In merito all’affidamento del servizio di ricovero e mantenimento dei
cani randagi del Comune di Volterra (PI) in favore della ditta Argo
s.r.l. di Matera (MT), la Lega Nazionale per la Difesa del Cane chiede al
Sindaco di Volterra, Marco Buselli, di fermare l'operazione di
deportazione dei cani fuori dalla Regione Toscana.
La sorte di questi 80 cani è stata decisa da un bando di gara indetto
dal comune le cui condizioni prevalenti sono state dettate
dall’economicità del servizio e il ribasso a base d’asta. Per questo
motivo e per pochi centesimi in più non è risultato aggiudicatario il
canile di Fucecchio (PI), una struttura con cui da tempo collaborano
tantissimi volontari della provincia al fine di garantire agli animali
ospitati una adozione idonea in famiglia.
Il trasferimento dei cani contravviene espressamente alle prescrizioni
ed alla /ratio legis /cui è ispirata la normativa nazionale, legge
n.281/1991, cui ha dato attuazione la Legge della Regione Toscana n.
59/2009 secondo la quale i Comuni che non dispongono di strutture
proprie devono utilizzare «i _canili presenti sul territorio regionale
_o di _comuni limitrofi anche se appartenenti ad altre regioni_». E il
rispetto della legge regionale è, del resto, previsto come presupposto
dallo stesso bando di gara alla sezione III.1.4.
Questa deportazione contrasta inoltre *con la Circolare Ministeriale
n. 5 del 2001 che chiarisce come la finalità della gara d’appalto per
il ricovero dei cani randagi, o per la gestione dei canili sanitari, non
debba essere rivolta al solo mantenimento in vita degli “ospiti”, ma
debba prevedere anche la qualità del servizio offerto e tutte le
attività dirette all’affidamento e al controllo degli animali idonee ad
assicurarne il benessere. Le grandi “s.r.l.”, se inizialmente possono
garantire un prezzo al ribasso, nel medio e lungo termine sono molto più
costose delle strutture “a misura di cane” poichè i gestori di queste
imprese non hanno alcun interesse alla risoluzione del problema
“randagismo”, che rappresenta per loro una lauta e inesauribile fonte di
guadagno.
Il Comune di Volterra ha dunque deciso per una deportazione di massa di
cui non si comprende il vero senso neppure da un punto vista economico,
considerando che spostare i cani in un canile sovraffollato del sud
Italia dove il tasso di adozione è bassissimo crediamo sia una decisione
scellerata che andrebbe a gravare notevolmente sulle tasche dei
contribuenti.
Nondimeno, ricordiamo che anche in caso di “trasferimento”, il Sindaco
rimane il responsabile dei cani prelevati sul proprio territorio e
collocati in strutture site in altri Comuni e deve obbligatoriamente:
informare del trasferimento dei cani il Servizio Veterinario
dell'Azienda Sanitaria Locale competente per territorio della struttura
individuata; effettuare personalmente verifiche periodiche sullo stato
di salute e benessere dei propri animali, non meno di una volta l'anno;
dare comunicazione dei risultati ottenuti e dello stato di salute e
benessere degli animali al Consiglio Comunale anche nel Rendiconto della
Gestione.
La ritenendo Lega Nazionale per la Difesa del Cane, ritenendo che le reiterate
operazioni di trasferimento dei cani in strutture di altre Regioni
avvengano in violazione delle norme regionali e nazionali di tutela
degli animali, degli interessi della collettività e in spregio alla
diffusa sensibilità, valuterà le responsabilità nelle più opportune sedi
intraprendendo da subito pubbliche denunce di informazione in merito al
caso.
Invitiamo pertanto i cittadini italiani che hanno a cuore la tutela
degli animali ad esprimere il proprio dissenso alla deportazione dei
cani di Volterra scrivendo una mail di protesta, indirizzata a:
/r.trafeli@comune.volterra.pi.it ;
comune.volterra@postacert.toscana.it //;
sindaco@comune.volterra.pi.it ;/
/luigi.marroni@regione.toscana.it ;
//emanuela.balocchini@regione.toscana.it /
..x evitare che questi poveri esseri siano deportati........
![Arrabbiato [:(!]](./images/smilies/UF/icon_smile_angry.gif)