greenwarrior ha scritto: [quote]Messaggio di
morpheus85http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03 ... ra/541566/Su questa notizia si è sviluppata un'interessante discussione a cui vorrei dare anche il mio contributo.
Il tutto termina con una chiara quanto spaventosa sentenza: Attenzione a cosa vi capita di guardare sulla rete, potreste finire in prigione o come titola la notizia: basta anche un like per la galera.
La legge non ammette ignoranza quindi se ne sei cosciente, se sai cosa rischi, determinate cose non le fai. Appurato questo
Leggendo i commenti alla notizia ho riflettuto su una cosa, chi si limita a detenere materiale pedopornografico non autoprodotto, ne acquistato quindi senza incentivare tale traffico è cmq perseguibile dalla legge. Per lo stesso principio mi chiedo come mai non esista allo stesso tempo il reato per la detenzione (a mio parere di uguale gravità) di materiale in cui appaiono esseri umani ma anche semplici animali che vengono torturati e/o uccisi provocando spesso negli spettatori di questi cruenti spettacoli lo stesso piacere morboso che traggano i pedofili nel vedere gli abusi sui bambini.
Io non noto grosse differenze tra i vari fenomeni, tanto che mi sento di mettere sullo stesso piano tutto ciò che fa trarre piacere dalla brutalità e dalla violenza che in ogni situazione viene mostrata. Eppure tanto di questo materiale non pedopornografico è visionabile, commentabile e detenibile senza che nessuno rischi di andare in prigione. Perchè?
Quanto tempo passerà dal semplice guardare al richiedere su ordinazione? Possiible che nessuno ne abbia colto il rischio?
Vorrei inoltre che chi mette dentro i pedofili esponesse chiaramente quale correlazione c'è tra il visionare materiale pedopornografico e l'incentivarne la produzione perchè io sinceramente non l'ho trovato. Se c'è, se esiste, allora il rischio di cui parlavo prima è veramente molto alto. Se invece non esiste, allora credo sia più giusto per le FDO concentrare gli sforzi in altre direzioni colpendo direttamente gli autori degli abusi e cercando di sfruttare in maniera più costruttiva i fruitori finali, perchè in definitiva ciò che la giustizia ci sta consegnando appare solo come un piccolo contentino.
la differenza non la fà la morale, bensi il mercato.