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MessaggioInviato: 24/05/2013, 18:42 
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shighella ha scritto:



Per soccorso intendo: non lasciare che queste donne ("poco evolute"?)
cadano in mano a macellai senza alcuna qualifica o anche medici scellerati che le farebbero abortire anche al sesto mese pur di intascare la loro sporca parcella. Annullare la 194 nn risolve il problema evolutivo delle persone anzi il contrario. Sono favorevole alla 194 perchè attualmente nn siamo ancora abbastanza evoluti sotto questo aspetto e quindi regolamentare un tale argomento è necessario. Sono favorevole alla cultura del non aborto, insegnando come materia di studio già nelle scuole medie a conoscere il proprio corpo e la propria sessualità per saper riconoscere e gestire al meglio il desiderio di maternità/paternità evitando cosi alla fonte il problema; sono certa che questo è il cammino da intraprendere. Qualche insegnante con anima sporadicamente lo fa, ma nn è abbastanza..


Conoscenza e saggezza [;)]



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MessaggioInviato: 24/05/2013, 23:07 
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Blissenobiarella ha scritto:

Lancet: “L’aborto clandestino è una delle principali cause di morte per le donne”
La rivista scientifica pubblica uno studio basato su 13 anni di ricerche, dal 1995 al 2008. “Dati preoccupanti. I progressi degli anni '90 sono stati erosi. Condannare e criminalizzare le Ivg è crudele e fallimentare”
di Lettera22


L’aborto senza le adeguate condizioni di sicurezza è una delle principali cause di mortalità tra le partorienti: una ogni sette muore perché l’interruzione della gravidanza non è stata condotta da personale medico preparato e in condizioni igieniche adeguate. E’ uno dei dati contenuti nel lungo articolo pubblicato da una delle principali riviste scientifiche mondiale, Lancet, che ha esaminato i dati raccolti dall’Organizzazione mondiale della sanità, in tutto il mondo, su un arco di tredici anni, dal 1995 al 2008.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01 ... 9D/185034/


Nonostante la difficoltà di avere dati certi specialmente per quei paesi dove la pratica è illegale, dalla ricerca emergono con chiarezza alcuni punti. Per l’Oms, il numero complessivo di interruzioni di gravidanza, a livello mondiale, tra il 2003 e il 2008, si è stabilizzato, attestandosi attorno ai 28 casi ogni mille donne tra i 15 e i 44 anni di età, con un importante calo rispetto al dato di partenza, quello del 1995, di 35 ivg ogni mille donne, ma anche con l’arresto del trend in diminuzione. Anche all’interno di singole regioni del mondo, comunque, ci sono differenze importanti, da correlare con il contesto sociale ed economico: in Europa occidentale (al 2008), il tasso di aborto era di 19 casi ogni mille donne, in Europa orientale, di 34.

Quelle che sono molto significative, però, sono le differenze tra le varie aree del mondo in termini di protezione della salute delle donne: il numero degli aborti classificati come “insicuri” è aumentato dal 44 al 49 per cento. Il 97 per cento delle interruzioni di gravidanza in Africa rientra in questa categoria, e il 95 per cento di quelle effettuate in America Latina. In Asia questa percentuale scende al 40 per cento, in Oceania al 15 e in Europa al 9 per cento. Complessivamente, l’86 per cento delle interruzioni di gravidanza ha avuto luogo nei paesi del sud del Mondo.

In cifre assolute, nel 2008, in tutto il pianeta 47mila donne sono morte per aborti insicuri e 8 milioni e mezzo hanno avuto gravi conseguenze sulla propria salute.

I ricercatori di Lancet sottolineano poi che “il tasso di aborto è più basso nei paesi con leggi più permissive” e che “leggi più restrittive sull’aborto non sono correlate con un abbassamento del tasso di interruzione di gravidanza”.

“E’ esattamente lì dove è illegale che l’aborto deve diventare più sicuro”, scrivono nel commento che accompagna l’articolo Beverly Winikoff e Wendy R. Sheldon, del Gynuity Health Projects di New York e Gilda Sedgh, del Guttmacher Institute, uno dei Centri per la salute riproduttiva che collaborano con l’Oms, nonché principale autrice dello studio sottolinea che «”tutte queste morti e queste complicazioni si possono evitare facilmente”.

Ciò che fa la differenza, e che secondo gli editori di Lancet potrebbe essere la chiave per avvicinarsi agli Obiettivi del millennio in termini salute materna, sono “misure per ridurre l’incidenza delle gravidanze non volute e degli aborti insicuri, compresi investimenti nei servizi di pianificazione familiare e assistenza per aborti in sicurezza”.

Richard Horton, direttore di Lancet, ha così commentato i dati presentando il numero della rivista: “Sono numeri profondamente preoccupanti. I progressi compiuti negli anni novanta vengono erosi. Condannare, stigmatizzare e criminalizzare l’aborto sono strategie crudeli e fallimentari”.

di Joseph Zarlingo



Gynuity Health Projects di New York e Gilda Sedgh, del Guttmacher Institute, uno dei "Centri per la salute riproduttiva" che collaborano con l’Oms

Centro per la salute riproduttiva, gli abortisti si mascherano dietro le belle altisonanti frasi, per la donna, la famiglia, il bambino. In realta` Alan Guttmacher Institute e` legato a Planed Parenthood. Vai allora a questa pagina: http://www.guttmacher.org/pubs/psrh/full/3711005.pdf e guarda sulla tabella numero 2 le ragioni per le quali si decide di avere un aborto.

L'aborto e` un'aberrazione sociale, non e` una conquista. E` la sconfitta delle donne come tali e delle donne come madri. E` una cosa che non deve esistere legale o illegale



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MessaggioInviato: 24/05/2013, 23:13 
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shighella ha scritto:

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BlitzKrieg ha scritto:

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shighella ha scritto:

Blit scrive:
Allora scusami tanto siccome` ci sono donne che invece di usare gli anticoncezionali (perche non sapere la cifra degli aborti che hai fatto, porta a questo) preferiscono abortire, allora per non fargli rischiare la salute legalizziamo l'aborto, cosi` possono buttare nello sciaccuone tutti i bambini che vogliono. Ti sembra normale il comportamento delle tue zie? Sinceramente a me no!

I fatti di cui sopra risalgono alla fine degli anni 60..Sono zie di mia mamma per dovizia di cronaca..Ovviamente non condivido i loro metodi, e nn li adotto, forse anche grazie a mia mamma che era fortunatamente più evoluta delle sue zie e ci ha messo in guardia preventivamente raccontandoci questi fatti. Ma devi considerare che a quel tempo l'educazione sessuale era un grosso tabù e le donne erano soggette ai loro mariti, nel senso che il non restare incinte dipendeva esclusivamente dal maschio che se un po piu evoluto riusciva a contenersi, ma se troglodita, come la maggior parte dei "maschi" di quel tempo e di quella cultura, il viavai da "Maria la Zozzona" ( leggesi ostetrica) era assicurato!!..Si preferisco salvare almeno una vita che la possiblilità della morte di entrambi..
BLitz ma sei convinto davvero che le donne preferisco abortire che non prendere la pillola anticoncezionale? [:0]..Dai per favore!
Quindi secondo te, siccome esistono persone incoscienti, queste non meritano soccorso?? Perche alla fine è questo che evinco da cio che scrivi..Magari sbaglio.





Altola` ho detto che non sembra che non ne facessero uso di anticonconcezionali, non che si divertissero ad abortire. I motivi non li conosco, ma probabilmente erano rimediabili. Tutti commettiamo errori, l'importante e` non perseverare.... Ma che tipo di soccorso?


Per soccorso intendo: non lasciare che queste donne ("poco evolute"?)
cadano in mano a macellai senza alcuna qualifica o anche medici scellerati che le farebbero abortire anche al sesto mese pur di intascare la loro sporca parcella. Annullare la 194 nn risolve il problema evolutivo delle persone anzi il contrario. Sono favorevole alla 194 perchè attualmente nn siamo ancora abbastanza evoluti sotto questo aspetto e quindi regolamentare un tale argomento è necessario. Sono favorevole alla cultura del non aborto, insegnando come materia di studio già nelle scuole medie a conoscere il proprio corpo e la propria sessualità per saper riconoscere e gestire al meglio il desiderio di maternità/paternità evitando cosi alla fonte il problema; sono certa che questo è il cammino da intraprendere. Qualche insegnante con anima sporadicamente lo fa, ma nn è abbastanza..


C'e` anche da dire che siamo nel 21 secolo, se vuoi certe cose le capisci.
E l'educazione sessuale la facevano anche ai miei tempi (35 anni fa)
Mi fa piacere che si sia sulla stessa lunghezza d'onda, ma il fatto principale dell'aborto per me` e`il fatto che distrugge la vita di un'innocente. Se la pena di morte non e` apllicabile per un pluriomicida , a maggior ragione non lo deve essere per un'innocente, che non puo` difendersi.



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MessaggioInviato: 24/05/2013, 23:23 
Il ritorno degli aborti clandestini
Ginecologia e ostetricia - News generale del 24/05/2013 - 204 visite
http://www.medicitalia.it/blasinicola/n ... pecialisti)



L'ITALIA ritorna alla clandestinità : da Nord a Sud in intere regioni la legge 194/78 è inapplicabile ,oltre l'80 % dei ginecologi , e oltre il 50 % di anestesisti e infermieri non applica più la legge sulle INTERRUZIONI VOLONTARIE di GRAVIDANZA(IVG).

Questo accade in Puglia, Lazio, Campania, Lombardia e Sicilia. Il MINISTERO della Salute calcola VENTIMILA ABORTI ILLEGALI all'anno e con stime più aggiornate dal 2008 QUARANTAMILA,forse CINQUANTAMILA quelli reali. SETTANTACINQUEMILA gli aborti spontanei nel 2011 dichiarati dall' ISTAT, ma un terzo di questi frutto probabilmente di interventi "illeciti casalinghi" non eseguiti in modo corretto.Tutto ciò porta le donne respinte dalle strutture ospedaliere al silenzio e al segreto,come avveniva 40 anni fa prima della legge 194, con aumento della mortalità e delle complicanze che portano alla sterilità. Contrabbando di farmaci (misoprostolo clandestino) ,cliniche fuorilegge ,fenomeni che riemergono grazie all'abbandono della legge 194 e della prevenzione delle gravidanze indesiderate.

Abusando di un farmaco per la cura dell'ulcera gastrica molte ragazze e immigrate (nella mia esperienza ospedaliera, NIGERIANE) RISCHIANO LA VITA sbagliando la dose e la quantità.Chi può permetterselo decide di andare all'estero : in Francia,Svizzera e Inghilterra si spendono 400 euro per un aborto.

Ragazzine e immigrate che vagano nei meandri dei metrò cercando i blister clandestini di farmaci "anti-ulcera" (10 pillole al costo di 100 euro) con un rischio serissimo di vita.

Accedere ai servizi è sempre più difficile , e le donne più fragili e le donne immigrate finiscono nella trappola dell'ABORTO CLANDESTINO, come 40 anni fa.

LA LEGGE 194/78 non va abbandonata , per rispetto alla SALUTE DELLA DONNA,ricordando che questa legge non parla di ABORTO ma di PREVENZIONE DELL'ABORTO.



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MessaggioInviato: 25/05/2013, 22:03 
Bliss scrive:
LA LEGGE 194/78 non va abbandonata , per rispetto alla SALUTE DELLA DONNA,ricordando che questa legge non parla di ABORTO ma di PREVENZIONE DELL'ABORTO.

[^]



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MessaggioInviato: 25/05/2013, 22:18 
Blitz scrive:
"C'e` anche da dire che siamo nel 21 secolo, se vuoi certe cose le capisci".

Sta cosa nn la darei per scontata.

Blitz scrive:
"E l'educazione sessuale la facevano anche ai miei tempi (35 anni fa)"

Si è vero la facevamo anche noi alle scuole medie e devo dire che la mia prof (matematica e scienze) ci ha instillato anche qualche pillola di saggezza, ma nn tutti i prof, per quanto bravi insegnanti, hanno questo dono per cui l'insegnamento stesso risulta incompleto. Come dice BLiss, la saggezza assieme alla conoscenza sono gli elementi necessari per una giusta e completa educazione sessuale.



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MessaggioInviato: 25/05/2013, 23:34 
Cita:
shighella ha scritto:

Blitz scrive:
"C'e` anche da dire che siamo nel 21 secolo, se vuoi certe cose le capisci".

Sta cosa nn la darei per scontata.

Blitz scrive:
"E l'educazione sessuale la facevano anche ai miei tempi (35 anni fa)"

Si è vero la facevamo anche noi alle scuole medie e devo dire che la mia prof (matematica e scienze) ci ha instillato anche qualche pillola di saggezza, ma nn tutti i prof, per quanto bravi insegnanti, hanno questo dono per cui l'insegnamento stesso risulta incompleto. Come dice BLiss, la saggezza assieme alla conoscenza sono gli elementi necessari per una giusta e completa educazione sessuale.







C'e` anche da dire che tutti gli sforzi che possono fare i genitori ed insegnanti per inculcare un po` di buon senso, vengono vanificati dai messaggi che i media ci bombardano.



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MessaggioInviato: 26/05/2013, 00:10 
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Blissenobiarella ha scritto:

Il ritorno degli aborti clandestini
Ginecologia e ostetricia - News generale del 24/05/2013 - 204 visite
http://www.medicitalia.it/blasinicola/n ... pecialisti)



L'ITALIA ritorna alla clandestinità : da Nord a Sud in intere regioni la legge 194/78 è inapplicabile ,oltre l'80 % dei ginecologi , e oltre il 50 % di anestesisti e infermieri non applica più la legge sulle INTERRUZIONI VOLONTARIE di GRAVIDANZA(IVG).

Questo accade in Puglia, Lazio, Campania, Lombardia e Sicilia. Il MINISTERO della Salute calcola VENTIMILA ABORTI ILLEGALI all'anno e con stime più aggiornate dal 2008 QUARANTAMILA,forse CINQUANTAMILA quelli reali. SETTANTACINQUEMILA gli aborti spontanei nel 2011 dichiarati dall' ISTAT, ma un terzo di questi frutto probabilmente di interventi "illeciti casalinghi" non eseguiti in modo corretto.Tutto ciò porta le donne respinte dalle strutture ospedaliere al silenzio e al segreto,come avveniva 40 anni fa prima della legge 194, con aumento della mortalità e delle complicanze che portano alla sterilità. Contrabbando di farmaci (misoprostolo clandestino) ,cliniche fuorilegge ,fenomeni che riemergono grazie all'abbandono della legge 194 e della prevenzione delle gravidanze indesiderate.

Abusando di un farmaco per la cura dell'ulcera gastrica molte ragazze e immigrate (nella mia esperienza ospedaliera, NIGERIANE) RISCHIANO LA VITA sbagliando la dose e la quantità.Chi può permetterselo decide di andare all'estero : in Francia,Svizzera e Inghilterra si spendono 400 euro per un aborto.

Ragazzine e immigrate che vagano nei meandri dei metrò cercando i blister clandestini di farmaci "anti-ulcera" (10 pillole al costo di 100 euro) con un rischio serissimo di vita.

Accedere ai servizi è sempre più difficile , e le donne più fragili e le donne immigrate finiscono nella trappola dell'ABORTO CLANDESTINO, come 40 anni fa.

LA LEGGE 194/78 non va abbandonata , per rispetto alla SALUTE DELLA DONNA,ricordando che questa legge non parla di ABORTO ma di PREVENZIONE DELL'ABORTO.



Toni propagandistici e illazioni sugli aborti spontanei

Cresce il numero degli aborti spontanei ...

La crescita è stata più alta nel Nord Est (+36%) e nel Centro (+47%), mentre è stata contenuta nel Mezzogiorno (+9%). E’ stata più consistente nelle età al di sopra dei 35 anni. E’ cresciuta anche la proporzione di aborti spontanei dovuti alle donne straniere che dal 5% nel 1998 è salita a oltre il 17% nel 2008.In questo decennio il numero assoluto annuo di aborti spontanei di donne italiane è rimasto pressoché costante intorno a 63 mila casi, mentre quello di donne straniere è quasi quadruplicato. In parte l’aumento del numero assoluto degli aborti spontanei tra il 1994 e il 2008 è imputabile alle variazioni strutturali della popolazione femminile che è cresciuta nelle età tra 30 e 49 anni e in particolare è cresciuta tra 35 e 44 anni di oltre il 20% - e a queste età il rischio di aborto spontaneo è più elevato.

Ma questa variazione non è sufficiente a spiegare l’aumento complessivo, poiché lo stesso livello di crescita si registra anche con indicatori calcolati eliminando gli effetti dell’ammontare e della struttura per età della popolazione (tasso di abortività spontanea o incidenza dell’abortività: AS per mille donne, seconda parte della tabella 1). L’incidenza è più alta nel Nord Est e nel Centro, più bassa nel Mezzogiorno. E’ più alta tra le donne straniere rispetto alle donne italiane: nel 2003 si registravano 15,4 aborti spontanei per mille donne straniere di età tra 15 e 49 anni, contro 4,8 aborti spontanei per mille donne italiane. Questa differenza si è poi moderatamente attenuata, e nel 2008 si sono registrati 11,2 aborti spontanei per mille straniere e 4,9 aborti spontanei per mille italiane. Tale valore elevato può dipendere da un più alto numero di gravidanze delle donne straniere, da un più alto rischio di abortire o da ambedue le circostanze.
Continua su:

http://www.neodemos.it/index.php?file=o ... otizia=673


Ancora vorrei capire l'urgenza di ricercare un aborto a tutti costi, se non legato a problemi di vita o di morte.

The mortality was lower after a birth (28.2/100,000) than after a spontaneous (51.9/100,000) or induced abortion (83.1/100,000).

83 donne su centomila muoiono dopo un ivg, mentre 28/100.000 dopo un parto. Quasi 2 terzi in piu`

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/14981384

Senza contare altri problemi come aumento di aborti spontanei e problemi psicologici.

Se una donna e` pressata dalla famiglia o dal partner per abortire, legalizzare lo stesso risolve il suo problema?

Ci vorrebbe una legge che in caso una donna abortisca illegalmente, il marito/partner venga buttato in galera, senza se e senza ma. In caso di una minore, il padre finisce in galera.
Troppo drastico?


Ultima modifica di BlitzKrieg il 26/05/2013, 01:03, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 26/05/2013, 12:52 
Blizt,

Meglio una società in cui siano i genitori a desiderare di esserlo, o meglio una società in cui i genitori sono costretti ad essere tali per legge?

In una società in cui è una legge che decide la nascita di un figlio, in che modo la famiglia può tutelare le sue prerogative di nido protetto e in che modo il controllo civile può avanzare delle pretese sui bambini e sui stessi genitori?

In uno stato in cui la donna è costretta al parto forzato, ammesso che questa non trovi dei mezzi clandestini per sottrarsi ad un destino imposto, che madri ci saranno e che figli?


Inoltre, devi parlare con le donne. Ti manga l'esperienza oggettiva delle cose su cui esprimi pareri e la conoscenza di come di svolgono effettivamente queste cose.

Molte donne che vorrebbero abortire hanno cambiato idea proprio grazie ai consultori medici voluti dalla legge 194. Ho amiche che sono state felici di cambiare idea e di avere i loro meravigliosi bambini proprio grazie a questi consultori. Il più delle volte le donne che restano incinte senza avere un compagno o una famiglia o una certezza economica, per diventare madri hanno bisogno di appoggio e di sostegno. Il più delle volte basta fornire questo, una soluzione, un'alternativa. Questo è fare qualcosa contro l'aborto. Fare una legge contro l'aborto serve solo a pulire la coscienza delle brave persone e a riempire le tasche della criminalità emergente.



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MessaggioInviato: 26/05/2013, 13:37 
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Blissenobiarella ha scritto:

Blizt,

Meglio una società in cui siano i genitori a desiderare di esserlo, o meglio una società in cui i genitori sono costretti ad essere tali per legge?

In una società in cui è una legge che decide la nascita di un figlio, in che modo la famiglia può tutelare le sue prerogative di nido protetto e in che modo il controllo civile può avanzare delle pretese sui bambini e sui stessi genitori?

In uno stato in cui la donna è costretta al parto forzato, ammesso che questa non trovi dei mezzi clandestini per sottrarsi ad un destino imposto, che madri ci saranno e che figli?


Inoltre, devi parlare con le donne. Ti manga l'esperienza oggettiva delle cose su cui esprimi pareri e la conoscenza di come di svolgono effettivamente queste cose.

Molte donne che vorrebbero abortire hanno cambiato idea proprio grazie ai consultori medici voluti dalla legge 194. Ho amiche che sono state felici di cambiare idea e di avere i loro meravigliosi bambini proprio grazie a questi consultori. Il più delle volte le donne che restano incinte senza avere un compagno o una famiglia o una certezza economica, per diventare madri hanno bisogno di appoggio e di sostegno. Il più delle volte basta fornire questo, una soluzione, un'alternativa. Questo è fare qualcosa contro l'aborto. Fare una legge contro l'aborto serve solo a pulire la coscienza delle brave persone e a riempire le tasche della criminalità emergente.


Sono d'accordo su tutto.

Inoltre hai centrato il punto!
- Meglio una società in cui siano i genitori a desiderare di esserlo, o meglio una società in cui i genitori sono costretti ad essere tali per legge? -


Ultima modifica di Thalita il 26/05/2013, 13:40, modificato 1 volta in totale.


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Blissenobiarella ha scritto:

Blizt,

Meglio una società in cui siano i genitori a desiderare di esserlo, o meglio una società in cui i genitori sono costretti ad essere tali per legge?

In una società in cui è una legge che decide la nascita di un figlio, in che modo la famiglia può tutelare le sue prerogative di nido protetto e in che modo il controllo civile può avanzare delle pretese sui bambini e sui stessi genitori?

In uno stato in cui la donna è costretta al parto forzato, ammesso che questa non trovi dei mezzi clandestini per sottrarsi ad un destino imposto, che madri ci saranno e che figli?


Inoltre, devi parlare con le donne. Ti manga l'esperienza oggettiva delle cose su cui esprimi pareri e la conoscenza di come di svolgono effettivamente queste cose.

Molte donne che vorrebbero abortire hanno cambiato idea proprio grazie ai consultori medici voluti dalla legge 194. Ho amiche che sono state felici di cambiare idea e di avere i loro meravigliosi bambini proprio grazie a questi consultori. Il più delle volte le donne che restano incinte senza avere un compagno o una famiglia o una certezza economica, per diventare madri hanno bisogno di appoggio e di sostegno. Il più delle volte basta fornire questo, una soluzione, un'alternativa. Questo è fare qualcosa contro l'aborto. Fare una legge contro l'aborto serve solo a pulire la coscienza delle brave persone e a riempire le tasche della criminalità emergente.





Siamo adulti e responsabili e come adulto ti prendi la responsabilita` delle tue azioni. Perfettamente d'accordo al sostegno, sia del singolo genitore o della famiglia. Ma stiamo sempre parlando di una vita in gioco, una vita che viene terminata in modi orribili. L'aborto legale fa dello stesso un'opzione "pulita", una cosa da considerare, aumentando cosi` il numero degli stessi, aumentando gli abomini ad esso legati.



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MessaggioInviato: 27/05/2013, 23:51 
Che dire allora su quanto citato nell'articolo 31 della costituzione italiana?

Art. 31.

La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.

Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.

Detto questo direi che la 194 e` anticostituzionale.



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http://www.tempi.it/lonu-inserisce-nell ... akpiEBwoUx

Marzo 26, 2013 Redazione
In un documento sui diritti umani presentato all’Onu si legge che chi si oppone all’aborto «infligge una forma di tortura alla donna».
Chi si oppone all’aborto e si rifiuta di praticarlo «infligge una forma di tortura alla donna». È quanto si legge nel “Rapporto del relatore speciale sulla tortura e altri trattamenti o pene crudeli, inumani o degradanti”, firmato dal commissario Juan E. Méndez, documento presentato durante la 22ma sessione del Consiglio dei diritti umani dell’Onu. Si legge: «Enti internazionali e regionali attivi nell’ambito dei diritti umani hanno cominciato a riconoscere che l’abuso e il maltrattamento di donne che cercano servizi di salute riproduttiva possono causare tremende e durevoli sofferenze fisiche e psicologiche».
RIFIUTARE L’ABORTO È TORTURA. Tra gli esempi c’è «il rifiuto dei servizi sanitari legalmente disponibili, come l’aborto e la cura post aborto». Come scrive il Foglio «un aborto negato è esplicitamente paragonato alla sterilizzazione e alla mutilazione genitale, citate giustamente nel rapporto come esempi di tortura. Al punto 47 si cita poi il caso di una donna polacca alla quale fu negato un test genetico sul feto dopo che un esame ecografico aveva evidenziato anormalità. Nel report dell’Onu si legge che, in casi come quello, “l’accesso alle informazioni sulla salute riproduttiva è fondamentale per la capacità di una donna di esercitare l’autonomia riproduttiva e i diritti alla salute e all’integrità fisica”. Negare le informazioni su un bambino “unfit”, indegno di vivere, è una violazione dei diritti umani».
VIETATO LIMITARE GLI ABORTI. L’Onu, dunque, punisce e cita come “tortura” non l’uccisione di un bambino nel grembo della madre ma tutte quelle leggi che limitano il ricorso all’aborto e magari, un domani, tutti quei medici che si rifiutano in coscienza di praticarli.


Niente di strano eh? Bah!


"Nessuno vuole eseguire aborti dopo dieci settimane, perché da allora si vedono le caratteristiche del bambino, le mani, i piedi. È veramente barbarico." - Abortionist quote from M.D. Doctors Talk About Themselves by John Pekkanen


Ultima modifica di BlitzKrieg il 01/06/2013, 00:55, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 01/06/2013, 09:59 
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BlitzKrieg ha scritto:

Che dire allora su quanto citato nell'articolo 31 della costituzione italiana?

Art. 31.

La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.

Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.

Detto questo direi che la 194 e` anticostituzionale.


Basterebbe applicare l' articolo 31.



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Semmai è vero l'esatto contrario.
L'articolo 31 non parla di certo di maternità forzata. L'idea che una donna possa essere obbligata al parto semmai lede svariati articoli fondamentali della costituzione. Devo citarli?



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