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Stellare
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MessaggioInviato: 18/02/2013, 12:30 
Usa, invasione di uccelli nel Kentucky

Usa, milioni
di uccelli invadono il cielo

Cielo nero e cittadini terrorizzati, come nel celebre film di Alfred Hitchcock

Milioni di uccelli hanno fatto la loro comparsa nelle ultime settimane in una piccola cittadina del Kentucky, negli Stati Uniti, imbrattando il paesaggio e terrorizzando abitanti e animali domestici, come nell’indimenticabile psicothriller “Uccelli” di Alfred Hitchcock.



Stormi di merli e altri volatili hanno volteggiato per giorni e giorni sopra Hopkinsville oscurandone il cielo, ritirandosi solo al crepuscolo e abbandonando per terra escrementi di ogni tipo. «Li ho visti arrivare, ed erano tantissimi - ricorda William Turner, che nella cittadina insegna biologia -. Davanti a me c’era il sole ma era come avere di fronte delle nubi. Credo che fossero milioni».



David Chiles, presidente della Little River Audubon Society, è convinto che la presenza di milioni di volatili sopra i centri abitati e non altrove, sia dovuta al surriscaldamento terrestre. «Il meteo e il clima giocano un ruolo importante - precisa Chiles -. Di solito possono appollaiarsi sul terreno dove possono trovare insetti per cibarsi, ma quando tutto è gelato non hanno di che alimentarsi».



A Hopkinsville, fortunatamente, gli uccelli non si sono rivoltati contro uomini, come nella pellicola di Hitchcock del 1963. Malgrado ciò i circa 35mila abitanti di questa cittadina del centro-sud del Kentucky, a circa un’ora da Nashville, non hanno voluto correre rischi. E così hanno chiamando un’azienda specializzata per il controllo e la gestione degli animali nocivi. Per sbarazzarsi degli intrusi sono stati usati getti d’acqua e una sorta di petardi per uccelli rumorosi, simili a fuochi d’artificio.



L’obiettivo è stato raggiunto, i volatili sono spariti, ma cani, gatti e altri animali domestici sono quasi morti di paura per i botti e le strade della cittadina sono state letteralmente coperte di escrementi di uccello dannosi per la salute.

http://www.lastampa.it/2013/02/18/socie ... agina.html

+ o - il tenore e' identico

come pure sull'agenzia agi
http://www.agi.it/estero/notizie/201302 ... _cittadina


Ultima modifica di ubatuba il 18/02/2013, 12:31, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 01/03/2013, 21:23 
Centinaia di mante spiaggiate sulla Striscia di Gaza: ancora misteri animali



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37,15 KB

Lo strano comportamento di alcune specie animali continua a riempire le pagine dei media internazionali. Stavolta è la Palestina ad essere interessata da un misterioso fenomeno. Una scena del genere non viene ricordata a Gaza nemmeno dai pescatori più anziani.

All'alba di oggi il tratto di spiaggia compreso fra Deir el-Balah e Shati, rispettivamente a Sud e a Nord di Gaza City, era cosparso per una ventina di chilometri di mante giganti morte. A Gaza questo tipo di pesce, considerato pericoloso perchè la coda contiene un forte veleno, era scomparso del tutto da almeno sette anni.

La scorsa notte, per ragioni per il momento ignote, le mante hanno fatto improvvisamente ritorno presso le coste della Striscia di Gaza. Alcune si sono impigliate nelle reti dei pescatori, distese a breve distanza dalla costa. Tutte le altre hanno raggiunto la spiaggia avanzando per alcune decine di metri, fino ad esalare l'ultimo respiro.

L'immagine della spiaggia cosparsa di cadaveri dei giganteschi pesci (ciascuno del peso di circa 20 chilogrammi) ha fatto grande impressione sulla popolazione ed è presto rimbalzata in vari siti web. Le mante ammassate sul litorale di Gaza, hanno lasciato per 24 ore senza parole sia il pubblico che gli scienziati, che non riescono a dare una spiegazione del fenomeno.

Gli animali spiaggiati sono mobule, i parenti "piccoli", coi loro cinque metri di lunghezza, delle più famose mante giganti (Manta birostris), enormi pesci cartilaginei tropicali noti per la loro forma appiattita e per il loro nuoto aggraziato che sembra un lento volo a mezz'acqua, e che superano tranquillamente i 6 metri e mezzo di larghezza.

La mobula del Mediterraneo, nota anche come diavolo di mare per via delle creste cefaliche che sembrano corna, è diffusa in acque profonde lungo tutto il Mediterraneo e la costa atlantica dell'Europa ma la specie è fortemente in declino per via del suo bassissimo tasso riproduttivo - un solo piccolo alla volta viene partorito dopo essersi sviluppato nell'utero materno nutrendosi di latte uterino.

A questo si aggiunge la pesca a ritmi insostenibili: data la bassissima densità di questi pesci non gregari, la pesca è invero più accidentale che mirata, tonnare e pesca a strascico essendo tra i principali sistemi cattura, ma ha inciso così profondamente che il diavolo di mare è entrato come "endangered" nella lista rossa delle specie in via di estinzione.



La vista delle 220 carcasse sulle spiagge di Gaza non poteva quindi non destare sconcerto tra i biologi marini preoccupati della sopravvivenza di questi bellissimi animali, ma a distanza era difficile identificare le ipotesi delle cause della morte.

Secondo quanto afferma il biologo marino Giuseppe Notarbartolo di Sciara, esperto della specie a livello internazionale, non sono noti spiaggiamenti accidentali, soprattutto non in così grandi numeri, non essendo una specie particolarmente gregaria. Le cause della morte, secondo Notarbartolo di Sciara, potevano andare dalla cattura accidentale all'intossicazione, fino a esplosioni subacquee.

Da un video diffuso su You Tube sembra che la causa della morte fosse proprio la prima azzardata, ovvero la cattura, ma si direbbe intenzionale piuttosto che accidentale. Nel video infatti un pescatore riporta che le mobule, che prima comparivano lungo le coste di Gaza ogni marzo, erano scomparse da sei anni ma quest'anno sono tornate in massa.

http://ilnavigatorecurioso.myblog.it/ar ... ncora.html


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MessaggioInviato: 02/03/2013, 00:25 
Sembra la trama di uno dei tanti film catastrofici. Tanti eventi clamorosi in giro per il mondo a cui la gente getta uno sguardo distratto di meraviglia e poi dal nulla il disastro...



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MessaggioInviato: 13/03/2013, 18:43 
La moria di animali non si placa,questa volta tocca ai suini,quasi 6000 gli esemplari trovati morti in Cina


http://www.ilpost.it/2013/03/13/maiali- ... ghai-cina/



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MessaggioInviato: 13/03/2013, 22:05 
http://terrarealtime.blogspot.it/2013/0 ... orida.html

(ANSA) - WASHINGTON, 12 MAR - La razza protetta delle vacche marine - o scientificamente i 'lamantini' - che popolano le acque dell'oceano al largo della Florida stanno morendo a decine. Colpa di una invasione senza precedenti delle temibili alghe marine rosse che emettono una sostanza paralizzante.
Da gennaio ad oggi - dicono gli esperti che stanno seguendo il fenomeno - almeno 174 vacche marine sono morte a causa del contatto con le microscopiche alghe apparse in un'area de Golfo del Messico dove migrano i lamantini. Le tossine emesse dalle alghe colpiscono il sistema nervoso centrale di pesci e altri vertebrati rendendo difficile il respiro e causando attacchi di tipo epilettico.
Le guardie costiere della Florida hanno salvato almeno una dozzina di vacche marine che mostrano segni della malattia e chiedono al pubblico di allertare gli esperti se animali in difficoltà vengono avvistati. (ANSA)


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MessaggioInviato: 16/03/2013, 23:45 
venerdì 15 marzo 2013

Brasile: trovati migliaia di pesci morti in una laguna

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Un nuovo caso di moria in massa di pesci questa volta in Brasile,naturalmente le autorita' tendono sempre a sminuire il fenomeno che ripetiamo oramai ha una dimensione globale.

15 marzo 2013 Brasile - Migliaia di pesci sono stati trovati morti ieri e oggi al Rodrigo Lagoa de Feitas, una delle località turistiche e di svago di Rio de Janeiro, a causa dell'accumulo di materia organica nel lago durante le forti piogge della scorsa settimana, hanno detto i funzionari.

Un responsabile del ministero dell'Ambiente, Carlos Alberto Muniz, ha detto che le grandi tempeste che hanno colpito Rio negli ultimi giorni hanno convogliato una grande quantità di materia organica nel bacino della Laguna, abbattendo notevolmente i livelli di ossigeno delle acque.

Ad oggi sono stare raccolte e rimosse 12 tonnelate di pesci morti,per evitare problemi di carattere epidemiologico ed ambientale.

La Lagoa,questa laguna naturale,è collegata all'Oceano Atlantico da un canale che divide le spiagge di Ipanema e Leblon.

Source: TERRA REAL TIME: Brasile: trov...a di pesci morti in una laguna

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12 tonnellate, non 12 kili [:(]



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MessaggioInviato: 17/03/2013, 10:11 
Ormai sono diversi anni che accade questo fenomeno...ho pochi dubbi, è impossibile non aver trovato ancora una causa, quindi a ragion di logica ci sono dietro interessi importanti.
La causa è sicuramente l'inquinamento di acqua e aria, rifiuti tossici di grosse multinazionali che mettono tutto a tacere.

La spiegazione è quasi sempre la più banale.


Ultima modifica di sanje il 17/03/2013, 10:12, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 17/03/2013, 19:42 
in brasilò epenso dipenda dal mercurio scaricato nei grandi fiumi per la ricerca di oro (guarda un pò) ne ho sentito parlare alle iene poco tempo fa anche se non con riferimento alle morie di massa, ma penso che se non sia la causa principale una buona concausa



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MessaggioInviato: 17/03/2013, 19:42 
http://terrarealtime.blogspot.it/2013/0 ... erati.html

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(ANSA) - SHANGHAI, 17 MAR - Sta assumendo i caratteri della catastrofe la faccenda dei maiali morti recuperati nel fiume HangPu di Shanghai, che hanno superato le 12.000 carcasse'. Dal fiume sono stati recuperate circa 9000 resti di maiali a Shanghai e 3600 nellacitta' di Jiaxing, che dovrebbe essere la citta' origine dell'epidemia di circovirus suino che ha provocato la morte dei suini. Le autorita' hanno intensificato i controlli nei mercati per scongiurare la vendita di carne suina proveniente da animali malati.


Ultima modifica di Sirius il 17/03/2013, 19:43, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 17/03/2013, 20:01 
una cosa simile è successa in africa con gli ippopotami. Morivano e trovavano le carcasse nel fiume. Erano solo gli ippopotami a morire, dopo anni e quando le morti iniziavano ad assumere numeri apocalittici si è scoperta la causa e con essa un nuovo raccapricciante comportamento di quegli animali. In pratica alcuni ippopotami avevano contratto l'antrace, presente naturalmente nel terreno in africa, una volta morsi a causa dei gas della decomposizione iniziavano a fuoriserie gli organi interni tra cui gli intestini. La scoperta è stata che altri ippopotami, aspettavano con pazienza la morte dei loro simili per nutrirsi delle interiora (intestini) in maniera sistematica e quindi si infettavano a loro volta e morivano. La natura è strana e alcuni dsi questi casi potrebbero avere cause del tutto naturali ma semplicemente mai osservate direttamente e quindi mai studiate :|



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MessaggioInviato: 27/03/2013, 00:49 
Cita:
Un vulcano il killer dei delfini

Fra le cause della morte dei cetacei, oltre al morbillo c’è il risveglio del “Marsili”


Il morbillo, probabilmente. O forse i segnali di ripresa dell’attività del Marsili, il più grande vulcano sotterraneo d’Europa: le emissioni di anidride solforosa di una montagna di 3mila metri, sepolta sotto 500metri d’acqua a nord delle Eolie, fra la Sicilia e la Calabria. Ancora non è certo che cosa uccida nel mar Tirreno i delfini, spiaggiati a manciate anche sulle coste della Toscana. Venticinque dall’inizio dell’anno, oltre alla balena trovata a Rosignano. Un dato, però, per il ministero dell’Ambiente è quasi sicuro: i decessi dovrebbero essere concentrati in un’area compresa fra Sicilia e Sardegna.


Il focolaio. A individuare l’area nella quale morirebbero i delfini della specie “stenella striata” - spiega il ministero dell’Ambiente - contribuisce il grado di decomposizione delle carcasse rinvenute sulle coste. I delfini spiaggiati in Sicilia e Calabria sono perfetti, quelli arrivati sulle coste campane sono in buono stato; al contrario, gli animali che arrivano sulle coste laziali mostrano segni evidenti di degrado e , quelli che arrivano in Toscana sono in stato avanzato di decomposizione. «Valutando il grado di conservazione dei delfini spiaggiati e le correnti che determinano gli spiaggiamenti - conferma il ministero - è possibile indicare come focolaio per i decessi dei delfini un’area fra la Sicilia e la Sardegna».

Le cause dei decessi. Meno precise, invece, sono le ipotesi sulle cause dei decessi. La più probabile - conferma il ministero - è il morbillo, anche perché secondo i dati della Rete nazionale spiaggiamenti mammiferi circa il 50% degli animali «finora esaminati (12 su 24) è risultato infetto dal virus del morbillo (dolphin morbillivirus) già responsabile in passato di due gravi epizoozie (epidemie fra gli animali)». Inoltre, in molti delfini (20 su 32) è anche stato trovato un batterio responsabile di sindromi emorragiche: si tratta, però, di un batterio presente in carcasse in decomposizione. Per cui la sua presenza deve essere ancora chiarita. Infine, tutti i delfini - aggiunge il ministero - risultano «infestati da parassiti, indice di un quadro immunitario compromesso in modo significativo». Impossibile, al contrario, stabilire le cause della morte della balena, perché trovata in avanzatato stato di decomposizione.

Il morbillo. Questa malattia non può essere indicata come causa certa della morte perché il virus non è presente in tutti gli animali. Inoltre, sia che si tratti di morbillo che di un altro tipo di epidemia batterica non si spiega perché le morti avvengano solo nel Tirreno e non si abbiano infezioni (con diffusione del morbo) in Francia o Spagna. Da qui la decisione della Regione di convocare al più presto l’Osservatorio dei cetacei che, anche attraverso l’Arpat, coordina studi e attività a tutela dei cetacei».

Il vulcano. Un’ipotesi presa in considerazione dal ministero è pure che i delfini possano essere stati intossicati dall’anidride solforosa emessa dal vulcano Marsili che dà segni (preoccupanti) di risveglio. Anche in questo caso, però, la tesi pone lo stesso interrogativo del morbillo: perché alcuni delfini muoiono e altri no? E perché l’anidride ucciderebbe solo i delfini e non altre specie?

L’inquinamento. Infine, il ministero non esclude la possibilità che i decessi possano essere legati allo sversamento in mare di sostanze inquinanti da parte di una nave. Tuttavia, pure in questo caso, non si spiegherebbe perché a morire sarebbero solo i delfini e non anche il resto della fauna marina.


http://iltirreno.gelocal.it/regione/201 ... -1.6746306


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MessaggioInviato: 01/04/2013, 19:33 
Moria di pesci in tutti i fiumi d'Europa

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In una nota, il vicepresidente della Commissione Europea annuncia che è stata segnalata una preoccupante moria di pesci in tutti i fiumi d'Europa.
La scoperta è stata fatta nelle prime ore del mattino e segnalata in massa dai vari enti dei paesi europei. Gli scenziati non si spiegano come sia potuto avvenire contemporaneamente un simile disastro e che ha colpito tutto il continente europeo. Inoltre la stranezza che lascia allibiti biologi ed enti animalisti è che la moria ha colpito solo una specie e più precisamente il pesce avril che è una specie molto resistente anche in condizioni estreme. Infatti questo pesce essendo poco commestibile viene impiegato in omeopatia per le cure della scogliosi semplicemente applicandolo sulla schiena dei pazienti affetti da questa patologia.

“Sono segnali che preoccupano molti cittadini che ci stanno inviando foto scattate con il cellulare. – spiega – Abbiamo bisogno di interventi urgenti per evitare il propagarsi di una pandemia".

È una questione che riguarda tanti cittadini che vedono in questi inquietanti segnali una imminente catastrofe globale e l'impossibilità per il futuro di potersi curare la scogliosi senza l'uso medicamenti.

Source: http://www.euroaprilfish.eu


Ultima modifica di Wolframio il 01/04/2013, 19:44, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 01/04/2013, 19:46 
La scogliosi si genera con il contatto con gli scogli?
Comunque per i pesci non cambia nulla, anche da vivi dovevano essere messi sulle spalle degli scogliotici.


MA A PENSARCI bene (ho riletto bene) questa notizia di un pesce che si chiama aprile, fatta il primo di aprile, non è niente altro.


Ultima modifica di Zelman il 01/04/2013, 19:48, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 01/04/2013, 23:57 
direi che anche la fonte è tutto un programma:

Source: http://www.



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MessaggioInviato: 02/04/2013, 00:04 
Cita:
MaxpoweR ha scritto:

direi che anche la fonte è tutto un programma:

Source: http://www.

sì l'avevo notato



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