazza modesta, Silvia si è cercata anche un secondo lavoretto: è responsabile unità di ricerca della HuGeF, fondazione creata e finanziata dalla Compagnia di San Paolo (leggi Banca Intesa, istituto di credito nel cui consiglio di sorveglianza sedeva la mamma). Il fratello Andrea, essendo un giovane sabaudo tutto concentrato sul lavoro (perché con la cultura, si sa, non si mangia), è regista cinematografico.

La giovane Profumo e il figlio di Passera - Costanza Profumo, figlia del ministro dell'Istruzione Francesco, si è laureata nel 2008 in architettura al Politecnico di Torino (chi era il rettore? Papà). Ragazza quadrata, di fronte alla crisi incalzante non si è tirata indietro dallo sporcarsi le mani nel primo lavoretto capitatole a tiro: lo studio (a New York) dell'archistar Daniel Libeskind, uno che, per capirci, firma il progetto della nuova Ground Zero. Altrettanto tetragono alle difficoltà della vità è Luigi Passera (di Corrado, ministro per lo Sviluppo economico). Laureato in Bocconi, il giovanotto ha studiato in Cina alla Hong Kong University e alla Fudan University (l'esclusivo ateneo che sforna la locale classe dirigente). Dopo uno stage negli stabilimenti vietnamiti della Piaggio, ora lavora per il colosso Procter & Gamble.

E il figlio del Premier? - Ricorderete certamente Mario Monti lamentarsi della monotonia del posto fisso. Il figlio Giovanni, a soli 43 anni, è un esempio di flessibilità: ha studiato a Milano e New York, ha lavorato a Londra per le banche City Group e Morgan Stanley (di cui è stato vicepresidente), poi è stato chiamato alla Parmalat da Enrico Bondi (diventato in seguito commissario straordinario alla spending review del governo... Monti). Oggi risulta disoccupato: la crisi è crisi.

Miscellanea di prole ministeriale - Giorgio Peluso, figlio del ministro Anna Maria Cancellieri, a 42 anni è già stato: direttore di Unicredit, direttore generale di Fondiaria Sai e, dopo una buonuscita di 3,6 milioni di euro, chief finacial officer per Telecom Italia. Carlo Clini, figlio del ministro per l'Ambiente, vive e lavora da anni a Bruxelles, dove ha avuto prima un incarico per l'Upi, Unione delle Province Italiane, e poi per la regione Veneto. Eleonora Di Benedetto, infine, è un giovane avvocato di 35 anni assunto da uno dei più prestigiosi studi legali di Roma: quello della madre, Paola Severino, ministro della Giustizia.

http://www.liberoquotidiano.it/news/pol ... inosi.html

..chissa' xke' solo i comuni mortali non devono essere schizzinosi.....[;)]

26/10/2012, 12:35

come al solito,una kasta compatta,non taglia i costi della politica,arroccandosi nella loro illusione di intoccabili
forse non hanno ancora inteso che la corda e' tesa al massimo............
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Tagli ai costi della politica, la Bicamerale boccia il testo del governo

In Parlamento no secco al testo sulle Regioni: bisogna rivedere il "commissariamento" della Corte dei Conti su sanità e spese

Sui tagli a vitalizi e fondi ai gruppi consiliari, spiegano gli onorevoli, "serve più collaborazione tra lo Stato e gli enti locali"



No al commissariamento delle Regioni: il Parlamento blocca il decreto sui tagli ai costi della politica del governo. Una bocciatura totale al testo inusuale, perché arrivata in Commissione bicamerale per le questioni regionali e da consuetudine le Commissioni approvano dando solo indicazioni di massima. In questo caso, invece, il no è secco e su un punto cruciale: il "commissariamento" delle Regioni da parte della Corte dei Conti. Secondo la commissione è da riformulare completamente l'articolo del decreto che prevede un controllo di legittimità preventivo della Corte dei Conti su tutti gli atti normativi e di programma di Regioni (in primis la spesa sanitaria) ed Enti locali. L'accusa è di "carenza di incisive modalità di interazione ed interlocuzione con le autonomie territoriali in relazione all'esigenza di una graduale modulazione degli interventi in materia di rafforzamento della partecipazione della Corte dei Conti al controllo sulla gestione finanziaria". Passano, invece, i tagli ai costi della politica (vitalizi e fondi per i gruppi consilari), ma si "ravvisa l'opportunità di un rafforzamento della leale collaborazione tra Stato e autonomie territoriali in merito al contenimento delle spese".


http://www.liberoquotidiano.it/news/pol ... verno.html
Ultima modifica di ubatuba il 26/10/2012, 12:36, modificato 1 volta in totale.

30/10/2012, 09:59

mi sono visto uno stralcio di report..
su rai news,
quello su di pietro..
52 immobili acquistati,
45 milioni gestiti personalmente..

premesso che simpatizzo
per il movimento.
non è che mi sia parso
diverso dai vari lusi, Batman, bossi,
ecc.

gestione familistica dei danari..

mah..
forse essendo un partito nuovo,
una gestione personale dei ifnanziamenti
era preferibile se non inevitabile,
però.....
intanto
si è fatto il tesoretto..
ma come si giustifica col fisco ?
una persona normale
sarebbe stata già sottoposto
ad accertamento sintetico..

basterebbe dare meno soldi
o semplicemente allegare ai bilanci
documentazione e ricevute,
per ovviare a tutto..

ma si preferisce
prendere in giro gli italiani..

qui si difende..
http://www.antoniodipietro.it
sulla cessione ereditaria della Borletti,
datata 22-maggio-1995,
mi pare a occhio che abbia ragione lui,
di pietro non era ancora entrato in politica..
con un suo partito..
sul resto non so..
Ultima modifica di mik.300 il 30/10/2012, 10:14, modificato 1 volta in totale.

02/11/2012, 10:18

Italia: i grandi banchieri ci sono costati 134 milioni nel 2011

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Per gli amministratori Intesa ha speso circa 28,3 milioni, Mediobanca 20,8, Unicredit 18,7, il Banco Popolare 18,2, Ubi Banca 13,4 e Mps 13,2. E questo nonostante perdite complessive per 26,1 miliardi. (Foto: Giuseppe Mussari (Abi) tra i ministri Passera e Grilli)

http://www.wallstreetitalia.com/article ... -2011.aspx

New York - Ammontano a circa 134 milioni di euro i compensi erogati, nel 2011, dalle prime otto banche italiane ai propri consiglieri, dirigenti e sindaci. A fare i conti in tasca agli istituti di credito dopo l’invito di ieri del governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, a ridurre i costi di dirigenti e amministratori, è stata l’Ansa che ha spulciato nelle relazioni sulle remunerazioni del 2011 delle banche quotate e che includono il costo dei consigli, dei collegi sindacali e dei dirigenti strategici, questi ultimi in numero variabile a seconda dell’organizzazione.

In dettaglio Intesa Sanpaolo ha speso circa 28,3 milioni, Mediobanca 20,8 milioni, Unicredit 18,7 milioni, il Banco Popolare 18,2 milioni, Ubi Banca 13,4 milioni, Mps 13,2 milioni, la Bpm 11,1 e la Popolare dell’Emilia 10,7 milioni. E questo nonostante lo scorso esercizio non sia stato dei più entusiasmanti per le banche italiane, in perdita, secondo i dati Consob, per 26,1 miliardi a causa della svalutazione degli avviamenti accumulati negli anni delle grandi acquisizioni. Tanto che gli istituti hanno avviato programmi di esuberi che coinvolgono circa 20mila dipendenti.

I banchieri più pagati nel 2011 sono stati quelli in uscita, grazie ai trattamenti di fine rapporto e alle buonuscite che però, complice la crisi, non raggiungono più i livelli stellari a cui ci avevano abituati Alessandro Profumo (40 milioni da Unicredit), Matteo Arpe (circa 31 milioni per l’addio da Capitalia) e Cesare Geronzi (20 milioni da Capitalia, con un bis da 16 milioni alle Generali). In testa alla classifica dei banchieri del 2011 si colloca Antonio Vigni, ex direttore generale della disgraziata Monte dei Paschi di Siena oggi in condizioni disperate, che ha percepito 5,4 milioni (4 milioni a titolo di trattamento di fine rapporto), appaiati a 3,5 milioni ci sono il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, ex ad di Intesa Sanpaolo (che ha rinunciato alla buonuscita, incassando solo il Tfr) e l’ex direttore generale della Bpm di Massimo Ponzellini, Fiorenzo Dalu.

Appena dietro si colloca Mimmo Guidotti, ex direttore della Banca Popolare dell’Emilia Romagna, con 3,3 milioni. Al netto delle buonuscite, il podio dei banchieri d’oro del 2011 vede Mediobanca realizzare una doppietta, con Renato Pagliaro (2,6 milioni) e Alberto Nagel (2,47 milioni). Oltre a Passera hanno ricevuto uno stipendio da consiglieri di banca altri tre ministri del governo Monti: si tratta di Elsa Fornero (332mila euro da Intesa), Piero Giarda (101mila euro dal Banco Popolare) e Piero Gnudi (117 mila euro da Unicredit).

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02/11/2012, 10:53

mik.300 ha scritto:
giro gli italiani..

qui si difende..
http://www.antoniodipietro.it
sulla cessione ereditaria della Borletti,
datata 22-maggio-1995,
mi pare a occhio che abbia ragione lui,
di pietro non era ancora entrato in politica..
con un suo partito..
sul resto non so..


Prodi, Di Pietro, (De Benedetti, con quella famosa intercettazione telefonica) avevano un progetto politico (e Di Pietro diverrà ministro delle infrastrutture sotto l'Ulivo nel governo Prodi)

E Prodi lo ha fatto capire chiaramente che quei soldi in eredità erano per la realizzazione di quel progetto politico e non per le loro 'non belle ' facce. Così la intese Prodi e infatti i soldi ricevuti in eredità furono versati nelle casse dell'Ulivo, mentre Di Pietro considerò quell'eredità come un regalo personale. Tutto legale ovviamente perchè Di Pietro poteva farne ciò che voleva di quei soldi. Ma questo lascia intendere quanto fosse e sia arraffone Di Pietro.

Ricordiamo anche il valore del lascito totale : sull'ordine dei 500 milioni di euro attuali. Una cifra esorbitante
Ultima modifica di rmnd il 02/11/2012, 10:56, modificato 1 volta in totale.

02/11/2012, 11:03

rmnd ha scritto:

mik.300 ha scritto:
giro gli italiani..

qui si difende..
http://www.antoniodipietro.it
sulla cessione ereditaria della Borletti,
datata 22-maggio-1995,
mi pare a occhio che abbia ragione lui,
di pietro non era ancora entrato in politica..
con un suo partito..
sul resto non so..


Prodi, Di Pietro, (De Benedetti, con quella famosa intercettazione telefonica) avevano un progetto politico (e Di Pietro diverrà ministro delle infrastrutture sotto l'Ulivo nel governo Prodi)

E Prodi lo ha fatto capire chiaramente che quei soldi in eredità erano per la realizzazione di quel progetto politico e non per le loro 'non belle ' facce. Così la intese Prodi e infatti i soldi ricevuti in eredità furono versati nelle casse dell'Ulivo, mentre Di Pietro considerò quell'eredità come un regalo personale. Tutto legale ovviamente perchè Di Pietro poteva farne ciò che voleva di quei soldi. Ma questo lascia intendere quanto fosse e sia arraffone Di Pietro.

Ricordiamo anche il valore del lascito totale : sull'ordine dei 500 milioni di euro attuali. Una cifra esorbitante



di pietro non è perfetto,
ha sbagliato (e sbaglia..)
qualche volta azzecca e qualche volta no..

sull'acquisto delle case
poteva essere un investimento..
anche in vista delle politiche..
(il mattone è affidabile)

certo si è assicurato prima
pro domo sua..
il che, forse, era necessario
per competere con personaggi
come berlusca..

quello che gli rimprovero
è la pessima scelta dei candidati,
de gregorio, scilipoti, ecc.

29/11/2012, 11:52

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http://www.wallstreetitalia.com/article ... enato.aspx

30/11/2012, 11:01

Napolitano si alza lo stipendio Uno schiaffo agli italiani

Nel comparto pubblico Re Giorgio è l’unico ad aver salvato lo stipendio dalla spending review: nel 2013 ai 239.192 euro che prende già, il presidente ne aggiungerà altri 8.835. Pure le toghe sfuggono ai tagli


http://www.liberoquotidiano.it/news/pol ... liani.html


senza contare il fatto che x il quirinale i costi sono nettamente superiori alle presidenze tedesca francese usa e pure a quella inglese di buckingham palace....e' tutto utopico [;)]

30/11/2012, 16:17

Ubatuba, non capisci ... niente! Poverino, siamo in crisi e deve pur mangiare anche lui ...! [:o)] (Ed anche i magistrati) [:o)]

30/11/2012, 19:01

Ufologo 555 ha scritto:

Ubatuba, non capisci ... niente! Poverino, siamo in crisi e deve pur mangiare anche lui ...! [:o)] (Ed anche i magistrati) [:o)]


hai proprio ragione.....non ho capito nulla,anzike' lavorare dovevo fare il POLITICO [;)] [:I] [8D] [:o)]

30/11/2012, 19:21

Però non sei nato con il "pelo" sullo stomaco ...[^]
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