10 frasi che potrebbero essere state tranquillamente pronunciate oggi da Draghi, Von Rumpey, Olli Rehn, Prodi, Monti etc.etc.relativamente al percorso di unificazione europea... Facciamo un gioco, in fondo al post ci sono gli autori di queste frasi. Non leggeteli subito, prima concentratevi sulle frasi..
1) .. “Al di sopra e oltre il concetto di Stato-nazione, l’idea della nuova comunità trasformerà lo spazio vitale che è stato dato a tutti dalla Storia in un nuovo regno spirituale … La nuova Europa della solidarietà e della cooperazione tra tutti i popoli, un’Europa senza disoccupazione né crisi monetarie, (…) troverà un fondamento sicuro e una prosperità in rapido aumento una volta che siano state abbattute le frontiere economiche nazionali”.
2) “Ci deve essere una disposizione favorevole a subordinare gli interessi propri di ognuno, in alcuni casi, a quelli della Comunità Europea.”
3) “La soluzione dei problemi economici (…) con l’eventuale obiettivo di un’unione doganale europea e di un mercato libero europeo, un sistema di compensazione europeo e sistemi di cambi stabili in Europa, in vista di una unione monetaria europea”.
4) “I risultati dell’eccessivo nazionalismo e dello smembramento territoriale fanno parte dell’esperienza di tutti. L’unica speranza per la pace riposa in un processo che, da un lato, rispetti il patrimonio fondamentale inalienabile di ogni nazione e che, dall’altro, li moderi e li subordini ad una politica continentale (…) Una Unione Europea non può essere soggetta alle variazioni della politica interna caratteristiche dei regimi liberali”.
5) “Una nuova Europa: questa è la questione e questo il compito che abbiano davanti a noi. Questo non vuol dire che gli italiani, i tedeschi o il resto delle nazioni della famiglia europea debbano cambiare posto e giungere ad essere irriconoscibili per se stessi o gli uni agli altri, in un giorno o in un anno. Sarà una nuova Europa, mediante la nuova ispirazione e il principio determinante, quella che scaturirà tra tutti questi popoli”. (…) “Il problema della gerarchia degli stati non si porrà. Almeno nella sua forma abituale, una volta che sia stata tagliata la testa del drago, cioè il concetto di sovranità statale. D’altra parte questo non deve avvenire direttamente, ma può essere realizzato indirettamente, ad esempio con la creazione di organismi interstatali che si occupino di determinati interessi comuni (i cambi, le comunicazioni, il commercio estero, ecc.)”.
6) [questa è una citazione da un documento politico bene accolto, allora, che raccomanda la necessità di] “… presentare una soluzione confederale europea basata sulla libera cooperazione tra nazioni indipendenti[che sarebbe come risultato l’unità dell’Europa] “su una base federale [e si aggiunge per portare a termine un processo di federazione] “tutto ciò che si chiede agli Stati europei è che siano membri leali e pro-Europa della comunità e collaborino volontariamente nei loro compiti (…) L’obiettivo della cooperazione europea è promuovere la pace, la sicurezza e il benessere di tutti i popoli”.
7) “Bisogna creare un’Europa che non sprechi il suo sangue e la sua forza in conflitti intestini, ma che formi un’unità compatta. Così sarà più ricca, più forte e più civilizzata, e recupererà il suo antico posto nel mondo”. “Le tensioni nazionali e le gelosie meschine perderanno il loro senso in un’Europa organizzata liberamente su una base federale. Lo sviluppo politico mondiale consiste inevitabilmente nella formazione di ambiti politici ed economici più grandi”.
(8) “Non è molto intelligente immaginare che in una casa così gremita come quella dell’Europa una comunità di popoli possa mantenere differenti sistemi giuridici e differenti concezioni della legge per molto tempo”.
(9) “Secondo me il concetto che una nazione ha della sua libertà si deve armonizzare con i fatti dell’attualità e con domande semplici relative all’efficienza e alle finalità (…) Il nostro unico requisito per gli stati europei è che siano membri sinceri ed entusiasti dell’Europa”.
10) “I popoli d’Europa capiscono sempre più che i grandi temi che ci dividono, paragonati a quelli che verranno e che si risolveranno tra i continenti, non sono altro che dispute familiari triviali.” (…) “In cinquant’anni gli europei non penseranno più in termini di paesi indipendenti”.
Autori:
[ 1 ] Arthus Seyss–Inquart, ministro della Sicurezza e dell’Interno nel governo nazista successivo all’annessione (Anschluss) dell’Austria nel 1938, e più tardi Prefetto dei Pasi Bassi occupati. Questo frammento fa parte di un discorso ai suoi sudditi olandesi.
[ 2 ] Walther Funk, ministro delle Finanze del governo di Hitler nel 1942.
[ 3 ] Memorandum della Cancelleria del Reich, del 9 luglio 1940, firmato da Hermann Goering.
[ 4 ] Alberto de Stefani, ministro delle Finanze del governo di Mussolini nel 1941.
[ 5 ] Camillo Pellizi, editore di Civilita Fascista , in un articolo intitolato “L’idea di Europa”.
[ 6 ] Cicile von Renthe–Fink, ufficiale nazista, diplomatico e ministro nel 1943.
[ 7 ] Vidkun Quisling, collaboratore nazista norvegese, “primo ministro” della Norvegia occupata, 1942.
[ 8 ] Adolph Hitler, in un discorso al Reichstag nel 1936.
[ 9 ] Joseph Goebbels, nel 1940.
[ 10 ] Joseph Goebbels, nel 1942.
Allora... chi sono i nazisti oggi?!
Mi sa che la guerra, quelli, non l'abbiano mai persa.!.!.