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MessaggioInviato: 24/07/2012, 18:57 
Interessantissimo number!
Complimenti anche perchè sei andato a cercare il tutto su un libro oggi introvabile!
Ottimo!
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MessaggioInviato: 14/12/2012, 12:25 
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MessaggioInviato: 31/12/2012, 15:45 
UFOLOGIA, CHANNELING E SPIRITISMO: LA PERICOLOSITA'

Tratto dal libro "Il fattore OZ" di Enrica Perrucchietti

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Ultima modifica di Bastion il 31/12/2012, 15:51, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 12/03/2013, 13:24 
IL MONDO FIABESCO DEGLI UFO PARAFISICI

Articolo di Maurizio Baiata
Fonte: http://mauriziobaiata.net/2013/02/22/il-mondo-fiabesco-degli-ufo-parafisici/
Articolo pubblicato sul numero 47 (Settembre 2012) del mensile “X Times” diretto da Lavinia Pallotta ed edito dalla X-Publishing. 

Nessuno riuscirà mai ad accertare se le verità raccontate dai cosiddetti “UFO rivelatori”, soprattutto se di fonte militare, siano vere, mezze vere, false o mezze false. L’amletico puzzle ufologico non si compone di tasselli che si incastrano perfettamente e, una volta sistemato l’ultimo, si possa dire: “Ecco, è finito. Ora sappiamo tutto!”. È il gioco delle parti, umana condizione che dovremmo accettare, consentendo a ognuno di dire la sua in base all’interpretazione personale dei fenomeni e delle loro implicazioni, senza prevaricare o emettere giudizi sulle convinzioni altrui. Ovvero, ciò che non andrebbe fatto è sostenere una tesi ostentandola come definitiva e unica accettabile, gettando le altre nel dimenticatoio, se non nella spazzatura.

Cosa del resto più che comprensibile se si tratta di contrapposizioni ben definite, ad esempio quella tra gli Ufologi e i ricercatori di frontiera da un lato, dall’altro gli scientisti, gli scettici a priori e i debunkers: le premesse e le finalità dei loro studi divergono alla luce del sole e ne rendono le posizioni inconciliabili.

Se invece questi contrasti si verificano nel magmatico ambiente al quale sembrano appartenere ricercatori operativi con premesse e finalità simili, anti-scientiste e alternative come l’Ufologia e l’Alienologia, allora la cosa non è comprensibile. La inquadrerei in una strategia che si basa su una “divisione controllata delle forze”, che fa il gioco del sistema.

Negli ultimi tempi in Italia sta cercando di riprendere piede la cosiddetta “Ipotesi Parafisica”, secondo la quale gli UFO proverrebbero da un’altra dimensione e i loro occupanti costituirebbero il “piccolo popolo”, gli esseri elementali di “Magonia”: fate, folletti, elfi, goblins, gnomi, trolls e altre creature ora leggiadre, ora mostruose, ora minuscole, ora gigantesche, comunque intrusive nel loro seppur innocuo penetrare nella nostra dimensione naturale.

Innocuo, fino a un certo punto. Antiche leggende e racconti del folklore da Oriente a Occidente le hanno dette responsabili di sparizioni di bambini e anziani, di danni alle persone, alle colture, alle abitazioni e agli animali, nonché di effetti fisici e psichici simili a quelli provocati dai moderni fenomeni di contatto alieno.

Su tale zoo semi antropomorfo inserito nel mito dei fairies di ogni epoca e Paese, studiosi rispettabili e geniali come Jacques Vallée e John Keel hanno elaborato tesi interessanti che hanno poi configurato nell’Ipotesi Parafisica, o Extra-dimensionale. Ipotesi affascinante, nella sua metafisica evanescenza, che viene usata oggi per discutere, demolire e mettere in minoranza l’altra ipotesi, più diffusa e radicata nell’immaginario collettivo, quella Extraterrestre (ETH).

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Il problema è che se si professa solo l’Ipotesi Parafisica invalidando o sminuendo la consistenza della ETH, ci si dimentica di tutta la questione ufologica legata agli UFO crash e all’esistenza del cover-up mondiale; e non ci si confronta con l’analisi storica, sociale e politica della questione UFO, la più realistica e sostanziosa.

Inoltre, con ciò, nessuno spazio viene dato alla visione dell’Esopolitica, la cui forza sta in una presa di coscienza molto più ampia e le cui finalità interpreto come segue: l’Esopolitica è un movimento di pensiero individuale e collettivo che tende alla divulgazione e alla libera circolazione delle informazioni concernenti l’esistenza e la tecnologia di forme di vita extraterrestri, informazioni tenute celate alla gente e alle nazioni da un sistema di segretezza.

Chi professa la Parafisica vede la luce alla fine del tunnel associandovi l’ipotesi socio-psicologica, definita sul finire degli anni Ottanta da Jacques Vallée, l’astrofisico di origine francese considerato fra i più grandi studiosi della materia. Di fronte ai casi di rapimento, come quelli di Travis Walton e/o dei coniugi Hill, pur senza sminuirne la consistenza testimoniale, Vallée ha fornito la sua diagnosi: la mente dei rapiti sarebbe influenzata da una serie di impulsi allucinatori prodotti dall’inconscio. I rapimenti avrebbero dunque luogo in un “mondo ultra-dimensionale”, invisibile, ma reale, quello del nostro cervello. Gli esseri umani, secondo Vallée, hanno il libero arbitrio e la coscienza, ma di fronte alla possibilità di interferenze aliene (o alle loro manifestazioni ingannevoli), la nostra mente si rifiuta di accettarlo. Pertanto, i casi di rapimento devono essere trattati solo da personale qualificato, come psichiatri e psicologi. Sin qui, Vallée avrebbe ragione, non fosse per il fatto che gli psicoterapeuti che hanno avuto l’ardire di affrontare la materia non sul piano della “ricerca”, ma su quello dell’intervento terapeutico, hanno raggiunto conclusioni molto diverse. Solo per citare alcuni dei più famosi fra gli americani, Leo Sprinkle, James Harder, John Carpenter e John Mack hanno adottato l’ipnosi solo in parte come strumento di indagine, più adeguatamente, come aiuto alle persone per recuperare i loro ricordi, per far luce su un vissuto che avevano rimosso. Vallée, invece, considera l’ipnosi del tutto inadeguata, “sbagliata, irresponsabile, non scientifica e profondamente immorale”.

In un’intervista rilasciata a Linda J. Strand e pubblicata nel libro Dimensions (Ballantine Books, 1988), Vallée afferma con veemenza: “La cosa più tragica in questi casi, ovviamente, è che i dati reali potrebbero andare persi per sempre. Anche se condotta da un professionista, l’ipnosi regressiva produce ricordi della prima trance, piuttosto che ricostruire l’evento stesso. Tutti gli inquirenti non fanno altro che inquinare la mente del testimone”.

Per essere uno scienziato di frontiera, qui è proprio Vallée a denotare una mente poco aperta. Ed è strano sia stato proprio Vallée ad aver ispirato Steven Spielberg per creare la figura di un personaggio chiave di “Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo”, quella dello scienziato Claude Lacombe interpretato da Francois Truffaut.

Strano sia lo stesso Lacombe che dice “Io la invidio” a Roy Neely (Richard Dreyfuss) nel magico finale del film, quando Ron si appresta a entrare nell’astronave aliena che lo porterà per sempre lontano da noi. Cosa avrebbe avuto da invidiare il Vallée/Lacombe al Neely/Dreyfuss se in realtà agli ET (sotto qualunque struttura biologica possano manifestarsi) non avesse creduto?

È nel passo successivo, quello dell’interpretazione del fenomeno che Vallée si distacca dalla Ipotesi Extraterrestre, giudicandolo fenomeno ingannevole, usato come sistema di controllo da “altri esseri” che rispondono ai dettami di un demiurgo cosmico. Il potere illimitato di questo divino artefice consentirebbe di proiettare le ombre e la luce della verità nella testa di chiunque. Siamo nel campo magico e suggestivo dell’introspezione filosofica.

Mi chiedo dunque se alla piccola Frankie Rowe (nella foto in basso), la storia che una mattina del Luglio 1947 le raccontò il padre, Dan Dwyer, tenente dei Vigili del Fuoco di Roswell, fece l’effetto di una fiaba con protagonisti elfi e folletti, anziché con esseri extraterrestri precipitati. E chissà cosa poteva elaborare il suo piccolo cervello dodicenne nel toccare un frammento dell’astronave che il padre le mostrò? Forse, che veniva da una contrada nella verde valle degli Hobbit? Ho incontrato Frankie Rowe nel 2009 a Roswell. È stata cortese nel rispondere a un paio di domande che le ho rivolto nel bel mezzo del Museum of Roswell, nel via vai di gente. Quello che il padre riferì a lei e alla sorella Helen non aveva nulla di fiabesco. Quando Dan giunse sul posto con suoi colleghi, a una trentina di miglia da Roswell, ciò che si trovarono davanti non fu un velivolo terrestre, ma un “disco volante” di cui raccolsero alcuni rottami. Accanto all’oggetto c’erano due contenitori di plastica con dei corpi e uno degli esseri che camminava. Fervida, la fantasia “magoniana” della piccola Frankie Rowe, vero? A tal punto da inventare, pescandolo dall’immaginario mondo delle fiabe ufologiche, nella sua dichiarazione giurata (affidavit) firmata il 22 Novembre 1993, di essere stata minacciata da un ufficiale che si presentò all’abitazione dei Dwyer alcuni giorni dopo l’incidente e le disse, scandendo le parole picchiettando un manganello sul palmo della mano, che se avesse parlato loro lo avrebbero saputo e che, semplicemente, doveva dimenticare tutto, altrimenti la sua famiglia avrebbe fatto una brutta fine.

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I ricercatori UFO che preferiscono omettere o soprassedere testimonianze di questo livello sono di due tipi.  Il primo caratterizza individui che, dicendosi esperti ufologi, tendono esclusivamente all’analisi scientifica del fenomeno. Per loro, l’aspetto politico (il cover-up fa parte della politica dei governi implicati) non fa altro che interferire con il loro campo di azione, ovvero il rilevamento strumentale dei dati e la loro collocazione in un bel casellario di casi studiati. In altri termini, è inutile perdere tempo con le testimonianze, perché ciò che conta è produrre le prove dell’esistenza del fenomeno UFO. Il che ci riporta indietro di almeno 65 anni, a prima di Roswell.

Il secondo tipo preferisce puntare l’attenzione sulla dimensione eterica degli avvistamenti e sulla consistenza altrettanto eterica degli esseri. In questa maniera, si ottengono due risultati. Basandosi sul presupposto che tali esseri non provengono dallo spazio esterno e non viaggiano a bordo di astronavi le cui prestazioni surclassano qualunque velivolo costruito da forze aeree terrestri, si rende il problema UFO/ET avulso da ogni contesto di difesa nazionale. Quindi, gli ufologi parafisici non devono temere alcuna ritorsione da parte dei servizi segreti, ai quali oggettivamente delle fatine e degli elfi non gliene può fregare di meno. E possono tranquillamente continuare a discettare di fiabe, miti e leggende di altri tempi e di altre dimensioni.

Se il fine ultimo della Ufologia Parafisica è quello di mettere gli ufologi pro ETH in cattiva luce in nome di una ricerca illuminista e di alto livello intellettuale – il cui spessore potrebbe rivelarsi solo nozionistico – a mio avviso viene meno quel principio di unità di intenti che la vera Ufologia dovrebbe perseguire.


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MessaggioInviato: 29/06/2013, 11:34 
FANTASMI E ALIENI: DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA

Fonte: http://ufoedintorni.altervista.org/blog/fantasmi-e-alieni-due-facce-della-stessa-medaglia/

Fantasmi, intesi come forme spiritiche ed alieni, due realtà separate e distinte o due facce della stessa medaglia?

Probabilmente ci avranno pensato in molti, o forse no, poco importa, ciò che importa è che personalmente ritengo i due fenomeni collegati ma come? E soprattutto perché?

Ciò che sappiamo dei presunti alieni ci viene fornito da confessioni di ex militari o politici, rivelazioni di astronauti e scienziati ormai al termine della loro carriera e soprattutto da abdotti, persone che sostengono di essere state rapite e portate su astronavi extraterrestri.

In pratica nulla di ufficiale, nessuna prova certa del fenomeno, solo dichiarazioni che spesso lasciano il tempo che trovano e storie tramandate di padre in figlio destinate a divenire leggende come tante altre, proprio come il fenomeno “Fantasmi ed apparizioni”, non lo trovate strano?

Personalmente si, molto, e ciò mi spinge ad indagare, a scrutare oltre il mio naso, a tentare di svelare l’arcano.

Sappiamo che esistono tante razze “aliene”, alcune umanoidi, altre dall’aspetto mostruoso, alcuni alieni sarebbero buoni ed altri malvagi.

Ecco un’altra similitudine con il mondo dello spiritismo, dire “fantasma” è dire tutto e nulla, per fantasma si intende la fugace apparizione di un essere spiritico ma l’esoterismo ci insegna che esistono molte presunte forme spiritiche, alcuni spiriti molto belli, altri mostruosi, alcuni buoni, altri malvagi ecc., il mistero si infittisce con l’aumento dei fattori comuni tra i due fenomeni.

Una volta si intendeva, con il termine alieno, un essere che provenisse da un pianeta differente dal nostro, non a caso un sinonimo improprio era “extraterrestre”, esterno alla Terra.

Oggi si crede che il termine Alieno possa indicare qualcosa di molto più complesso, esseri non esterni al nostro pianeta ma al nostro universo, alla nostra realtà.

Si, ci avete azzeccato, con tale definizione ogni fantasma e dunque ogni spirito, compresi angeli, demoni ecc., possono essere considerati Alieni.

Alcuni testimoni insistono nel dire che durante i rapimenti gli alieni si intrufolano in casa oltrepassando i muri, oltrepassando la materia, chi di voi non ha mai sentito storie che narrano di questo o quel fantasma che attraversa le antiche mura del castello infestato di turno? Siamo all’ennesima similitudine.

Gli alieni sarebbero capaci di parlare telepaticamente, come gli spiriti e di rendersi invisibili all’occhio umano, anche questa una caratteristica comune agli spiriti.

Esseri immateriali dunque, non direi, forse a metà strada tra il materiale e l’immateriale, questo spiegherebbe la loro necessità di muoversi con enormi astronavi e di intraprendere rapporti, consenzienti o meno, con noi esseri umani.

Le religioni ci insegnano che dopo la morte l’anima umana sopravvive in forma spiritica per l’eternità, questa sarebbe libera di raggiungere dimensioni differenti in base alle azioni compiute in vita, in pratica se l’anima è evoluta spiritualmente per mezzo di una vita pia, questa tende a Dio, cioè a piani vibrazionali superiori, in caso contrario tende all’inferno, ossia alla regressione spirituale.

La teoria religiosa non sembrerebbe lasciar spazio all’idea di un collegamento tra spirito ed alieni, eppure qualcuno aveva le idee ben più precise e chiare di noi.

San Pio da Pietrelcina, allora conosciuto come Padre Pio, anche se già in aria di santità, ad una domanda sul tema UFO ed alieni rispose: “L’onnipotenza di Dio non si limita al solo pianeta Terra. In altri pianeti esistono delle creature e altri esseri che non hanno peccato come noi e che pregano Dio“.

Non hanno peccato come noi? Quindi se guardiamo al peccato come vizio che ci costringe alla morte, ossia che impedisce il nostro innalzamento spirituale e ci lega indissolubilmente al piano materiale, dobbiamo dedurre forse che esseri con meno peccati esistano in altri posti e che gli stessi siano spiritualmente molto più elevati di noi. Già questo basterebbe a spiegare il perché esseri apparentemente di natura materiale, come vengono descritti gli Alieni, possano in realtà comportarsi come puro spirito, con qualche eccezione, loro non sono immortali, perché ancora legati alla materia.

Da una parte c’è lo spirito puro, Immortale, libero, slegato dalla materia, dall’altra ci sono gli Alieni intesi nel senso comune del termine, a metà tra esseri spiritici ed esseri materiali, capaci di comportarsi sia come gli uni che come gli altri ma incapaci di liberarsi del tutto dal vincolo della materia, quindi costretti a muoversi nell’universo, o negli universi, tramite l’ausilio di mezzi tecnologicamente molto avanzati.

Se l’illuminazione, la conoscenza suprema, si ottiene grazie all’innalzamento dello spirito, dobbiamo dedurre che questi Alieni abbiano un intelligenza molto più sviluppata in quanto spiritualmente più evoluti di noi.

L’anima umana è però sempre stata vista come immortale, molti sostengono che dopo la morte l’anima umana acquisisca doti straordinarie e quasi divine.

Se son riuscito ad esprimere bene i concetti legati allo spirito ed alla materia ed alle potenzialità dell’uno ed i limiti dell’altra, potrete ben capire che l’anima umana, totalmente separata dal corpo materiale, altro non è che puro spirito, superiore addirittura alle tante razze aliene ipotizzate.

Molti abdotti, sostenendo di fatto questa mia teoria, sostengono che alcuni alieni conducano sui rapiti esperimenti atti all’estrapolazione dell’anima umana, ciò perché l’uomo sarebbe l’unico essere dell’universo dotato di questa facoltà evolutiva. Questi racconti ben legano con i dogmi religiosi che presentano l’uomo come unico essere ad immagine e somiglianza di Dio, forse dotato di un immortalità e di una forma spiritica, proprio come il loro creatore.

Spiriti ed Alieni, per me due facce della stessa medaglia.


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......meditate gente, meditate.... [:246]

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Da quanto ho capito Charles Fort è stato la fonte di ispirazione per quelli che parlano di UFO come fenomeno parafisico come Vallée
Considerando che Fort è morto nel 1932 mi chiedo quale sia stata la sua fonte di ispirazione per arrivare ad esprimere concetti come questi:
- La Terra è una fattoria. Siamo proprietà di qualcun altro
- Per Fort la terra non è nient'altro che una no man's land, che altri coloni hanno esplorato e colonizzato, e poi si sono disputata fra loro. Forse per Fort siamo una proprietà di qualcuno di questi colonizzatori, e magari c'è qualcuno tra noi che conosce la verità (una specie di "capo- mandria") e che -all'oscuro di tutti- ci dirige secondo delle istruzioni verso misteriose funzioni.

Nel libro dei dannati parlava di fenomeni UFO identici a quelli che vediamo noi oggi.


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MessaggioInviato: 12/01/2014, 11:21 
E questo secondo me è il punto per cui non ne verremo mai a capo.
Un fenomeno volutamente sfuggente che si lascia marginalmente intravedere con modalità e scopi a noi inimagginabili..questo da tempi immemori. Questa consapevolezza di "appartenenza a qualcuno" acquisita da pochi ma grandi ricercatori insieme giunti all'assioma del parafisico sarà il il leit motiv soprattutto negli anni a venire



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MessaggioInviato: 12/01/2014, 12:41 
Un libro "classico" in cui si interpreta il fenomeno UFO in chiave esclusivamente parafisica ed anche esclusivamente negativa (il che a mio parere è esagerato) è questo:

"Ufo: la grande parodia" di

Jean Robin, un Genoniano il quale, rifacendosi all'interpretazione Guenoniana dei tempi moderni come una grande epoca degradata in cui si aprirebbero numerose fessure nella "muraglia", fessure infere (non in senso cristiano), vede nel fenomeno UFO solamente la riproposizione in tempi moderni (e quindi filtrata da occhi moderni) dell'apparire di creature provenienti da un mondo "sottile", viste come nefaste e disgregatrici. Insomma non siamo alla demonizzazione solo perché il tradizionalismo Guenoniano non concepisce il demonio cristianamente inteso, ma poco ci manca.

E' un libro pieno di spunti interessanti, ma è a mio parere viziato a priori dalla visione del mondo dell'autore, in virtù della quale "incasella" il fenomeno in una cornice esclusivamente negativa o poco meno. Basta comunque conoscere questa visione del mondo (ed essere quindi vaccinati alle suggestioni sue proprie) per riflettere su questa teoria senza farsene trascinare (parere mio). Premesso questo, è un libro stimolante.



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MessaggioInviato: 12/01/2014, 15:32 
Cita:
Numbers ha scritto:

E questo secondo me è il punto per cui non ne verremo mai a capo.
Un fenomeno volutamente sfuggente che si lascia marginalmente intravedere con modalità e scopi a noi inimagginabili..questo da tempi immemori. Questa consapevolezza di "appartenenza a qualcuno" acquisita da pochi ma grandi ricercatori insieme giunti all'assioma del parafisico sarà il il leit motiv soprattutto negli anni a venire

Le parole di Fort non fanno altro che confermare le ipotesi di Van Deniken, Sitchin e Biglino, potremmo aggiungere anche Icke se consideriamo la citazione del capo-mandria che ci guiderebbe a nostra insaputa.

A questo punto l'aspetto parafisico riguarderebbe solo la provenienza di questi colonizzatori. Ma se i nostri "padri/padroni" non sono di questo universo forse non lo siamo nemmeno noi ... oppure lo siamo solo in parte. Forse la nostra parte fisica appartiene a questo posto ma la parte che non conosciamo potrebbe appartenere al mondo dei colonizzatori.
In tal caso, come dici tu, la situazione sarebbe molto più sfuggente e complessa di quello che pensiamo. Una cosa è certa: dobbiamo abbandonare l'idea che il fenomeno UFO sia una forma di contatto appartenente ad una cività lontana e allo stesso tempo eliminare l'ipotesi dell'acclimatazione.


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Cita:
gippo ha scritto:
Una cosa è certa: dobbiamo abbandonare l'idea che il fenomeno UFO sia una forma di contatto appartenente ad una cività lontana e allo stesso tempo eliminare l'ipotesi dell'acclimatazione.



Tale ipotesi la ritengo la più inverosimile, ma forse è quella che il "sistema di controllo" vorrebbe farci credere.. siamo da sempre sotto test. Un esempio ?
<Matrix> un caso non a caso di ispirazione cinematografica
...forse q.no sà q.sa di +
mah..[8]



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La questione è semplice [;)]

Se il mondo metafisico interseca in qualche modo il mondo fisico noi dobbiamo studiare questi punti di contatto.

Se il mondo metafisico non ci appartiene in alcun modo allora... di cosa stiamo parlando? [?]

Spiegare qualcosa dicendo che non si può spiegare é un po' come... il gatto che si morde la coda. È come cercare di sollevare se stessi prendendosi per i capelli. [8)]



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Cita:
BOBBY ha scritto:

La questione è semplice [;)]

Se il mondo metafisico interseca in qualche modo il mondo fisico
noi dobbiamo studiare questi punti di contatto.



Benvenuto tra noi........ [:257]



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Cita:
Thethirdeye ha scritto:

Cita:
BOBBY ha scritto:

La questione è semplice [;)]

Se il mondo metafisico interseca in qualche modo il mondo fisico
noi dobbiamo studiare questi punti di contatto.



Benvenuto tra noi........ [:257]


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