Però ...
![Occhiolino [;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif)
M5S, il nodo è l'alleanza col Pd
Bocciata la "marcia" verso le Camere
Gli eletti del Movimento riuniti a Roma. Catalano parla di una consultazione sul rapporto con Bersani: "Un governo va fatto". Proposta non discussa né votata. Crimi: "Chiamato dal Pd per l'elezione dei presidenti di Camera e Senato. Correttezza istituzionale, non un inciucio". Bocciata la proposta di una "marcia" da Piazza del Popolo a Montecitorio
ROMA - Un referendum online per consultare la base del Movimento 5 Stelle sulla possibilità di un'alleanza con il Pd. La proposta sarebbe stata avanzata da una minoranza durante il nuovo meeting dei neoparlamentari grillini in un albergo di Roma, proposta che però non è stata né discussa né votata. L'ipotesi, che già questa mattina ha acceso il dibattito dopo le parole di Ivan Catalano sul Movimento "in fermento" sul referendum, ha animato la discussione, a margine della riunione, tra molti parlamentari a 5 Stelle che - così si apprende - si interrogano sull'opportunità di votare o non votare la fiducia a un eventuale governo Bersani.
Bocciata la "marcia" verso il Parlamento. L'assemblea dei neoeletti del Movimento 5 stelle ha inoltre bocciato a maggioranza, per alzata di mano, l'ipotesi di una 'marcia' dei parlamentari a Roma per venerdì prossimo, in occasione della prima seduta del nuovo Parlamento. Secondo quanto viene riferito, la proposta avanzata dal deputato Alessandro Di Battista prevedeva una "passeggiata di accompagnamento, con famiglie e bambini, da piazza del Popolo fino a Palazzo Madama".
Contrario in primis il capogruppo in pectore al Senato, Vito Crimi: "Non deve passare il concetto - ha spiegato - che ci accompagnano come i bambini al primo giorno di scuola. Noi abbiamo una nostra dignità, siamo persone serie e non dobbiamo dare l'immagine che è una marcia di vittoria perchè noi andiamo in Parlamento a lavorare". "Ci hanno già accomunato al fascismo e a Casapound - ha spiegato un neoparlamentare -, un'iniziativa del genere verrebbe vista come una marcia su Roma".
Ulteriori tagli a indennità parlamentari. Gli eletti del M5S riflettono anche su possibili altre 'sforbiciate', oltre a quelle agli stipendi, che tocchino le ulteriori indennità spettanti ai parlamentari, diaria compresa. A quanto riferiscono fonti interne, l'assemblea sta valutando di modificare il codice di comportamento degli eletti M5S, che attualmente prevede riduzioni solo per gli stipendi. Per questo Vito Crimi ha raccomandato agli altri eletti di non firmare i documenti che verranno sottoposti ai 'grillini' quando domani andranno a registrarsi in Parlamento. "Come avviene in un qualunque primo giorno di lavoro - ha spiegato - dovrete prendere le carte per accettazione e firmarle solo in seguito". Crimi ha anche consigliato ai parlamentari di non fornire il codice Iban del loro conto bancario proprio per evitare accrediti non richiesti.
"Ma non siamo francescani". Tra gli interventi, c'è chi ha ricordato che i grillini sono arrivati in Parlamento "dicendo che avremmo preso 2500 euro al mese e invece ora stiamo discutendo se tra rimborsi e tutto il resto prenderne 11mila". Per contro, c'è chi ha sottolineato: "Non bisogna rimetterci di tasca nostra". Una parlamentare siciliana ha raccontato che "in Sicilia hanno fatto un errore e hanno restituito più di quel che dovevano dare e ci hanno rimesso di tasca loro. Nessuno vuole arricchirsi, ma nemmeno rimetterci".
Nel dibattito, lungo molte ore, più persone hanno sostenuto che bisogna spendere "quanto è necessario senza vivere però come universitari fuori sede, nelle case tutti insieme. Spendiamo quanto è necessario, rendicontiamo tutto e mettiamo tutto in Rete e la Rete controlla".
Un altro parlamentare M5S ha aggiunto: "Grillo dice che non vuole a Roma 154 francescani. Noi spendiamo quanto è necessario e rendiamo indietro allo stato 410mila euro al mese, questo è il messaggio che deve passare all'opinione pubblica. Il resto lo spendiamo per fare politica".
Tutti d'accordo sul fatto di non dover guadagnare più di 2500 euro netti al mese, ma da un altro neoeletto arriva il monito: "Non dobbiamo lucrare, ma dobbiamo essere equamente retribuiti oppure diventiamo integralisti".
Alla fine del dibattito, passa la proposta della deputata Giulia Sarpi, che ha detto: "Su tutto deciderà la commissione indennità. Non usciamo da qui con una proposta, ma deleghiamo al gruppo indennità e poi votiamo". Infatti, il voto ha dato mandato ai gruppi di valutare tutte le questioni sollevate nel corso dell'assemblea di oggi.
Catalano: "M5S in fermento su alleanza con Pd". I neoeletti del Movimento hanno deciso di cambiare albergo. Stavolta la riunione organizzativa, iniziata poco dopo le 14 e ancora in corso, avviene in un hotel dell'Eur. Un appuntamento fondamentale, sembra, anche per capire le future strategie politiche e le alleanze. Sull'ipotesi di un referendum tra gli attivisti a 5 Stelle per un'alleanza con il Pd, "il Movimento è in fermento da giorni", ha detto Catalano prima della riunione: "Si può fare tutto non ci sono vincoli". E poi: "Un governo va fatto sennò non va avanti il Paese. Qualcuno prenderà la decisione di farlo e lo si farà".
I parlamentari del M5S, secondo quanto si apprende, torneranno a riunirsi da mercoledì per decidere come comportarsi nella votazione dei due presidenti delle Camere venerdì prossimo. Una nuova riunione che, viene riferito, si negli uffici di Camera e Senato. La riunione di oggi, viene spiegato ancora da un deputato, è "tecnico-organizzativa, su chi fa cosa nelle commissioni parlamentari". Viene negato invece che si stia discutendo del fermento nel Movimento sulla possibilità di un'alleanza con il Pd di Bersani. La riunione di oggi finirà verso le 19 e potrebbe esserci una conferenza stampa. Da domani i grillini andranno a 'registrarsi' alla Camera e al Senato, per gli adempimenti formali prima della proclamazione di venerdì.
Crimi: "Contattato da Pd". Era stato Vito Crimi, futuro capogruppo al Senato, a fare riferimento su Facebook a contatti con il partito di Bersani: "Operazione trasparenza 1: mi ha contattato ieri un esponente di rilievo del Pd per anticiparmi che lunedì terranno riunione congiunta dei gruppi da cui proporranno i loro nomi per le Presidenze e nei successivi giorni incontreranno i gruppi per comunicarlo e confrontarsi".
Intanto favorevole a un governo con il M5S si è detta Susanna Camusso: "C'è bisogno di risposte. Penso che il voto abbia detto che c'è un partito che ha preso il maggior numero di voti e un secondo partito che è M5S e quella è la volontà degli elettori", ha detto intervenendo a 'In mezz'ora' di Lucia Annunziata, aggiungendo "che gli italiani hanno detto di no" ad un governissimo, e se fallisse il tentativo di Bersani "bisognerebbe continuare a moltiplicare le ipotesi per una soluzione che sia la piùrispettosa del risultato del voto".
La neo senatrice del Pd, Laura Puppato, propone poi un blog comune a cui affidare il dialogo tra Partito democratico e Movimento 5 stelle per trovare l'intesa e "una fiducia a tempo, per un anno", non necessariamente sugli otto punti proposti da Bersani, per costruire un governo programmatico, afferma la senatrice indicata da alcuni come una delle mediatrici tra Pd e M5s in vista delle prossime scadenze istituzionali. "Apriamo un blog. Costruiamo una piattaforma virtuale su cui Pd e Movimento 5 stelle - propone Puppato - possano dialogare mettendo in comune le loro esperienze e le loro competenze. Con tre livelli: obiettivi, tempi per realizzarlo, finanziamenti".
Beppe Grillo nel frattempo rilancia con un messaggio su Twitter la ricerca di personale in grado di collaborare con i gruppi parlamentari del movimento. "Cerchiamo persone che vogliano aiutarci a far uscire dal buio questo paese da affiancare ai gruppi parlamentari", scrive il leader. "Persone - aggiunge - pulite, trasparenti e oneste, competenti e volenterose. Un Parlamento Pulito prima di tutto dall'assunzione degli assistenti e di coloro che lavoreranno con i gruppi. Sceglieremo i migliori tra i curricula che riceveremo, perché vogliamo svolgere un lavoro eccellente".
http://www.repubblica.it/