AGGIORNAMENTO:
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Tutto è pronto per il lancio dello Space Shuttle Endeavour STS-127 verso la Stazione Spaziale Internazionale attualmente in programma per sabato prossimo 11 luglio 2009 alle ore 7:39 PM EDT, corrispondenti qui in Italia a domenica mattina alle ore 01:39.
Dopo due rinvii per una perdita di idrogeno gassoso al Ground Umbilical Carrier Plate (vedi qui e qui) sono state completate le riparazioni al GUCP e mercoledì scorso 1 luglio è stato testato l'intero sistema: un riempimento completo del grande serbatoio esterno.
L'operazione è iniziata alle ore 13:00 (ita) e dopo due ore il serbatoio di idrogeno liquido era pieno al 98%. A quel punto è iniziata la modalità "rabbocco" e tutto si è svolto come da manuale. Come previsto, si è attivata una valvola in cima al serbatoio dell'idrogeno per la dispersione dell'idrogeno gassoso in eccesso (questo è il momento in cui nei precedenti tentativi di lancio era stata rilevata la perdita).
I team al centro di controllo hanno monitorato tutti i sensori in cerca di qualche segno e l'unico risultato è stato "Nessuna perdita".
Tutto è andato per il meglio, quindi. Il conto alla rovescia riprenderà mercoledì prossimo 8 luglio alle ore 10 PM (giovedì 9 luglio 2009 ore 04:00 ita) a T-43 ore.
Fonte: newsspazio.blogspot.comE mentre l'Endeavour sembra essere pronto, ecco cosa sta passando l'Atlantis (STS 129)!
Cita:
Dopo i primi tentativi falliti per togliere la manopola incastrata nella cabina di Atlantis, tra il vetro interno a pressione del finestrino 5 e un pannello di comando, sono ripresi ieri i tentativi per portare a termine il delicato compito.
I tecnici della NASA hanno deciso di iniziare i tentativi con quello meno intrusivo, cercando così di salvaguardare l'integrità delle strutture, in particolare del vetro a pressione, che sembra già aver subito qualche piccolo danno.
Nell' OPF-1, hanno quindi proceduto ad una pressurizzazione della cabina, fino ad un valore di 3 psi, sperando così di espandere le stutture, anche minimamente, e contemporaneamente cospargere di ghiaccio secco l'oggetto incastrato, per cercare di restringerlo.
La pressurizzazione adottata è la massima sopportabile a terra nell' OPF, contro i 14,7 psi utilizzati in orbita.
I tentativi con questo metodo proseguiranno nelle prossime ore.
Per quanto riguarda gli sviluppi futuri, per ora incerti, è stata confermata l'esistenza di un vetro a pressione a magazzino, ma la sua eventuale sostituzione, da effettuarsi nell'OPF, richiederebbe alcuni mesi di fermo, dato che si dovrebbe anche disassemblare una parte delle consolle di comando per avere accesso al finestrino.
In questo caso, il manifesto di lancio dovrebbe essere completamente rivisto, considerando anche il fatto che lo shuttle Discovery, secondo gli attuali parametri non potrebbe supportare ulteriori missioni oltre quelle già assegnate.
I parametri attuali prevedono infatti tra una revisione e l'altra l'effettuazione di otto voli o tre anni di esercizio.
Discovery terminò l'ultimo processo OMDP nel 2005, riprendendo poi i voli con STS-114 dopo l'incidente del Columbia.
Per poter effettuare missioni supplementari, la NASA deve cambiare i parametri, supportando con opportuni documenti la concreta fattibilità della modifica.
Un ulteriore, relativo problema per Atlantis si è verificato ieri al KSC, quando un carrello che trasportava parti strutturali da installare nella Payload Bay, si è rovesciato facendo cadere il contenuto a terra.
Si tratta di longheroni che vengono montati tra i carichi ultili, sembra che essi siano in parte ancora utilizzabili e comunque non ci siano problemi per l'eventuale regolare svolgimente della missione STS-129 in Novembre, salvo condizionamenti dovuti al problema della manopola incastrata.
Fonte: forumastronautico