Cita:
The Eraser ha scritto: L'atteggiamento di una parte degli uomini di scienza, siano essi scienziati autorevoli o neolaureati particolarmente arroganti, è un modus pensandi che non credo appartenga alla maggior parte di chi si occupa di scienza e ricerca. Il problema, secondo me, è che questo pensiero che io ritengo obsoleto, da parte di alcuni, passa per essere il pensiero comune alla maggioranza degli uomini di scienza. Ma sono quasi certo che non lo sia. Semplicemente chi contrasta il progresso scientifico che avviene da sempre sulle basi di una mentalità aperta e progressista...dimostra a mio parere di non avere ne i numeri ne le qualità per eccellere nella ricerca.
"
Gente studiata" che spesso privilegia il posto fisso in qualche Università piuttosto che una rischiosa carriera da ricercatore e sperimentatore con il costante problema del reddito certo. Gente che affolla i blog e che in virtù di un pezzo di carta spesso conquistato a fatica, assume toni definitivi e superiori per arrivare ad affermare il solito banale ed inconcludente concetto: "
Non è provato scientificamente".
Non mi aspetto certo da costoro qualche prova scientifica che faccia fare un passo avanti nell'ancor neonata conoscenza umana. Tantomeno qualche nuova scoperta.
Insomma...c'è chi ricerca seriamente e chi si nasconde dietro le proprie incapacità, camuffandosi da sapiente esperto.
L'apporto di questi ultimi alla storia umana è solitamente negativo e parassitario.
Mia personalissima opinione.
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Cita:
AleBon ha scritto:
Se gli ufo esistessero come fenomeno "veicolare" extraterrestre,potrebbero essere presenti nel nostro sistema solare.Difficile possano venire da fuori.Quindi potrebbero provenire da uno dei nostri pianeti oppure da uno dei loro satelliti.
Cita:
AleBon ha scritto:
Invece sono proprio le distanze ad essere la discriminante di un ipotetico contatto.Impensabile non considerare questo.Cadrebbe immediatamente ogni concetto di spazio e di tempo.Ti sembra possibile?
Secondo me è invece impensabile considerarlo una discriminante. Lo è certamente per la nostra scienza umana attuale.
La nostra civiltà ha iniziato da pochissimo (In tempo cosmologico) la sua scalata alla conoscenza con la C maiuscola. Continuare a basarsi sul nostro attuale livello scientifico per raffrontarlo ad ipotetiche civiltà aliene che potrebbero essere "
scientificamente attive" da migliaia di anni se non molto di più...questo si che è impensabile, a mio parere.
Riguardo il superamento della velocità luminale, sono certo che la ricerca porterà prima o poi a trovare una via diversa per il superamento delle distanze, che non sia legata obbligatoriamente alla velocità propulsiva.
Vorrei anche far notare che nella moderna scienza esistono della "eccezioni" ancora ignote nei loro meccanismi in quanto creano risultati semplicemente inspiegabili o in contrasto con le attuali conoscenze scientifiche.
Cito alcuni esempi a caso tra i tanti recentemente appurati.
Il Big Bang. La teoria scientifica ad oggi accettata come "
pressochè certa" negli ambienti scientifici conservatori (Gli stessi che negano strenuamente ciò che non è scientificamente noto...) presuppone una
inflazione cosmica negli istanti iniziali di vita dell'Universo.
In soldoni, per un tempo brevissimo, l'intero Cosmo si sarebbe espanso (materia ed energia) a velocità esponenziale rispetto a quella della luce.
Entanglement. Questo termine viene usato per descrivere la specularità di alcune particelle che "
comunicano" tra di loro in tempo pressochè simultaneo a distanze che secondo le attuali conoscenze non permetterebbero scientificamente un passaggio di "
informazioni" così repentino (pressochè simultaneo come già detto) a tali distanze.
Mente aperta non significa credere a tutto ciò che si legge in giro. Significa affrontare le cose senza l'arroganza di assumere a verità definitiva un sapere che è ancora immaturo e incompleto molto più di quello che in molti vorrebbero far credere.
Quoto!
Aggiungerei che la Teoria del Big Bang è un esempio eclatante di come la Scienza avvalori anche ciò che risulta antiscientifico, come la teoria inflattiva legata imprescindibilmente ad una risultanza di espansione della materia ed energia a velocità ben superiore a quella luminale, senza la quale l'intera Teoria del Big Bang, oggi accettata come la più probabile descrizione della nascita dell'Universo, andrebbe a rotoli.
L'approccio dell'ambiente scientifico, soprattutto in ambito accademico, credo imponga ai molti possibilisti che lavorano in quel campo, di farsi gli "affaracci loro". Pena un isolamento da parte dei colleghi.
Vorrei fare un esempio un po' blasfemo ma a mio modo di vedere, molto calzante:
A Genova, fino all'avvento di Paolo Mantovani come presidente della Sampdoria, dichiararsi tifosi Sampdoriani equivaleva a trovarsi porte chiuse in ambito lavorativo praticamente in tutta l'area giornalistica e in molti altri ambiti.
Credo ci sia da tenere in conto questo, assieme al fatto che molti scienziati definiti scettici...sono palesemente rimasti indietro rispetto alla ricerca scientifica di molti anni. E di quegli anni hanno conservato le sicurezze, non sapendo a volte che tali certezze scientifiche risultano oggi ridimensionate dalla stessa ricerca scientifica.
Faccio un esempio ulteriore:
Margherita Hack, scienziata spesso presa ad esempio dall'ambiente scettico, dichiarò qualche anno prima della sua dipartita che:
Cita:
"Il sole ha cinque miliardi di anni, e si valuta che resterà invariato - cioè irraggerà la stessa quantità di energia - per circa altri cinque miliardi di anni, e quindi la terra potrà ospitare la vita, se non ci distruggiamo prima, per altri cinque miliari di anni.
Questa è un'inesattezza. Ci sono asteroidi che potrebbero colpirci, raggi gamma che potrebbero incenerirci se diretti verso di noi, inoltre l'intero Sistema Solare si muove all'interno della Via Lattea cambiando posizione nel tempo, cavalcando delle specie di onde che muovono i bracci galattici. Questa variazione di posizione potrebbe portare cambiamenti radicali nel nostro sistema stellare, del tutto indipendenti dalla nostra stella. Inoltre la quantità di energia attuale, non rimarrà costante, bensì andrà aumentando in virtù della sempre minor quantità di idrogeno a disposizione per la combustione stellare. Tra 5 miliardi di anni il nostro pianeta sarà rovente...ben prima che il nostro Sole si trasformi in una gigante rossa (suo ineluttabile desino).
Quindi, anche gli scienziati, essendo esseri umani, non sono infallibili. Da questo...anche la Scienza, a volte, non lo è.
See u soon
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