Ciaooooooooooooooo!!!!
Felice di vederti!
![Davvero Felice [:D]](./images/smilies/UF/icon_smile_big.gif)
A proposito di Buso, devo dire che non ne so moltissimo, so che sono anni che studia e che ha pronti 4 tomi da pubblicare. Mondadori gli dà la possibilità di utilizzare il suo nome ma cerca uno sponsor che lo sovvenzioni.
Purtroppo anche io di tempo ne ho poco in qs periodo, dovrei andare a trovarlo per conoscere il suo pensiero e le sue idee.
Ci siamo scritti via mail ma non ho posto domande precise, rimandandole al momento di un personale incontro.
Io non sono sicura che ci debba essere
sempre un motivo per celare delle figure in un quadro.
Mi spiego.
Io dipingo, per carità non mi paragono a nessun grande, però credo che le pulsioni di base siano comuni a tutti gli artisti. Però la mia vera 'arte' se così posso dire, è la scrittura, che sento più mia.
In ogni caso in entrambi questi ambiti, accade che mentre lascio andare la creatività, la mente razionale dice: questo dettaglio non c'entra nulla, lo tolgo!
Lo tolgo, lo rimetto, lo ritolgo. E infine mi accorgo che sebbene sembri stonare, possiede una profondità che dona alla mia opera una luce diversa. Così seguo l'istinto e lo lascio.
A lungo andare, la mente razionale, la si lascia fuori, perché ci si accorge, che nell'arte non serve, anzi crea delle barriere.
Io scrivo esattamente così. Lascio andare la penna senza pormi domande.
Un bravo pittore, con una mano svelta e con grandi capacità tecniche, che diventano naturali, credo faccia lo stesso: si esprime senza filtri, l'inconscio fluisce liberamente donando all'opera dettagli che un osservatore meno 'connesso' reputa strani, incompatibili, non conformi al significato che vorrebbe attribuire al quadro.
Aggiungo che io stessa, quando scrivo, non recepisco totalmente e consciamente i vari significati della mia opera. Spesso a distanza di tempo, grazie anche ai dettagli che parevano stonare e che ho lasciato, riesco a scorgere nuovi contenuti! Io rileggo le mie cose più volte, a distanza di anni, trovandole sempre nuove e ricche di ME, di caratteristiche che nemmeno io conoscevo di me stessa.
Leonardo era un osservatore, un introspettivo, un uomo che analizzava il mondo circostante e di conseguenza se stesso, o viceversa. Per cui, certamente, conosceva questi processi!
Non so se hai letto gli articoli nei link, esprimono bene questo concetto.
Ecco, per questo motivo io non credo che Leonardo volesse necessariamente far vedere le sue iniziali. Forse nemmeno lui si accorgeva di inserirle in certi punti. Chissà...
Un artista VERO quando dipinge o scrive o scolpisce, se ne frega di quello che pensano o penseranno o penserebbero gli altri.
Un artista vero deve soddisfare innanzitutto se stesso, la smania che ha dentro, il fuoco che lo arde! Deve dare voce a ciò che ha dentro e che DEVE uscire perché possa trovare pace.
Il Cottignoli mi è piaciuto, a prescindere da chi lo supporti. Anzi i supporti mi infastidiscono, non servono a chi ha sufficiente sicurezza di sé.
Dovrei riprendere in mano il libro per dirti cosa ho trovato forzato, di certo le aquile io non le vedevo

a me aveva colpito l'angelo, tantissimo!
Quindi rimando la risposta nel 3D adatto a domani, se riesco, e ti scrivo col libro in mano

Una domanda, kore, tu pratichi qualche forma d'arte?
Un abbraccio sincero.
RR