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MessaggioInviato: 06/03/2013, 17:47 
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mik.300 ha scritto:

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superza ha scritto:

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mik.300 ha scritto:

no ragazzi,
se i giornalisti riportano correttamente,
grillo proprio non ce la fa..

http://www.corriere.it/politica/13_marz ... 6ac0.shtml

Grillo: «Il prossimo premier sarà Passera»
Il ministro: «Io premier? Non una parola»

«Destra e sinistra erano già alleati prima con Monti - ha detto Beppe Grillo -. Lo saranno ancora con un altro presidente del Consiglio: Corrado Passera». «Non vogliono fare veramente una nuova legge elettorale. Sono già d'accordo per mettersi assieme e governare facendo passare il Movimento 5 stelle come irresponsabile. Ma noi saremmo irresponsabili se ci alleassimo con loro», dice Grillo.

li sta praticamente
SUPPLICANDO
di fare
un governo tecnico..
"per pietà, mettetevi d'accordo..!"

ovviamente sarebbe un suicidio per pd..
meglio il voto..


Sono d'accordo per che noi sarebbe un suicidio perchè sarebbe il continuo delle politiche di Monti, ma non riesco a capire dove leggi in questa dichiarazione che li sta supplicando di farlo.

Dice che i partiti sono già d'accordo da tempo e che è tutta una manfrina,
Poi si può essere d'accordo o meno con questo punto di vista.
Secondo me è corretta, sono mesi che lo dico, poi chiaro ognuno ha la sua opinione.
Saluti


perchè continua a ripeterlo..
a focus germania,
qui..
ecc.
mi sembra chiaro..:
-o non ce la fa..
-o è in malafede..
-o tutt'e due..


c spera nel governissimo..
anche se bersani/vendola in tutti i modi
vogliono evitarlo..

sono passato per caso sul profilo twitter di grillo
-> è un insulto continuo a vendola..
una persona che tutto sommato
non si merita questo..

se questo è il nuovo..
che avanza..


ragazzi..
ma che ve lo dico a fare??
adesso non ricominciate con la storia
che i giornalisti farintendono,
manipolano,

ecc. ecc. ecc.

http://www.repubblica.it/politica/2013/ ... ef=HRER1-1

Grillo: "Pd più punti in comune
con il Pdl che con M5S"

Il leader dei grillini interviene sul suo blog ed elenca i dieci punti programmatici che il partito di Bersani e di Berlusconi avrebbero in comune:

ROMA - "Pdl e pdmenoelle hanno più punti programmatici in comune tra loro" di quanti non ne abbia il Partito democratico con il MoVimento 5 Stelle. Lo si legge in un intervento sul blog di Beppe Grillo firmato da un militante, Ernesto. Dalla Tav, agli F35, all'articolo 18, se ne contano in tutto dieci: "Ne hanno più loro" in comune di quelli "che afferma Bersani con il M5S (lui dice 8). Non per niente hanno governato per un anno e più insieme".

tra un pò siamo alle comiche..

voglio proprio vedere
che succede al senato..


Ultima modifica di mik.300 il 06/03/2013, 17:49, modificato 1 volta in totale.


_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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MessaggioInviato: 06/03/2013, 18:07 
Siamo già alle comiche.

"pdl e pdmenoelle hanno più punti programmatici in comune tra loro:
1) entrambi vogliono la TAV
2) entrambi sono per il MES
3) entrambi per il Fiscal Compact
4) entrambi per il pareggio di bilancio
5) entrambi per le "missioni di pace"
6) entrambi per l'acquisto degli F-35
7) entrambi per lo smantellamento dell'art.18
8) entrambi per la perdita della sovranità monetaria
9) entrambi per il finanziamento della scuola privata
10) entrambi per i rimborsi elettorali
Quanti punti programmatici comuni ho trovato così su due piedi??? DIECI. Ne hanno più loro che quello che afferma Bersani con il M5S (lui dice 8). Non per niente hanno governato per un anno e più insieme" ernesto
http://www.beppegrillo.it/2013/03/punti_programma.html

Ernesto (non Grillo) elenca i punti programmatici comuni del PUDE per rispondere a coloro che spingono per un alleanza M5S-PD sostenendo che i loro programmi sono simili e un accordo provvisorio si può fare. Ma partendo da questa premessa, è vero che anche PD e PDL hanno punti programmatici condivisi in abbondanza, quindi l'alleanza se la possono fare anche loro...
Sotto inteso non espresso: se le cose stanno così, perchè gli irresponsabili che non vogliono l'alleanza sono solo quelli del M5S?

In questo caso ( titolo di repubblica a parte) non c'è nemmeno margine per il dubbio. Quindi quale sarebbe la notizia?

L'M5s continua a sostenere quello che ha sempre sostenuto e a ribadire fino alla noia che non vuole fare alleanze. Nulla di nuovo. Per sapere cosa succederà ci tocca aspettare che Napolitano avanzi delle proposte e faccia la sua opera di mediazione.


Storia che i giornalisti fraintendono???
"Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate?" (Mar 8:18)

[;)]



_________________
« Nel regno di chi cerca la verità non esiste nessuna autorità umana. Colui che tenta di recitarvi la parte di sovrano avrà a che fare con la risata degli dei » (Albert Einstein)

« Non dubitate che un piccolo gruppo di cittadini coscienti e risoluti non possa cambiare il mondo. In fondo è cosi che è sempre andata »
(Margaret Mead)
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MessaggioInviato: 06/03/2013, 18:22 
Cita:
Blissenobiarella ha scritto:
Una rete libera difficilmente potrebbe diventare uno strumento utile all'ascesa di un dittatore

Beh a giudicare dall'ascesa di Beppe Grillo credo sia il caso di eliminare il "difficilmente".
[:D]
Ok, era una battuta, ma ti invito a rifletterci su.


Cita:
Blissenobiarella ha scritto:
Quando invece un potere si accentra nelle mani di pochi, comincia ad essere pericoloso...può diventare strumento di persuasione, di ricatto, di scambio, assume un valore e diventa vendibile al miglior offerente.

Prendi ad esempio Facebook. Milioni di utenti che offrono la propria manovalanza gratis e che arricchiscono a dismisura una delle più ricche aziende al mondo. E tutto questo senza guadagnare un solo centesimo ma con in cambio una grande illusione, l'idea di far parte di una tendenza.

Mi rifiuto di pensare categoricamente che tutti gli utenti Facebook, ovvero la manovalanza, siano degli imbecilli, qualcuno certamente, ma pensare che quasi 1 miliardo di utenti, di cui circa 500.000 realmente attivi, siano tali è impossibile. Moltissimi di questi utenti sono coscienti del fatto che impegnano il proprio tempo su Internet cliccando su "Mi piace" o condividendo e diventando amici di decine di utenti di cui manco sanno chi sono realmente.
Questo non è un condizionamento di dimensioni gigantesche? Non è la stessa rete ad aver premiato un evento che, se potessi tornare indietro di 20 anni, ipotizzare uno scenario simile mi risponderesti di farmi curare e di smetterla di dire fesserie?

Beppe Grillo è sempre stato contro ogni forma di automazione, peggio che peggio l'era dell'informatizzazione. Ma un bel giorno il signor Casaleggio gli ha spiegato alcuni aspetti chiave, pochi elementi ma che gli hanno aperto un mondo.
Beppe Grillo ha sempre fatto molta tendenza, soprattutto quando è stato cacciato dalla RAI ai tempi dei monologhi contro Craxi e lo scandalo che ne è derivato. Niente più TV ma una presenza sempre più intensa sul Web.
Dal punto di vista di Casaleggio non era necessario essere dei geni per ipotizzare l'ascesa in politica, in quanto Casaleggio è sempre stato un genio, aveva già intuito il potenziale. Difatti quando Beppe Grillo ha apertola sua prima versione di Blog era una struttura letteralmente assente da qualsiasi tipo di messaggio pubblicitario. Oggi?
Non lo sto criticando perchè monetizza, ma per riallacciarmi al discorso che hai fatto, ci si lascia condizionare soprattutto inconsapevolmente da chi conosce le tecniche giuste, perché tutti sono in grado di aprirsi un Blog, ma davvero pochi conoscono gli aspetti come l'indicizzazione, la diffusione, le tecniche di comunicazione, i linguaggi di programmazione, eccetera. Internet premia questi ultimi.


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MessaggioInviato: 06/03/2013, 18:44 
Cita:
Blissenobiarella ha scritto:

Siamo già alle comiche.

"pdl e pdmenoelle hanno più punti programmatici in comune tra loro:
1) entrambi vogliono la TAV
2) entrambi sono per il MES
3) entrambi per il Fiscal Compact
4) entrambi per il pareggio di bilancio
5) entrambi per le "missioni di pace"
6) entrambi per l'acquisto degli F-35
7) entrambi per lo smantellamento dell'art.18
8) entrambi per la perdita della sovranità monetaria
9) entrambi per il finanziamento della scuola privata
10) entrambi per i rimborsi elettorali
Quanti punti programmatici comuni ho trovato così su due piedi??? DIECI. Ne hanno più loro che quello che afferma Bersani con il M5S (lui dice 8). Non per niente hanno governato per un anno e più insieme" ernesto
http://www.beppegrillo.it/2013/03/punti_programma.html

Ernesto (non Grillo) elenca i punti programmatici comuni del PUDE per rispondere a coloro che spingono per un alleanza M5S-PD sostenendo che i loro programmi sono simili e un accordo provvisorio si può fare. Ma partendo da questa premessa, è vero che anche PD e PDL hanno punti programmatici condivisi in abbondanza, quindi l'alleanza se la possono fare anche loro...
Sotto inteso non espresso: se le cose stanno così, perchè gli irresponsabili che non vogliono l'alleanza sono solo quelli del M5S?

In questo caso ( titolo di repubblica a parte) non c'è nemmeno margine per il dubbio. Quindi quale sarebbe la notizia?

L'M5s continua a sostenere quello che ha sempre sostenuto e a ribadire fino alla noia che non vuole fare alleanze. Nulla di nuovo. Per sapere cosa succederà ci tocca aspettare che Napolitano avanzi delle proposte e faccia la sua opera di mediazione.


Storia che i giornalisti fraintendono???
"Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate?" (Mar 8:18)

[;)]


bliss,
il 90% del pd
non vuole il governissimo
(a parte renzi e pochi altri infiltrati)

è chiaro no ?

vuol dire che,
mancando un appoggio di grillo,
appena possibile, si andrà al voto,
possibilmente con nuova legge elettorale..
anche perchè 5 anni così
sono onestamente impossibili..

ergo prima si (ri)vota,
meglio è..

ma il problema è bersani?
se un governo tecnico
propone gli stessi punti
secondo me i grillini lo votano..
è solo un pregiudizio sulla persona



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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MessaggioInviato: 06/03/2013, 19:35 
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break ha scritto:

E non solo, chiunque si sveglia al mattino con le balle girate può scrivere un articolo, anzi creare un sito web, con lo scopo di creare una notizia, o anche una tendenza, che di fatto è il frutto di una mente alterata.
Movimento 5 Stelle ad esempio. Ha creato una tendenza e ha raccolto talmente tanti consensi da "vincere" le elezioni.
Ora, nessuno sa, per quanto tutti in cuor nostro speriamo che sia una vera svolta al marcio che c'è nella politica, se questa tendenza comporterà un miglioramento o un peggioramento.

Io personalmente sono totalmente contro ogni forma di controllo sulla libera espressione e sulla condivisione delle idee, della propria arte, conoscenza eccetera, ma rifletto sul fatto che non tutte le persone sono intellettualmente e moralmente oneste e questo non lo puoi negare.

Il M5S non ha creato un precedente, è già successo negli USA, ma fa riflettere e anche molto anche semplicemente sul fatto che come lo ha realizzato Casaleggio e Grillo, nessuno può negare che lo potrebbe realizzare anche Pinco Pallino, magari con finalità del tutto simili alla mente deviata di un dittatore come Hitler, oppure per uscire dalla politica la nascita di una nuova Setta a livello mondiale.
Quindi credo che un controllo sia necessario, brutto a dirsi ma noi tutti esseri umani, generalizzando ovviamente, non siamo in grado di gestire ma abbiamo bisogno di essere gestiti, o quanto meno di avere una guida. E questo è terribilmente pericoloso, soprattutto oggi con un livello di informazione pressochè totale.



Premetto che in questo caso non sto entrando nel merito della discussione di break con Solotecnico.
Ma voglio solo mostrarvi una curiosità.

Volevo già dirlo ieri, ma approfitto ora prendendo spunto dalle parole che ho messo in grassetto per farvi notare che questi 2 siti Web sono infatti proprio registrati aPinco Pallino
Verificare per credere

Cita:
Registrant
Name: Pinco Pallino
Organization: Pinco Pallino
ContactID: DOK17913R


http://www.senatori5stelle.it/ e http://www.deputati5stelle.it/

I commenti sulla serietà ed il coraggio di questo Pinco Pallino li lascio a voi.

Mentre la grande differenza stà che il sito di Grillo e Casaleggio è registrato a nome di un persona reale, come pure Ufoforum.it e tutti i siti e blog di gente coraggiosa che non ha nulla da nascondere.


Immagine
E mi rivolgo a questo sedicente Pinco Pallino de "I cittadini del MoVimento 5 Stelle", i tuoi due siti http://www.senatori5stelle.it/ e http://www.deputati5stelle.it/ non hanno diritto di rimanere online se non mostri la faccia.


Ultima modifica di Wolframio il 06/03/2013, 20:01, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 06/03/2013, 19:59 
Cita:
break ha scritto:

Cita:
Blissenobiarella ha scritto:
Una rete libera difficilmente potrebbe diventare uno strumento utile all'ascesa di un dittatore

Beh a giudicare dall'ascesa di Beppe Grillo credo sia il caso di eliminare il "difficilmente".
[:D]
Ok, era una battuta, ma ti invito a rifletterci su.


Io ci rifletto, ma tu prova invece solo ad osservare: il contenimento del fenomeno Grillo sta avvenendo adesso, e parte esattamente da dove, tu assieme ad altri, sostenete sia partita la sua ascesa. Anche se io contesto i metodi scorretti con cui si sta conducendo una vera e propria guerra mediatica che in questo momento ha come unici bersagli Grillo e Il Movimento5Stelle, guerra che va a scapito del diritto all'informazione che ogni cittadino dovrebbe vedersi garantito, i danni che questa rappresaglia può causare sul web sono assorbiti dal meccanismo "botta e risposta immediate" di cui esso si avvale. Ogni notizia falsa può essere rettificata in tempo reale e sta poi alle inclinazioni, alle simpatie, alla voglia che ha l'utente di credere ad una cosa piuttosto che ad un'altra, scegliere di quale tipo di informazione avvalersi. Il fatto che anche dopo aver effettuato le opportune rettifiche permanga la tendenza ad avvalersi di certe fonti piuttosto che da altre più attendibili, significa semplicemente che le preferenze di alcune persone vanno in quel senso, significa che indipendentemente dalla correttezza dell'informazione, per es. a qualcuno Il movimento5stelle non piace a prescindere, come è giusto che sia, queste persone saranno il veicolo dell'opinione avversa che ne conterrà l'esxploit. E va bene così, sgonfiato il fenomeno resteranno gli argomenti e con quelli si faranno i conti.

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Blissenobiarella ha scritto:
Quando invece un potere si accentra nelle mani di pochi, comincia ad essere pericoloso...può diventare strumento di persuasione, di ricatto, di scambio, assume un valore e diventa vendibile al miglior offerente.

Prendi ad esempio Facebook. Milioni di utenti che offrono la propria manovalanza gratis e che arricchiscono a dismisura una delle più ricche aziende al mondo. E tutto questo senza guadagnare un solo centesimo ma con in cambio una grande illusione, l'idea di far parte di una tendenza.

Mi rifiuto di pensare categoricamente che tutti gli utenti Facebook, ovvero la manovalanza, siano degli imbecilli, qualcuno certamente, ma pensare che quasi 1 miliardo di utenti, di cui circa 500.000 realmente attivi, siano tali è impossibile. Moltissimi di questi utenti sono coscienti del fatto che impegnano il proprio tempo su Internet cliccando su "Mi piace" o condividendo e diventando amici di decine di utenti di cui manco sanno chi sono realmente.
Questo non è un condizionamento di dimensioni gigantesche? Non è la stessa rete ad aver premiato un evento che, se potessi tornare indietro di 20 anni, ipotizzare uno scenario simile mi risponderesti di farmi curare e di smetterla di dire fesserie?

Beppe Grillo è sempre stato contro ogni forma di automazione, peggio che peggio l'era dell'informatizzazione. Ma un bel giorno il signor Casaleggio gli ha spiegato alcuni aspetti chiave, pochi elementi ma che gli hanno aperto un mondo.
Beppe Grillo ha sempre fatto molta tendenza, soprattutto quando è stato cacciato dalla RAI ai tempi dei monologhi contro Craxi e lo scandalo che ne è derivato. Niente più TV ma una presenza sempre più intensa sul Web.
Dal punto di vista di Casaleggio non era necessario essere dei geni per ipotizzare l'ascesa in politica, in quanto Casaleggio è sempre stato un genio, aveva già intuito il potenziale. Difatti quando Beppe Grillo ha apertola sua prima versione di Blog era una struttura letteralmente assente da qualsiasi tipo di messaggio pubblicitario. Oggi?
Non lo sto criticando perchè monetizza, ma per riallacciarmi al discorso che hai fatto, ci si lascia condizionare soprattutto inconsapevolmente da chi conosce le tecniche giuste, perché tutti sono in grado di aprirsi un Blog, ma davvero pochi conoscono gli aspetti come l'indicizzazione, la diffusione, le tecniche di comunicazione, i linguaggi di programmazione, eccetera. Internet premia questi ultimi.



Nessuno lavora gratis, e se un servizio viene offerto apparentemente free è perchè è possibile per chi lo offre ricavare il suo profitto in maniera contingente. Ora, è inutile filosofeggiare se questo sia o meno giusto, se ci piaccia o meno, è questo il meccanismo che rende possibile offrire dei servizi di cui si può avvalere la mazza e a noi non resta che prenderne atto.
Certo che quello che si condivide su facebook e nei social-network in generale influisce e condiziona l'opinione pubblica. Ma gli argomenti su cui si può essere d'accordo sono talmente vasti e la velocità dell'informazione è così elevata, che anche nel momento in cui si instaura un trend, non potrà mai rimanere stabile, verrà riassorbito e sostituito con una tendenza nuova.

Grillo non è mai stato contro la tecnologia. Ben prima di avere il suo blog, pesino nei filmati che tu stesso hai postato. Si vede un Grillo attento alla tecnologia, che si è comprato tutti i pc che sono usciti, che ne cambia uno ogni sei mesi, che si vuole collegare ad Hong Kong, che si lamenta che la connessione è lenta...Ma lui è un comico satirico ed è normale che faccia della satira anche sulla tecnologia. Quindi l'apertura di un blog, non è la conseguenza di un patto con il diavolo ( io ci scherzo, ma ho letto anche questo) ma la normale evoluzione di un percorso.

Casaleggio è uno che che di mestiere gestisce le comunicazioni sulla rete. Sarà un genio, ma non è l'unico.
Non è l'arma esclusiva del M5S. La stessa artiglieria è a disposizione di tutti.. chiunque può avvalersi di una consulenza professionale che gestisca le risorse web di un partito come probabilmente già fanno. Saper gestire le comunicazioni è un vantaggio?
Sicuramente, ma è un vantaggio a cui tutti possono accedere e rendere pari e patte le condizioni del gioco. Dopo di che, vinca il migliore.



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MessaggioInviato: 06/03/2013, 20:08 
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ANARCHIA E S**GA AL POTERE. I GRILLINI



Prendi uno che sì è no ha uno stipendio medio di 1000 euro al mese, mandalo in parlamento dove ne prenderà 5000 e vediamo se non obbedisce ai dettami del leader anarchico. La verità è che tutti gli elettori di Grillo sognano – chi più chi meno – di poter diventare essi stessi deputati o senatori. Sono iconoclasti innamorati delle loro icone. Le distruggono perché non possono averle hic et nunc. E’ in fondo il paradigma dell’anarchismo, teoria da frustrati con poche idee ma tutte rigorosamente confuse.



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di Francesco Colafemmina
In origine fu V per Vendetta. Ricordate quello strano film ambientato in una Londra neo-fascista dove islamici e omosessuali vengono messi al bando. Dove la politica dominante, guidata da neri crociati, si fonda sul false flag, sul terrorismo quale mezzo di controllo sociale, e naturalmente sulla corruzione. In questa realtà interviene un umile eroe senza volto, il cui segno, una V inserita in un cerchio, diventa sempre più simbolo di redenzione popolare dalla “corruzione” dilagante nella pseudo-democrazia britannica.
Ebbene, V per Vendetta ha quasi tutto in comune con il moVimento 5 stelle. Il film fu prodotto dalla Anarchos Production, più che una casa cinematografica, una sorta di programma fantapolitico. E quel famoso logo è entrato nel movimento di Grillo a partire dal V-day del 2007. Lì la V stava per “*********” e non per Vendetta (quasi per omaggiate il futuro destino pecoreccio del movimento) ma il significato era identico. Basta capovolgere la A inserita nel cerchio, simbolo dell’anarchismo, per capire il significato di quella V tuttora fondamentale nell’immagine del grillismo. Alla V si univa anche il numero 5, ricordo del 5 novembre 1605, data della congiura delle polveri ordita dal simpatico Guy Fawkes, cospiratore cattolico che intendeva far saltare in aria il Parlamento assieme al Re. Guy Fawkes, la cui maschera era indossata dal protagonista del film, è tornato naturalmente in auge grazie ad Anonymous o agli indignados: tutti hanno calzato quella maschera pur ignorandone la storia.
Insomma non si tratta di “gombloddismo” di quart’ordine, bensì della reale portata di quel fantasioso personaggio. V for Vendetta fu infatti creato nel 1982 dall’occultista, mago e anarchico scrittore di fumetti Alan Moore. Anarchico? Ma cos’è l’anarchia? ”La gente pensa che sia una pessima idea perché in un mondo anarchico la gang più grossa è quella che comanda”. Così Moore che in realtà sostiene un anarchismo organizzato in modo tale da poter combattere questo disordine capitalistico dove la gang più grossa arraffa tutto per sé.


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Il pensiero di Grillo è analogo. Il MoVimento non si richiama ufficialmente all’anarchismo. Piuttosto ama soffocare l’anarchismo in una ricerca di facciata della democrazia diretta. Ne parlavo una volta con un tecnico informatico – guardacaso l’intero establishment del MoVimento è fatto di tecnici informatici, non hacker, ma per lo più s****toni di provincia. Lui mi portava come esempio di democrazia diretta quello ateniese… Lo bloccai subito. Un tecnico informatico che mi parla di Pericle – per dire – già mi sembrava una eccessiva anomalia. E volli per un attimo educarlo in merito.
La democrazia diretta ateniese si basava anzitutto su quella che noi chiameremmo “discriminazione sociale”. Niente donne, niente meteci, niente figli di meteci, niente schiavi. Eh già, c’erano pure gli schiavi! In più era una democrazia diretta formalmente. La maggior parte dei cittadini tuttavia si dedicava agli affari propri (mandare avanti la bottega, curare l’uliveto, potare i vigneti, contrattare i viaggi delle navi mercantili, etc. etc.). Solo pochi ricchi latifondisti potevano dedicarsi notte e giorno alla “politica”. E gli altri cittadini li rispettavano perché sapevano che l’aristocrazia sapeva ben amministrare (Solone – un aristocratico – era stato in grado di risollevare anche le sorti dei derelitti, abolendo quella che nel medioevo tornerà sotto forma di “servitù della gleba”).
Quando arrivò invece il demagogo Pericle e introdusse lo stipendio (certo minimo) per i funzionari pubblici eletti (ad esempio i giudici) ciò modificò la struttura della democrazia ateniese. Se prima si dava ascolto all’aristocratico illuminato e sapiente, ora si trattava di guidare folle di banderuole che erano state caricate di una responsabilità inusitata ma che non sapevano mai che pesci pigliare perché tutto sommato di amministrazione della cosa pubblica non capivano un tubo. E nacquero i demagoghi. E l’oratoria si fece politica perché chi meglio parlava, o chi convinceva di più, avrebbe poi ottenuto provvisori successi politici.
Questo non certo per negare la bellezza della democrazia, ma per mettere in discussione l’idiozia della “democrazia diretta”. Un autentico falso storico.



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Tuttavia ciò che il MoVimento di Grillo vuole attuare è in verità un governo anarchico. Spiace che non voglia chiamarlo con il suo vero nome.
Scopo dell’anarchismo non è infatti la conquista del potere, ma la sua distruzione. Sostituire il “potere” con il mutuo contratto fra individui che non delegano nulla, che aderiscono piuttosto a delle idee di cambiamento e possono diventare protagonisti del cambiamento.
Si dirà: “ma Grillo è un dittatore!”. No, il suo sistema-movimento è organizzato secondo i dettami dell’anarchismo. Non vi è un Capo-padrone, ma un leader, un portavoce, un catalizzatore del sogno/sentimento diffuso che gli aderenti al movimento possono cambiare, modificare, aggiornare in maniera condivisa. La massima benthamiana “everyone counts for one” è d’altro canto una chiara indicazione di come in Grillo convivano due anime: quella anarchica e quella libertaria/utilitaristica. I diritti del singolo non possono essere pretermessi, ma vanno esaltati fino a fare di ciascuno il governante di sé. An-archia, senza un comando. Ognuno comanda se stesso e non ha un capo.
Questo nella teoria… Nella pratica invece questo anarchismo socialistizzante ma con qualche tocco di sano utilitarismo rischia di trasformarsi nella conclamata decadenza della cultura occidentale, in una oclocrazia terminale e confusa. Anzi è già – con ogni certezza – il regno delle capre, nel senso sgarbiano del termine. Antipolitico, ma anche anticulturale, il movimento grillino è il luogo in cui pascolano miti greggi di italiani portatori di una subcultura sovversiva, quella del web.
Quando Grillo e Casaleggio lanciarono i meetup avevano ben chiaro in testa che per creare un movimento anarchico serve radunare gruppi che non solo siano privi di un reale potere (anche culturale), ma che abbiano la presunzione di ottenerlo così su due piedi, senza mediazione culturale o politica. Il cittadino deve “rivendicare” i propri diritti ma avere anche una dose di superbia, di presunzione in più per abbattere il sistema ordinato (sebbene spesso malfunzionante) nel quale dovrebbe esercitare i suddetti diritti. E i due fondatori del movimento capirono che solo il web avrebbe potuto offrirgli questo genere di adepti.



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L’esercito dei bimbominkia e dei bamboccioni
Il web infatti per la tipica discrasia fra fini e mezzi è per molti non semplicemente un mezzo potente ma un autentico fine. E’ un’armatura adamantina in grado di proteggere la fragilità dell’ignoranza, una spada più diretta e grosseur, ma anche più efficace della cultura. Chi la detiene, chi conosce le chiavi di decrittazione del web, è come se possedesse Excalibur. E’ soprattutto un mezzo più “democratico” della tv. Perché se al telegiornale dici pistolinate non torni più in video, se invece le scrivi sul tuo blog diventi più famoso di Carlo Rubbia e quindi anche più saggio di lui. Grillo col suo blog ha dato l’esempio. Non è importante chi egli sia, quale cultura abbia, quale capacità imprenditoriale o amministrativa. E’ importante che abbia séguito. Che sia famoso. La fama è strumento di autorevolezza sul web. Così il movimento ha radunato le copiose vittime dell’impotenza culturale informatica. Periti informatici ne hanno costituito la spina dorsale. Poi sono arrivati i laureati a costituirne il volto o forse il belletto elettorale (giacché il programma del movimento prevede l’abolizione del valore legale delle lauree). E da un esercito di capre il movimento si è presto trasformato in quello dei sacerdoti del “voglio anche se non posso”, paradigma non solo proprio della società dei consumi contemporanea, ma massimamente dell’italiano medio.
Prendi uno che sì è no ha uno stipendio medio di 1000 euro al mese, mandalo in parlamento dove ne prenderà 5000 e vediamo se non obbedisce ai dettami del leader anarchico. La verità è che tutti gli elettori di Grillo sognano – chi più chi meno – di poter diventare essi stessi deputati o senatori. Sono iconoclasti innamorati delle loro icone. Le distruggono perché non possono averle hic et nunc. E’ in fondo il paradigma dell’anarchismo, teoria da frustrati con poche idee ma tutte rigorosamente confuse.
A questo punto non vale la pena aggiungere altro. Il film V per Vendetta terminava con una gloriosa esplosione del parlamento col sottofondo dell’Ouverture 1812 di Tchaikovsky. Personalmente non avrei alcuna obiezione rispetto a questo finale. Aspetterei soltanto che il parlamento si riempia di soli grillini, magari dopo un’ulteriore tornata elettorale. Avremmo ottenuto così da un lato la purificazione della politica tradizionale e dall’altro l’ordalia solenne del grillismo che, bruciando, non farebbe altro che attestare la propria natura di mistica menzogna.

http://www.papalepapale.com/develop/ana ... ditoriale/


Ultima modifica di Ufologo 555 il 06/03/2013, 20:09, modificato 1 volta in totale.


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Wolframio ha scritto:
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Poco fa parlavo di imbecilli, guardacaso, ma in questo caso oltre ad aver commesso un reato, in particolare per l'estensione .IT, è rintracciabilissimo da Polizia Postale e il dominio prima o poi verrà disattivato. Evidentemente si tratta di un imbecille a 360 gradi.

Mi chiedo però al NIC chi è quell'emerito @@@@ che ha dato consenso e autorizzato la registrazione, questo è un mistero ancora più misterioso [:D]


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Quindi credo che un controllo sia necessario, brutto a dirsi ma noi tutti esseri umani, generalizzando ovviamente, non siamo in grado di gestire ma abbiamo bisogno di essere gestiti, o quanto meno di avere una guida.

Triste visione. Soprattutto se ti capita una guida alla Caligola o alla Hitler.
Direi più che altro che noi esseri umani abbiamo bisogno di evolverci e non è certo reprimendo, pilotando o censurando mezzi di comunicazione, di scambio e di informazione che questo possa avvenire.

Anche perché quello che succede nel cyberspazio è un riflesso delle coscienze che popolano la vita reale, quindi andare a reprimere nel web equivale a voler reprimere anche nella vita reale.
Gli imbecilli esistono nel web perché esistono nella vita reale.. che fai li elimini dal web, poi vai a casa e li elimini anche fisicamente così non vanno in giro a dire puttanate?
In pratica uno stato di polizia, una dittatura, un classico insomma... in cui se ti capita la persona giusta magari ti va bene una decina d'anni (con tutte le limitazioni del caso) se ti capita uno con i deliri di onnipotenza (praticamente ogni esempio storico di dittatore) sei fottuto.



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Ufologo 555 ha scritto:

[;)]


ANARCHIA E S**GA AL POTERE. I GRILLINI



Prendi uno che sì è no ha uno stipendio medio di 1000 euro al mese, mandalo in parlamento dove ne prenderà 5000 e vediamo se non obbedisce ai dettami del leader anarchico. La verità è che tutti gli elettori di Grillo sognano – chi più chi meno – di poter diventare essi stessi deputati o senatori. Sono iconoclasti innamorati delle loro icone. Le distruggono perché non possono averle hic et nunc. E’ in fondo il paradigma dell’anarchismo, teoria da frustrati con poche idee ma tutte rigorosamente confuse.



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di Francesco Colafemmina
In origine fu V per Vendetta. Ricordate quello strano film ambientato in una Londra neo-fascista dove islamici e omosessuali vengono messi al bando. Dove la politica dominante, guidata da neri crociati, si fonda sul false flag, sul terrorismo quale mezzo di controllo sociale, e naturalmente sulla corruzione. In questa realtà interviene un umile eroe senza volto, il cui segno, una V inserita in un cerchio, diventa sempre più simbolo di redenzione popolare dalla “corruzione” dilagante nella pseudo-democrazia britannica.
Ebbene, V per Vendetta ha quasi tutto in comune con il moVimento 5 stelle. Il film fu prodotto dalla Anarchos Production, più che una casa cinematografica, una sorta di programma fantapolitico. E quel famoso logo è entrato nel movimento di Grillo a partire dal V-day del 2007. Lì la V stava per “*********” e non per Vendetta (quasi per omaggiate il futuro destino pecoreccio del movimento) ma il significato era identico. Basta capovolgere la A inserita nel cerchio, simbolo dell’anarchismo, per capire il significato di quella V tuttora fondamentale nell’immagine del grillismo. Alla V si univa anche il numero 5, ricordo del 5 novembre 1605, data della congiura delle polveri ordita dal simpatico Guy Fawkes, cospiratore cattolico che intendeva far saltare in aria il Parlamento assieme al Re. Guy Fawkes, la cui maschera era indossata dal protagonista del film, è tornato naturalmente in auge grazie ad Anonymous o agli indignados: tutti hanno calzato quella maschera pur ignorandone la storia.
Insomma non si tratta di “gombloddismo” di quart’ordine, bensì della reale portata di quel fantasioso personaggio. V for Vendetta fu infatti creato nel 1982 dall’occultista, mago e anarchico scrittore di fumetti Alan Moore. Anarchico? Ma cos’è l’anarchia? ”La gente pensa che sia una pessima idea perché in un mondo anarchico la gang più grossa è quella che comanda”. Così Moore che in realtà sostiene un anarchismo organizzato in modo tale da poter combattere questo disordine capitalistico dove la gang più grossa arraffa tutto per sé.


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Il pensiero di Grillo è analogo. Il MoVimento non si richiama ufficialmente all’anarchismo. Piuttosto ama soffocare l’anarchismo in una ricerca di facciata della democrazia diretta. Ne parlavo una volta con un tecnico informatico – guardacaso l’intero establishment del MoVimento è fatto di tecnici informatici, non hacker, ma per lo più s****toni di provincia. Lui mi portava come esempio di democrazia diretta quello ateniese… Lo bloccai subito. Un tecnico informatico che mi parla di Pericle – per dire – già mi sembrava una eccessiva anomalia. E volli per un attimo educarlo in merito.
La democrazia diretta ateniese si basava anzitutto su quella che noi chiameremmo “discriminazione sociale”. Niente donne, niente meteci, niente figli di meteci, niente schiavi. Eh già, c’erano pure gli schiavi! In più era una democrazia diretta formalmente. La maggior parte dei cittadini tuttavia si dedicava agli affari propri (mandare avanti la bottega, curare l’uliveto, potare i vigneti, contrattare i viaggi delle navi mercantili, etc. etc.). Solo pochi ricchi latifondisti potevano dedicarsi notte e giorno alla “politica”. E gli altri cittadini li rispettavano perché sapevano che l’aristocrazia sapeva ben amministrare (Solone – un aristocratico – era stato in grado di risollevare anche le sorti dei derelitti, abolendo quella che nel medioevo tornerà sotto forma di “servitù della gleba”).
Quando arrivò invece il demagogo Pericle e introdusse lo stipendio (certo minimo) per i funzionari pubblici eletti (ad esempio i giudici) ciò modificò la struttura della democrazia ateniese. Se prima si dava ascolto all’aristocratico illuminato e sapiente, ora si trattava di guidare folle di banderuole che erano state caricate di una responsabilità inusitata ma che non sapevano mai che pesci pigliare perché tutto sommato di amministrazione della cosa pubblica non capivano un tubo. E nacquero i demagoghi. E l’oratoria si fece politica perché chi meglio parlava, o chi convinceva di più, avrebbe poi ottenuto provvisori successi politici.
Questo non certo per negare la bellezza della democrazia, ma per mettere in discussione l’idiozia della “democrazia diretta”. Un autentico falso storico.



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Tuttavia ciò che il MoVimento di Grillo vuole attuare è in verità un governo anarchico. Spiace che non voglia chiamarlo con il suo vero nome.
Scopo dell’anarchismo non è infatti la conquista del potere, ma la sua distruzione. Sostituire il “potere” con il mutuo contratto fra individui che non delegano nulla, che aderiscono piuttosto a delle idee di cambiamento e possono diventare protagonisti del cambiamento.
Si dirà: “ma Grillo è un dittatore!”. No, il suo sistema-movimento è organizzato secondo i dettami dell’anarchismo. Non vi è un Capo-padrone, ma un leader, un portavoce, un catalizzatore del sogno/sentimento diffuso che gli aderenti al movimento possono cambiare, modificare, aggiornare in maniera condivisa. La massima benthamiana “everyone counts for one” è d’altro canto una chiara indicazione di come in Grillo convivano due anime: quella anarchica e quella libertaria/utilitaristica. I diritti del singolo non possono essere pretermessi, ma vanno esaltati fino a fare di ciascuno il governante di sé. An-archia, senza un comando. Ognuno comanda se stesso e non ha un capo.
Questo nella teoria… Nella pratica invece questo anarchismo socialistizzante ma con qualche tocco di sano utilitarismo rischia di trasformarsi nella conclamata decadenza della cultura occidentale, in una oclocrazia terminale e confusa. Anzi è già – con ogni certezza – il regno delle capre, nel senso sgarbiano del termine. Antipolitico, ma anche anticulturale, il movimento grillino è il luogo in cui pascolano miti greggi di italiani portatori di una subcultura sovversiva, quella del web.
Quando Grillo e Casaleggio lanciarono i meetup avevano ben chiaro in testa che per creare un movimento anarchico serve radunare gruppi che non solo siano privi di un reale potere (anche culturale), ma che abbiano la presunzione di ottenerlo così su due piedi, senza mediazione culturale o politica. Il cittadino deve “rivendicare” i propri diritti ma avere anche una dose di superbia, di presunzione in più per abbattere il sistema ordinato (sebbene spesso malfunzionante) nel quale dovrebbe esercitare i suddetti diritti. E i due fondatori del movimento capirono che solo il web avrebbe potuto offrirgli questo genere di adepti.



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L’esercito dei bimbominkia e dei bamboccioni
Il web infatti per la tipica discrasia fra fini e mezzi è per molti non semplicemente un mezzo potente ma un autentico fine. E’ un’armatura adamantina in grado di proteggere la fragilità dell’ignoranza, una spada più diretta e grosseur, ma anche più efficace della cultura. Chi la detiene, chi conosce le chiavi di decrittazione del web, è come se possedesse Excalibur. E’ soprattutto un mezzo più “democratico” della tv. Perché se al telegiornale dici pistolinate non torni più in video, se invece le scrivi sul tuo blog diventi più famoso di Carlo Rubbia e quindi anche più saggio di lui. Grillo col suo blog ha dato l’esempio. Non è importante chi egli sia, quale cultura abbia, quale capacità imprenditoriale o amministrativa. E’ importante che abbia séguito. Che sia famoso. La fama è strumento di autorevolezza sul web. Così il movimento ha radunato le copiose vittime dell’impotenza culturale informatica. Periti informatici ne hanno costituito la spina dorsale. Poi sono arrivati i laureati a costituirne il volto o forse il belletto elettorale (giacché il programma del movimento prevede l’abolizione del valore legale delle lauree). E da un esercito di capre il movimento si è presto trasformato in quello dei sacerdoti del “voglio anche se non posso”, paradigma non solo proprio della società dei consumi contemporanea, ma massimamente dell’italiano medio.
Prendi uno che sì è no ha uno stipendio medio di 1000 euro al mese, mandalo in parlamento dove ne prenderà 5000 e vediamo se non obbedisce ai dettami del leader anarchico. La verità è che tutti gli elettori di Grillo sognano – chi più chi meno – di poter diventare essi stessi deputati o senatori. Sono iconoclasti innamorati delle loro icone. Le distruggono perché non possono averle hic et nunc. E’ in fondo il paradigma dell’anarchismo, teoria da frustrati con poche idee ma tutte rigorosamente confuse.
A questo punto non vale la pena aggiungere altro. Il film V per Vendetta terminava con una gloriosa esplosione del parlamento col sottofondo dell’Ouverture 1812 di Tchaikovsky. Personalmente non avrei alcuna obiezione rispetto a questo finale. Aspetterei soltanto che il parlamento si riempia di soli grillini, magari dopo un’ulteriore tornata elettorale. Avremmo ottenuto così da un lato la purificazione della politica tradizionale e dall’altro l’ordalia solenne del grillismo che, bruciando, non farebbe altro che attestare la propria natura di mistica menzogna.

http://www.papalepapale.com/develop/ana ... ditoriale/


abbastanza condivisibile..
io aggiungo che la linea non ortodossa
viene pesantemente bastonata

una sorta di mobbing politico..

poi stavo pensando..
il ragionamento di grillo
è il seguente:
"ci alleiamo di volta in volta con
chi propone disegni di legge
condivisi dal movimento
..senza appoggiare nessuno.."

ma io mi chiedo..
se sono all'opposizione,
è c'è una maggioranza autosufficiente,
quali sarebbero queste leggi
che approverebbero ?
cioè una maggioranza autosufficiente
perchè mai dovrebbe cercare
i voti di grillo..?
?

boh..

per contare qualcosa
devi allearti con qualcuno,
devi essere indispensabile,
no ?

in sicilia hanno portato a casa qualcosa
perchè i voti di grillo
erano necessari per avere la maggioranza..


qui la logica è andata in vacanza..


Ultima modifica di mik.300 il 06/03/2013, 21:04, modificato 1 volta in totale.


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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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mik.300 ha scritto:

bliss,
il 90% del pd
non vuole il governissimo
(a parte renzi e pochi altri infiltrati)

è chiaro no ?

vuol dire che,
mancando un appoggio di grillo,
appena possibile, si andrà al voto,
possibilmente con nuova legge elettorale..
anche perchè 5 anni così
sono onestamente impossibili..

ergo prima si (ri)vota,
meglio è..

ma il problema è bersani?
se un governo tecnico
propone gli stessi punti
secondo me i grillini lo votano..
è solo un pregiudizio sulla persona




Ma certo...in questo momento alleanze di qualsivoglia tipo sono sconvenienti per tutte le parti.
E in ogni caso la palla è in mano a Napolitano( che pare abbia già espresso un veto contro politiche di rientro dall'austerity e antieuropeiste [xx(]).
I grillini hanno già detto no alla fiducia al governo tecnico.
Ci tocca aspettare, ma tanto fretta non ce ne è.



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« Nel regno di chi cerca la verità non esiste nessuna autorità umana. Colui che tenta di recitarvi la parte di sovrano avrà a che fare con la risata degli dei » (Albert Einstein)

« Non dubitate che un piccolo gruppo di cittadini coscienti e risoluti non possa cambiare il mondo. In fondo è cosi che è sempre andata »
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MessaggioInviato: 06/03/2013, 21:55 
Cita:
Blissenobiarella ha scritto:


Ma certo...in questo momento alleanze di qualsivoglia tipo sono sconvenienti per tutte le parti.
E in ogni caso la palla è in mano a Napolitano( che pare abbia già espresso un veto contro politiche di rientro dall'austerity e antieuropeiste [xx(]).


Napolitano l' ha ormai fatta anche chiaramente fuori dal vaso costituzionale perchè non può permettersi di dare nè indirizzi politici nè tantomeno veti.

E' compito del governo eletto di fare le scelte politiche e non suo, lui deve solo firmare le leggi a meno che non siano anticostituzionali.

Così facendo ha palesemente infranto una delle regole più importanti del nostro intero ordinamento costituzionale, punto.


La pianti di fare il governissimo o il suo vice perchè il governo spetta a chi viene eletto, certo non a lui che non è neppure una carica elettiva.

Tra la vergognosa resa ai diktat esteri,
le collusioni con la mafia dei suoi collaboratori più stretti (e solo l' immunità gli ha risparmiato di verificare la sua posizione)
e il suo continuo tracimare dal suo ruolo costituzionale,

ce ne è già abbastanza per un' accusa di Alto Tradimento.


Cita:
Blissenobiarella ha scritto:

I grillini hanno già detto no alla fiducia al governo tecnico.
Ci tocca aspettare, ma tanto fretta non ce ne è.



Infatti, la vera differenza è tra chi dice NO a questa UE della finanza diretta da Berlino e chi invece la serve, come i partiti tradizionali.

Il PDL e il Pdmenoelle e tutti gli altri hanno fatto ciascuno la sua scelta di campo, ne paghino ora tutte le conseguenze.

Si torni a votare ma prima a ricontare le schede perchè non si può lasciar passare così il possibile tentativo di broglio, sennò ci riprovano.


Facciamo vedere a tutti come stanno le cose e vediamo come andrà stavolta.



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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Blissenobiarella ha scritto:

Siamo già alle comiche.

"pdl e pdmenoelle hanno più punti programmatici in comune tra loro:

1) entrambi vogliono la TAV
2) entrambi sono per il MES
3) entrambi per il Fiscal Compact
4) entrambi per il pareggio di bilancio
5) entrambi per le "missioni di pace"
6) entrambi per l'acquisto degli F-35
7) entrambi per lo smantellamento dell'art.18
8) entrambi per la perdita della sovranità monetaria
9) entrambi per il finanziamento della scuola privata
10) entrambi per i rimborsi elettorali




Bene... vuol dire che entrambi devono essere fermati. Ora [:D]

PS: Lo credo bene che il nostro Bersani NON voglia tagliare
i "rimborsi elettorali" (vedasi "finanziamento pubblico ai partiti")...

....solo loro, pare debbano prendere una cinquantina di milioni di euro...

Bello eh?



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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Ma si aspettiamo ancora un giro di valzer tanto il paese va' a rotoli senza un governo decente a no scusa al governo ci va' grillo come presidente del senato mette il panettiere all'angolo e come presidente alle camere la parricchiera cosi' brava a fare la messa in piega e come presidente del consiglio ma diamine! l'amministratore del condominio di casa grillo!


tanto non c'e' fretta............



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Cita:
Aztlan ha scritto:
la vera differenza è tra chi dice NO a questa UE della finanza diretta da Berlino
e chi invece la serve, come i partiti tradizionali.

Eh già.... lo dico da anni ma... nessuno ci crede...Immagine



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