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MessaggioInviato: 16/07/2013, 08:37 
Questo è un esempio:



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MessaggioInviato: 16/07/2013, 12:46 
Bobby, ti prego di scusare la mia capacità di sintesi, a volte troppo zelante, come in questo caso quando parlo di velocità superluminali. Non intendevo effettivamente parlare superluminalità e, non a caso, ho citato solo ed esclusivamente il viaggio a curvatura. In altri topic ho sempre parlato di spostamenti a curvatura e non superluminali. Qui sono stato troppo semplicistico e incompleto e per cui faccio ammenda.
Concordo sul fatto che non sia possibile superare, viaggiando con traiettoria lineare, il limite di C. Concordo anche circa la tua affermazione del viaggiare in curvatura. In effetti, generando un campo Casimir, si crea una bolla subspaziale di energia a densità negativa. Rendendo asimmetrico questo campo, si contrae lo spazio anteriore alla bolla e si dilata quello posteriore. Come risultato si ha uno spostamento del mezzo, nella bolla, a velocità modeste e la bolla si sposterebbe nel cronotopo senza violare la relatività ristretta ma 'forzandola' spostandosi in uno spazio compresso e riducendo le distanze fra due punti. In sintesi, gli accademici britannici e il dottor Alcubierre parlano di questo e io mi riconosco totalmente.



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MessaggioInviato: 16/07/2013, 13:04 
Si Superza. La tua analisi si riferisce a una delle possibilità da prendere in considerazione. Hai espresso molto chiaramente e con acume un'analisi molto interessante. Parliamo di studi ancora embrionali ma affascinanti. Mi incoraggia il fatto che la questione sia presa in considerazione da colossi come Google o dalla N.A.S.A..
Io avrei pensato, da programmatore di computer interessato al quantum computing (algoritmo di Grover,Phyton language ecc.), non solo all' eleborazione del tipo quantum entanglement ma anche al concetto del quantum annealing. Senza tediare troppo con tecnicismi, la seconda tecnica trova il minimo di una funzione(l'obiettivo) scavando un tunnel fra le asperità che la celano, invece di scalarle e discenderle. Io credo che questo concetto possa essere applicato non solo per quanto concerne l'elaborazione dei dati bensì anche per comunicare, trasferendo la questione all'effetto tunnel, per trasportare 'istantanemente' informazioni avvalendosi di semplici elettroni, posti in configurazione entanglement. Una sinergia......un anello di transizione fra i due concetti di processo quantistico......ma tutto questo è, per ora, accademia.


Ultima modifica di marino il 16/07/2013, 13:06, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 16/07/2013, 13:14 
Secondo me Bobby, in sintesi e semplificando al massimo il concetto, civiltà aliene più avanzate comunicano a livello quantistico, le meno avanzate non comunicano nel radio e quelle al nostro livello, lo fanno nel radio( e magari con luce coerente) ma probabilmente sono rare e molto lontane nella galassia. Trovare due civiltà tecnologicamente 'contemporanee' e 'compatibili' a distanze relativamente modeste nella galassia non credo sia probabilisticamente esprimibile con un valore elevato. Mi allineo, in un certo senso, alle opinioni di Max.



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MessaggioInviato: 16/07/2013, 18:48 
Tutto molto interessante.

Ma facciamo, per un attimo, un passo indietro.

La domanda era "possiamo captare radio aliene?" [?]

A parte qualche episodio sporadico e non ancora ben compreso (tipo il mitico segnale "WOW") noi non abbiamo ancora ufficialmente registrato un segnale radio alieno.

Mi chiedevo semplicemente il PERCHE'. [?] [?] [?]

Non lo abbiamo riconosciuto. Lo abbiamo confuso con qualcos'altro. Gli alieni si guardano bene dal mandarci segnali, oltretutto via radio. E via discorrendo. [^]

E mi piacerebbe anche un ragionamento al contrario. Gli alieni ricevono, registrano, archiviano, analizzano la gran mole di informazioni che NOI ci scambiamo sul pianeta Terra? O non gliene frega niente? Nessuna curiosità per i nostri "vetusti" sistemi di comunicazione? [?]

E se invece li conoscono bene perché non provano a comunicare con noi? Perchè questo da tutti super-giustificato complesso di superiorità nei nostri confronti? Qual è lo scopo di tanta "superbia"? [?]

Se noi scoprissimo civiltà aliene con una nostra missione spaziale ce ne staremo rintanati ad osservarli da lontano? Non credo proprio! Perché noi siamo inferiori a loro? [?]

Usciamo da questo idiota principio che noi siamo solo delle nullità al loro cospetto. Se NON vogliono comunicare ci devono essere validissimi motivi.


Che io continuo a NON capire! [:(]



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MessaggioInviato: 17/07/2013, 14:54 
Bobby, visto che dimostri una indiscutibile competenza nel campo della fisica e della tecnologia, immagino che sarai a conoscenza del fatto che potrebbero esistere due tipi, sommariamente parlando, di segnali radio captabili. Il primo è dato da quei segnali trasmessi con grande potenza e finalità di comunicazione effettiva fra civiltà di diversi pianeti; mentre il secondo riguarda le normali trasmissioni radiotelevisive e comunicazioni varie, con potenze molto meno significative. Nel primo caso è possibile trasmettere intellegibilmente fino a migliaia di anni luce e nel secondo non credo oltre il centinaio. Riferendomi all'opinione di una persona ben più autorevole di me e nella quale mi riconosco, il professor Gerrit Verschuur, uno dei migliori radioastronomi che abbiamo avuto, nella nostra galassia 'attualmente' potrebbero esistere 10-20 civiltà paragonabili alla nostra sotto l'attuale profilo tecnologico. Troppo poche e troppo distanti e bisognerebbe considerare la loro effettiva volontà di comunicare. Anche tra i nostri scienziati qualcuno ritiene che non sarebbe 'saggio' rivelare la nostra posizione perchè non si conosce chi ci sia la fuori. Secondo me queste civiltà sono troppo poche e raramente distribuite per rendere fattibile un contatto. Forse mi sbaglierò ma la vedo dura.....Condivido comunque il tuo ultimo pensiero. Non deve essere una costante il fatto per il quale dovremmo essere sempre considerati nullità. Dove sarebbe scritto?
Concludo ritenendo che potrebbero anche esserci state trasmissioni talmente deboli, da queste 10- 20 civiltà paragonabili alla nostra, da essere confuse con il rumore di fondo. Più che civiltà o esseri alieni, preferisco comunque usare il termine:"Intelligenze".



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MessaggioInviato: 17/07/2013, 16:27 
In realtà tutta l'ufologia moderna NON è basata su presunte comunicazioni che dovrebbero provenire da pianeti abitati ma lontanissimi.

Questo approccio è molto accreditato negli ambienti della scienza ufficiale perché non impatta con l'idea di fondo che le distanze sono troppo lontane per un contatto vis a vis. Possiamo, in pratica, accettare che altrove esistono forme di vita intelligente e infatti ormai anche gli scienziati più prudenti danno per scontato che non siamo soli nell'Universo. Ma il massimo che possiamo concepire è che i nostri lontani parenti ci mandino dei saluti attraverso segnali fatti onde elettromagnetiche. [;)]

l progetto SETI è tutto basato su questi presupposti. Ma i risultati? Scarsi o nulli. [8)]

In realtà se gli alieni sono già tra noi, e da millenni, tutto questo ha poco senso. [:(]

Perché mandare segnali criptici se sarebbero già tra noi?

Insomma il discorso delle distanze si potrebbe, al limite, aggirare mandando segnali radio da qualche avamposto alieno che è già dentro il nostro sistema solare. Per esempio dalla Luna. Non ci vorrebbero anni luci per attraversare gli spazi interstellari. E il contatto sarebbe più morbido, meno traumatico. Più facile da assimilare. E verificabile anche dai non addetti ai lavori come i radioamatori (non so se esistono ancora...) che durante le missioni spaziali di noi terrestri avevano captato qualcosa aggirando i filtri delle comunicazioni ufficiali.

Insomma se ci fosse la volontà aliena di comunicare con noi, senza bussare direttamente alla porta di casa nostra, di modalità c'è ne sarebbero parecchie. [:D]

Evidentemente la voglia di comunicare è una caratteristica solo... terrestre.

A loro... frega niente! [:(]


Ultima modifica di BOBBY il 17/07/2013, 16:29, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 17/07/2013, 16:57 
Cita:
marino ha scritto:
Anche tra i nostri scienziati qualcuno ritiene che non sarebbe 'saggio' rivelare la nostra posizione perchè non si conosce chi ci sia la fuori.


Non trovate anche voi che questa posizione sia decisamente ambigua?

Secondo la scienza ufficiale le visite da altri mondi non sono possibili per via delle enormi distanze.

Quindi, che senso ha temere che eventuali civilta' male intenzionate possano individuarci se poi queste non potrebbero raggiungerci se non tra migliaia di anni?

Se invece si considera questo come un reale pericolo, allora bisogna anche ammettere che le visite "dall'estero" sono possibili, sia oggi che in passato.

Insomma, che si decidano una buona volta.



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MessaggioInviato: 17/07/2013, 17:54 
Cita:
zakmck ha scritto:

Cita:
marino ha scritto:
Anche tra i nostri scienziati qualcuno ritiene che non sarebbe 'saggio' rivelare la nostra posizione perchè non si conosce chi ci sia la fuori.


Non trovate anche voi che questa posizione sia decisamente ambigua?

Secondo la scienza ufficiale le visite da altri mondi non sono possibili per via delle enormi distanze.

Quindi, che senso ha temere che eventuali civilta' male intenzionate possano individuarci se poi queste non potrebbero raggiungerci se non tra migliaia di anni?

Se invece si considera questo come un reale pericolo, allora bisogna anche ammettere che le visite "dall'estero" sono possibili, sia oggi che in passato.

Insomma, che si decidano una buona volta.





Ragionamento corretto.

Non capisco poi perché alcuni luminari come Hawking ammettono la possibile esistenza di alieni solo in negativo, ossia solo come possibili invasori.

Cosa c'è alla base di questo ragionamento? [?]

Forse l'immensa paranoia umana...



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Cari amici. Al di la delle considerazioni positive o negative sugli alieni buoni o cattivi, sensazioni sensate o paranoie, io penso che fra gli scienziati ci siano persone che ufficialmente negano l'ipotesi extraterrestre degli U.F.O. ma sotto sotto non credo che sia proprio così. E' una mia sensazione, non posso provarla. Qualcuno a volte s'è lasciato sfuggire qualcosa, ma non è andato troppo in la per non entrare in contrasto con il resto del mondo accademico. Io non giudico. Non mi abbandono a frasi ad effetto dicendo che la comunità scientifica è ottusa e gli illuminati sono solo quei pochi eretici. Dico solo che a volte qualcuno si lascia andare a dichiarazioni molto ........curiose.



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Bobby, ho capito il senso del tuo discorso, riguardo al mandare segnali da 'avamposti'; a questo proposito, mi fai ricordare gli studi di Duncan Lunan e Bracewell nonchè la presunta sonda extraterrestre che rimanderebbe a terra i segnali emessi da noi. Forse quello che sostieni si è già avverato. Tornando al S.E.T.I., visto il tuo continuo rincorrere il radio in senso 'classico' [:)], in sintesi, noi sondiamo preferibilmente la lunghezza d'onda dell'idrogeno neutro, perchè ritenuta dai nostri scienziati, come 'universale'. Al di la di questa lunghezza, scomponiamo quanto ricevuto in canali e sottocanali e sottoponiamo il tutto all'algoritmo che si basa sul concetto matematico della trasformata di Fourier( la usano un poco in tutte le salse, perfino in formula 1). Questo riguarda però essenzialmente, nell'onda ricevuta, la frequenza, l'ampiezza e la fase. Ora mi chiedo: e se esistessero invece segnali scomposti modulati in polarizzazione? Il fatto che noi usiamo poco o per nulla questo protocollo, per via delle attuali limitazioni tecnologiche, non significa che altre 'intelligenze' non possono farlo. Ormai i radiotelescopi moderni utilizzano antenne paraboliche del tipo:"Cassegrain" che sono in grado di ricevere qualsiasi tipo di segnale in qualsiasi polarizzazione. Basterebbe solo realizzare software e algoritmica apposita. Mi rifiuto di pensare che i nostri ricercatori non conoscano tutto questo. Mi spiace solo che quando si parla di modulazione della polarizzazione, solo pochi sembrano interessarsi.
Concludendo il discorso sulle civiltà 'vicine' o' lontane', ti dico la mia. Senza entrare in troppi particolari, io studio il fenomeno U.F.O. dal 1967(ero ancora un bambino)- Ho fatto molta ricerca e letto molto in proposito. Sono giunto alla conclusione, con buona approssimazione, che nel raggio di circa 40 anni luce ci siano almeno due civiltà tecnologicamente più avanzate della nostra; una interagisce con noi utilizzandoci come 'riserva' genetica e l'altra contattò una tribù africana secoli e secoli fa. Ora, tu hai il diritto di pensarla come me o diversamente e questo lo rispetto, ma io penso che potremmo puntare i radiotelescopi sulle stelle dove ritengo abbiano le loro sedi centrali e gli avamposti, per anni, senza rilevare qualcosa di apprezzabile, perchè non credo che comunichino più nel radio da secoli, se non da millenni.



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MessaggioInviato: 17/07/2013, 23:13 
Certo se noi civiltà del mondo occidentale progredito dovessimo comunicare con una tribù sperduta della Nuova Guinea che, per una serie di circostanze fortuite, non è mai entrata in contatto con noi... non utilizzeremmo di sicuro le onde radio! [:D]

Qui si commette sistematicamente un errore di fondo. Pensare agli alieni come esseri tremendamente evoluti dal punto di vista tecnologico, dotati di attrezzature e veicoli inconcepibili per noi, ma completamente digiuni di conoscenze antropologiche. [;)]

Io, personalmente, mi rifiuto di pensare che esseri super-progrediti che affrontano tranquillamente viaggi interstellari siano incapaci di scendere al nostro livello per comunicare utilizzando solo forme "primitive", al limite anche mandando delle sciocche targhette come quelle della nostra sonda Pioneer. [;)]

Noi continuiamo a fare lo stesso errore che, forse abbiamo fatto per secoli o millenni. Pensare agli alieni come a divinità superiori che hanno deciso deliberatamente di non cagarci manco di striscio perché troppo più avanti di noi per degnarci di una qualche attenzione.

Ragionamento banale, scontato e, scusatemi, troppo "umano"per essere vero... [V]


Ultima modifica di BOBBY il 17/07/2013, 23:17, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 18/07/2013, 14:14 
Hai ragione Bobby, circa il discorso delle divinità superiori. Condivido. L'evento al quale mi riferivo, tuttavia, non c'entra con il tuo ragionamento; a questo proposito, i presunti alieni si presentarono come abitanti di un altro mondo e non come dei. Non parlarono di miracoli ma della loro cultura e di questioni riguardanti la natura e l'universo. Ma non mi dilungo in ulteriori particolari per non uscire dal tema del topic. Ho già scritto, della questione, altrove.



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mai dire mai...


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Cita:
BOBBY ha scritto:
Ragionamento banale, scontato e, scusatemi, troppo "umano"per essere vero...[V]


Sono d'accordo, l'antropocentrismo seppur a parole rifiutato è il fattore comune di tutte le ipotesi e le teorie sugli alieni.
Mi rendo conto però che l'unico punto di riferimento che abbiamo è in noi stessi.
Perché anche quelle razze entrane FOPRSE in contatto con noi millenni fa e delle quali sentiamo gli echi nelle nostre ideologie religiose non è che avessero atteggiamenti tanto diversi dai nostri nonostante la superiorità tecnologia.



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