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21/09/2013, 23:55

MaxpoweR ha scritto:

+ma truccare i conti non è proprio quello che ha fatto la grecia e che gli è stato imputato come colpa più grave e causa primaria della crisi? MA questa gente è stupida o se no non si capisce come caspita facciano a fare una scemenza dopo l'altra e pure è gente laureata che mastica un pò di numeri bah


Altro che stupidi... questi sono furbi come volpi! Gli stupidi sono quelli che ci vanno dietro!

[:(!]

22/09/2013, 22:50

A quanto pare frau Merkel frega tutti:

Merkel trionfa con 42%, sfiora maggioranza seggi
Proiezioni. La cancelliera: 'Risultato super'. Restano fuori Liberali e antieuro, sotto il 5%

Fonte


In Italia, l'immancabile Letta:

Letta, bene se partito anti-euro fuori


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22/09/2013, 23:49

zakmck ha scritto:

A quanto pare frau Merkel frega tutti:

Merkel trionfa con 42%, sfiora maggioranza seggi
Proiezioni. La cancelliera: 'Risultato super'. Restano fuori Liberali e antieuro, sotto il 5%

Fonte


grande Angela. I tedeschi sono pragmatici. Non votano certo dei comici ma chi fa il loro interesse. E Angela lo fa.
In Italia, l'immancabile Letta:

Letta, bene se partito anti-euro fuori


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22/09/2013, 23:54

rmnd ha scritto:
grande Angela. I tedeschi sono pragmatici. Non votano certo dei comici ma chi fa il loro interesse. E Angela lo fa.


Questo e' fuor di dubbio!!

23/09/2013, 03:02

zakmck ha scritto:

In Italia, l'immancabile Letta:

Letta, bene se partito anti-euro fuori


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Letta Zerbini è proprio il peggio che ci poteva capitare....

23/09/2013, 13:41

Alternativa per la Germania (AfD) che si ferma al 4,7%. Dati che sanciscono la sconfitta dei partiti anti-europeisti in Germania. Sotto le attese anche il partito dei Pirati che si attesta al 2,2%.


una buona notizia, un po' meno per i disfattisti - catastrofisti-millenaristi. Comunque il 4,7% è sempre troppo. Ma almeno non entreranno in parlamento, perchè sotto la quota minima del 5%.

23/09/2013, 14:19

zakmck ha scritto:

rmnd ha scritto:
grande Angela. I tedeschi sono pragmatici. Non votano certo dei comici ma chi fa il loro interesse. E Angela lo fa.


Questo e' fuor di dubbio!!



bè certo
finchè ci guadagnano..
(bot germ. 1,5%, bot italia 4,5% approx.)
3500 turbo(LORO) contro 1200 aspirato (NOI)
a loro va bene così..
mica sono scemi..
devono essere gli altri(NOI) a ribellarsi..
mica loro...............

23/09/2013, 15:20

rmnd ha scritto:

Alternativa per la Germania (AfD) che si ferma al 4,7%. Dati che sanciscono la sconfitta dei partiti anti-europeisti in Germania. Sotto le attese anche il partito dei Pirati che si attesta al 2,2%.


una buona notizia, un po' meno per i disfattisti - catastrofisti-millenaristi. Comunque il 4,7% è sempre troppo. Ma almeno non entreranno in parlamento, perchè sotto la quota minima del 5%.

Ma non è scontato, oltre che una schiacciante ovvietà, il fatto che la Germania sia sostanzialmente europeista? Altra domanda: alla luce dei DATI OGGETTIVI che affermano il totale fallimento del c.d. "Progetto Europa", non sarebbe forse più giusto considerare gli antieuropeisti come REALISTI, invece che disfattisti - catastrofisti -millenaristi? Domando eh.... perchè il tuo esercizio di etichettatura che svolgi nei confronti di chi non la pensa come te sembra - ogni giorno di più - totalmemente svincolato dalla realtà dei fatti e dei dati oggettivi. Cosa ti sta accadendo rmnd?

23/09/2013, 16:17

Thethirdeye ha scritto:

rmnd ha scritto:

Alternativa per la Germania (AfD) che si ferma al 4,7%. Dati che sanciscono la sconfitta dei partiti anti-europeisti in Germania. Sotto le attese anche il partito dei Pirati che si attesta al 2,2%.


una buona notizia, un po' meno per i disfattisti - catastrofisti-millenaristi. Comunque il 4,7% è sempre troppo. Ma almeno non entreranno in parlamento, perchè sotto la quota minima del 5%.

Ma non è scontato, oltre che una schiacciante ovvietà, il fatto che la Germania sia sostanzialmente europeista? Altra domanda: alla luce dei DATI OGGETTIVI che affermano il totale fallimento del c.d. "Progetto Europa", non sarebbe forse più giusto considerare gli antieuropeisti come REALISTI, invece che disfattisti - catastrofisti -millenaristi? Domando eh.... perchè il tuo esercizio di etichettatura che svolgi nei confronti di chi non la pensa come te sembra - ogni giorno di più - totalmemente svincolato dalla realtà dei fatti e dei dati oggettivi. Cosa ti sta accadendo rmnd?


è come se la california
stampasse bot al 5%
e il colorado al 2%
vi immaginate??

la bce dovrebbe comprare titoli
a prezzo omogeneo
come fa la fed..
invece ognuno per sè..
la merkel è per il "rigore"..
degli altri però..
comunque se il gioco
è troppo oneroso per taluni stati
è giusto uscire (temporaneamente)
dall'euro..(non dall'unione)
per il tempo necessario..
dovrebbe essere previsto dai trattati..

altrimenti è un gioco al massacro..
gli stati poveri diventano sempre più poveri,
i ricchi più ricchi..
la merkel vince
per colpa degli altri stati
che stanno zitti e subiscono..
Ultima modifica di mik.300 il 23/09/2013, 16:18, modificato 1 volta in totale.

23/09/2013, 16:25

mik.300 ha scritto:

Thethirdeye ha scritto:

rmnd ha scritto:

[quote]Alternativa per la Germania (AfD) che si ferma al 4,7%. Dati che sanciscono la sconfitta dei partiti anti-europeisti in Germania. Sotto le attese anche il partito dei Pirati che si attesta al 2,2%.


una buona notizia, un po' meno per i disfattisti - catastrofisti-millenaristi. Comunque il 4,7% è sempre troppo. Ma almeno non entreranno in parlamento, perchè sotto la quota minima del 5%.

Ma non è scontato, oltre che una schiacciante ovvietà, il fatto che la Germania sia sostanzialmente europeista? Altra domanda: alla luce dei DATI OGGETTIVI che affermano il totale fallimento del c.d. "Progetto Europa", non sarebbe forse più giusto considerare gli antieuropeisti come REALISTI, invece che disfattisti - catastrofisti -millenaristi? Domando eh.... perchè il tuo esercizio di etichettatura che svolgi nei confronti di chi non la pensa come te sembra - ogni giorno di più - totalmemente svincolato dalla realtà dei fatti e dei dati oggettivi. Cosa ti sta accadendo rmnd?


è come se la california
stampasse bot al 5%
e il colorado al 2%
vi immaginate??

la bce dovrebbe comprare titoli
a prezzo omogeneo
come fa la fed..
invece ognuno per sè..
la merkel è per il "rigore"..
degli altri però..
comunque se il gioco
è troppo oneroso per taluni stati
è giusto uscire (temporaneamente)
dall'euro..(non dall'unione)
per il tempo necessario..
dovrebbe essere previsto dai trattati..

altrimenti è un gioco al massacro..
gli stati poveri diventano sempre più poveri,
i ricchi più ricchi..
la merkel vince
per colpa degli altri stati
che stanno zitti e subiscono..


[/quote]

La Merkel vince, perchè da risposte serie a gente seria .
Invece di guardare la Germania con invidia, diffidenza, e astio, dovremmo seguire il suo esempio.
Ma la nostra classe politica, dirigenziale e così come molti cittadini, sono lontani anni luce dai tedeschi.

e per luce riflessa , da una Germania più forte, ne trarremo immeritatamente dei vantaggi anche noi. Una Germania debole = un 'Europa più debole -> un'Italia ancora più fragile.

23/09/2013, 20:32

rmnd ha scritto:



La Merkel vince, perchè da risposte serie a gente seria.

Invece di guardare la Germania con invidia, diffidenza, e astio, dovremmo seguire il suo esempio.



E quali sarebbero, di grazia, quelle risposte serie di cui l'Italia ha bisogno?!

No, chiedo...


rmnd ha scritto:



... e per luce riflessa , da una Germania più forte, ne trarremo immeritatamente dei vantaggi anche noi. Una Germania debole = un 'Europa più debole -> un'Italia ancora più fragile.



Questa raccontala pure a qualcun'altro. Io non la bevo.

La storia economica del nostro paese degli ultimi decenni dimostra inequivocabilmente e oggettivamente il contrario.

Poi possiamo raccontare pure che gli asini volano, finché qualcuno ci crede.

23/09/2013, 21:01

Atlanticus81 ha scritto:
Poi possiamo raccontare pure che gli asini volano, finché qualcuno ci crede.

Infatti, vale la pena ribadire il concetto.... il suo esercizio di etichettatura che svolge
nei confronti di chi non la pensa come lui sembra - ogni giorno di più - totalmemente
svincolato dalla realtà dei fatti e dei dati oggettivi.

Esprime opinioni con determinazione ma..... non entra mai nel merito.

Forse sa che ne uscirebbe con le ossa rotte?

23/09/2013, 21:31

Nella storia "Europa" c'è un particolare che passa sotto-traccia o è poco raccontato;
La svalutazione competitiva che ha avuto la Germania entrando nell'euro, (prendendo a paragone il dollaro).
All'epoca dell'ingresso nell'euro il marco segnava 1.80 contro il dollaro, ora l'euro sta ad 1,35.
Facendo un raffronto con l'Italia, all'epoca dell'ingresso nell'euro segnava 2240 lire, per paragonarla all'euro circa 1.16.
Quindi abbiamo la Germania che nel tempo svaluta del 30% , mentre l'italia rivaluta del 18 % circa (addirittura la spagna con lo stesso paragone era a 0.85 quindi rivaluta di oltre il 50%)

Calcoliamo ora le politiche monetarie delle prime economie del mondo in questi ultimi anni
1) USA; Svaluta
2) Cina; Svaluta
3) Giappone; Svaluta
4) Germania; Ha svalutato con l'ingresso nell'euro

Dato per scontato sia chiaro a tutti il perchè con l'accelerazione del processo di globalizzazione di questi ultimi anni, almeno per le economie più sviluppate, sia utile svalutare la propria moneta (per non perdere competitività rispetto ai mercati emergenti e mantenere i livelli occupazionali e investimenti nel proprio territorio per non entrare in spirale recessiva da eccessiva tassazione).
Quanto indicato sopra rende quindi chiaro le politiche monetarie tedesche.
Non gli è interessato svalutare oltre l'euro perché già di suo già sta godendo di una svalutazione competitiva che la favorisce tremendamente rispetto agli altri paesi dell'eurozona, oltre al fatto che la svalutazione va a favore del debitore piuttosto che al creditore e in questo momento le banche tedesche sono molto creditrici.

L'impressione mia è che ogni paese dell'euro punta solo ai propri interessi senza avere una visione d'insieme, di questo passo siamo in un vicolo cieco meglio lasciar perdere..

24/09/2013, 17:31

Un risultato super», che consentirà «altri quattro anni di successi». Sono le prime parole, agghiaccianti, della regina neoliberista Angela Merkel dopo il trionfo del referendum a cui ha sottoposto se stessa, chiedendo ai tedeschi il via libera per continuare a far precipitare nel baratro il resto dell’Europa. Con oltre il 40% dei voti e ora la prospettiva di prolungare fino a 12 anni la propria stagione di potere, la Merkel è il primo leader di un paese europeo a ottenere la conferma degli elettori dopo l’inizio della grande crisi, la tempesta economico-finanziaria innescata dall’Eurozona. “Alternativa per la Germania”, il partito anti-euro, non entra neppure in Parlamento, dove probabilmente anche la cancelliera dovrà rassegnarsi alle “larghe intese” con l’incolore Spd, mentre né i Verdi né la Linke hanno mai attaccato frontalmente – come necessario – il sistema egemonico dell’Unione Europea che mette in croce i popoli, cominciando dai più deboli. Con il plebiscito tributatole dai tedeschi, a cui ha mentito – raccontando loro di aver frenato il Sud Europa “spendaccione” – la Merkel rischia di far impallidire persino il ricordo della “strega” Margaret Thatcher.

Tra i primi a presentare le proprie congratulazioni alla zarina di Berlino il presidente francese François Hollande: il socialista che voleva a tutti i costi Van Rompuy e la Merkella guerra in Siria si è affrettato ad invitare la Cancelliera all’Eliseo «per prepararsi alle sfide del futuro». Il belga Herman Van Rompuy, esponente Bilderberg dell’élite finanziaria mondiale che ha progettato il disastro dei nostri paesi, come presidente del Consiglio Europeo si augura di «proseguire la stretta collaborazione» con la Merkel, «fiducioso che la Germania e il suo nuovo governo continueranno il loro impegno». Impegno che, orwellianamente, viene definito «un contributo alla costruzione di una pacifica e prospera Europa a servizio di tutti i cittadini». Pacifica e prospera Europa: quella che, da Atene a Madrid passando per Roma e Lisbona, sta letteralmente cadendo a pezzi. Buon ultimo, da Toronto, il semi-premier italiano Enrico Letta si è congratulato con la cancelliera «per il brillante risultato elettorale». A urne ancora aperte, Letta annunciava: «Se dovessero essere confermati i primi dati e il partito anti-euro dovesse rimanere fuori dal Parlamento, sarebbe un buon segnale per l’Unione Europea», quindi un pessimo segnale per tutti noi.

Campane a morto, dunque, dal voto tedesco: ora, «i mercati dovrebbero festeggiare la vittoria europeista dittatoriale», scrive il blog finanziario “Il Punto – Borsa-Investimenti”. Ma gli sciacalli della speculazione che sta stritolando l’Europa non sono i soli a festeggiare: anche la Casa Bianca, scrive Maurizio Molinari sulla “Stampa”, ha tifato per la cancelliera, in apparenza distante dalla politica imperiale Usa. Gli interrogativi si concentrano sulle possibili svolte euro-atlantiche che Angela Merkel – dopo i “no” sul nucleare e sulla guerra in Siria – potrebbe firmare nel breve periodo. «La domanda a cui le elezioni devono rispondere è se la Germania, la più potente nazione dell’Europa, può guidarla verso la realizzazione di un’Eurozona competitiva e di Unione Europea forte e credibile», sostiene sulla “New York Review of Books” lo storico britannico Timothy Garton Ash. Enrico LettaPensiero che la rivista “Foreign Affairs” traduce così: «Angela Merkel, una volta rieletta, dovrà affrontare le turbolenze dell’Europa che lei stessa ha contribuito a creare».

Per il magazine “Time”, ora la cancelliera «accelererà le decisioni per rafforzare l’Eurozona», cioè la camicia di forza nella quale le nostre economie dissanguate dai diktat di Bruxelles e Francoforte stanno soffocando. Per Benn Steil e Dinah Walker, europeisti del “Council on Foreig Relations”, «potrebbe avere inizio una fase assai più preoccupante di quella trascorsa», per il possibile via libera di Berlino all’uscita della Grecia dall’Unione Europea. Il rigore europeo a guida tedesca, avverte l’economista italo-danese Bruno Amoroso, rischia di far “scoppiare” l’Italia entro pochi mesi, prospettando per l’Europa una fine catastrofica, paragonabile a quella della Jugoslavia: un mercato del lavoro a basso costo è esattamente l’obiettivo dell’export della Germania, che chiese la testa di competitori come l’Italia, in cambio della rinuncia al marco imposta dalla Francia per autorizzare l’unificazione tedesca. Judy Dempsey, della Fondazione Carnegie, vede un futuro in cui la miope Germania unita – a cui sono state improvvidamente consegnate le chiavi dell’ex frontiera europea con l’Urss – ora dovrà «rafforzare le relazioni transatlantiche» e «cimentarsi con il primato americano in Asia», sfidando la Cina e coinvolgendo anche Judy Dempseyl’Europa nello scontro geopolitico all’orizzonte.

In altre parole: la Merkel getterebbe la maschera e si preparerebbe a sostenere la guerra globale dell’Occidente, accanto alla potenza americana che si è appena confrontata con la Russia attorno al pericoloso teatro bellico di Damasco. Secondo questa interpretazione, osserva Molinari, il basso profilo finora tenuto da Berlino sulla crisi siriana «lascerà assai presto il posto a posizioni più marcate sui temi della sicurezza, a cominciare dalla questione del programma nucleare dell’Iran». Non è bastato il martirio della Grecia: votando la Merkel, i tedeschi intendono continuare la guerra sociale contro i popoli europei già sull’orlo del collasso. Ma ora, dicono svariati osservatori, li aspetta anche un’altra guerra: il conflitto imperiale dell’élite euro-atlantica contro il resto del mondo. Ultima fermata per un possibile risveglio dall’incubo, le elezioni europee del 2014: a patto che il Sud Europa si liberi dei suoi attuali politici, quelli che oggi si inchinano alla signora di Berlino e rinnovano il giuramento di fedeltà all’euro, il nemico numero uno dei loro popoli.

Fonte: http://www.libreidee.org
23.09.2013
perse,x dominare l'europa,la germania e' riuscita nell'intento x via finanziaria, ma i disastri non sono meno dolorosi di quelli derivati dai conflitti..................[:(!]

24/09/2013, 18:45

ubatuba ha scritto:
Un risultato super», che consentirà «altri quattro anni di successi». Sono le prime parole, agghiaccianti, della regina neoliberista Angela Merkel dopo il trionfo del referendum a cui ha sottoposto se stessa, chiedendo ai tedeschi il via libera per continuare a far precipitare nel baratro il resto dell’Europa. Con oltre il 40% dei voti e ora la prospettiva di prolungare fino a 12 anni la propria stagione di potere, la Merkel è il primo leader di un paese europeo a ottenere la conferma degli elettori dopo l’inizio della grande crisi, la tempesta economico-finanziaria innescata dall’Eurozona. “Alternativa per la Germania”, il partito anti-euro, non entra neppure in Parlamento, dove probabilmente anche la cancelliera dovrà rassegnarsi alle “larghe intese” con l’incolore Spd, mentre né i Verdi né la Linke hanno mai attaccato frontalmente – come necessario – il sistema egemonico dell’Unione Europea che mette in croce i popoli, cominciando dai più deboli. Con il plebiscito tributatole dai tedeschi, a cui ha mentito – raccontando loro di aver frenato il Sud Europa “spendaccione” – la Merkel rischia di far impallidire persino il ricordo della “strega” Margaret Thatcher.

Già... bisogna vedere però quali misure verranno intraprese nel resto d'Europa. A cominciare dall'Italia. Ammesso e non concesso che siano i CITTADINI a decidere cosa sia meglio per loro..... [}:)] [:(!]
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