[color=blue]Riassunto delle sparate precedentiNapolitano, dobbiamo vederci, devo dirti cose importantissime per la salvezza del paese
- Ci vediamo dopodomani mattina
- Venerdì c’ho judo… ti chiamo io quando mi libero
Questa è più o meno la sintesi del discorso; Grillo prima dichiara che l’Italia è sull’orlo del baratro, che bisogna far presto e che lui deve parlare con Napolitano (a quanto pare per convincerlo ad andare in TV a dire che l’Italia è sull’orlo del baratro e per sciogliere le camere) poi però quando il Quirinale gli organizza l’incontro lui (che a quanto pare in questo momento si dispera per il futuro della patria mentre prende il sole in barca in Sardegna) posticipa l’incontro (pare a mercoledì prossimo).
Da questi avvenimenti possiamo dedurre alcune notizie di un certo valore:
- l’Italia non è così vicina al baratro (e poi si sa, Grillo è un vero italiano, e per gli italiani le vacanze sono sacre) per cui possiamo essere ragionevolmente certi che non falliremo questo fine settimana, yuppie!
- a questo incontro parteciperà anche Gianroberto Casaleggio che però, a causa delle precondizioni poste da Napolitano dovrà annunciare qual è il suo ruolo formale all’interno del movimento.
- Grillo s’è fregato da solo.
Quando è uscito l’articolo in cui Grillo faceva quella richiesta d’incontro l’idea generale era quella che il comico genovese cercasse di farsi nuovamente vedere visto che nei giorni subito successivi ci sarebbe stato il famoso restitution day (chiamarlo “giorno della restituzione” faceva burino) e che, ma questo lo sappiamo solo oggi, un altro parlamentare dei parlamentarkorps del movimento ha deciso di andare al gruppo misto (così fra espulsi e fuggiti sono ormai otto) e serviva “coprire” la defezione con un qualcosa che tenesse impegnati i giornalisti.
La sparata doveva restare sul blog, tant’è che la risposta data dal Quirinale ai giornalisti è stata questa:
Cita:
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non ha ricevuto alcuna richiesta d’incontro nei modi necessari perché potesse essere presa in considerazione.
In pratica non gli è arrivato nulla e scrivere su un blog “Giorgio vediamoci, TVUMDB” non basta a garantire un appuntamento con la più alta carica dello stato.
Il problema è che a quanto pare quello che dicono i parlamentari del Movimento è fin troppo vero… vale a dire che Grillo si aspetta che i suoi facciano quel che vuole lui ma, al contempo, lui non fa assolutamente nulla per dirglielo, sicché sono loro a dover capire cosa fare dai suoi articoli giornalieri. In pratica i 155 parlamentari ogni giorno si collegano al blog di Grillo e cercano di capire cosa devono fare decifrando i messaggi stessi.
Il messaggio dell’altro giorno è stato decifrato con un “voglio un incontro con Napolitano” e subito i gruppi parlamentari si sono attivati (secondo i canali istituzionali) per garantire al loro capo tale incontro.
A stretto giro di posta il segretario generale del Quirinale Donato Marra scrive:
Cita:
Gentile dottore, in relazione alla richiesta da lei formulata ieri a nome del leader del Movimento 5 Stelle di un incontro privato con il Presidente della Repubblica, devo precisarle che tale incontro non potrà caratterizzarsi come tale, come avviene in tutti i casi in cui il Capo di Stato incontra delegazioni di forze politiche rappresentate in Parlamento. Tanto premesso ho il piacere di comunicarle che il Presidente della Repubblica è disponibile ad effettuare tale udienza nella giornata di venerdì prossimo, alle ore 11:00. A tale udienza potranno partecipare, insieme al leader del Movimento Beppe Grillo ed ai Presidenti dei gruppi parlamentari, come da vostra richiesta e come già avvenuto del resto in recenti occasioni, anche altre personalità purché ne siano chiariti i titoli e le funzioni all’interno del Movimento.
È infatti evidente che la risposta si riferisce ad una richiesta presentata da una persona terza (probabilmente laureata visto l’uso del termine dottore) a nome del leader del Movimento 5 Stelle, quindi è stato un parlamentare (gli unici peraltro a poter chiedere ufficialmente un incontro con Napolitano) ad avviare tutta questa pratica in quella che probabilmente è stata una specie di gara a chi è il più servizievole (e nessuno ha pensato di prendere il cellulare e fare una telefonata a Grillo per chiedergli se veramente voleva tale incontro).
Purtroppo anche qui l’inesperienza dei parlamentari del Movimento e la situazione ambigua in cui s’è cacciato Grillo ha tirato un brutto scherzo al capo politico perché anziché chiedere un incontro informale (più defilato, possibilmente privato e meno pubblicizzato sui media) i servizievoli parlamentari hanno pensato bene che sarebbe stato più facile “abbondare” ed hanno presentato richiesta per un incontro ufficiale con tanto di presidenti dei gruppi parlamentari (il che vuol dire Crimi e Lombardi visto che formalmente sono ancora loro i capigruppo) e personaggi terzi che abbiano rilevanza all’interno del Movimento (cioè Gianroberto Casaleggio, pure lui tirato dentro per la giacchetta).
La situazione che si è venuta a creare è che Grillo scrive uno dei suoi post (sul merito mi sono già espresso nel pezzo precedente) e si ritrova, l’indomani, costretto ad andare da Napolitano per davvero.
Peggio ancora, l’ufficialità farà sì che l’incontro sarà pubblico il che vuol dire che saranno presenti giornalisti e comunque personaggi terzi che saranno liberi di riferire quanto la delegazione dirà al presidente della Repubblica… cosa non molto simpatica visto che, stando all’articolo di Grillo che ha scatenato tutto, il grosso del discorso sarà una cosa del tipo “l’economia va male e l’attuale maggioranza è brutta. Giorgio sciogli le camere”.
Nulla di strano quindi se Grillo ha cercato di evitare l’incontro accampando le solite scuse generiche, che gli sono valse l’ironia sul web come possiamo vedere da questa simpatica vignetta di “siamolagenteilpoterecitemono”:
Alla fine il garbo istituzionale ha avuto la meglio e se da un lato il quirinale si è detto pronto a rimandare l’incontro (a mercoledì) dall’altro Grillo non è riuscito ad annullare questa simpatica gita.
La situazione è pesante e nel tentativo d’inventarsi qualcosa per giustificare l’incontro il povero Di Maio sbotta:
Cita:
Denunceremo a Napolitano il fatto che la Camera non calendarizza la discussione di nessun provvedimento a parte quelli del governo ma abbiamo già visto qual è la considerazione che al Quirinale hanno del Parlamento con la vicenda delle mozioni sugli F35.
…che sarebbe anche divertente da vedersi, ma Napolitano non ha alcun potere sull’ordine dei lavori delle camere (che dipendono dai presidenti delle commissioni parlamentari, che vengono eletti a maggioranza in seno alle commissioni stesse) ed andare dal presidente della Repubblica ad accusare che l’opposizione è costretta a fare l’opposizione è un po’stupido.
Insomma, si preannuncia un Grillo che 1) farà scena muta o 2) inizierà a dire cose che non hanno alcuna rilevanza, in ambedue i casi è facile che il capo dello Stato riprenda (in modo molto soft, ma a favore di camera) gli intervenuti ricordandogli qual è il ruolo della presidenza.
Di sicuro il responsabile della richiesta d’incontro in questo momento è stato già redarguito a dovere ed i potenti mezzi a disposizione del Movimento sono al lavoro per trovare una scusa che giustifichi tale incontro… aspettiamoci uno spot elettorale di un quarto d’ora sull’utilità del restitution day ed una disamina sull’inadeguatezza di un aereo da guerra di quinta generazione fatta dall’uomo che ha inventato la fragola-pesce.
Io ho già preparato il popcorn.[/color]