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http://www.wallstreetitalia.com/article/1633913/debito/debito-usa-come-la-crisi-missilistica-di-cuba.aspx

Debito Usa, come la crisi missilistica di Cuba

Pubblicato il 16 ottobre 2013| Ora 10:17

Ex capo economista FMI: rischio 'armageddon finanziario'. Treasuries a breve sotto pressione. Cina e Giappone in allerta: pronti ad agire.

NEW YORK (WSI) - Un default del debito Usa non ci sarà, ma Washington sta giocando con il fuoco. Dopo il declassamento di Fitch è arrivato l'avvertimento del'ex capo economista del Fondo Monetario Internazionale.

Per Kenneth Rogoff l'America rischia di fare fronte ad un 'armageddon finanziario'. L'economista mette a confronto la delicata posizione del presidente Barack Obama con quella della crisi missilistica di Cuba, nel 1962.

Mentre i tassi sui Treasuries a breve scambiano in forte rialzo, i grandi creditori non possono stare a guardare. Cina e Giappone, che detengono 2.400 miliardi di dollari in titoli di stato Usa, si sono dette pronte ad agire nel caso in cui la crisi dovesse protrarsi.

Sebbene Pechino non creda in un default tecnico del debito, si è vista costretta a prendere in considerazione l'ipotesi in cui l'impasse non si sblocchi. È in gioco la credibilità degli Stati Uniti come debitore.

Idem per il Giappone, che deve prendere in considerazione l'impatto potenziale di un default dei suoi Bond, anche se Obama e i Repubblicani riusciranno con ogni probabilità a scongiurare l'armageddon finanziario di cui parla Rogoff.

Lo ha detto il ministro nipponico delle Finanze Taro Aso. Da parte sua il vice ministro dell'Economia cinese ha fatto sapere che gli Stati Uniti dovrebbero fare di tutto per prevenire un default.

I mercati sono scossi dalle irresponsabilità delle autorità politiche. Da quando l'agenzia S&P ha declassato la nazione nel 2011, l'indice del Dollaro di Bloomberg, che misura l'andamento del biglietto verde nei confronti del paniere delle dieci principali concorrenti, ha incominciato ad accelerare.

Se da un lato i titoli di Stato non hanno accusato il colpo, il mercato azionario globale ha perso 6 mila miliardi di dollari di valore dal 26 luglio al 12 agosto di due anni fa. I tassi sui Treasuries decennali scambiano al 2,73% attualmente, in crescita dall'1,38% del 2012, che rappresenta un minimo storico. Il rendimento a due anni si attesta allo 0,35%: ha riportato un rialzo di 9 punti base nell'ultimo anno.

"La politica basata sul rischio e la ridotta flessibilita' finanziaria potrebbero aumentare il rischio di un default degli Stati Uniti", scrive Fitch in un report divulgato nella tarda serata di New York, qualche ora dopo la chiusura di Wall Street. Secondo Fitch gli Usa rischiano di vedersi costretti a pagare in ritardo fornitori e dipendenti, cosi' come sussidi e altri assegni di assistenza sociale ai cittadini. Questo danneggerà l'immagine e la qualità del credito americano. Ma il tetto al debito, in un modo nell'altro, alla fine sara' aumentato.

I tagli alla spesa hanno raggiunto quota 1.200 miliardi in nove anni, con 85 miliardi che avranno effetto negli ultimi mesi dell'anno.

La situazione si è fatta più complicata a partire da marzo, quando il governo non è riuscito a trovare un accordo per sostituirli con altre manovre di riduzione del bilancio. È l'accordo del 2011 per l'innalzamento del debito che prevedeva tali riduzioni, meglio note come "sequestro" in Usa.

Se questa volta Washington non innalzerà il tetto sul debito, il Tesoro disporrà di una somma di soli $30 miliardi, un "livello pericolosamente basso di contanti", secondo il capo del dicastero economico Jack Lew. "E noi qui siamo sul punto di trovarci in una situazione mai vista, non avendo cash per pagare le nostre spese".

Lew ha anche spiegato che in realtà il limite sul debito è stato toccato lo scorso maggio, tanto che il Tesoro ha dovuto utilizzare misure straordinarie, necessarie per avere maggiori margini di manovra. Ma ora la capacità di attingere a queste misure è scaduta.


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MessaggioInviato: 16/10/2013, 15:30 
Consiglio di leggere attentamente questo articolo per chi fosse interessato alla situazione finanziaria mondiale (... dovrebbero interessarsene tutti vista l'importanza dell'argomento)

http://www.rischiocalcolato.it/2013/10/ ... rollo.html

The RC Gold Report n.10 , 16-Ott-2013. GOFO NEGATIVO AGAIN (Che Crollo!!!!)

The RC Gold Report n.10 16-0tt-2013.

Con questa serie di articoli a cadenza settimanale, Rischio Calcolato vuole mettere in evidenza alcuni dati importanti e meno conosciuti che riguardano il mercato dell’oro fisico da investimento. Buona lettura

Introduzione: questo è un articolo che cercherà di rendere semplice e comprensibile un argomento piuttosto astruso e che riguarda alcuni meccanismi fondamentali in atto sui mercati dell’Oro da Investimento. Il mercato dell’oro fisico da investimento (nella sua forma tipica di lingotti good delivering da 40o once) sta vivendo la fase più tesa della sua storia.

Per 41 giorni di borsa aperta ovvero dall’ 8-luglio-2013 al 30-Agosto-2013, i tassi GOFO sono rimasti negativi. Un evento che non si è mai verificato nella storia delle borse.

Peraltro il ritorno ad una quasi normalità probabilmnte è dovuto all’India che avrebbe prestato al mercato 20o tonnellate di oro fisico

Immagine

Che cosa è il GOFO rate.

GOFO sta per Gold Forward Offered Rate. Ovvero una serie di tassi divisi per scadenze con i quali i partecipanti al mercato LMBA (London Buillion Market Association) sono disposti a scambiare l’oro contro dollari attraverso una operazione di Swap. Le quotazioni sono date per i periodi 1-, 2-, 3-, 6- e 12- mesi.

Se (come normale) il GOFO rate è positivo significa che è necessario pagare un tasso di interesse per ottenere dollari in cambio del prestito di oro fisico per un dato periodo.
Se invece il GOFO rate è negativo significa che chi ti offre dollari per avere in prestito il tuo oro fisico è disposto a pagarti un tasso di interesse per un dato periodo.
Mettiamola in maniera più semplice:

Se il GOFO rate è positivo, l’utilità di possedere dollari in prestito è maggiore di possedere oro, per il periodo indicato.
Se il GOFO rate è negativo, l’utilità di possedere oro fisico in prestito è maggiore di possedere dollari, per il periodo indicat.
Come si ottiene il GOFO rate?

Lo pubblica LBMA alle 11.00 a.m di Londra ovvero le 12.00 a.m. italiane, ecco il link. Di fatto il GOFO rate è frutto di una sottrazione fra il il LIBOR sul dollaro ovvero il tasso medio a cui le principali banche si scambiano dollari su tutte le scadenze e il tasso a cui effettivamente i partecipanti all’LMBA in media ottengono oro fisico da altri partecipani (che lo prestano) ovvero il Gold Lease rate.

Perchè è anomalo un GOFO negativo.

L’oro fisico, nel mondo della moneta FIAT è una riserva di valore inanimata, senza un grosso utilizzo industriale e mantenuta nei caveau di Stati, Banche ed investitori come riserva di ultima istanza. Nel mondo ideale dei banchieri moderni, l’ORO non dovrebbe avere MAI alcun valore d’uso negli scambi e di fatto possedere dollari liquidi dovrebbe avere un maggior valore (tasso) di possedere in un Caveau oro inanimato quasi inutilizzabile per comprare direttamente qualcosa.

Con sole 3 brevissime eccezioni durate un singolo giorno è stato così per almeno 3 decenni :

[img.nr]http://www.rischiocalcolato.it/wp-content/uploads/2013/08/Schermata_2013-08-08_alle_12.18.06_1-650x425.png[/img.nr]

E guardate cosa è successo al prezzo 3 volte su 4 (tenete presente che il Gofo Negativo del 2001 fu davvero un flash durato un giorno e dovuto alla mancanza di oro già venduto di un solo operatore):

Immagine

Le possibili spiegazioni (Che significa GOFO rates negativo)

In generale il GOFO rate è negativo quando ci sono così tanti partecipanti all’Lmba a chiedere lingotti in prestito, o così pochi partecipanti ad averlo/concederlo che i tassi per ottenere oro in prestito schizzano verso l’alto, oltre i tassi per ottenere dollari. Questo può accadere se:

Una o più controparti di mercato all’LMBA hanno posizioni short sul mercato del futures e non hanno abbastanza oro per la consegna, visti i tassi ancora molto bassi preferiscono farselo prestare che comprarlo sul mercato facendone salire il prezzo.
C’è una una domanda eccezionale di lingotti da 400 once dovuta ad arbitraggi. Sono due anni che i prezzi dell’oro fisico sulla borsa cinese, turca di Dubai o indiana sono superiori di quelli espressi al Comex e all’LMba (anche +2-3%)
Il recente “strano” selloff dell’oro indica che qualche cntroparte ha inondato anche il mercato del fisico, può darsi che lo abbia fatto facendoselo prestare e che alla scadenza sia costretto a rollare il contratto di prestito per non dovere ricomprare sul mercato.
Altro… e lo scopriremo solo vivendo.
Abbiamo una certezza, una o più controparti sul mercato LMBA sono disposte a pagare per avere in prestito oro fisico, e sono disposte a farlo profumatamente. Quindi l’oro fisico scarseggia per le esigenze di queste controparti, qualsiasi esse siano.

Un Gofo rate negativo è positivo per il prezzo dell’oro?

Si specie se il tasso GOFO si mantiene negativo per un esteso periodo. Ad un certo momento alcune controparti saranno costrette a ricomprare il metallo che hanno avuto in prestito anzichè essere costrette a pagare un tasso elevato per mantenere il prestito in vita. In questo senso è importante che i tassi Gofo raggiungano tassi sempre più negativi, cosa che sta accadendo. Estremizzando potrebbe diventare conveniente comprare oro fisico e prestarlo per ottenere un buon tasso di interesse.

Bene e ora dove siamo?

Immagine

L’Incredibile caso del sequestro dell’Oro dagli ETF (e dal Comex)

L’oro fisico presente al Comex, e in tutti gli ETF pubblici del mondo è stato in parte portato via. E’ andato da qualche altra parte. Si tratta di un fenomeno partito con forza all’inizio di quest’anno, cioè ben prima del crollo del prezzo dell’oro. Questo processo sta continuando a prescindere dall’andamento del prezzo dell’oro.

Da poco più di 100.000.000 di once di oro presenti al Comex o negli ETF mentre scrivo ne sono rimaste circa 75.606.040.

Dove diavolo sono andati questi lingotti di oro?

Perchè l’oro da investimento sparisce dagli ETF e dalle borse merci (occidentali…..) e il GOFO è negativo o vicino allo zero?

......

Commento: Signore e Signori i Tassi GOFO sono letteralmente crollati e lo hanno fatto al prezzo di 1280$ l’oncia. L’ultima volta il GOFO andò negativo a 1196$. Possiamo prendere questi prezzi come tipping point crescenti ai quali c’è un enorme flusso di acquisto di oro fisico ( oppure la mancata volontà di prestarlo a questo prezzo ). Ad ogni modo una cosa è certa, il fisico è sempre più scarso la violenza del crollo dei tassi GOFO indica che c’è qualche operatore in serissima difficoltà a farsi prestare del metallo e che è disposto a pagare ben oltre il Libor sul dollaro. I prossimi giorni saranno molto interessanti. Facile immaginare un forte aumento dei prezzi.

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Ricordo di aver letto qualche mese fa un articolo che parlava di limitate quantità di Oro fisico in lingotti nelle Banche Occidentali e per la Federal Reserve, ma non posso confermare non ricordo dove l'ho letto.
Forse qualcuno si stà accorgendo che l'oro fisico posseduto e dichiarato dalle banche centrali non è reale ma molto di meno?
Oppure la Cina ha comprato quasi tutto l'oro fisico in lingotti che poteva essere comprato sul mercato e non ce n'è altro da comprare per le altre Banche Private o per gli altri stati del mondo?
Il grafico GOFO mostra che "qualcuno" non riesce ad ottenere l'oro fisico che richiede (detto in modo terra-terra) a quanto ho capito, correggetemi se mi sbaglio...
SI affrettano a fare scorta di Oro fisico per un pericolo Default Americano? non lo so... Cosa ne pensate?


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MessaggioInviato: 16/10/2013, 18:26 
Cita:
AgenteSegreto000 ha scritto:

Ricordo di aver letto qualche mese fa un articolo che parlava di limitate quantitÓ di Oro fisico in lingotti nelle Banche Occidentali e per la Federal Reserve, ma non posso confermare non ricordo dove l'ho letto.
Forse qualcuno si stÓ accorgendo che l'oro fisico posseduto e dichiarato dalle banche centrali non Þ reale ma molto di meno?
Oppure la Cina ha comprato quasi tutto l'oro fisico in lingotti che poteva essere comprato sul mercato e non ce n'Þ altro da comprare per le altre Banche Private o per gli altri stati del mondo?
Il grafico GOFO mostra che "qualcuno" non riesce ad ottenere l'oro fisico che richiede (detto in modo terra-terra) a quanto ho capito, correggetemi se mi sbaglio...
SI affrettano a fare scorta di Oro fisico per un pericolo Default Americano? non lo so... Cosa ne pensate?


Rammentiamo che:
Nell'ottobre del 2009 la Cina ricevette un carico di 5.600 lingotti d'oro. Gi ufficiali militari preposti al controllo sulla qualità, non volevano credere ai risultati dei test: i lingotti avevano un'anima di tungsteno e una sottile copertura di oro. Ma le sorprese non finivano qui. I lingotti erano tutti numerati per consentirne la tracciabilitÓ, che indicava la provenienza statunitense del materiale. Per l'esattezza, era tutto metallo che era stato custodito per anni nei forzieri di Fort Knox.

I cinesi vollero approfondire la questione e quello che scoprirono fu davvero sensazionale. Durante l'amministrazione Clinton, circa un milione e mezzo di lingotti di tungsteno, pi¨ di 16.000 tonnelate, furono prodotte da un raffineria negli Stati Uniti. 640.00 di questi lingotti di tungsteno furono poi placccati d'oro e consegnati a Fort Knox, dove sono rimasti fino ad oggi.

Quando Rothschild uscý dal mercato dell'oro nell'aprile del 2004, il metallo giallo valeva 402 dollari/oncia, oggi vale circa 1.734 dollari/oncia (novembre 2012). Forse Rothschild conosceva già quello che abbiamo scoperto oggi sull'oro contraffatto?

Il senatore Ron Paul ha ripetutamente chiesto al Congresso americano di organizzare un'ispezione a Fort Knox per verificare la qualità dell'oro custodito, ma per il momento non ha ottenuto alcun risultato.
http://www.metallirari.com/storie-e-leg ... ogli-doro/


Ultima modifica di Wolframio il 16/10/2013, 18:27, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 16/10/2013, 18:49 
Ecco ho trovato l'articolo che ho letto parecchi mesi fa!

http://www.ticinolive.ch/2013/02/17/il- ... l-reserve/

La Germania vuole il rimpatrio dell’oro depositato negli USA, ma i forzieri della Federal Reserve sono vuoti

17 febbraio 2013

Le autorità germaniche hanno informato il governo degli Stati Uniti dell’intenzione di rimpatriare parte delle circa 1’500 tonnellate di lingotti depositati presso la Federal Reserve di New York.


C’è chi dice che la Germania chiede il rimpatrio del proprio oro unicamente a causa di pressioni politiche interne e che nessun altro paese seguirà l’esempio.
Invece il co-direttore generale dell’azienda di gestione di investimenti Pimco, Mohammed al Erian, dichiara che “non vi è dubbio che la richiesta tedesca si traduce in pressione su altri paesi per rimpatriare gli averi in oro depositati nelle banche centrali estere.”

Il redattore economico britannico Ambrose Evans Pritchard, scrive su The Telegraph : “Le banche centrali nel mondo intero hanno acquistato nel 2012 il più grande volume di oro degli ultimi 50 anni. Hanno accumulato 536 tonnellate supplementari, diversificando le nuove riserve e evitando le monete “sospette” : dollaro statunitense, euro, lira sterlina e yen.
L’Accordo di Washington (siglato nel settembre 1999, impegnava le banche centrali a limitare le vendite delle riserve auree per cinque anni) in virtù del quale ogni anno la Gran Bretagna, la Spagna, i Paesi Bassi, l’Africa del sud, la Svizzera e altri paesi hanno venduto parte del loro oro sembra già appartenere all’epoca illusoria in cui gli investitori pensavano che l’euro avrebbe rimpiazzato l’oro diventando un pilastro accanto al dollaro.
Questa speranza è svanita. In 10 anni gli averi delle banche centrali in euro-obbligazioni sono calate del 26%.

Euro e dollaro non ispirano fiducia. L’Unione monetaria europea è una costruzione malandata, incline a barcamenarsi di crisi in crisi senza il supporto di un dipartimento del Tesoro comune. Quanto al dollaro, è seduto su una piramide di debiti.

Ned Taylor-Leyland, della Cheviot Asset Management, sostiene che la Federal Reserve e la Banca d’Inghilterra non restituiranno mai l’oro ai proprietari stranieri, in quanto questo oro non esiste più.
Altri affermano che più precisamente Stati Uniti e Gran Bretagna non hanno venduto le riserve d’oro, le proprie e quelle estere, ma le hanno date in prestito o impegnate come garanzia. Di fatto dunque non le possiedono.
E’ stato documentato che la Federal Reserve ha dato in prestito gran parte delle sue riserve in oro e che le grandi banche prendono in prestito l’oro alle banche centrali, prestandolo a loro volta a molteplici terze parti.
Dunque, non sarebbe sorprendente se la Federal Reserve avesse bisogno di anni per poter restituire alla Germania 300 tonnellate di lingotti d’oro [...] anche se la Fed afferma di avere 6’720 tonnellate del prezioso metallo nella sola sede di New York.

Il co-direttore generale di Pimco Bill Gross dichiara : “Ogni mese la Federal Reserve acquista obbligazioni del Tesoro e crediti ipotecari per 85 miliardi di dollari. In realtà, non ha di che garantirli, niente oltre alla fiducia.”
Quando un operatore di primaria importanza come J.P. Morgan o Bank of America vende le sue obbligazioni al Tesoro della Fed, ottiene un credito denominato “riserva”. Può spendere le sue “riserve” in cambio di altro, ma a questo punto un’altra banca ottiene un credito per le sue riserve, ecc. ecc.
La Federal Reserve ha detto alle banche : “Dateci la vostra fiducia, onoreremo sempre le “riserve”. Dunque le banche danno fiducia alla Fed, le aziende i i singoli danno fiducia alle banche e avanti in questo modo.

54 trilioni di dollari (1 trilione = 1’000 milioni) di credito nel sistema finanziario degli Stati Uniti basati unicamente sulla fiducia verso una banca centrale, che nei suoi forzieri non ha di che garantire né la fiducia né tutti questi soldi.

Lingotti in tungsteno laccato d’oro sono stati trovati un po’ ovunque e un esperto germanico conferma l’esistenza di falsi lingotti d’oro segnati con il marchio ufficiale degli Stati Uniti.
La Federal Reserve ha respinto una richiesta del governo di Berlino di ispezionare le proprie riserve in oro depositate nei forzieri di New York.
Ovvio che i tedeschi abbiano perso fiducia nell’affidabilità della Fed e vogliano avere il proprio oro a casa, sotto controllo.





Questo ultimo articolo mi ha fatto ricordare che la questione dei "Lingotti d'Oro" negli USA è parecchio "complicata", come se la situazione del Default non bastasse [V]
E conferma tutto quello che ho teorizzato, cioè che qualcuno non riesce ad ottenere i "suoi lingotti d'oro", o dal mercato o dove li ha custoditi, e questo è più che allarmante! [8)]


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http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=268491 [;)]



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MessaggioInviato: 16/10/2013, 19:23 
Eh già wolf ormai questo Thread è diventato un Dossier di indagine verso la crisi economica mondiale, abbiamo tutte le informazioni quì da tanto tempo [8D]


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http://www.rischiocalcolato.it/2013/10/ ... -gofo.html

Gold Club: BOOOOM l’Oro è Partito! (come previsto, Forza Gofo)

17 ottobre 2013

Come previsto….

[img.nr]http://www.rischiocalcolato.it/wp-content/uploads/2013/10/Schermata-2013-10-17-alle-10.17.55-650x337.jpg[/img.nr]

Oooops parrebbe che qualcuno stia cercando oro fisico da consegnare, capita a volte quando si vende carta straccia. (un uccellino all’LBMA mi ha raccontato cose molto interessanti, parrebbe che una mano forte in questi giorni abbia fatto piazza pulito e ringraziato lo zio Sam per i saldi)

Ci vuole un fisico… altro che Rubbia!





http://www.rischiocalcolato.it/2013/10/ul-nuovo-pardigma-mondiale-dagong-global-cina-declassa-gli-usa-e-il-dollaro-si-sfracella.html

Nuovo Pardigma Mondiale: Dagong Global (CINA!!!!!!) Declassa gli USA e il Dollaro si Sfracella

Giovedì 17 Ottobre 2013: ricordiamoci questa data perchè oggi è cambiato il paradigma mondiale.

Una agenzia di rating Cinese ha downgradato gli USA e il dollaro si stà sfracellando
L’agenzia cinese di rating Dagong, considerata più indipendente rispetto alle tre sorelle Fitch, Standard&Poor’s eMoody’s ha tagliato il rating sul debito degli Stati Uniti da “A” ad “A-”.

Signore e signori stiamo assistendo alla morte del soft power americano, le tre sorelle (prostitute) del rating non contano più un cavolo, la Cina detta legge sui mercati finanziari e si fotta la FED. Gli Usa hanno fatto i furbetti scherzando con il loro megadebito galattico?

E Dagong Global li ha messi sotto il Botswanacome merito di credito.

Vorrei ricordare che Dagong Global è una agenzia di rating formalmente privata ma che come le trè sorelle del rating USA è uno dei bracci armati del Partito del Popolo Cinese.

Godiamoci lo spettacolo

Adesso voglio vedere l’abbronzato gridare come una checca isterica (abbronzata) al gomblottone cinese.

Che spettacolo!

Ci vuole un fisco da premio nobel.

p.s. purtroppo agli USA rimane l’Hard Power……





Mah ok concordo con la notizia "storica" di un declassamento degli Stati Uniti, ma per ora il valore del dollaro non è sceso molto,
vedremo... nei prossimi giorni potrebbe scendere molto di più...
Il declassamento da parte dell'agenzia di Rating Cinese è comunque un segnale molto forte nell'economia internazionale,
non è mai successo prima da 60 anni a questa parte che la "forza economica" americana fosse messa così in discussione, la presidenza USA non la prenderà affatto bene.
Penso che ci saranno presto comunicati da parte di Obama riguardo a questo declassamento.
Ormai è "guerra fredda economica" tra USA e CINA... anzi forse è più "guerra calda" di quanto pensiamo... [V]


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MessaggioInviato: 18/10/2013, 10:53 
L’IMMODESTA PROPOSTA DEL FONDO MONETARIO:
PRELIEVO FORZOSO DEL 10% SUI CONTI CORRENTI


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DI MARCELLO BUSSI
milanofinanza.it

http://www.altrainformazione.it/wp/2013 ... -correnti/

Chi sogna lo sbarco della Troika in Italia per fare in modo che finalmente vengano attuate le tanto evocate riforme (che non si capisce mai bene quali siano), dovrebbe leggersi il box di pagina 49 dell’ultimo Fiscal Monitor del Fondo Monetario Internazionale, in cui gli economisti dell’istituto guidato da Christine Lagarde danno la ricetta ideale per risolvere il problema del debito pubblico. Il modo più efficace per riportare il livello del debito pubblico ai livelli pre-crisi, ovvero a fine 2007, in 15 Paesi dell’euro (chi verrebbe esentato? Forse il Lussemburgo e la Germania) è quello di un prelievo una tantum del 10% sulla ricchezza privata.

Secondo gli estensori del Fiscal monitor, le condizioni per il successo di questa misura una tantum “sono forti, ma vanno pesate contro i rischi di misure alternative, che comprendono il ripudio del debito pubblico o una sua riduzione attraverso misure inflazionistiche”. Queste ultime due misure, però, notano gli economisti del Fondo, sono una forma particolare di tassa sulla ricchezza che pesa sui detentori di bond e anche sui non residenti. Tradotto: pesa sulle banche, anche quelle estere che magari in portafoglio hanno titoli di Stato italiani.

Per evitare questo fardello alle banche, dunque, il Fondo consiglia di prelevare il 10% dalle tasche dei cittadini. Ma d’altronde non sarebbe una novità, visto che operazioni simili sono state attuate in Europa dopo la Prima Guerra Mondiale e in Germania e Giappone (guarda caso i due Paesi sconfitti) dopo la Seconda Guerra Mondiale. Gli economisti dell’istituto di Washington dimenticano di citare il caso italiano. Chi c’era ricorda però benissimo che nella notte tra il 9 e il 10 luglio del 1992 il governo guidato da Giuliano Amato prelevò dai conti correnti il 6 per mille sulle cifre depositate. Un simpatico buffetto se paragonato al 10% proposto dal Fondo.


Immagine

Pur non citandolo, il Fondo propone però il modello Amato, in quanto dice che una tassa sulla ricchezza, “se attuata prima che ci sia la possibilità di sfuggirvi” (e quindi il prelievo deve essere fatto a sorpresa, di notte) “e se c’è la convinzione che non verrà mai più ripetuta, non distorce il comportamento dei risparmiatori e può anche essere considerata giusta da alcuni di loro”.

Come diavoli tentatori, che vogliono il bene del prossimo, i tecnici del Fondo sussurrano all’orecchio del risparmiatore: coraggio, il prelievo lo facciamo solo una volta, in fondo non fa così male e dopo il problema del debito non ti affliggerà più, addio alle preoccupazioni per il default. I cittadini ciprioti, che hanno visto prelevare dai loro risparmi superiori ai 100 mila euro quote in certi casi addirittura maggiori del 50% non sembrano però molto convinti che in questo modo la Troika abbia risolto i loro problemi. Qualcuno pensa addirittura che gliene abbia creati.

E i cittadini greci, ai quali è stato tagliato il 30-40% degli stipendi e delle pensioni proprio in questi giorni vedono la Troika tornare all’attacco chiedendo nuove decurtazioni. Perfino il ministro dell’Economia greco, Yannis Stournaras, ha detto che questa volta non dovranno essere ridotti stipendi e pensioni. Ma sarà difficile che ottenga soddisfazione.

Resta il fatto che dopo questa uscita del Fondo è probabile che in caso di arrivo della Troika in Italia scatterebbe immediatamente la fuga di capitali e la corsa agli sportelli, peggiorando notevolmente la situazione che la stessa Troika dovrebbe aggiustare.


Marcello Bussi
Fonte: http://www.milanofinanza.it

Link: http://www.milanofinanza.it/news/dettag ... enzie=TMFI



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"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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ora hanno lanciato il sasso.poi sopito il clamore,passeranno all'incasso,sarebbe opportuno su questo tema tenere sempre una grande attenzione,se poi consideriamo che con la proposta sita nel progetto di stabilita',in cui alle banche viene concesso un maxisconto fiscale da cui ci sara' un utile di +7%nel 2014 e 11%nel 2015,cio' sarebbe veramente il colmo x la pazienza dei comuni mortali [:(!]


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MessaggioInviato: 18/10/2013, 12:08 
Ma dici che noi siamo "comuni mortali"? O fessacchiotti! [8)]



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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MessaggioInviato: 19/10/2013, 23:48 
http://www.rischiocalcolato.it/2013/10/ ... iardi.html

Oggi il Debito Federale USA ha sfondato i 17mila mld USD, il Debito Pubblico complessivo a 20mila miliardi

19 ottobre 2013

Oggi, 19 Ottobre, doppia ricorrenza:

- il Debito Pubblico Federale degli Stati Uniti ha superato la barriera dei 17.000 miliardi di Dollari (il [color=red]106,9%
del PIL); nel 2008 era a 9.900 miliardi (71,2% del PIL), per cui l’incremento in 5 anni e’ del 71%

- il Debito Pubblico Complessivo degli Stati Uniti (Federale, degli Stati e Locale) ha superato la barriera dei 20.000 miliardi di Dollari (il 125,5% del PIL); nel 2008 era a 12.400 miliardi (88,5% del PIL), per cui l’incremento in 5 anni e’ del 62%

http://www.usdebtclock.org/index.html

Qui l’impressionante andamento del Debito Federale:

Immagine

....

In pratica gli USA si sono trasformati in una “stamperia”: devono continuare stampare. Ma può una tale politica continuare per sempre e sempre senza conseguenze spiacevoli ?

La risposta a questa domanda deve essere un sonoro ‘no’ . Già il sistema bancario degli Stati Uniti ha cominciato a ridurre drasticamente l’emissione di credito inflazionistico, che è un segno che l’economia è strutturalmente danneggiata. In altre parole , se le banche dovessero emettere ulteriore credito dal nulla – qualcosa che potrebbero in teoria fare – lo avrebbero fatto. Semplicemente le attività economiche non sono più in grado di sostenere l’aggiunta di debito di altro debito privato. In realta’ solo le famiglie hanno fortemente ridotto l’enorme carico di credito, non le imprese, e men che mai il governo.

Vediamo il debito complessivo (Pubblico, Imprese, Famiglie)

Immagine

Si nota un rallentamento dopo il 2008 della crescita, anche se nel decennio precedente alla grande crisi, il debito era semplicemente esploso (essenzialmente il debito privato, di famiglie ed imprese)
[/color]




Il Debito Federale USA è salito veramente in un modo impressionante, non pensavo fosse così alto.... dal 2008 è passato dal 71,2% del PIL al 106,9% del PIL quest'anno!


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MessaggioInviato: 21/10/2013, 10:28 
Cina: iniziato l'attacco contro il dollaro

La minaccia di non acquistare più Treasuries americani.
La diversificazione con gli investimenti nel mercato immobiliare europeo.



NEW YORK (WSI) - L'incubo del default Usa è cessato. O meglio, rimandato al prossimo anno. Ma la Cina, insieme al Giappone il maggior detentore di Treasuries americani, non solo ha deciso di non rimanere a guardare, ma avrebbe preso la sua decisione: attaccare il dollaro: porre fine al suo predominio nel mercato valutario mondiale, strappare il suo status di valuta di riserva.

Un attacco valutario vero e proprio contro il biglietto verde.
LEGGI Cina: "nuova valuta riserva e nuovo ordine mondiale".
http://www.wallstreetitalia.com/article ... ge=1633080

Già qualche giorno fa le intenzioni di Pechino erano apparse molto chiare, come dimostra un articolo pubblicato dall'agenzia di stampa statale Xinhua firmato da Liu Chang, che parlava della necessità di considerare la "de-americanizzazione del mondo", sostenendo che è arrivato il momento che il mondo consideri una nuova valuta di riserva "che deve essere creata per sostituire il dominio del dollaro, in modo tale che la comunità internazionale possa stare lontana dalle conseguenze del caos politico che si sta intensificando negli Stati Uniti".

Ma la Cina non si limita certo a parlare. E ha già deciso di detronizzare il dollaro, con fatti che sono sotto gli occhi di tutti e che sono stati illustrati dal sito Economic Collapse.

Al momento, la maggior parte delle transazioni commerciali, nel mondo, avviene in dollari, e più del 60% delle riserve mondiali globali è formato da dollari. Tale situazione da' un enorme vantaggio agli Stati Uniti, ma gli ultimi decenni di decisioni inappropriate hanno eroso la credibilità americana: la Cina sta "fiutando questa vulnerabilità", non limitandosi solo a rilasciare dichiarazioni al vetriolo contro gli Usa, ma cambiando strategia. Ecco i segnali che indicano come l'attacco al dollaro sia iniziato e voglia anche essere completato.

- L'agenzia di rating Dagong ha appena rivisto al ribasso il rating sul debito americano, avvertendo che nuovi downgrade sono possibili.

- La Cina, nel mese di giugno, ha siglato un rilevante contratto di swap valutario con il Regno Unito; si tratta di un passo molto importante per internazionalizzare lo yuan.

- Un altro accordo di swap è stato siglato con l'Eurozona; attraverso l'intesa, ci saranno maggiori transazioni commerciali e flussi di investimenti che avverranno in euro e yuan, come prevede Kathleen Brooks, direttore della divisione di ricerca presso FOREX.com. Dunque, ci saranno minori quantità di dollari negli scambi.

- Mei Xinyu, consulente del Ministero del Commercio, ha avvertito che se gli Stati Uniti faranno mai default, Pechino potrebbe decide di interrompere per sempre l'acquisto di Treasuries americani.

- Stando ad alcune indiscrezioni, la Cina starebbe già iniziando a diversificare il proprio portafoglio, puntando sugli investimenti nel mercato immobiliare europeo.

- L'agenzia di stampa statale Xinhua ha nuovamente criticato Washington dopo l'accordo sul debito. "I politici non hanno fatto niente di sostanziale, rimandando ancora una volta la bancarotta finale della fiducia globale nel sistema finanziario americano".

- La Cina è il maggiore produttore di oro al mondo e sta anche procedendo a massicci acquisti del metallo prezioso da parte di altre nazioni, accelerando le importazioni. Stando al gestore Stephen Leeb, indiscrezioni riferiscono che Pechino avrebbe intenzione di acquistare altre 5.000 tonnellate di oro. Secondo diverse fonti, l'obiettivo sarebbe quello di garantire lo yuan con l'oro, rendendo la valuta l'alternativa numero uno al biglietto verde.

http://www.wallstreetitalia.com/article ... llaro.aspx

..che sia iniziato il dominio di un nuovo ordine mondiale,collegato alla cina????????????????????? [;)]


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MessaggioInviato: 21/10/2013, 12:42 
Bè Uba ormai secondo me la Cina ha cominciato una guerra valutaria ed economica contro gli Stati Uniti, ha capito che in questo momento sono in difficoltà, sia come dollaro sia come situazione economica statale...
E poi diciamo che la Cina si è preparata per anni per questo momento, hanno preso grosse fette di mercato mondiale, accumulato oro, ecc. ....
Hanno fatto di tutto per raggiungere e superare l'economia americana, non capisco lo stupore di alcuni giornalisti, tutti avevano capito che la Cina stava diventando sempre più forte economicamente ogni anno che è passato.
Non so esattamente quale è adesso il piano economico statunitense, spero che si siano preparati per questo momento di "sfida economica" Cinese.
Senza un piano preciso e forte, l'economia americana è destinata a essere superata da quella cinese, e noi europei dobbiamo stare attenti, potremmo diventare un semplice territorio di conquista economica cinese!
C'è qualcuno che non ha capito l'importanza di questo argomento, la cina (se continua di questo passo) fra qualche anno potrebbe anche comprarsi la maggioranza di territori coltivabili e degli immobili europei, oltre che in Asia e in Africa. Questo è già ora un momento di cambiamento radicale per come si intende "mercato mondiale".
Non so se adesso gli USA siano in grado di tenere il passo, mi sembra già troppo tardi per recuperare la crescita cinese.
Penso che la mossa più pesante e forte che gli USA possano fare ora è attuare leggi di protezionismo economico, cioè limitare di molto le merci made in cina o mettere dei dazi doganali elevati per le merci made in cina. In quel modo l'economia americana verrebbe protetta e incentivata la produzione made in USA, e l'europa dovrebbe fare lo stesso, infondo la Cina sta "distruggendo" anche l'economia europea.
Il Neo-protezionismo economico USA-Europa potrebbe salvare le nostre economie in declino. Ovviamente ci vogliono piani ben studiati di protezionismo intelligente senza squilibri distruttivi.
Senza piani di protezione per la nostra economia occidentale verremo schiacciati dalla crescita di potere economico cinese in breve tempo, diciamo entro 3 anni, penso....


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MessaggioInviato: 21/10/2013, 14:30 
Cita:
AgenteSegreto000 ha scritto:

Bè Uba ormai secondo me la Cina ha cominciato una guerra valutaria ed economica contro gli Stati Uniti, ha capito che in questo momento sono in difficoltà, sia come dollaro sia come situazione economica statale...
E poi diciamo che la Cina si è preparata per anni per questo momento, hanno preso grosse fette di mercato mondiale, accumulato oro, ecc. ....
Hanno fatto di tutto per raggiungere e superare l'economia americana, non capisco lo stupore di alcuni giornalisti, tutti avevano capito che la Cina stava diventando sempre più forte economicamente ogni anno che è passato.
Non so esattamente quale è adesso il piano economico statunitense, spero che si siano preparati per questo momento di "sfida economica" Cinese.
Senza un piano preciso e forte, l'economia americana è destinata a essere superata da quella cinese, e noi europei dobbiamo stare attenti, potremmo diventare un semplice territorio di conquista economica cinese!
C'è qualcuno che non ha capito l'importanza di questo argomento, la cina (se continua di questo passo) fra qualche anno potrebbe anche comprarsi la maggioranza di territori coltivabili e degli immobili europei, oltre che in Asia e in Africa. Questo è già ora un momento di cambiamento radicale per come si intende "mercato mondiale".
Non so se adesso gli USA siano in grado di tenere il passo, mi sembra già troppo tardi per recuperare la crescita cinese.
Penso che la mossa più pesante e forte che gli USA possano fare ora è attuare leggi di protezionismo economico, cioè limitare di molto le merci made in cina o mettere dei dazi doganali elevati per le merci made in cina. In quel modo l'economia americana verrebbe protetta e incentivata la produzione made in USA, e l'europa dovrebbe fare lo stesso, infondo la Cina sta "distruggendo" anche l'economia europea.
Il Neo-protezionismo economico USA-Europa potrebbe salvare le nostre economie in declino. Ovviamente ci vogliono piani ben studiati di protezionismo intelligente senza squilibri distruttivi.
Senza piani di protezione per la nostra economia occidentale verremo schiacciati dalla crescita di potere economico cinese in breve tempo, diciamo entro 3 anni, penso....

Secondo me ci sono 2 alternative:
La prima è che gli interessi nazionali sono diventati talmente poco importanti rispetto alla globalizzazione sovranazionale voluta dal NWO che, pur essendo molte persone di questa elite statunitensi, gli va bene lo stesso questa politica espansiva della cina (tipo la colonizzazione dell'africa che tanto porta acqua al mulino NWO; condizioni di lavoro omogenee nel mondo favoriscono infatti il famoso governo mondiale, peccato per noi middleclass europea e/o americana che queste condizioni di lavoro si omogeneino attorno ai 4-500 mese.. :( )

La seconda alternativa è che in realtà gli interessi nazionali abbiano ancora il sopravvento rispetto alle politiche dell'NWO.
In questo caso la cina può esser messe ancora in ginocchio re-internalizzando il lavoro portato li nei decenni scorsi: il know how e l'appeal dei marchi cinesi è ancora troppo basso per impensierire gli attuali colossi mondiali.
Nel caso non riescano con le buone e vedendosi messi alle strette, non credo gli States stiano a guardare, secondo me li attaccheranno, un finto attacco alieno sarebbe perfetto ;-)

Temo purtroppo sia vera la prima ipotesi...


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MessaggioInviato: 21/10/2013, 17:50 
Cita:
AgenteSegreto000 ha scritto:


Non so se adesso gli USA siano in grado di tenere il passo, mi sembra già troppo tardi per recuperare la crescita cinese.


sinceramente non penso che allo stato attuale gli usa siano in grado di tenere il passo della cina,ma di cio'devono lagnarsi con loro stessi,in effetti x potere penetrare il mercato cinese hanno concesso tecnologia avanzata,ed i cinesi ne hanno approfittato di cio'implementando il profitto,ma la cosa potrebbe divenire inarrestabile se le due cine si unissero,ad ora il fatto che la cina non abbia una supremazia mondiale e 'dato dal fatto che militarmente non e' ancora in grado di competere con glu usa almeno sul piano marittimo,e cio' e' di notevole importanza,se si vuole tenere sotto controllo tutte le zono strategiche dei rifornimenti via mare.......[;)]


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